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Aeroporti Holding punta a siglare un patto di sindacato con Panerai che lascia fuori Meridiana
Scalo di Peretola, i torinesi al contrattacco
AEROPORTO, i torinesi di Aeroporti Holding passano al contrattacco. Si preparano domani a firmare un patto di sindacato con Sogim di Panerai: uno schieramento che nella compagine azionaria di Aeroporto di Firenze avrebbe poco meno del 43 per cento, visto che l´ultimo aggiornamento pervenuto e registrato dalla Consob fotografa Aeroporti holding al 31,035, mentre rileva Panerai attestato all´11,7 per cento delle quote.
E dopo il clamoroso fallimento dell´Opa e la scalata di Meridiana arrivata al 15,092 per cento, i torinesi di Aeroporto holding provano così a resistere in vista della scadenza delle cariche sociali previste per il prossimo marzo. Provano cioè a difendere la carica di amministratore delegato, oggi in mano a Fabio Battaggia, uomo di provenienza Sagat, la società di gestione dell´aeroporto di Torino che controlla il 60 per cento di Aeroporti holding.
La crescita di Meridiana, nelle ultime settimane, era stato l´elemento di novità. Al punto da far prefigurare un cambiamento nella «governance» dello scalo fiorentino: il patto di sindacato tra i soci pubblici (Camera di Commercio di Firenze, Camera di Prato e Palazzo Vecchio) sfiora il 20 per cento e, secondo alcuni osservatori, avrebbe potuto appoggiare Meridiana. Obiettivo, mettere in difficoltà i soci torinesi, i cui progetti di sviluppo (a cominciare dalla pista parallela) non sono mai andati giù al Comune di Firenze e la cui gestione incontra sempre più ostacoli e incomprensioni nei rapporti con i sindacati interni.
Il patto tra Aeroporti Holding-Panerai mira proprio a sventare questo disegno. E ad affermare piuttosto, in assenza di un vero e proprio piano industriale, il contrario speculare: mettere all´angolo Meridiana, intenzionata ad interpretare lo sviluppo dello scalo, non con nuove piste ma attraverso un miglioramento qualitativo delle strutture e dei servizi. Puntando cioè a fare dello scalo di Peretola una porta d´accesso al capoluogo toscano di grande qualità. Come si schiererà il Comune?
«Per il momento staremo a guardare», dice l´assessore alle Spa Tea Albini. E non per semplice attendismo in vista di marzo: Palazzo Vecchio non intende rinunciare alla spinta innovativa di Meridiana, ma neppure vuole schierarsi apertamente con la compagnia aerea che punta a fare di Firenze il proprio baricentro: il conflitto che ne nascerebbe, un 35 per cento contro il quasi 43 di Sagat-Panerai (resterebbe fuori solo il 2 per cento di Ligresti, il 2 del Monte dei Paschi, il 2 di Kairos Partners spa e il 15 e passa di flottante, cioè di mercato), segnerebbe la piena ingovernabilità di Aeroporto di Firenze. Palazzo Vecchio si sceglie invece per il momento il ruolo di arbitro e mediatore?
LaNazione