Situazione AZ dopo il ritiro di CAI


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Infatti è quello che l'affare lo fa comunque

...
pure gli altri lo fanno.... sta tranquillo
non pagano aerei non pagano slot non pagano debiti non pagano patrimonio strutture non pagano le quote di mercato, ma fra 5 anni sono pronti ad incassare il loro fondo... investito...
mi dispiace solo che la gente non abbia capito che per salvare il fondoschiena di Carlo Toto e dei suoi debitucci bisogna mandare a casa personale navigante (e non solo secondo me) AZ
 
20/9/2008 (7:34) - REPORTAGE - UNA GIORNATA IN AEREO
E in volo esplode la rabbia
"Meritano di andare a casa"

Viaggio con i (pochi) passeggeri,
la grande fuga dalla compagnia

PIERANGELO SAPEGNO
ROMA

L’8 settembre dell’Alitalia potrebbe anche sembrare un giorno come un altro, se non fosse che per tre volte l’abbiamo sentita urlare dai passeggeri la maledizione che segna questo confine della disperazione. «Dovete fallire», sputavano. E’ bastato un ritardo di 20 minuti. Ma una volta l’abbiamo sentito solo perché l’aereo per Torino delle 14,50 non ha aspettato due ritardatari. E’ lì che uno s’accorge che l’8 settembre è la nostra data, quella che ci fa più uguali degli altri, il giorno dei nostri difetti e delle nostre paure, vittime e carnefici di noi stessi. In fondo, l’assistente Arianna, brunetta, così esile e così timida, stava davanti a questa lunga fila di sportelli completamente vuoti dei check-in del terminal A di Fiumicino, e faceva occhi soavi per sottolineare che lei oggi aveva «una gran fiducia nel futuro. Non so perché. Il clima è cambiato, lo sento».

Mentre Simone Mattioli riceveva i giornalisti dietro un cartello che urlava «Me ne infischio dell’italianità. Vive la France», ed era lì a scrinarsi i capelli con uno strano sorriso: «Ce devono rasa’ se vogliono il fallimento. Devono veni’ qui con l’esercito». Loro sono tutti scesi a lavorare, come l’assistente di volo Cesare Albanese e il pilota Giovanni Montagner, come Antonio Di Vietro e gli altri, ma è uno strano giorno questo, senza tanta gente, senza code agli sportelli, senza gli aerei pieni. Perché non c’è nessuno all’8 settembre dell’Alitalia. Sono tutti scappati. Tutti a casa. Lo si capisce già dal mattino presto, senza luce e senza sonno, ore 6,45 all’aeroporto di Torino, volo per Roma, AZ1412: 25 passeggeri soltanto, su 153 o 160 posti. Quello dopo per Napoli è cancellato.

L’altro per Roma, delle 7 e 10, AZ1414 ha 36 passeggeri. Alle 7,40, volo AZ1410, sempre per Roma, sono pochi di più: 51. Mentre Air One più o meno agli stessi orari fa quasi il pieno, con 120 passeggeri ogni volta, come spiega l’addetto di scalo Gianluca Buccheri: «E’ da una settimana circa che si sono invertiti i numeri. Oggi pomeriggio tutti i nostri voli da Roma non hanno neanche un buco libero». Andar giù su Alitalia, però, è una pacchia. Il sedile del 18C è sporco da far schifo, con una bella macchia d’unto in pieno centro, e se fai tanto di dimenticare un attimo i cioccolatini non li ritrovi più, ma l’aereo è così puntuale che arriva 15 minuti prima a Fiumicino, e Alba Fisarotti e le sue assistenti di volo hanno sempre un sorriso per quei pochi cristi che gli hanno dato fiducia. Perché questo strano e incredibile 8 settembre lascia un pubblico diviso, incerto sul suo destino molto più di quanto non lo siano gli stessi lavoratori dell’Alitalia.

C’è la signora di Milano che risponde timorosa dicendo che lei il biglietto l’ha preso anche con il ritorno fra una settimana, perché le sembra impossibile che possa fallire, non riesce a crederci. Valérie Dupont, della televisione svizzera, è lì che gira da una biglietteria a un check-in e finisce per ricevere sempre le stesse risposte, quasi assurde e quasi tenere, di gente che parla a testa bassa, tristemente fiduciosa, perché come nell’8 settembre del lontanissimo 1943 può succedere di tutto, come in effetti sta per accadere anche adesso, e nessuno ci capirà più niente. Bisogna andare nelle altre biglietterie, piene di gente, ascoltare Daniela, di Bologna, che spiega che a lei non gliene frega niente: «Sono cafoni. Maleducati. Spocchiosi. Non riescono proprio a essere gentili. Sicuramente nelle altre compagnie italiane non è così. Io è da un po’ che volo Air One e sto molto meglio».

O Ernesto, di Vicenza: «Io ho cominciato a votare Lega volando con Alitalia: tutta quella cialtroneria romana da raccomandati del Palazzo la trovavo insopportabile. Il mio voto è andato e venuto. Ma Alitalia no, è sempre rimasta la stessa». Così ti accorgi che in questo gran macello dell’8 settembre c’è qualcosa che da dentro non vedono e continuano a non vedere, un patrimonio dilapidato, perduto negli anni, e anche se l’addetto alla operatività di Fiumicino Simone Mattioli ha tutte le ragioni quando dice che «i lavoratori stanno con i lavoratori, e quella di oggi è una liberazione, perché toglietevi dalla testa che quelli là volevano salvarci», alla fine è il mondo capovolto quello che ti resta nelle mani. Sarà un giorno come gli altri, a Fiumicino, anche se non ci crediamo. L’altoparlante dice: «Alitalia volo 3944 per Milano. Imbarco immediato. Uscita...».

Così. Oppure: «Alitalia volo 1753 in paaa... no». Su un aereo troppo vecchio la condensa fa piovere acqua in testa a un passeggero, su un altro il posto 6C è tutto strappato, e su un altro ancora, come racconta Ines («ma è mica matto? Non metta il mio nome»: oggi si va tutti a casa, è l’8 settembre), non avevano tolto nemmeno le briciole per terra. Solo Valérie Dupont non riesce a capire: «Swissair è fallita. La Sabena è fallita. Succede, nel mondo della concorrenza». Lo chiede anche a Iles Braghetto, parlamentare europeo dell’Udc, che sta aspettando il volo Alitalia per Bologna: «Questo è un dramma. Ma dobbiamo imparare anche noi a stare alle regole». Tutto e il contrario di tutto. E’ proprio l’8 settembre. Facciamo in fretta, ragazzi.


Mo iniziano gli articoli della seria spariamo a zero su qualsiasi cosa abbia il nome AZ.

Io ho volato con AZ il 16 settembre e nonostante fosse un vecchio MD80 (1984), la prima classe (con le sorrento) e' sempre comoda (molto di piu' di tutte le altre major europee che usano il sedile centrale vuoto come sistema per la busines), il cibo era buonissimo (tortellini e insalata di pesce) servizio gentile, annunci fatti da una giovane A/V MOLTO carina che parlava un ottimo inglese (con pronuncia britannica...).
Bisogna vedere che parte della medaglia si vuole raccontare o far vedere....
 
A parte che il fondo di cui si parla nell'articolo non ha nessuna attinenza con la nazionalizzazione, un conto è salvare due colossi dei mutui come Fannie Mae e Freddy Mac che possono avere serie ripercussioni su tutta l'economia statunitense (e mondiale), un conto è nazionalizzare Alitalia (operazione che non ha alcun senso dal punto di vista economico).

scusa ma il paragone non meritava neppure la tua puntualizzazione

se si vuol assimilare az alla catastrofe che ci sta(va???) parando sul groppone
vuol dire che si è persa la dimensione delle cose
 
Mo iniziano gli articoli della seria spariamo a zero su qualsiasi cosa abbia il nome AZ.

Io ho volato con AZ il 16 settembre e nonostante fosse un vecchio MD80 (1984), la prima classe (con le sorrento) e' sempre comoda (molto di piu' di tutte le altre major europee che usano il sedile centrale vuoto come sistema per la busines), il cibo era buonissimo (tortellini e insalata di pesce) servizio gentile, annunci fatti da una giovane A/V MOLTO carina che parlava un ottimo inglese (con pronuncia britannica...).
Bisogna vedere che parte della medaglia si vuole raccontare o far vedere....

Quoto. Chiaramente è un articolo scritto sull'onda del risentimento verso i naviganti AZ, giusto o sbagliato che sia.
Al giornalista consiglio di farsi un paio di tratte su F-GKTB, poi ne riparliamo :D
 
Il problema è un altro.
Se, come dici tu fossimo contro i piloti (nel mio piccolo lo sono anch'io...), lo saremmmo contro tutti aprescindere.

Il discorso, forse veramente turbato da deformazione professionale, è tutto economico.

Nel resto del mondo un'azienda che non produce (non per colpa del pilota come dell'operaio necessaroamente) ma per vari motivi; va chiusa.

Alternativa alla chiusura è il ridimensionamento con rinunce da parte di tutti.
Poichè fino ad oggi si è sentito parlare di nazionalizzazione, ciò sembra ridicolo nel 2008 (tranne che per i regimi comunisti).

Altro scandalo che fa girare le palle è che una minoranza (anche se importante) sta condizionando la vita del triplo delle persone...se ti sembra corretto?

Se noti tutti gli altri post contro determinate compagnie (AP, E8, I8), nessuno ha mai accusato i piloti, ma sempre la proprietà o la dirigenza....

Dimenticavo....az è stata finora sovvenzionata da tutti gli italiani, anche chi non ci volava; se ti sembra normale!



ma cosa altro ci sarebbe da aggiungere,il 3ad si potrebbe chiudere qui

forse solo che non si è capita una cosa,a mio parere:

QUESTO E`ANCHE UN MESSAGGIO DEGLI IMPRENDITORI:

.ne abbiamo le scatole piene di gente che vuol mettere il naso nei nostri conti
.i soldi sono nostri e, visto i chiaroscuri che si prospettano,e che i margini sono risibili,e che rischiamo noi ,(voi avete già perso una volta)

le regole del gioco le diamo noi,altrimenti non giochiamo


e chi cavolo puo`dargli torto???

la svolta potrebbe essere epocale
e non so fino a che punto la dicotomia imprenditore-premier di berlusca possa arrivare
 
Mo iniziano gli articoli della seria spariamo a zero su qualsiasi cosa abbia il nome AZ.

Io ho volato con AZ il 16 settembre e nonostante fosse un vecchio MD80 (1984), la prima classe (con le sorrento) e' sempre comoda (molto di piu' di tutte le altre major europee che usano il sedile centrale vuoto come sistema per la busines), il cibo era buonissimo (tortellini e insalata di pesce) servizio gentile, annunci fatti da una giovane A/V MOLTO carina che parlava un ottimo inglese (con pronuncia britannica...).
Bisogna vedere che parte della medaglia si vuole raccontare o far vedere....

quoto, è facile per i giornalisti cavalcare l'onda della crisi AZ...
è facile per loro adagiarsi sui luoghi comuni... secondo me molti di loro neanche credono a ciò che scrivono, lo fanno solo alla ricerca della notorietà
vi garantisco che in Az si vola ancora bene
tranne alcuni casi particolari
ma d'altronde preferite le low costs anche se poi vi lasciano a terra
e criticate AZ, che vi ripaga tutto (per fortuna) e di più (purtroppo)
 
20/9/2008 (7:34) - REPORTAGE - UNA GIORNATA IN AEREO
E in volo esplode la rabbia
"Meritano di andare a casa"

Viaggio con i (pochi) passeggeri,
la grande fuga dalla compagnia

PIERANGELO SAPEGNO
ROMA

Questo dimostra ancora una volta l'ignoranza del passeggero medio italiano e l'incapacità dei giornalisti di scrivere di cose veramente importanti.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Che bella botta quest'articolo: :D

Ora d'aria di M. Travaglio
l'Unità, 20 settembre 2008

Siccome è una splendida notizia, sperando che sia definitiva, la ritirata dei 18 furbetti della Cai che volevano papparsi Alitalia a spese nostre e dei lavoratori è stata accolta dai nove decimi della stampa italiana come una rovinosa jattura. S’è listato a lutto persino il Tg1 di Johnny Raiotta, che non prenderebbe posizione contro il governo nemmeno se ripristinasse il rogo (“Il Consiglio dei ministri vara il nuovo pacchetto sicurezza per difendere i cittadini dalle streghe e dagli eretici ereditati dal precedente governo: soddisfazione nella maggioranza, possibilista l’opposizione”). Infatti s’è schierato a favore del governo contro i dipendenti Alitalia che si oppongono allo scippo di stipendi e posti di lavoro per ingrassare i compari del Cainano, dunque il cosiddetto servizio pubblico li ha dipinti come figure “bizzarre” che “festeggiano mentre il Titanic affonda”.

E dire che di occasioni per schierarsi sul caso Alitalia, in questi mesi, Raiotta ne avrebbe avute parecchie. Poteva definire “bizzarro” il niet di Al Tappone all’Air France che,grazie a Prodi e Padoa-Schioppa, era pronta a comprarsi Alitalia con dentro tutti i debiti e i tre quarti degli attuali esuberi. Poteva definire “bizzarro” il salvataggio dell’AirOne di Carlo Toto, il patriota dell’italianità che, fra il lusco e il brusco, regalava all’Alitalia, cioè a noi, il suo miliardo di italianissimi debiti. Poteva definire “bizzarri” i conflitti d’interessi di Colaninno, Benetton, Marcegaglia, Gavio, Ligresti, Passera, Tronchetti Dov'Era e compagnia volante. Poteva definire “bizzarro” che il governo cambiasse tre leggi e abolisse l’antitrust per i porci comodi di lorsignori. Poteva definire “bizzarra” la buonuscita di 8 milioni di euro donata al terz’ultimo presidente, Giancarlo Cimoli, nominato dal governo Berlusconi2. Poteva definire “bizzarre” le accuse del governo e dei suoi house-organ alla terribile lobby dei piloti, colpevoli di tutto, anche del buco dell’ozono, visto che un pilota Alitalia costa il 25-30% in meno di un collega di Air France, Lufthansa, British e Iberia e che comunque gli stipendi del personale viaggiante incidono pochissimo sulle spese d’esercizio. Poteva definire “bizzarre” le accuse alla Cgil che, contrariamente a quel che si racconta, ha firmato l’accordo con la Cai per il personale di terra, ma non poteva farlo per i piloti visto che in maggioranza non aderiscono alla triade confederale.

Poteva definire “bizzarra” la latitanza dei politici i quali, dopo aver divorato letteralmente Alitalia per 15 anni, hanno accuratamente evitato - Di Pietro a parte - di portare la loro solidarietà alle migliaia di lavoratori in ansia. Poteva definire “bizzarra” la trattativa clandestina e parallela avviata dal solito Gianni Letta con Lufthansa (tanto più bizzarra in quanto Al Tappone aveva sempre parlato di “cordata italiana”, mentre pare che Lufthansa sia leggerissimamente tedesca, comunque non più di quanto Air France fosse francese). Poteva definire “bizzarra” la minaccia del Cainano ai sindacati di negare cassintegrazione e mobilità lunga ai dipendenti Alitalia in esubero se fosse stata respinta l’offerta dei suoi 18 amichetti, una sorta di estorsione con mezzi pubblici per fini privati. Poteva definire “bizzarra” la rinuncia del governo e del commissario Fantozzi a cercare sul mercato acquirenti alternativi per una compagnia che - come notava ieri Boeri su Repubblica - ne aveva trovato uno anche quand’era piena di debiti e non dovrebbe faticare a trovarne oggi che non ne ha più (perché li paghiamo noi).

Volendo poi esagerare, Johhny Raiotta e il suo tiggì potevano definire “bizzarra” la malagestione partitocratica dell’Alitalia negli ultimi 15 anni, facendo nomi e cognomi dei manager, anzi dei magnager, che l’hanno spolpata, ciascuno col suo sponsor politico in sovrimpressione. E potevano definire “bizzarre” certe rotte aeree imposte alla compagnia di bandiera da ministri della prima e della seconda Repubblica, ansiosi di atterrare nel cortile di casa propria (il volo Treviso-Roma per far contento il dc Bernini, il volo Crotone-Roma perché l’Udc Tassone ci teneva tanto, il volo Albenga-Roma per recapitare a domicilio il ministro forzista Scajola). Ma, come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi. Figurarsi il partigiano Johnny, per giunta alla vigilia dell’annunciato ribaltone alla Rai e, si spera, anche al Tg1. Così ha buttato il cuore oltre l'ostacolo e ha definito “bizzarri” i lavoratori che osano financo difendere lo stipendio e il posto di lavoro. Come sempre, dalla parte dei più deboli.
 
Mamma mia ma basta difendere sempre sti lavoratori alitalia!!!
Insomma si parla solo e sempre di quei lavoratori(che in tutti i voli ke ho fatto con Az erano smaronati) dovrebbero lavorare non dire che è meglio fallire che la CAI.
In un volo che feci da Bergamo a Roma c'era una hostess bionda,abbastanza cicciotta,che sembrava gentile,ma non lo era affatto:quando ci servirono da bere io chiesi un caffè,me lo diede,poi chiesi anche lo zucchero,e lei mi disse con una faccia da ebete:Se e poi??

Da quella volta non volai più con alitalia,adesso prendo sempre O czech airlines o lufthansa,compagnie serie e hostess gentili.
 
Mamma mia ma basta difendere sempre sti lavoratori alitalia!!!
Insomma si parla solo e sempre di quei lavoratori(che in tutti i voli ke ho fatto con Az erano smaronati) dovrebbero lavorare non dire che è meglio fallire che la CAI.
In un volo che feci da Bergamo a Roma c'era una hostess bionda,abbastanza cicciotta,che sembrava gentile,ma non lo era affatto:quando ci servirono da bere io chiesi un caffè,me lo diede,poi chiesi anche lo zucchero,e lei mi disse con una faccia da ebete:Se e poi??

Da quella volta non volai più con alitalia,adesso prendo sempre O czech airlines o lufthansa,compagnie serie e hostess gentili.

ah,quindi per un "si e poi?" è giusto l'attacco mediatico di ladron dè ladroni & company?
basta poco per farvi incazzare....la prossima volta che comprerete un biglietto aereo in omaggio vi daranno anche uno dei nostri privilegiati sederi su cui tirare delle privilegiate freccette...perchè a quanto pare quello pretendete
 
ma cosa altro ci sarebbe da aggiungere,il 3ad si potrebbe chiudere qui

forse solo che non si è capita una cosa,a mio parere:

QUESTO E`ANCHE UN MESSAGGIO DEGLI IMPRENDITORI:

.ne abbiamo le scatole piene di gente che vuol mettere il naso nei nostri conti
.i soldi sono nostri e, visto i chiaroscuri che si prospettano,e che i margini sono risibili,e che rischiamo noi ,(voi avete già perso una volta)

le regole del gioco le diamo noi,altrimenti non giochiamo


e chi cavolo puo`dargli torto???

la svolta potrebbe essere epocale
e non so fino a che punto la dicotomia imprenditore-premier di berlusca possa arrivare

QUOTONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE !!!!!!
 
pure gli altri lo fanno.... sta tranquillo
non pagano aerei non pagano slot non pagano debiti non pagano patrimonio strutture non pagano le quote di mercato, ma fra 5 anni sono pronti ad incassare il loro fondo... investito...
mi dispiace solo che la gente non abbia capito che per salvare il fondoschiena di Carlo Toto e dei suoi debitucci bisogna mandare a casa personale navigante (e non solo secondo me) AZ

Pensate ai vostri di debiti e non a quelli di chi li ha per comprare aerei che ripaga con la cassa, quella che voi bruciate al ritmo di 2, 3 n milioni di euro al giorno
 
non ti scusare con loro che li stai facendo licenziare!! almeno si onesto!!!

chiarimento dopo cancellazione posts:

io non faccio licenziare nessuno.
non lavoro in az
anzi sto per rimanere io senza lavoro a causa della situazione az

inoltre:l'onestà è un valore che mi ha insegnato mio padre da piccolo.ed anche per quella combatto.
pensa a quello che scrivi
 
Finalmente un po' di razionalità.
Quello che forse preoccupa i cittadini è che se la quadra non si trova gli aerei di AZ chi li guida?
Ah sì dimenticavo, ci sono i piloti militari, anzi no albanesi e rumeni.

I piloti militari intesi come intevento stile Reagan .. è una c*****a
i piloti militari intesi come alternativa futura, mah.. non ci scherzerei
albenesi e rumni l'ha scritto quel fenomeno del tuo collega.. chiaritevi.

quello che preoccupa i cittadini è che altri soldi non vengano buttati nel ce**o, visto che il sifone è ancora intasato da 300mln.
andranno a piedi, i cittadini .. e poi si riprende piano piano.

il coordinamento dei piloti romani ha lo stemma del "Marchese del Grillo"?
 
pure gli altri lo fanno.... sta tranquillo
non pagano aerei non pagano slot non pagano debiti non pagano patrimonio strutture non pagano le quote di mercato, ma fra 5 anni sono pronti ad incassare il loro fondo... investito...
mi dispiace solo che la gente non abbia capito che per salvare il fondoschiena di Carlo Toto e dei suoi debitucci bisogna mandare a casa personale navigante (e non solo secondo me) AZ

MA VERGOGNATIIII! ancora insistete con ste cazzate! il punto è che è proprio il contrario, c'è gente in AP che in queste ore ha il fiato sospeso perchè non sa che fine farà domani, e questo proprio per COLPA di AZ, che per salvare il culo agli alitalici devono rimetterci loro! E poi si parla di dignità! Manco sanno in AZ cos'è la dignità! La gente ha ben capito e visto dalle immagini in tv. Se prima potevo avere compassione per la perdita dei posti di lavoro, ora niente più. Da chi invoca il proprio fallimento e alza le braccia al cielo felice per la fuga di CAI, ben venga allora che se ne vadano tutti a casa. Dignità ce l'ha chi in AP in silenzio continua a lavorare sapendo che ogni giorno potrebbe essere il prioprio ultimo giorno di lavoro, e non certo per colpa propria o della propria azienda, che piaccia o no, chiude i bilanci con un magico segno positivo davanti, sconosciuto ai bilanci AZ da anni! Eh, sì, AP ha debiti, vorrei vedere pure chi si puà permettere di far arrivare in flotta un aereo nuovo al mese e rinnovare una flotta intera in 24mesi! ma sai com'è, li ripaga pure, e riempiendo gli aerei solo a metà!! Che magia eh!! AZ invece, li riempiva a tappo gli aerei, e l'emorragia non è mai rallentata!
BASTA! che fallisca! Sarà un bene per tanti!! Per parare il culo a 20.000, ce ne sono almeno il doppio che nel settore ne gioveranno, e l'intero Paese ne gioverà!
 
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