Thread Aeroitalia


Allora mettiamoci pure la collaborazione con "I bulgari": già mi vedo i faccioni di Aldo, Giovanni e Giacomo dipinti sul lato della fusoliera argentata!:cool:
681f7b2c0c908.jpeg
 
Ma scusa di cosa parli? United ha una flotta di circa 50 767 tra -300 e -400. Età media 27/28 anni.
Quindi?

Esempi al contrario:

Lion Air, età media flotta: circa 7 anni
3 Incidenti gravi, tra cui il volo JT610 (737 MAX) e gravi problemi di manutenzione e addestramento

AirAsia Indonesia, età media flotta: 8 anni un incidente grave (QZ8501 precipitato per errori di gestione), grossi gap su formazione e sicurezza operativa

FlyDubai, età media flotta: circa 5 anni
Un incidente grave legato a fatica dei piloti

Pegasus Airlines, età media della flotta: circa 5 anni, solo negli ultimi anni conto 3 uscite di pista. Compagnia sotto accusa su procedure interne non rispettate

Direi che l’equazione vecchio = non sicuro, nel mondo aeronautico non funziona.
Va bene parteggiare per Aeroitalia ma che cavolo c'entra il 737 MAX di Lion Air o la flotta di B767 di una grande major come United?
 
Va bene parteggiare per Aeroitalia ma che cavolo c'entra il 737 MAX di Lion Air o la flotta di B767 di una grande major come United?

C’entra eccome. Partiamo da un punto fermo: Il io non parteggio per Aeroitalia (che tra l’altro non ho neanche menzionato), ma ho risposto ad un ragionamento errato, quello secondo cui “vecchio = pericoloso” o “meno affidabile”.

Ho portato esempi reali come United con i suoi 767 di quasi 30 anni, perfettamente operativi, oppure compagnie con flotte giovanissime che hanno avuto incidenti gravi per motivi strutturali legati a formazione, manutenzione o gestione operativa.
Perché? Perché l’affidabilità in aviazione non è una funzione diretta dell’età dell’aereo, ma del contesto operativo, della qualità del mantenimento, del rispetto delle procedure e della cultura della sicurezza.

Il MAX di Lion Air è un esempio lampante: aereo nuovo, incidente devastante, perché il sistema attorno non reggeva.
I 767 di United? Aerei anziani, ma gestiti in un ecosistema strutturato, certificato, controllato. Volano ogni giorno su rotte transatlantiche con standard altissimi.

Quindi sì, c’entra e non per “difendere” Aeroitalia, ma per un concetto più ampio per ribadire che nel mondo aeronautico l’età in sé non è una metrica utile a valutare la sicurezza.
:-)
 
Ultima modifica:
….

Ho portato esempi reali come United con i suoi 767 di quasi 30 anni, perfettamente operativi, oppure compagnie con flotte giovanissime che hanno avuto incidenti gravi per motivi strutturali legati a formazione, manutenzione o gestione operativa.
Perché? Perché l’affidabilità in aviazione non è una funzione diretta dell’età dell’aereo, ma del contesto operativo, della qualità del mantenimento, del rispetto delle procedure e della cultura della sicurezza.

….

I 767 di United? Aerei anziani, ma gestiti in un ecosistema strutturato, certificato, controllato. Volano ogni giorno su rotte transatlantiche con standard altissimi….

Messaggio promozionale - sponsored by UA and [mention]East End Ave [/mention] (cosa non si fa per avere un upgrade in C dedicata, caro Principe)


Sent from my iPhone using Tapatalk
 
  • Like
Reactions: Enrg99
C’entra eccome. Partiamo da un punto fermo: Il io non parteggio per Aeroitalia (che tra l’altro non ho neanche menzionato), ma ho risposto ad un ragionamento errato, quello secondo cui “vecchio = pericoloso” o “meno affidabile”.

Ho portato esempi reali come United con i suoi 767 di quasi 30 anni, perfettamente operativi, oppure compagnie con flotte giovanissime che hanno avuto incidenti gravi per motivi strutturali legati a formazione, manutenzione o gestione operativa.
Perché? Perché l’affidabilità in aviazione non è una funzione diretta dell’età dell’aereo, ma del contesto operativo, della qualità del mantenimento, del rispetto delle procedure e della cultura della sicurezza.

Il MAX di Lion Air è un esempio lampante: aereo nuovo, incidente devastante, perché il sistema attorno non reggeva.
I 767 di United? Aerei anziani, ma gestiti in un ecosistema strutturato, certificato, controllato. Volano ogni giorno su rotte transatlantiche con standard altissimi.

Quindi sì, c’entra e non per “difendere” Aeroitalia, ma per un concetto più ampio per ribadire che nel mondo aeronautico l’età in sé non è una metrica utile a valutare la sicurezza.
:-)
L'unico che non condivido è il Lion Air, sarebbe potuto accadere a qualunque compagnia aerea, visto il problema di Boeing con il software.
 
  • Like
Reactions: Cesare.Caldi
questa cosa della continuità territoriale sta sfuggendo di mano :)

forse sarebbe meglio evitare e lasciar fare alle low cost
 
Per me sarebbe meglio copiare il modello spagnolo almeno per la stagione estiva: libero mercato con sconto del 50% del volo per i residenti. La continuità con le regole attuamente applicate che prevedono un bando e una compagnia in esclusiva su ciascuna rotta lo terrei in vigore solo nella stagione invernale.
 
A quanto pare il nuovo bando sulla continuità territoriale della Regione Sardegna sarebbe pronto ma devono attendere varie "approvazioni".
Il problema è che non si conoscono i tempi e c'è il rischio di avere una proroga dell'attuale con Aeroitalia fino a aprile 26, per questo saltano fuori tutti questi articoli "politici" (a parte il fatto che Aeroitalia fa c4g4r* cmq :D )
 
Per me sarebbe meglio copiare il modello spagnolo almeno per la stagione estiva: libero mercato con sconto del 50% del volo per i residenti. La continuità con le regole attuamente applicate che prevedono un bando e una compagnia in esclusiva su ciascuna rotta lo terrei in vigore solo nella stagione invernale.
Cesare e per quale motivo una compagnia dovrebbe operare in perdita nella winter e fronte del tana liberi tutti nella summer?
 
Cesare e per quale motivo una compagnia dovrebbe operare in perdita nella winter e fronte del tana liberi tutti nella summer?
Nella winter con il bando della continuità avrebbe dei contributi pubblici per garantire la mobilità quindi non opererebbe in perdita, nella summer visto la domanda notevole non c'è bisogno di dare contributi, libero mercato con sconto del 50% per i residenti come avviene in Spagna.