Situazione AZ dopo il ritiro di CAI


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Financial Times: Alitalia perderà le ali perché Berlusconi le voleva italiane
"Alitalia perde 3 mln di euro al giorno"Il Financial Times preconizza un imminente fallimento dell'Alitalia e lo imputa in buona misura alla promessa del premier Silvio Berlusconi di mantenere la compagnia in mani italiane. "Il nome Alitalia - scrive il quotidiano londinese nella rubrica lex, anticipata sul suo sito internet - intelligentemente giustappone le parole Ali ed Italia. AliFrancia o AliGermania non avrebbero lo stesso accento. Ma ora la compagnia di bandiera sta per perdere le ali, e in gran parte perché Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio italiano, ha promesso di mantenerla italiana".

"Sei mesi fa - si legge ancora nel commento - l'imprenditore diventato politico ha bloccato un'offerta di Air France-Klm e ha condotto la sua campagna elettorale sulla promessa di trovare un compratore patriottico. E dopo essere stato eletto lo ha puntualmente fatto cambiando qualche legge qui e là e e porgendo su di un piatto d'argento un'Alitalia ripulita e senza debiti alla Cai. Questo gruppo di imprenditori e banchieri italiani sono stati successivamente soprannominati "capitani coraggiosi" per aver adempiuto al loro dovere patriottico e avere messo sul piatto fino a un miliardo di euro. Ora anche il coraggio di della Cai ha fallito. E, rumorose fino alla fine, solo tre delle nove organizzazioni sindacali dell'Alitalia hanno accettato l'offerta, che implicava orari più lunghi e il taglio di circa 3.000 posti di lavoro ma che assicurava anche una compagnia aerea redditizia. La Cai ha abbandonato la sua offerta e ora tutti i 19 mila lavoratori di Alitalia potrebbero perdere il posto di lavoro".

"Il presidente del Consiglio - prosegue il Financial Times -di fronte a un'umiliazione personale, rifiuta di credere a questo cambiamento degli eventi. Solo poche settimane fa sembrava che avrebbe potuto tirare fuori una soluzione e mandare al tappeto i sindacati italiani. Sarebbe potuto essere un magico momento alla Margaret Thatcher. Invece, Berlusconi si sta preparando a un fine settimana frenetico. Potrebbe provare a persuadere la Cai a tornare al tavolo delle trattative. O potrebbe - si legge ancora - racimolare altri fondi altrove. Qualsiasi cosa per guadagnare più tempo".

"Sfortunatamente - conclude il Financial Times nel suo commento - il tempo per l'Alitalia è scaduto molto tempo fa. L'ultimo utile d'esercizio risale al 1999. Perde 3 milioni di euro al giorno. E un mese fa aveva liquidità per soli 50 milioni, il che significa che i soldi stanno finendo adesso. Le autorità di controllo dei trasporti dicono che Alitalia potrebbe essere messa a terra presto. Questo è il problema di non avere un piano B e - sottolinea il Ft - di aver congelato potenziali acquirenti esteri nel nome di un incauto patriottismo".
 
fonte:http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000565.html QUELLO CHE AVREMMO VOLUTO SAPERE SU ALITALIA, MA NESSUNO OSA CHIEDERE Sette domande per Corrado Passera, Roberto Colaninno e Augusto Fantozzi,gli uomini che si adoperano per trovare una soluzione alla vicendaAlitalia. Nascono dai punti vaghi, oscuri, contraddittori di un'operazioneche invece deve essere condotta con il massimo della trasparenza. Siamocerti che vorranno risponderci. Corrado Passera, Roberto Colaninno e Augusto Fantozzi, gli uomini che alcapezzale di Alitalia si adoperano per trovare in qualche modo unasoluzione alla fallimentare storia recente della compagnia aerea, non sonoavari di dichiarazioni e interviste ai giornali. In questi giorni neabbiamo lette e sentite molte. Ciò che mancava, ci sembra, erano ledomande giuste. Gli interrogativi che nascono dai punti vaghi, oscuri,contraddittori di un’operazione che deve essere condotta con il massimodella trasparenza. Ecco qui di seguito alcune di queste domande. Lepubblichiamo con la cortese richiesta a Passera, Colaninno e Fantozzi dirispondere. LE SETTE DOMANDE 1) Quanti sono i debiti di Alitalia? Quelli finanziari sono più omeno noti. E quelli verso fornitori? 2) L'azionista di controllo di Alitalia è il Tesoro. Pare che mentresi darebbe totale garanzia ai creditori finanziari, quali obbligazionistio banche e perfino agli azionisti, lo stesso non varrebbe per i creditori"reali" (fornitori). Si può fare chiarezza sulle garanzie? 3) A quanto ammonta l'esposizione di AirOne con Intesa Sanpaolo? 4) Perché non viene fatta un'asta, come si addice a ogni operazionedi privatizzazione e si assegnano invece gli asset di valore a trattativaprivata? 5) La situazione dei lavoratori dipendenti “in esubero” è statadefinita dal decreto del governo. Si prevedono garanzie di qualche tipoper i lavoratori precari che non riuscissero a ricollocarsi nella Cai? 6) Il lock up di cinque anni della azioni Cai è un vincolo reale(legato ad esempio all’acquisto del marchio Alitalia), parte di un pattotra soci (che essi potrebbero di comune accordo modificare) o una semplicedichiarazione di intenti? Se tale vincolo esiste veramente, dove èscritto? Nello statuto societario, nei patti parasociali? E cosa succedese qualcuno ignora il lock-up e vende prima della scadenza? 7) È legittimo il dubbio che nel futuro di una compagnia aerea cosìconcepita ci sia necessariamente un partner estero. Ma nel futuro, a chipotranno vendere i soci se non ad Air France (o al partner tecnico cheentrerà subito)? Il partner estero che entrasse oggi comanderà dunque dalpunto di vista strategico per cinque anni, perché ha in mano le chiavidell'estero e avrà il controllo fra cinque anni. Nell’ipotesi si trattassedi Air France, che pochi mesi fa era disposto a pagare per accollarsianche i debiti, non sarebbe forse per la società francese un ottimo,insperato, affare?
 
Domanda:
ma se l'anno scorso molti piloti hanno fatto le 900 ore a Novembre e il contratto CAI chiede aumento di produttività a fronte di invarianza di salario... dov'è la gabola?
ve bene le basi.. e poi?

se la media dei piloti è 600 annue, che problema c'è ad agire sulle situazioni che la tirano giù, questa media?
 
Financial Times: Alitalia perderà le ali perché Berlusconi le voleva italiane
"Il nome Alitalia - scrive il quotidiano londinese nella rubrica lex, anticipata sul suo sito internet - intelligentemente giustappone le parole Ali ed Italia. AliFrancia o AliGermania non avrebbero lo stesso accento.

... Qualsiasi cosa per guadagnare più tempo".

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Credo che a troppi italiani piacciano ancora i romanzetti, ma, vergognandosi di mostrarsi lettori degli Harmony, ripieghino su ft repubblica economist e settimanalini vari.
 
I misteri della stampa per i piloti. Qualsiasi articolo che parli di aerei è sempre presentato come una collezione di cazzate da record.

Qualsiasi articolo possa essere interpretato come favorevole "alla causa", automaticamente diventa invece un frammento della Sacra Bibbia.
 
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