SAS ricerca coppia omosessuale che voglia sposarsi a bordo dei propri aeromobili


Stato
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Ho girato un po' per il mondo e ho notato spesso la presenza di Steward Gay in tutte le compagnie ,comprese le italiane,
Qualcuno ha notato questa cosa oppure mi sbaglio?
Senza nulla togliere alla capacita' professionali s'intende!
Insomma il classico stereotipo del parrucchiere per Donna ,lo Stilista ecc. ecc.!

Da quello che so, i gay son preferiti perche' hanno piu' la facilità di operare spesso fuori casa.
 
Non capisco come mai, in un forum dove mediamente il livello culturale medio dovrebbe essere abbastanza alto, nel 2010 devo leggere certi commenti omofobi.

Io non sono assolutamente gay, ma quando stringo gli stringo la mano non penso che è "diverso" (che brutta parola!!)

Sono stato a un gay pride ad Amsterdam e a parte qualche toccata di chiappe (a me), nonostante fossi con la ragazza, mi sono divertito un sacco e non ci ho visto proprio niente di sbagliato nel modo di fare festa.

L'essere gay non è una malattia, non è un modo di vivere la vita diversamente o una moda. E' semplicemente essere gay come io sono eterosessuale.

Basterebbe essere un pochino open minded........
 
Non capisco come mai, in un forum dove mediamente il livello culturale medio dovrebbe essere abbastanza alto, nel 2010 devo leggere certi commenti omofobi.

Io non sono assolutamente gay, ma quando stringo gli stringo la mano non penso che è "diverso" (che brutta parola!!)

Sono stato a un gay pride ad Amsterdam e a parte qualche toccata di chiappe (a me), nonostante fossi con la ragazza, mi sono divertito un sacco e non ci ho visto proprio niente di sbagliato nel modo di fare festa.

L'essere gay non è una malattia, non è un modo di vivere la vita diversamente o una moda. E' semplicemente essere gay come io sono eterosessuale.



Basterebbe essere un pochino open minded........

mi permetti una battuta scontata?
Open minded posso esserlo ma null'altro grazie!:D
 
Non ho replicato qualche settimana fa e lo faccio ora.
Il don't ask don't tell non riguarda i gay pride bensì più propriamente l'esercito americano,almeno prima dell'arrivo di Obama come capo supremo delle forze armate.
Genericamente non indica un vago "non rompeteci le palle coi gay pride" bensì è da riferirsi ad un atteggiamento nei confronti della società per cui la propria identità sessuale non viene espressamente e liberamente manifestata ignorando i dettami delle più o meno recenti lotte per i diritti delle persone glbtqi che prevedevano invece l'opposto del don't ask don't tell ovvero even if you don't ask I'll tell....
Sapevo benissimo che questa definizione era stata coniata dall'esercito americano, anzi per la precisione dalle forze armate americane; credo addirittura risalga all'era Clinton perché mi pare troppo raffinata ed elegante per la precedente amministrazione repubblicana.

E' qualcosa di molto meno ridicolo di altre soluzioni che portano a divieti o discriminazioni, che sono sempre deprecabili; questo però non vuol dire che i diritti portino al di là delle regole e del buon gusto.
I militari vestono un'uniforme e quando l'hanno indosso rappresentano la loro forza armata ed il loro paese, va da sè che non si può andare mano nella mano con il findanzato o la fidanzata, qualunque sia la combianzione di sessi tra i due.
DON'T ASK: vuol dure qundi non discriminare (per l'autorità)
DON'T TELL: vuol dire rimanere nel limite del consintito (per l'individuo)

Questa regola però si può applicare anche nella vita civile, sul lavoro o tra amici: quindi:
1. non discriminare (fatevi pure i caXXi vostri in privato)
2. non abusare dei propri diritti e non sbandierare con orgoglio la diversità perché non tutti la percepiscono come un valore.

Le persone si giudicano individualmente e non nel caos di manifestazioni di esagitati (gay o etero non importa), quindi nel rapporto lavorativo o di amicizia i gusti sessuali non sono una discriminante, ve ne sono di più importanti.
 
Sapevo benissimo che questa definizione era stata coniata dall'esercito americano, anzi per la precisione dalle forze armate americane; credo addirittura risalga all'era Clinton perché mi pare troppo raffinata ed elegante per la precedente amministrazione repubblicana.

E' qualcosa di molto meno ridicolo di altre soluzioni che portano a divieti o discriminazioni, che sono sempre deprecabili; questo però non vuol dire che i diritti portino al di là delle regole e del buon gusto.
I militari vestono un'uniforme e quando l'hanno indosso rappresentano la loro forza armata ed il loro paese, va da sè che non si può andare mano nella mano con il findanzato o la fidanzata, qualunque sia la combianzione di sessi tra i due.
DON'T ASK: vuol dure qundi non discriminare (per l'autorità)
DON'T TELL: vuol dire rimanere nel limite del consintito (per l'individuo)

Questa regola però si può applicare anche nella vita civile, sul lavoro o tra amici: quindi:
1. non discriminare (fatevi pure i caXXi vostri in privato)
2. non abusare dei propri diritti e non sbandierare con orgoglio la diversità perché non tutti la percepiscono come un valore.

Le persone si giudicano individualmente e non nel caos di manifestazioni di esagitati (gay o etero non importa), quindi nel rapporto lavorativo o di amicizia i gusti sessuali non sono una discriminante, ve ne sono di più importanti.


Il don't ask don't tell,non più tanto in voga presso l'influente lobby glbtqi americana viene oggi visto come qualcosa di discriminatorio.
Paradossalmente nel proprio privato uno fa come gli pare quindi lo Stato non dovrebbe sentire l'esigenza di trovare politiche compromissorie che "puoi ma non puoi vedo ma non vedo ci sei ma non ci sei."
E' chiaro che atti sessuali di qualsiasi natura,compiuti in divisa e pubblicamente sarebbero un oltraggio al pubblico decoro.Diversa invece sarebbe un semplice prendersi per mano.E' ovvio che al tornar dalla guerra,nell'ormai lontano 900,a times square fosse stata immortalata una coppia gay,qualcuno avrebbe avuto qualcosa da eccepire.Oggi forse i tempi sono cambiati in meglio.
Le regole immagino valgano per tutti(etero e omo) e il buongusto,sia mia premura deluderti,è spesso questione di punti di vista,ma non può certo essere un buon argomento su cui fondare politiche che si pongano come obiettivo la tutela dei diritti individuali.
Il don't ask don't tell aveva come preciso obiettivo quello di discriminare e dissuadere gli omosessuali dall'entrare a far parte delle forze armate per esplicita contrarietà dei grandi generali che,in America,contano assai.Il pregiudizio è vecchio come il colosseo:un omosessuale non è adeguato,non può fare il soldato (ignorando che ci sono omosessuali che nascono e muoiono dentro le palestre,pura forza bruta!).
La sessualità è e resta invece una parte fondamentale della nostra identità.Inutile negarlo.Non l'unica ma parte fondamentale.E ovviamente se devo mandarti in Iraq è ovvio che verificherò i tuoi skills piuttosto che il poster che hai nell'armadiuccio(questo a parità di carne da mandare al macello).

p.s:in Inghilterra,nel corpo di polizia,ci sono associazioni di poliziotti gay.Partecipano al pride e fanno degnamente il proprio lavoro.Solo che nel regno unito è ormai assodato che essere omosessuali significa anche che lo si possa dire.
 
Ha ragione AZ1774, sei veramente un utente fastidioso ed antipatico, hai espresso il giudizio dell'italiano medio, salvo poi andare a manetta a zoccole e farsi inchiappettare dai trans, ma che fastidio ti daranno poi i gay pride che a malapena saranno 2 all'anno, ti piacerebbe ,vero,fosse come nelle ex repubbliche sovietiche dove queste manifestazioni vengono bloccate sul nascere a suon di manganellate da parte della polizia locale; davvero tanta intolleranza mi intristisce e peccato che poi non sia coinvolta solo la categoria degli omosessuali ma tutti quelli che i "benpensanti" come te ritengono diversi:handicappati, ciechi,storpi, stranieri lavoratori, le palle caro mio ahime' continueremo a rompertele perche' e' anche grazie a manifestazioni come queste che non veniamo impiccati come in certi "luoghi" della sfera islamica, le proteste, tutte, ci hanno quasi sempre permesso di progredire, dal divorzio alla parita' dei diritti tra sessi quindi fai a me e a tanti altri un favore: NON ammorbare un forum bellissimo con le tue cazzate omofobe degne di un ragazzino della terza media e vatti a fare una bella trombata, perche' ricordati ai veri etero ste minchiate non interessano proprio, anzi tanta passera in piu' per voi saluti
Toglimi un dubbio, dopo questo elegante post di risposta.

Si può ancora considerare "etero" uno che va a "farsi inchiappettare dai trans" ? Nel mio modo di vedere è gay :D

E' divertente far parte di una maggioranza (che non va trans) che viene discriminata da alcuni esponenti di una minoranza che si sente discriminata dalla stessa maggioranza che essa stessa discrimina e denigra.

Il concetto non è proprio lineare ma se leggi e rileggi con calma, forse lo capisci.;)
 
Toglimi un dubbio, dopo questo elegante post di risposta.

Si può ancora considerare "etero" uno che va a "farsi inchiappettare dai trans" ? Nel mio modo di vedere è gay :D

E' divertente far parte di una maggioranza (che non va trans) che viene discriminata da alcuni esponenti di una minoranza che si sente discriminata dalla stessa maggioranza che essa stessa discrimina e denigra.

Il concetto non è proprio lineare ma se leggi e rileggi con calma, forse lo capisci.;)

Scusa...ma questo è un argomento un tantino pretestuoso:in che modo ti sentiresti "discriminato"?
 
Scusa...ma questo è un argomento un tantino pretestuoso:in che modo ti sentiresti "discriminato"?
La frase da rabbrividire è questa "hai espresso il giudizio dell'italiano medio, salvo poi andare a manetta a zoccole e farsi inchiappettare dai trans".

Il giudizio è chiaramente rivolto agli etero, visto che statisticamente non può che essere così; direi che un po' di preconcetto e di luoghi comuni trasudino alla frase in questione.:D
Uno che viene concepito come omofobo viene accomunato ad un gruppo di gente che va a trans e che fa quindi qualcosa per cui essere "tecnicamente" definiti omosessuali e quindi alla fine sarebbe contro se stesso. Caravelle deve cambiare spacciatore :D

Questo mi dà però uno spunto per una replica seria al tuo post:
Il don't ask don't tell,non più tanto in voga presso l'influente lobby glbtqi americana viene oggi visto come qualcosa di discriminatorio.
Bicchiere mezzo e pieno e mezzo vuoto: è una delle politiche meno discriminatorie se applicata bene.
...
Le regole immagino valgano per tutti(etero e omo) e il buongusto,sia mia premura deluderti,è spesso questione di punti di vista,ma non può certo essere un buon argomento su cui fondare politiche che si pongano come obiettivo la tutela dei diritti individuali. ...
La libertà di uno finisce dove inizia quella di un altro, quindi il buongusto o la sensibilità altrui sono il limite oltre cui la tua libertà va a ledere quella di un altro. Non puoi andare in giro in mutande e sperare che tutti apprezzino la spettacolo. Raccoglierai dei fischi, lamentarsene è da stupidi, dovevi meterli in conto prima.
Il don't ask don't tell aveva come preciso obiettivo quello di discriminare e dissuadere gli omosessuali dall'entrare a far parte delle forze armate per esplicita contrarietà dei grandi generali che,in America,contano assai.Il pregiudizio è vecchio come il colosseo:un omosessuale non è adeguato,non può fare il soldato (ignorando che ci sono omosessuali che nascono e muoiono dentro le palestre,pura forza bruta!).
Non mi sembra che abbia raggiunto l'obiettivo di dissuadere. Il fatto stesso che si evolva ne è la testimonianza, altrimenti saremmo qui a parlare di un giro di vite.
La sessualità è e resta invece una parte fondamentale della nostra identità.Inutile negarlo.Non l'unica ma parte fondamentale.E ovviamente se devo mandarti in Iraq è ovvio che verificherò i tuoi skills piuttosto che il poster che hai nell'armadiuccio(questo a parità di carne da mandare al macello).
Non sul lavoro: contano gli skills.
p.s:in Inghilterra,nel corpo di polizia,ci sono associazioni di poliziotti gay.Partecipano al pride e fanno degnamente il proprio lavoro.Solo che nel regno unito è ormai assodato che essere omosessuali significa anche che lo si possa dire.
Non vedo l'utilità di un'associazione di poliziotti gay, se è normale essere gay perché fare un'associazione ?
E' più un modo per auto-discriminarsi che altro, come ho scritto prima: siete sicuri che i "Gay pride" siano così efficaci ? Che non sia meglio invece un messaggio più di normalità ?

Torniamo al punto sopra: se fai qualcosa di estremo non tutti apprezzeranno.
 
La frase da rabbrividire è questa "hai espresso il giudizio dell'italiano medio, salvo poi andare a manetta a zoccole e farsi inchiappettare dai trans".

Il giudizio è chiaramente rivolto agli etero, visto che statisticamente non può che essere così; direi che un po' di preconcetto e di luoghi comuni trasudino alla frase in questione.:D
Uno che viene concepito come omofobo viene accomunato ad un gruppo di gente che va a trans e che fa quindi qualcosa per cui essere "tecnicamente" definiti omosessuali e quindi alla fine sarebbe contro se stesso. Caravelle deve cambiare spacciatore :D

Questo mi dà però uno spunto per una replica seria al tuo post:

Bicchiere mezzo e pieno e mezzo vuoto: è una delle politiche meno discriminatorie se applicata bene.

La libertà di uno finisce dove inizia quella di un altro, quindi il buongusto o la sensibilità altrui sono il limite oltre cui la tua libertà va a ledere quella di un altro. Non puoi andare in giro in mutande e sperare che tutti apprezzino la spettacolo. Raccoglierai dei fischi, lamentarsene è da stupidi, dovevi meterli in conto prima.

Non mi sembra che abbia raggiunto l'obiettivo di dissuadere. Il fatto stesso che si evolva ne è la testimonianza, altrimenti saremmo qui a parlare di un giro di vite.

Non sul lavoro: contano gli skills.

Non vedo l'utilità di un'associazione di poliziotti gay, se è normale essere gay perché fare un'associazione ?
E' più un modo per auto-discriminarsi che altro, come ho scritto prima: siete sicuri che i "Gay pride" siano così efficaci ? Che non sia meglio invece un messaggio più di normalità ?

Torniamo al punto sopra: se fai qualcosa di estremo non tutti apprezzeranno.

Il tuo discorso ha un problema di fondo.
Dal momento che a nessun etero è imposto il don't ask don't tell non vedo perchè farlo con gli omosex...

Il buongusto è soggettivo.Altra cosa è l'offesa al pubblico decoro.Non capisco se ritenga che l'omosessualità vada a ledere la tua sensibilità oppure l'immagine che tu hai dell'omosessualità possa ledere la tua sensibilità e libertà.Essere omosessuali non è indecoroso e ancora meno lede la tua libertà.

Sono passati anni da quell'atto.Nel frattempo è morto Matthew Shepperd e l'opinione pubblica ha decisamente cambiato idea.Addirittura facendo pressione sul congresso affinchè approvasse un atto contro gli hatecrimes tra i quali potrebbe rientrare pure il caso di un etero ucciso perchè etero.
I gaypride non sono più efficaci.Intesi alla vecchia maniera.Già con quello di Genova si è dato un taglio diverso.Sono stati importanti in passato.Ora un po' meno.
L'auto-discriminazione è pura invenzione.Non esiste. O al massimo riguarda i costruttori di automobili.
 
Il tuo discorso ha un problema di fondo.
Dal momento che a nessun etero è imposto il don't ask don't tell non vedo perchè farlo con gli omosex...
...
L'auto-discriminazione è pura invenzione.Non esiste. O al massimo riguarda i costruttori di automobili.
No, il "don't ask don't tell", mette tutti sullo stesso piano: gay, etero, bisex e non classificati
L'argomento non si tratta per nessuno. C'è la discriminazione solo se uno si sente "escluso" o sente di perdere qualcosa, ma "ufficialmente" non ci sono due pesi e due misure.

Tieni presente che in USA ci sono aziende che avevano o forse hanno ancora delle "policy" che scoraggiano (se non addirittura vietano) le relazioni tra colleghi, anche di sessi opposti. Le forze armate USA hanno regole molto restrittive pure per le coppie sposate, ma questo proprio perché si applicano solo "al lavoro" e non alla vita privata.

Credi ancora che ci sia un caso di discriminazione solo verso gli emossessualI ?
 
No, il "don't ask don't tell", mette tutti sullo stesso piano: gay, etero, bisex e non classificati
L'argomento non si tratta per nessuno. C'è la discriminazione solo se uno si sente "escluso" o sente di perdere qualcosa, ma "ufficialmente" non ci sono due pesi e due misure.

Tieni presente che in USA ci sono aziende che avevano o forse hanno ancora delle "policy" che scoraggiano (se non addirittura vietano) le relazioni tra colleghi, anche di sessi opposti. Le forze armate USA hanno regole molto restrittive pure per le coppie sposate, ma questo proprio perché si applicano solo "al lavoro" e non alla vita privata.

Credi ancora che ci sia un caso di discriminazione solo verso gli emossessualI ?

Le aziende possono adottare le politiche che vogliono,se e solo se non sono in contrasto con la legislazione che tutela i diritti civili di tutti.Altre aziende in America offrono le stesse opportunità alle coppie gay non sposate in termini di assicurazione sanitaria ad esempio.E in America sai quanto sia importante.
Altra cosa è l'esercito:un'istituzione pubblica.
Mentre nelle prime sono politiche restrittive atte a rendere l'azienda più efficiente,evitando nepotismi ecc...(e su questo ho dei dubbi),altro discorso è invece l'esercito che pur operando on a budget non è certo legato a criteri di mercato.
Il don't ask don't tell è nato espressamente per dare una risposta agli omosessuali.Il problema FLy è questo.
Se vai dal generalone che ha fatto la prima guerra in Iraq a dirgli "Io sono gay" se ti va bene dirà estquatssi ma molto probabilmente si porrà un problema.
Se invece vai a dirgli "I am straight" la risposta probabilmente sarà "R u kidding me? Go back to work."
Ecco la necessità di tutto quel discorso.
 
Non vedo l'utilità di un'associazione di poliziotti gay, se è normale essere gay perché fare un'associazione ?
E' più un modo per auto-discriminarsi che altro, come ho scritto prima: siete sicuri che i "Gay pride" siano così efficaci ? Che non sia meglio invece un messaggio più di normalità ?

NOn penso che avere un'associazione di poliziotti gay si un modo per autodiscriminarsi. Se siamo tutti d'accordo che non c'e' niente di anormale nell'essere gay siamo anche tutti d'accordo che la societa', quella Italiana soprattutto, presenta ancora delle difficolta' ad accettare l'omosessualita'.Cosa fa un'associazione di poliziotti gay? Innazittutto fa un lavoro di sensibilizzazione delle tematiche omosessuali all'interno del corpo di polizia e promuove un'immagine, sempre all'intenro delle forze dell'ordine di normalita'. Ti pare poco? Per esempio anche in Irlanda esiste un'associazione gay, si chiamano G-Force, e una delle loro attivita', per esempio e' quella di andare una volta alla settimana a sentire le problematiche dei giovani che hanno problemi a scuola e hanno a che fare con continui episodi di bullying........questi solo degli esempi.

In realta' anche in Italia esiste un'associazione di poliziotti gay, ma pare siano ben all'oscuro in quanto non riconosciuti.


Tornando al discorso del AV gay, beh, come diceva Abeno probabilmente sono piu propensi a viaggiare e a spostarsi. Penso pero' che siano anche molto piu ben disposti a trattare e relazionarsi con il cliente; quando si tratta di customer service sono mediamente piu bravi degli etero.
 
NOn penso che avere un'associazione di poliziotti gay si un modo per autodiscriminarsi. Se siamo tutti d'accordo che non c'e' niente di anormale nell'essere gay siamo anche tutti d'accordo che la societa', quella Italiana soprattutto, presenta ancora delle difficolta' ad accettare l'omosessualita'.Cosa fa un'associazione di poliziotti gay? Innazittutto fa un lavoro di sensibilizzazione delle tematiche omosessuali all'interno del corpo di polizia e promuove un'immagine, sempre all'intenro delle forze dell'ordine di normalita'. Ti pare poco? Per esempio anche in Irlanda esiste un'associazione gay, si chiamano G-Force, e una delle loro attivita', per esempio e' quella di andare una volta alla settimana a sentire le problematiche dei giovani che hanno problemi a scuola e hanno a che fare con continui episodi di bullying........questi solo degli esempi.

In realta' anche in Italia esiste un'associazione di poliziotti gay, ma pare siano ben all'oscuro in quanto non riconosciuti.


Tornando al discorso del AV gay, beh, come diceva Abeno probabilmente sono piu propensi a viaggiare e a spostarsi. Penso pero' che siano anche molto piu ben disposti a trattare e relazionarsi con il cliente; quando si tratta di customer service sono mediamente piu bravi degli etero.

L'autodiscriminazione è una fandonia oltre ad essere una contraddizione in termini...
 
Dipende da cosa intendi per "normalità".

Non esiste un termine esatto per la normalità, non esiste l'esser normali perche' come hai fatto intendere tu, è una cosa soggettiva. Come la bellezza, non esiste perche' non esiste l'oggettività della normalità o l'oggettività della bellezza. Il problema principale è che qua in Italia la "normalità" viene dettata non dalla cultura o dalla popolazione, ma dalla Chiesa. Che impone la normalità attraverso i suoi dettami storici e retaggi culturali che pero' si basano su principi e soprattutto valori arcaici che durante i secoli non si sono evoluti. Cosa che e' avvenuta di pari passo all'Italia "Stato e società", dove i paesi industrializzati hanno avuto una evoluzione in termini di società e di capacità di modificare la visione della loro "normalità" , l'Italia è rimasta ferma ad un unico principio che in pratica si rassume in una posizione ferma e non elastica della famiglia.
 
Se siamo tutti d'accordo che non c'e' niente di anormale nell'essere gay siamo anche tutti d'accordo che la societa', quella Italiana soprattutto, presenta ancora delle difficolta' ad accettare l'omosessualita'.
Essere gay non è "normale", se di normale vogliamo dare un' interpretazione numerica: gli straight sono una maggioranza schiacciante, anche se con ampie frange di indecisione e ambiguità.

Il punto è se essere gay sia "giusto" o sia qualcosa di cui vergognarsi e perciò da nascondere (Don't tell). E' evidente che non siamo tutti d' accordo, per molti l' omosessualità era e resta una cosa sbagliata o fa schifo.


Il problema principale è che qua in Italia la "normalità" viene dettata non dalla cultura o dalla popolazione, ma dalla Chiesa.
Sicuramente la Chiesa pretende di dettare che cosa sia normale o no, peggio ancora pretende che tutti le riconoscano questa prerogativa e tratta come dannati quelli che si arrogano il diritto di pensare con la testa propria, sicuramente quasi tutti i politici pubblicamente glielo consentono e mai dicono alla Chesa di rispettare chi vuole vivere secondo altre regole, ma non mi pare che tutti gli Italiani siano placide pecorelle.
 
Essere gay non è "normale", se di normale vogliamo dare un' interpretazione numerica: gli straight sono una maggioranza schiacciante, anche se con ampie frange di indecisione e ambiguità.

Il punto è se essere gay sia "giusto" o sia qualcosa di cui vergognarsi e perciò da nascondere (Don't tell). E' evidente che non siamo tutti d' accordo, per molti l' omosessualità era e resta una cosa sbagliata o fa schifo.

Sono d'accordo con te.
Aggiungo che non è "normale" neanche se al concetto di normalità vogliamo associare la nostra appartenenza a questo mondo, in particolare alla natura ed all'ordine animale.
La legge suprema della natura, a cui volente o nolente non possiamo ancora sfuggire, impone tra gli altri l'istinto della continuazione della specie.
L'omossessualità non garantisce in natura tale requisito,e pertanto se - e ribadisco SE - il termine "normalità" fosse sinonimo di "secondo le leggi della natuta animale", il popolo omossessuale non sarebbe "normale".
In questa accezione, per rispondere al post di poco fa, non siamo tutti d'accordo che GAY è "normale".
La perfetta e piena parità di diritti e doveri e soprattutto la non discriminazione (come invece ha fatto SAS), secondo me dovrebbe invece essere sacrosanta.
 
Io non ho figli e come Groucho Marx non vorrei mai far parte di un club che avesse fra i suoi soci uno come me, figurati quanto mi preoccupo della conservazione della specie. Non è certo qualcosa a cui penso, nel sesso. Debosciato come sono penso solo al piacere, tu invece pensi alla riproduzione della specie quando fai sesso, intendo a parte il ricordarti certe precauzioni?

Und im Genuß nur kenn' ich Liebe!
 
Io non ho figli e come Groucho Marx non vorrei mai far parte di un club che avesse fra i suoi soci uno come me, figurati quanto mi preoccupo della conservazione della specie. Non è certo qualcosa a cui penso, nel sesso. Debosciato come sono penso solo al piacere, tu invece pensi alla riproduzione della specie quando fai sesso, intendo a parte il ricordarti certe precauzioni?

Und im Genuß nur kenn' ich Liebe!
Era un po troppo articolato il mio ragionamento, me ne rendo conto.
Proviamo così, cos'è che spinge al sesso? Cos'è e da dove viene quell'attrazione (o la voglia :p) che spinge a certi comportamenti?

Le cellule sono spinte alla riproduzione (purtroppo, nel caso di neoplasie).
Gli animali sono spinti alla riproduzione e in generale la femmina alleva e tiene lontano dai pericoli i suoi cuccioli.
Cosa la spinge a farlo, Groucho Marx? :D

Comunque, nel caso si pensi che la natura abbia delle leggi che rappresentano l'ordine mondiale, la conservazione della specie è una di queste.
Se questo venisse percepito come "normale", i Gay non lo sarebbero, non perchè non siano protettivi (anzi) , ma perchè la natura stessa (non io) ha loro inibito la riproduzione.
Tutto qui.
 
Stato
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