Settore impenetrabile?


Scusami ancora una volta, ma un 'graduate programme' è per gente che è al primo lavoro post-laurea (o post-diploma, dipende dai programmi). Per forza avevi dei compagni di programma 21enni che, forse, sapevano tenere in mano una penna e trovare la tastiera di un computer. Non è una soluzione per chi ha esperienza. Non è un programma costruito ad hoc per ogni persona. Ha passi preorganizzati. La tua esperienza precedente non conta. Se cerchi di entrare in un graduate programme, devi accettare di ripartire da zero in compagnia di persone appena uscite dall'università'. La tua esperienza accademica, professionale e umana può aiutarti ad andare avanti più velocemente, ma non ti farà mai saltare i passi.
 
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magari avessi fatto gate agent, per citare, o lavorato on field, sarebbe stato un sogno.
Guarda che fare ste cose non è difficile. Ti spari qualche stagione da interinale, poi daje e ridaje un gestore o un handler che ti tengono lo trovi.
Certo gli stipendi sono quello che sono, i turni abbastanza massacranti, intanto ti diverti, magari fai pure un po' di rampa, poi nel frattempo applichi ... Boh tipo questa offerta
Dai uno sguardo a questa offerta di lavoro presso SEA Milan Airports: https://www.linkedin.com/jobs/view/4334084470

Ma ho come l'impressione che tu voglia fare il manager da subito, perché hei so' fico e come fai a non capirlo? (estremizzando all'osso).
Sicuro sicuro di essere davvero disposto alla gavetta dal basso?
 
Scusami ancora una volta, ma un 'graduate programme' è per gente che è al primo lavoro post-laurea (o post-diploma, dipende dai programmi). Per forza avevi dei compagni di programma 21enni che, forse, sapevano tenere in mano una penna e trovare la tastiera di un computer. Non è una soluzione per chi ha esperienza. Non è un programma costruito ad hoc per ogni persona. Ha passi preorganizzati. La tua esperienza precedente non conta. Se cerchi di entrare in un graduate programme, devi accettare di ripartire da zero in compagnia di persone appena uscite dall'università'. La tua esperienza accademica, professionale e umana può aiutarti ad andare avanti più velocemente, ma non ti farà mai saltare i passi.
l'ho scoperto una volta lì, ero accecato dalla passione e ne ho pagato le conseguenze, per questo parlo di mea culpa
 
Guarda che fare ste cose non è difficile. Ti spari qualche stagione da interinale, poi daje e ridaje un gestore o un handler che ti tengono lo trovi.
Certo gli stipendi sono quello che sono, i turni abbastanza massacranti, intanto ti diverti, magari fai pure un po' di rampa, poi nel frattempo applichi ... Boh tipo questa offerta
Dai uno sguardo a questa offerta di lavoro presso SEA Milan Airports: https://www.linkedin.com/jobs/view/4334084470

Ma ho come l'impressione che tu voglia fare il manager da subito, perché hei so' fico e come fai a non capirlo? (estremizzando all'osso).
Sicuro sicuro di essere davvero disposto alla gavetta dal basso?
no.
come detto non è più tempo, anche se non so' fico, anzi.
però grazie del link, è indubbiamente un bel ruolo, ma chiedono max 4 anni di esperienza, non posso fingere di non averne 15
 
Se devo essere onesto, non ho ben chiaro quale sia il tuo obiettivo finale. Se tutto quello che speri si realizzasse, cosa accadrebbe?
Se il tuo settore è la finanza, non ce n'è uno più "white collar" e distaccato dalla realtà operativa; il massimo è vedere il piazzale dalla finestra dell'ufficio se hai fortuna.
Se invece vuoi abbandonare un settore immagino molto ben pagato (e per il quale, come dici, hai esperienza e qualifiche) per andare a lavorare sul campo, le opzioni che mi vengono in mente sono:

  • una posizione instabile/sottopagata come ground handler, ma nessuno sano di mente e, come hai menzionato, con famiglia commetterebbe un suicidio professionale simile.
  • una per cui non hai nè l'esperienza nè le qualifiche come pilota/tecnico/ATC/turnaround coordinator.

Lavorare sul piazzale viene molto spesso romanzato al di là dei suoi meriti, se me lo chiedi, ma questo è un altro discorso
 
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no.
come detto non è più tempo, anche se non so' fico, anzi.
però grazie del link, è indubbiamente un bel ruolo, ma chiedono max 4 anni di esperienza, non posso fingere di non averne 15
Tu hai 15 anni di esperienza lavorativa, vuol dire che sei fra i 35 e i 40 anni. Alla tua età cambiare settore è difficile ma non impossibile. Una possibile strada da percorrere è quella di un lavoro come quello che stai facendo adesso, ma in ambito aeronautico. Però devi accettare di fare un passo indietro. Un tuo ipotetico datore di lavoro compensa il tempo che perdi a imparare a muoverti nel nuovo settore con la maggiore esperienza che hai rispetto ai tuoi colleghi. Solo tu puoi giudicare se lavorare nel settore aeronautico vale un passo indietro come ruolo (e come stipendio).

Se poi esci dall'Italia, devi entrare nella mentalità di poter essere nella situazione di dover avere qualifiche professionali che richiedono esami, indipendentemente da quello che hai fatto in Italia.

Se tutto questo ti pare troppo, continua a avere la passione per gli aerei, ma rimani a lavorare nel settore in cui sei ora.

Ho iniziato il mio viaggio nel mondo professionale come pilota. A 25 anni mi hanno dovuto mettere a terra per ragioni di salute. Non ho accettato un lavoro nella gestione perché mi faceva troppo male vedere aerei che decollavano e io dover stare con i piedi per terra. Mi sono iscritto alla London School of Economics ed avevo sette anni in più dei miei compagni di corso. Poi ho lavorato nel mondo bancario (master a Londra e dottorato a New York), ho vissuto in varie città e ho avuto ruoli che mi hanno portato a viaggiare per lavoro. In altre parole, ho sfruttato la mia passione per gli aerei come passeggero 'esperto'. Adesso scrivo libri (non di aviazione).Io ho scritto molti articoli e white papers sul mondo bancario, ma quando si è trattato di scrivere romanzi ho accettato di ricominciare da capo (alla mia tenera età)
 
Guarda che fare ste cose non è difficile. Ti spari qualche stagione da interinale, poi daje e ridaje un gestore o un handler che ti tengono lo trovi.
Certo gli stipendi sono quello che sono, i turni abbastanza massacranti, intanto ti diverti, magari fai pure un po' di rampa, poi nel frattempo applichi ... Boh tipo questa offerta
Dai uno sguardo a questa offerta di lavoro presso SEA Milan Airports: https://www.linkedin.com/jobs/view/4334084470

Ma ho come l'impressione che tu voglia fare il manager da subito, perché hei so' fico e come fai a non capirlo? (estremizzando all'osso).
Sicuro sicuro di essere davvero disposto alla gavetta dal basso?
riprendo per dire che SEA è forse uno degli esempi più fulgidi dell'impenetrabilità di cui sopra
Se devo essere onesto, non ho ben chiaro quale sia il tuo obiettivo finale. Se tutto quello che speri si realizzasse, cosa accadrebbe?
Se il tuo settore è la finanza, non ce n'è uno più "white collar" e distaccato dalla realtà operativa; il massimo è vedere il piazzale dalla finestra dell'ufficio se hai fortuna.
Se invece vuoi abbandonare un settore immagino molto ben pagato (e per il quale, come dici, hai esperienza e qualifiche) per andare a lavorare sul campo, le opzioni che mi vengono in mente sono:

  • una posizione instabile/sottopagata come ground handler, ma nessuno sano di mente e, come hai menzionato, con famiglia commetterebbe un suicidio professionale simile.
  • una per cui non hai nè l'esperienza nè le qualifiche come pilota/tecnico/ATC/turnaround coordinator.

Lavorare sul piazzale viene molto spesso romanzato al di là dei suoi meriti, se me lo chiedi, ma questo è un altro discorso
se tutto ciò che spero si realizzasse, ora come ora, entrerei come finance lead in un attore del settore, idealmente linea aerea/aeroporto. I ruoli "blue collar" mi affascinano ma come detto non è più tempo, tra le altre cose. D'altronde se uno guarda il mio freddo CV, pur con eventuale cover letter, non può immaginare nulla di troppo differente.
Tu hai 15 anni di esperienza lavorativa, vuol dire che sei fra i 35 e i 40 anni. Alla tua età cambiare settore è difficile ma non impossibile. Una possibile strada da percorrere è quella di un lavoro come quello che stai facendo adesso, ma in ambito aeronautico. Però devi accettare di fare un passo indietro. Un tuo ipotetico datore di lavoro compensa il tempo che perdi a imparare a muoverti nel nuovo settore con la maggiore esperienza che hai rispetto ai tuoi colleghi. Solo tu puoi giudicare se lavorare nel settore aeronautico vale un passo indietro come ruolo (e come stipendio).

Se poi esci dall'Italia, devi entrare nella mentalità di poter essere nella situazione di dover avere qualifiche professionali che richiedono esami, indipendentemente da quello che hai fatto in Italia.

Se tutto questo ti pare troppo, continua a avere la passione per gli aerei, ma rimani a lavorare nel settore in cui sei ora.

Ho iniziato il mio viaggio nel mondo professionale come pilota. A 25 anni mi hanno dovuto mettere a terra per ragioni di salute. Non ho accettato un lavoro nella gestione perché mi faceva troppo male vedere aerei che decollavano e io dover stare con i piedi per terra. Mi sono iscritto alla London School of Economics ed avevo sette anni in più dei miei compagni di corso. Poi ho lavorato nel mondo bancario (master a Londra e dottorato a New York), ho vissuto in varie città e ho avuto ruoli che mi hanno portato a viaggiare per lavoro. In altre parole, ho sfruttato la mia passione per gli aerei come passeggero 'esperto'. Adesso scrivo libri (non di aviazione).Io ho scritto molti articoli e white papers sul mondo bancario, ma quando si è trattato di scrivere romanzi ho accettato di ricominciare da capo (alla mia tenera età)
Ma io il pass(ett)o indietro lo (ri)farei anche, solo che non si muove una foglia, non c'è alcuna posizione plausibile da mesi/anni su quella ciofeca che è Linkedin, anche gli HH non hanno granchè tra le mani proprio perchè, in questo settore più che in altri, funziona principalmente il concetto del passaparola e della pipeline. E io sono completamente fuori dal giro oltre a essere poco capace a entrarci, tra i miei tanti limiti.
Sul tuo lavoro attuale rimango così affascinato che ti scriverò in privato perchè mi hai davvero incuriosito!
 
Sapevo che avrei generato questi commenti, li avrei fatti anche io, ma purtroppo è lo scotto da pagare quando il tempo per rispondere non è tanto e non si ha il dono dell'umiltà scritta ma solo fattuale.
Non ero solo "dottore magistrale" in ingegneria gestionale, avevo già 3+ anni di esperienza lavorativa (NTV, Deloitte e Barilla), praticamente più di tutti gli altri 16 partecipanti al graduate programme messi assieme, e una conoscenza del settore infinitamente maggiore di chiunque altro nel mio intake e, a detta di molti colleghi, di gran parte dell'azienda.
Che ci si debba rimboccare le maniche e sporcare le mani non ci sono dubbi e sono il primo a dirlo, sempre fatto e continuo a farlo anche e soprattutto ora da responsabile di team, ma nemmeno fare le fotocopie o giù di lì, no? Il talento, o presunto tale poichè autodeterminato, va indirizzato, canalizzato, esaltato, non va appiattito o messo al livello di un 21enne che si trova lì per caso ed è davvero alla prima esperienza; magari avessi fatto gate agent, per citare, o lavorato on field, sarebbe stato un sogno. E invece dovevo verificare che il RAKCDG del lunedì non avesse avuto nessun caso di pagamento fraudolento, rispondendo a un "line manager" più giovane di me laureato in psicologia che aveva paura di volare.
Comunque, al di là del rancore e in realtà del dispiacere, rimane il fatto che io continuo a sbavare all'idea di rientrare nel settore ma mi sento come quello con la maglia numero 10 che non riesce a trovare spazio nel capannello di giocatori prima della partita.
Anche se in fondo, ne sono consapevole, se c'è da trovare un colpevole, devo solo guardarmi allo specchio.

Puoi avere 150 anni di esperienza, ma se non sei “nel” settore - ed è qualunque settore - bisogna avere un po’ di umiltà e iniziare da capo.

L’attuale direttore di BA per LHR, quando ha iniziato, ha fatto modo di fare training da check-in agent, TRM e gate agent. E ha fatto quei ruoli per un mese.

Capisco che, in scritto, si perdano un sacco di “non verbal cues” ma non mi sembra che tu sia entrato nel graduate di EZY con la corretta forma mentis.
 
Puoi avere 150 anni di esperienza, ma se non sei “nel” settore - ed è qualunque settore - bisogna avere un po’ di umiltà e iniziare da capo.

L’attuale direttore di BA per LHR, quando ha iniziato, ha fatto modo di fare training da check-in agent, TRM e gate agent. E ha fatto quei ruoli per un mese.

Capisco che, in scritto, si perdano un sacco di “non verbal cues” ma non mi sembra che tu sia entrato nel graduate di EZY con la corretta forma mentis.
hai del tutto ragione, infatti come scritto più volte è in gran parte my fault se non è andata come avrebbe potuto. In ogni caso, ho cambiato almeno 4 settori quindi l'umiltà e la volontà di rimettermi in gioco ci sono sempre state e sempre ci saranno, a maggior ragione in aviation, se capitasse l'occasione.
tutto però si scontra con famiglia, mutuo, investimenti sul proprio percorso, etc., l'idea romantica dello stage a 40anni non posso farla mia, ahimè
 
Ma tu stai cercando nel settore aviation in Italia? Se si, beh, non c’è molto (per usare un eufemismo). Compagnie aeree, effettivamente, ce ne sono 1.5; e le compagnie estere cercano o esperti in Ops o Commercial. Gente che abbia già esperienza. E non è una vita che, personalmente, farei se ti gusta avere un work/life balance e sicurezza del posto.
 
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Ma tu stai cercando nel settore aviation in Italia? Se si, beh, non c’è molto (per usare un eufemismo). Compagnie aeree, effettivamente, ce ne sono 1.5; e le compagnie estere cercano o esperti in Ops o Commercial. Gente che abbia già esperienza. E non è una vita che, personalmente, farei se ti gusta avere un work/life balance e sicurezza del posto.
MI aggiungo al commento di Scarab..... se vuoi cambiare devi fare delle scelte e prenderti dei rischi. Se parti dal concetto "ho la famiglia il mutuo come faccio vivo in Italia ecc ecc" allora lascia stare.

Anche la tua frase di poco sopra:
on c'è alcuna posizione plausibile da mesi/anni su quella ciofeca che è Linkedin,
non so da dove la peschi. Ci sono TONNELLATE di annunci si Linkedin e Indeed per l'aviazione, anche in campo Finance, MA (e su questo concordo con Scarab) particamente zero in Italia.

Io vivo in Olanda, mi sono trasferito a 35 anni e lavoravo nella componentistica elettronica, ho fatto il salto in Aviazione alcuni anni dopo (quindi, ancora una volta, l'eta' non e' il problema), e ci sono rimasto fin quando e' scoppiato il COVID.....

Quindi, il problema non e' "non cé possibilita"...... non c'é come lo vuoi tu.....
 
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riprendo per dire che SEA è forse uno degli esempi più fulgidi dell'impenetrabilità di cui sopra

se tutto ciò che spero si realizzasse, ora come ora, entrerei come finance lead in un attore del settore, idealmente linea aerea/aeroporto. I ruoli "blue collar" mi affascinano ma come detto non è più tempo, tra le altre cose. D'altronde se uno guarda il mio freddo CV, pur con eventuale cover letter, non può immaginare nulla di troppo differente.

Ma io il pass(ett)o indietro lo (ri)farei anche, solo che non si muove una foglia, non c'è alcuna posizione plausibile da mesi/anni su quella ciofeca che è Linkedin, anche gli HH non hanno granchè tra le mani proprio perchè, in questo settore più che in altri, funziona principalmente il concetto del passaparola e della pipeline. E io sono completamente fuori dal giro oltre a essere poco capace a entrarci, tra i miei tanti limiti.
Sul tuo lavoro attuale rimango così affascinato che ti scriverò in privato perchè mi hai davvero incuriosito!
SEA guarda che non e' impenetrabile, solo che , o sei nato a Napoli, o non ce n'e' :)
 
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