Sapevo che avrei generato questi commenti, li avrei fatti anche io, ma purtroppo è lo scotto da pagare quando il tempo per rispondere non è tanto e non si ha il dono dell'umiltà scritta ma solo fattuale.
Non ero solo "dottore magistrale" in ingegneria gestionale, avevo già 3+ anni di esperienza lavorativa (NTV, Deloitte e Barilla), praticamente più di tutti gli altri 16 partecipanti al graduate programme messi assieme, e una conoscenza del settore infinitamente maggiore di chiunque altro nel mio intake e, a detta di molti colleghi, di gran parte dell'azienda.
Che ci si debba rimboccare le maniche e sporcare le mani non ci sono dubbi e sono il primo a dirlo, sempre fatto e continuo a farlo anche e soprattutto ora da responsabile di team, ma nemmeno fare le fotocopie o giù di lì, no? Il talento, o presunto tale poichè autodeterminato, va indirizzato, canalizzato, esaltato, non va appiattito o messo al livello di un 21enne che si trova lì per caso ed è davvero alla prima esperienza; magari avessi fatto gate agent, per citare, o lavorato on field, sarebbe stato un sogno. E invece dovevo verificare che il RAKCDG del lunedì non avesse avuto nessun caso di pagamento fraudolento, rispondendo a un "line manager" più giovane di me laureato in psicologia che aveva paura di volare.
Comunque, al di là del rancore e in realtà del dispiacere, rimane il fatto che io continuo a sbavare all'idea di rientrare nel settore ma mi sento come quello con la maglia numero 10 che non riesce a trovare spazio nel capannello di giocatori prima della partita.
Anche se in fondo, ne sono consapevole, se c'è da trovare un colpevole, devo solo guardarmi allo specchio.