SEA: Bonomi Presidente e D'Alessando a.d.


Il corriere dipinge il vero e proprio futuro. MXP a 14-15ml di pax, un volo al dì per NY, un trisettimanale per tokio e via!
E buona fortuna per i vostri conti!
 
E' piuttosto zoppicante come articolo, anche se scomparisse AZ rimarrebbero molte altre compagnie e i voli Star Alliance sono già molti e pieni oggi, senza usare feed AZ o quasi ...
 


L’INTERVISTA - “Che emozione, valorizzerò ancora lo scalo”

VARESE (al. pe.) Le previsioni alla fine sono state azzeccate: Giuseppe Bonomi, avvocato varesino, già presidente Sea all’epoca dell’inaugurazione di Malpensa 2000, torna “a casa”. E non perde tempo, visto che ieri ha presieduto l’ultima parte del Consiglio di amministrazione della società e oggi sarà di nuovo a Milano, in Regione, seduto al tavolo con i sindaci dei Comuni attorno a Malpensa e con il presidente della provincia di Varese per parlare di Piano d’area, quella sorta di piano regolatore generale del territorio attorno allo scalo intercontinentale. E’ emozionato e non fa nulla per nasconderlo, Bonomi, Un ritorno dopo sette anni alla guida della stessa azienda, può tradire qualche sentimento. Lo stesso sentimento che rivolge ai lavoratori di Sea chiamandoli «parte di una stessa azienda».

Presidente, da dove si parte?
Non sono mai stato così emozionato, davvero, Gli amministratori di solito si affezionano all’azienda per la quale lavorano, ma l’affetto che nutro per Sea è molto forte; il periodo trascorso qui è stato per me di straordinaria intensità e sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto all’epoca; nell’inaugurazione di Malpensa 2000 ho investito una parte consistente della mia vita e al di là di tutto le controversie e delle contestazioni, non si può negare l’investimento effettuato con quest’opera pubblica, ultimata nei tempi prefissati, dichiarati due anni prima, senza spendere una lira in più dei soldi stanziati. Credo non ci sia un precedente in Italia di un’opera pubblica di tali dimensioni realizzata come da previsioni.

Che ora avrà il compito di salvare?
Abbiamo svolto un ottimo lavoro e non si può certo gettare a mare Malpensa. Questa parte del Paese o l’intera Penisola ha un asset industriale formidabile con questo aeroporto, da valorizzare e salvaguardare.

Le prime impressioni sul consiglio di amministrazione?
E’ un Cda fortemente motivato, coeso e compatto. E’ stata dichiarata la necessità di un piano industriale aziendale. Sono fiducioso e certo di un rapporto costruttivo anche con l’amministratore delegato Roberto D’Alessandro, uomo di grande esperienza, con il quale ho già trovato ampia sintonia su diversi temi. Si può lavorare tutti insieme per portare sui giusti binari la politica industriale di Sea, non a scapito di altri aeroporti. Ci tengo però a sottolineare l’ottima gestione finanziaria del presidente Bencini.

Un varesino alla guida di Sea: il territorio si aspetta mollo da lei...
Oggi sarò in Regione per il piano d’area, con i sindaci dei Comuni attorno a Malpensa e il presidente della provincia di Varese Reguzzoni. Il quale ha fatto un grande lavoro, ha spinto molto perché Varese fosse rappresentata e credo sia molto ben rappresentata nel Cda di Sea. Ma la mia nomina non vuole essere una nomina politica.

Già sul caso Alitalia lei ha dichiarato che la politica deve stare fuori dalle soluzioni industriali.
Il confronto con la politica è importante e necessario, ma le attività di direzione non devono essere della politica, non è compatibile con una spa.

Ai lavoratori e ai sindacati cosa dice?
Credo che i nostri rapporti siano stati seri e intendo reimpostare lo stesso dialogo. I lavoratori dell’aeroporto devono essere confortati dal fatto che si intende dare uno sviluppo importante e riportare dunque quell’orgoglio di appartenenza che caratterizzava Sea e che va ritrovato se non ci fosse più. Non può esistere una distinzione tra amministratore e corpo dipendente, l’azienda è un unicum.


Tratto da La Provincia di Como del 21-11-06
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

E' piuttosto zoppicante come articolo, anche se scomparisse AZ rimarrebbero molte altre compagnie e i voli Star Alliance sono già molti e pieni oggi, senza usare feed AZ o quasi ...

Se andiamo a vedere MXP prima del 98 i voli intercontinentali erano tutti point to point con MD11 e 747 ed AZ ne era la piu' piccola parte.
Una cosa e' certa' un disimpegno AZ su Milano non la pilotera' AZ lasciando sullo scalo le rotte che le faranno "comodo" e quando le andra' a lei...a meno che di dover spostare a Milano personale Alitalia airport da Roma dato che.. quello SEA...[:301][:301]
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

E' piuttosto zoppicante come articolo, anche se scomparisse AZ rimarrebbero molte altre compagnie e i voli Star Alliance sono già molti e pieni oggi, senza usare feed AZ o quasi ...

Se andiamo a vedere MXP prima del 98 i voli intercontinentali erano tutti point to point con MD11 e 747 ed AZ ne era la piu' piccola parte.
Una cosa e' certa' un disimpegno AZ su Milano non la pilotera' AZ lasciando sullo scalo le rotte che le faranno "comodo" e quando le andra' a lei...a meno che di dover spostare a Milano personale Alitalia airport da Roma dato che.. quello SEA...[:301][:301]

quello che dici è verissimo, però purtroppo i passeggeri da Milano per gli USA hanno avuto un calo pazzesco dopo l'11 settembre ancora oggi siamo lontanissimi dai dati del 2001, e poi dal 98 ad oggi i sistemi hub and spoke degli altri paesi si sono notevolmente sviluppati non permettendo più nella maggior parte dei casi voli diretti da Milano se non recuperando tutti i passeggeri ora in mano ai vettori stranieri.
 
Citazione:Messaggio inserito da frenchMXP
quello che dici è verissimo, però purtroppo i passeggeri da Milano per gli USA hanno avuto un calo pazzesco dopo l'11 settembre ancora oggi siamo lontanissimi dai dati del 2001, e poi dal 98 ad oggi i sistemi hub and spoke degli altri paesi si sono notevolmente sviluppati non permettendo più nella maggior parte dei casi voli diretti da Milano se non recuperando tutti i passeggeri ora in mano ai vettori stranieri.

Oltre al 2001 anche se Zurigo e' calato come Hub Monaco e' salito e sicuramente Venezia (per i voli US) ha pax che prima atterravano a MXP.
Comunque sia dopo US la prossima che torna sara' AA e se per caso AZ dovesse sparire (in un modo o nell'altro) aumenteranno, DL compresa.
 
Il neo presidente degli aeroporti milanesi promette subito una ciambella per il "Colombo"
Se D´Alessandro vola Genova spera

Il primo pensiero, adesso che Letizia Moratti ha appena ufficializzato la sua nomina a presidente della Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, è al vecchio "Colombo", il suo "Colombo", quello che venne inaugurato nell´86 da una scenografica discesa dal cielo in elicottero di Bettino Craxi. All´epoca, Roberto D´Alessandro era presidente del Consorzio Autonomo del Porto, chiamato direttamente dal potentissimo segretario del Psi per risollevare le sorti della vecchia Lanterna fiaccata da anni di conflitti e di tensioni e ormai vuoti di navi e di traffici. Oggi, a settant´anni compiuti («gli stessi di Prodi e di Berlusconi»), arriva la chiamata della Moratti. «Sono felicissimo - racconta al telefono dalla sua villa di Portofino - Lo politica? Non c´entra nulla. Questa è una scelta del tutto tecnica. Semmai c´è l´amicizia con la Moratti, che di origine è genovese come me, e quella mia precedente esperienza alla guida dell´aeroporto di Genova, per cinque anni». Il pensiero corre a quegli anni genovesi, intensi e difficili, ma forse anche i più belli di una carriera professionale iniziata negli anni Sessanta, in una Beirut ancora giardino, a vendere acciaio per conto dell´Italsider, e ormai vicini al traguardo dei cinquant´anni.
Questa mattina D´Alessandro sarà già lavoro a Milano e la prima chiamata che farà - spiega - sarà a Sandro Carena, attuale presidente dell´aeroporto di Genova e suo braccio destro ai tempi del Consorzio Autonomo del Porto. «Sono un genovese chiamato a Milano - racconta - Per loro gli aeroporti sono un po´ come per noi il porto. E io penso che sia possibile mettere in piedi una forte collaborazione con Genova da cui possono arrivare soltanto vantaggi. Il recente accordo fra le regioni del Nord Italia a Palazzo Chigi può essere uno dei punti di partenza. Mi ci dedicherò subito. Ora all´aeroporto c´è Carena, persona che stimo moltissimo e mio collaboratore ai tempi della gestione del porto».
(mas. m.)

(La Repubblica - Genova)

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan

Il neo presidente</u> degli aeroporti milanesi

Il primo pensiero, adesso che Letizia Moratti ha appena ufficializzato la sua nomina a presidente della Sea</u>

(La Repubblica - Genova)


Alla Repubblica di Genova pare ignorino totalmente la differenza tra un Presidente e un Amministratore Delegato...
 
Bonomi lascia la presidenza di Eurofly

A seguito della nomina alla presidenza della Sea, Giuseppe Bonomi lascia la carica di presidente di Eurofly. Bonomi ha rassegnato le dimissioni anche dal consiglio di amministrazione della compagnia aerea in cui ricopriva ruoli operativi. Lo rende noto la società spiegando che la decisione "è stata dettata dall'incompatibilità della suddette carica con sopraggiunti impegni professionali" TTG
 
Citazione:Messaggio inserito da TW 843

Citazione:Messaggio inserito da kernel

Oggi c'era un bel trafiletto sul corriere sulla fantomatica alinord e sulla sua infattibilità.


Ecchilo...

Ma Alinord non decolla

Il Nord senza ali. La battaglia di bandiera la combattono i leghsti. I quali da tempo parlano di una AliNord che sostituisca Alitalia in caso di disimpegno di quest’ultima da Malpensa. Il capo gruppo in Regione Stefano Galli si è assai speso per inserire in un documento bipartisan il riferimento alla «costituzione di una compagnia aerea del Nord che possa finalmente operare in logica di mercato». Ma il tema non è folcloristico. Al punto che sia Sea sia la Regione hanno tentato di immaginare lo scenario di una Malpensa senza Alitalia. I risultati, tuttavia, non incoraggiano. Secondo Sea, i passeggeri che fanno di Malpensa un hub sono circa 6,6 milioni l’anno, un terzo del totale. Di questi, il 97% viaggia con Alitalia. In caso di disimpegno, Sea ritiene che tali viaggiatori potrebbero essere recuperati non prima di 5 anni. Con una strategia pont to point e non di hub: voli oggi plurigiornalieri come quelli per New York, potrebbero diventare, per esempio, trisettimanali, Non l’ideale, per il business. E soltanto qualora Alitalia cedesse senza colpo ferire sia gli slot (gli orari in cui è possibile impegnare la pista) che i diritti. La Regione ha invece messo in pista l’assessore ai Trasporti Raffaele Cattaneo. Che negli ultimi mesi ha incontrato i vertici dei vettori italiani per capire se fosse possibile metterli a fare squadra per alimentare l’hub varesino. Ma anche qui, la cosa è complicata, Le compagnie (Eurofly, AirOne, Alpi Eagles, Meridiana, Volare, Air ltaly, Blu Panorama, My Air) tra tutte assommano non più di una sessantina di aerei, quasi mai adatti — tranne in Eurofly — all’intercontinentale. Per capirsi, Alitalia ha 180 aerei e Lufthansa 420. Le compagnie sono inoltre assai diverse sia per operatività su pista» che per i contratti dei dipendenti. Ma Cattaneo avvisa: «Quel che è difficile oggi si potrà fare domani. E se Alitalia si ritirasse, il mercato riceverebbe una spinta formidabile: 10 milioni di biglietti che chiedono di essere venduti, Credo che a qualcuno possa interessare».
Marco Cremonesi


Tratto dal CdS, ed. Milano, del 21-11-06

Non mi sembra dica grandi scemenze.
Sicuramente se cade AZ le majors europee colmeranno subito il buco con un forte aumento del feederaggio verso i loro hub. A quel punto i potenziali investitori in Alinord si chiederanno se è il caso di andare avanti.
 
...ed intanto sulla padania di oggi c'è un intervista al presidente bonomi che continua con la saga delle cavolate degne dei suoi predecessori dicendo che per lui 9M di pax a linate sono giusti e che la terza pista a mxp forse non serve!!!! bene, ottimo, sempre meglio!!!!! mi sa che l'unica soluzione è organizzare una squadra del forum con delle ruspe per andare a scavare dei buchi sulla pista di linate!!!! :(:(:(:(:(
 
Dubitavo che l'avvicendamento fosse incentrato su un miglioramento della distribuzione.
L'importante è peggiorare sempre.
Allora si becchino 7ml di pax in meno, se sono felici così, a pagare U2 perchè qualcuno metta piede a MXP.
 
Scusate ma non riesco a capire questo:

1) Linate viene contingentata a x milioni anno (9 nell'ipotesi attuale)
2) Buona parte di questi x sono passeggeri per Roma.
3) Tra un po' con la TAV parte dei passeggeri per Roma andranno in treno
4) Linate avrà quindi meno passeggeri per Roma, liberando spazio per voli per altre destinazioni
5) Questi nuovi voli che saranno messi a Linate porteranno passeggeri via da Malpensa

Non sarebbe meglio decidere già da ora due contingentamenti per Linate, uno immediato di x ed uno post TAV di y, in cui (x-y) sono appunto i passeggeri che prenderanno la TAV per andare a Roma?

Al contrario, se già mettono un tetto alto a Linate adesso e poi non pensano di ridurlo la situazione di Malpensa post TAV sarà abbastanza triste.
 
Nessuno ai piani alti è arrivato a predire la situazione realistica che dipingi tu.
Quando si troveranno a 10ml di pax su MXP di cui 4 charter e 2low cost inizieranno a frignare e a lamentarsi, tanto alla fine la cosa più semplice non è risolvere il problema alla radice ma foraggiare uno per volare dove il mercato non vola.
 
Ecco l'intervista del genio alla Padania...ma tanto si sa -d'altronde è stato scritto qui piu volte- "è una gran donna!".

Purtroppo si comincia da subito a rimpiangere Bencini...



INTERVSTA A GIUSEPPE BONOMI, NUOVO PRESDENTE SEA

«Fiumicino non può permettersi il traffico di Malpensa»

Il numero uno degli aeroporti milanesi rivendica l’importanza dei “suoi” scali e ne traccia i nuovi obiettivi.

Dopo sette anni Giuseppe Bonomi torna al comando di Sea, la società che si occupa della gestione degli aeroporti milanesi. La sfida che gli si prospetta sembra non preoccuparlo: «Sono rientrato con grande entusiasmo in questa azienda. Com’è ovvio ho trovato, dopo un periodo tanto lungo, una realtà diversa da quella che avevo lasciato. Il primo impegno è quindi capire come si è evoluta la società in questo periodo.

Presidente Bonomi che idea si è fatto sullo stato di salute di Sea in queste primissime ore del suo insediamento? -Questa è un’azienda sana. Gestita senza dubbio in modo egregio, grazie all’apporto di Bencini (l’ex presidente, ndr) che considero una persona di grande integrità e lealtà. L’impatto quindi non è stato con una realtà in difficoltà. Anche se, ovviamente, la Sea sconta la crisi piu generale che sta investendo l’intero sistema degli aeroporti.

Quali sono i primi temi sul tavolo?
-Sono diversi. Si va dallo sviluppo di Malpensa, alle questioni legate all’assetto societario e alle ipotesi di quotazione in Borsa. E poi c’è il tema fondamentale dei rapporti col territorio, con i lavoratori e le organizzazioni sindacali. Tutti aspetti di straordinaria importanza che affronteremo gradualmente.

Da dove parte il rilancio dei due scali milanesi?
-Non possiamo pensare che tutto possa essere risolto con un colpo di bacchetta magica. Ed è altresì vero che la questione non possa essere affrontata con le stesse modalità utilizzate otto anni fa, ovvero attraverso i decreti ministeriali: oggi sarebbe irrealistico, considerando ad esempio che non esiste la necessaria coesione politica.

Quindi?
-Quindi è la stessa Sea che deve porsi il problema di come differenziare la gestione dei due scali. Faccio un passo indietro per ricordare che quando nacque Malpensa, molti pensavano che Linate sarebbe stata sacrificata completamente</u>. Bene, nessuno ha mai pensato di prendere sul serio quest’ipotesi. Tuttavia, ritenevo - e ritengo - che l’attività industriale di Linate debba essere differente rispetto a Malpensa.

Quali le prerogative di Malpensa?
-Questo territorio ha l’esigenza di avere un’accessibilità diretta intercontinentale che solo la struttura di Malpensa può garantire. Dobbiamo quindi fare di tutto per sviluppare questa predisposizione, incrementando il traffico di lungo raggio.

E per quanto riguarda Linate?
-Linate può diventare il fiore all’occhiello di questo territorio</u>. Ma si deve tenere ben presente il fatto che si tratta, per dimensione e localizzazione, di un aeroporto cittadino senza capacità di espansione. Il suo volume di traffico era di 15 milioni di passeggeri prima dell’avvento di Malpensa. Oggi ritengo che il suo volume adeguato sia intorno agli 8/9 milioni di passeggeri</u>.

Intanto lo scalo varesino continua a essere bistrattato dalla politica romana che vorrebbe concentrare l’operatività di Alitalia su Fiumicino.
-E' una polemica infinita che non porta vantaggi a nessuno. Rivendicare le prestazioni di Alitalia, un’azienda in grave crisi, tra Milano e Roma mi sembra più che altro una guerra tra poveri che favorisce soltanto i grandi scali esteri.

Ma non è possibile puntare su due grandi scali in un Paese come il nostro?
-A livello di struttura gia ci esistono questi due scali, si tratta soltanto di apprezzarne le caratteristiche differenti. Malpensa gestisce un traffico più “pregiato” e probabilmente anche maggiore dal punto di vista quantitativo. Ma non c’è dubbio che anche Fiumicino abbia le sue prerogative.

Alitalia potrebbe davvero decidere di disinvestire su Malpensa?
-Teoricamente questa è un’ipotesi possibile. Alitalia potrebbe decidere di spostare il traffico che gestisce a Malpensa portandolo a Roma. Ma bisogna considerare un dato di non poco conto: l’aeroporto romano non è ora assolutamente in grado di gestire il volume di traffico che passa da Malpensa. Si tratta quindi di un falso problema. un’ipotesi non attuabile.

E comunque a occhio e croce anche Alitalia verrebbe penalizzata...
-Beh, dovrebbe rinunciare a buona parte del suo traffico...

Un primo passo concreto è stata l’inaugurazione, da parte dell’assessore al Territorio e all’Urbanistica della regione Lombardia Davide Boni (insieme ai sindaci dei comuni interessati e alla provincia di Varese), del tavolo di dialogo permanente tra gli enti locali interessati da Malpensa e la Sea...
-Sì, oggi (ieri, ndr) c’è stata la riunione. E siamo tutti d’accordo: ci si deve porre l’obiettivo dello sviluppo di Malpensa. Questa meta può però essere conseguita solo attraverso il metodo del confronto con le comunità locali interessate. Non si può ipotizzare di effettuare una qualsiasi decisione che possa essere letta come una imposizione calata dall’alto.

GIANMARCO GALLIZZI


Tratto da La Padania del 22-11-06
 
almeno ha capito che la prerogativa è il traffico a lungo raggio e non il low cost a MXP...forse da lì capirà anche che il passo successivo è quello di castrare Linate...
 
Citazione:Messaggio inserito da kernel

almeno ha capito che la prerogativa è il traffico a lungo raggio e non il low cost a MXP...forse da lì capirà anche che il passo successivo è quello di castrare Linate...

Calcola che il fatto di mettere un paletto a LIN ad 8/9 Mil e' gia' una passo importante (nessun presid. SEA a parte i politici lo hanno mai neanche ventilato), il secondo punto forse piu' importante sara' il "tipo" di traffico a cui la Sea si rivolgera' e non ultimo l'ulteriore riduzione per ottemperare le nuove disposizioni comunitarie in termini di rumore e vicinanza delle piste per quei scali "cittadini". (Se ne discutera' a Seregno Sabato).