In Italia il mercato dei voli interni se lo sono accaparrato Ryanair, EasyJet, Wizzair e Volotea; e questa e' una realta'. Entrare in quel mercato e' una strada in salita. Volotea dieci anni fa c'e' riuscita ma la base era Venezia. Aeroporto molto diverso da quello di Forlì'. Partire con contributi di aeroporti non e' negativo, partire da aeroporti che non hanno traffico e' quantomeno rischioso. Come tutte le imprese commerciali, devi spendere non più' di 99 centesimi per guadagnare un euro, o quantomeno avere la prospettiva di essere in quella posizione dopo un certo periodo di partenza (vedi Amazon che ha perso soldi per anni e adesso ne guadagna un pacco).
Aeroitalia incasserà' i soldi dei biglietti più i contributi degli aeroporti. La somma dei due dovrebbe almeno coprire le spese di esercizio (non parlo dei costi iniziali). Le rotte sono estive, sicuramente avranno passeggeri da meta' Giugno a meta' Settembre. E poi? I precedenti non fanno sperare. Auguro ad AeroItalia di non "volare una sola estate" come ha fatto EGO, e di non essere un'avventura opportunistica alla Tayaranjet.