Ritardo dei voli, a rischio gli indennizzi.


leerit

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3 Settembre 2019
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L’Unione Europea intende ridefinire le modalità della direttiva EU261/2004, inquadrando le compensazioni versate in caso di ritardo o di annullamento dei voli. Le compagnie aeree sarebbero le grandi vincitrici, a svantaggio dei consumatori. Sembra che l’informazione sia passata quasi inosservata, ma non per le organizzazioni tedesche dei consumatori e l’Apra (Association of Passenger Rights Advocates) che hanno dato l’allarme.

Attualmente la direttiva prevede un indennizzo forfettario che può andare da 250 a 600 euro, in funzione della distanza percorsa, in caso di ritardo di oltre tre ore rispetto all’orario previsto all’arrivo. Il 30 gennaio scorso, però, la presidenza croata della Ue ha trasmesso alle delegazioni nazionali luna proposta che dovrebbe dettare le linee per le discussioni a venire. Il testo dovrebbe essere ufficialmente presentato nel mese di giugno.

In pratica, i passeggeri non sarebbero più indennizzati in caso di ritardo oltre le tre ore, ma unicamente se questo ritardo supera le cinque ore per un volo di oltre 3.500 km.

Per i voli che coprono una distanza fino a 6mila km, la pratica per l’indennizzo potrà essere avviata solo a partire da un ritardo di 9 ore e, oltre questo caso, la soglia sarà spostata a 12 ore.

Una mossa che ridurrebbe sensibilmente il numero dei casi e che ha un peso specifico importante, considerando che nel 2018 sono stati quasi 16,5 milioni i passeggeri Ue che hanno subito ritardi.

Le associazioni di categoria stanno cercando di sensibilizzare i consumatori e anche i siti specializzati nell’indennizzo dei passeggeri si stanno mobilitando, come AirHelp, che rischierebbe di veder svanire il cuore del suo giro d’affari. Secondo i calcoli di quest’ultima, un 80% circa dei passeggeri vedrebbe sfumare il rimborso.

Guida Viaggi
 
Da frequent flyer cosa ne pensate?
Un (forte) aiutino per le economie delle compagnie aeree, o un’altra mossa per favorire i potenti rispetto a noi comuni mortali? Penso proprio ci sia una linea sottile tra l’una e L’altra..
 
Più che alzare le soglie orarie da cui partono i rimborsi a parer mio dovrebbero rapportare i suddetti al prezzo di acquisto del biglietto..
 
Partiamo da un fatto: la 261 venne ideata e pensata, ormai un ventennio fa, principalmente per contrastare la cattiva abitudine dei tour operator di cancellare i voli a ridosso della partenza.

Per estensione, questa normativa ha avuto ricadute anche sui voli di linea, andando a coprire situazioni sacrosante (come l'overbooking) ma contemporaneamente scoperchiando un vaso di Pandora in tutta un'altra serie di situazioni limite.

Come scrivevo in altri thread, per una grande organizzazione come una compagnia aerea, spesso pagare è più conveniente che non andare in giudizio. Soprattutto in Paesi dove la "giurisprudenza" non fa storia e quindi non varrebbe la pena investire su quel singolo caso che risolverebbe tutti quelli a venire.

Gestire centinaia (migliaia?) di casi l'anno dove i pax richiedono l'indennizzo perché l'aeroporto era sotto una tempesta, o era in atto uno sciopero o così via, nasconde costi molto alti per chi deve gestire la pratica.
Anche perché molti pax col miraggio di "moltiplicare" l'importo investito nel biglietto ricevendo un indennizzo si rivolgono ai "parafanghari" che - ovviamente - sponsorizzano l'andare in causa perché già sanno che verrà comunque trovato l'accordo.

Spesso succede che in situazione del genere infatti (consumatore vs. corporation) il giudice seppur non dia ragione al primo, imponga che ognuna delle parti provveda alle proprie spese legali. Che per la corporation sono facilmente migliaia di €. Ecco che, obtorto collo, risulta più conveniente pagare un indennizzo non dovuto che non dimostrare le proprie ragioni.

Come poi più volte discusso in queste pagine, si pone poi l'importante tema di sicurezza.

La 261 nasceva con lo spirito di punire le compagnie che "giocano" con gli schedule o scommettono malamente sull'overbooking, non quelle che per un motivo tecnico (seppur secondario) ritardano il volo per operarlo al 100% della sicurezza.
Eppure qualche illuminato con la toga ha sentenziato che anche un inconveniente tecnico debba essere sanzionato ed eccoci di fronte a casi dove il pax che ha speso 39,90€ per andare in vacanza in Costa Brava si trova un indennizzo di 250€ per essere arrivato alle 18 anziché alle 12:30.

O chi va in Vietnam e perde una notte in hotel (e con 150€ nel sud-est asiatico stai nel lusso) e con il partner incassa 1.200€ a coprire buona parte del budget della vacanza.

Gli inconvenienti danno fastidio a tutti, ci mancherebbe. Ma anziché punire i "furbetti" dello schedule, la 261 sta diventando il modo per premiare i professionisti della compensescion

indubbiamente è necessario ricalibrare il tutto andando a compensare il reale danno (se c'è stato) e mettendo sulla stessa linea compagnie UE e extra-UE.
Ma, soprattutto, non andando a mettere alcun deterrente alla sicurezza.
 
Ultima modifica:
Il sistema migliore probabilmente sarebbe un indennizzo più basso ma automatico e a prescindere dalla causa che l'ha provocato e mai superiore a quando incassato dalla compagnia tasse escluse.
 
È pazzesco come si pretenda di utilizzare un trasporto d'élite pagandolo come un viaggio in metropolitana, però conservando il trattamento d'élite.
 
Il sistema migliore probabilmente sarebbe un indennizzo più basso ma automatico e a prescindere dalla causa che l'ha provocato e mai superiore a quando incassato dalla compagnia tasse escluse.
Invece secondo me vanno ben distinti i tipi di problema, l'overbooking deve essere trattato come attualmente perché dipende da politiche delle compagnie e non da fattori imprevedibili.
Riguardo ai ritardi sarebbe opportuno che gli indennizzi fossero gestiti da una struttura governativa e non dalle compagnie (che come abbiamo visto anche più volte da testimonianze sul forum) rifiutano a prescindere per poi elargire dopo lunghe discussioni o incarico a società specializzate.
Idem con le riprotezioni, in assenza di celere riscontro da parte delle compagnie dovrebbe essere possibile attivare una struttura governativa che offra la riprotezione addebitandone il costo alle compagnie.

Non concordo sul fatto che la deriva low cost debba giustificare tutto, fra l'altro le tariffe spesso sono economiche solo dove c'è in corso una guerra di prezzi per togliere i competitor dal mercato.
 
Personalmente sono a favore di un cambio. E questo cambio dovrebbe essere basato su principi comuni agli altri strumenti di trasporto. E' veramente strano che una compagnia che cancella o ritarda un volo per un problema oggettivamente serio e non prevedibile, come un guasto tecnico, debba sborsare 600 euro mentre la compagnia di treni che uso puo' permettersi di saltare fermate e dire 'sono in orario' e non pagare compensazioni. Tutti i mezzi di trasporto pubblici servono a uno scopo, andare da A a B: ci devono essere principi comuni (adattabili alle varie nature dei mezzi di trasporto in questione) per definire cos'e' un disagio e dove si puo' aver diritto a un rimborso. E quel rimborso andrebbe commisurato al costo del biglietto
 
La 261 attuale è oltremodo penalizzante per le compagnia aeree, soprattutto sul breve-medio raggio.
L'incidenza sui bilanci è importante per quanto riguarda la gestione dei claim (servono dei team per gestirli, sovraccaricati di reclami spesso inutili, addirittura richieste compensazioni per conto di cani!), il pagamento in sé della 261 e le spese legali allucinanti che si sostengono, specie nel nostro paese.

Già il fatto di avere una procedura certa di sottomissione delle richieste alla compagnia, senza per forza fare riferimento ad avvocati e claim agency, sarebbe un toccasana.

In mia opinione, la procedura di sottomissione dei reclami dovrebbe essere questa e dovrebbe essere applicata rigidamente:
1) Airline
2) NEB (ENAC)
3) Giudice di pace

Oggi, ci sono moltissimi casi in cui i passeggeri si rivolgono direttamente agli avvocati per ottenere una compensazione che otterrebbero ugualmente reclamando direttamente.

Senza parlare della necessità di chiarire le circostanze in cui il passeggero ha diritto alla compensazione. Bisogna fare pulizia di tutte le decisioni della Corte di Giustizia e fare chiarezza. Ho visto casi in cui il giudice di pace ha addirittura accordato la compensazione per un volo cancellato per motivi meteo! Questo non è ammissibile.

Bisogna intervenire al più presto e mettere ordine, al fine di mettere fine alle porcherie fatte da tutti gli attori in campo.
 
È pazzesco come si pretenda di utilizzare un trasporto d'élite pagandolo come un viaggio in metropolitana, però conservando il trattamento d'élite.
Non è un trasporto d'élite, è un trasporto che ha un costo elevato.
Non si può pretendere di volare a 39,99 salvo promozioni, e scaricarne il peso sulla comunità o sulle condizioni lavorativo/economiche dei dipendenti delle aziende.

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Altro scandalo se permettete è la completa mancanza di indennizzi alle compagnie aeree quando a scioperare sono i centri di controllo del traffico aereo che causano milioni di perdite scaricate sui bilanci dei vettori.

Io vettore pago un servizio di assistenza, tu non me lo dai e i danni collaterali (riprotezioni hotel problematiche legate al crew ecc) li pago io.

Non lo trovo giusto.
 
È pazzesco come si pretenda di utilizzare un trasporto d'élite pagandolo come un viaggio in metropolitana, però conservando il trattamento d'élite.

Mi permetto di farti notare come il trasporto aereo non sia piu' di élite da almeno quarant'anni. Oramai, a meno che tu non viaggi in prima classe (e poi non con tutte le linee aeree) e' un autobus con le ali.
 
Mi permetto di farti notare come il trasporto aereo non sia piu' di élite da almeno quarant'anni. Oramai, a meno che tu non viaggi in prima classe (e poi non con tutte le linee aeree) e' un autobus con le ali.

secondo me il punto è che se non ti aspetti un rimborso 1/2/3 volte superiore al costo del biglietto ATM se il bus salta una corsa o resta ingolfato nel traffico, allo stesso modo risulta paradossale che lo stesso concetto debba però applicarsi a un volo di 12 ore in ritardo di 6.

specialmente in quelle condizioni in cui la compagnia aerea avrebbe avuto tutto l’interesse a che il volo venisse operato regolarmente.
basta fare un giro in rete per leggere come fiocchino richieste per motivi assurdi perché il pax spera di arraffare un bottino che gli ripaghi in toto la vacanza...
 
Permettetemi di condividere un punto di vista un po' differente. Sono del tutto d'accordo che non bisogna utilizzare la 261 come un biglietto della lotteria. Io però viaggio soprattutto per lavoro e pago dei bei soldi. Nella mia esperienza, ci sono compagnie aeree che rimborsano senza tante storie ed in denaro. Ce ne sono altre che danno voucher che non è sempre detto che si possano utilizzare. Ce ne sono altre ancora con cui bisogna essere più coriacei, specie quando si sa di avere ragione (parlo di problemi a causa di giri macchine troppo stretti, dunque del tutto dipendenti da scelte commerciali). E poi c'è il problema, già discusso ampiamente, dei tempi di volo gonfiati per assicurarsi di essere comunque in orario, che continuo a ritenere scorretto: in treno non si dice: arriviamo alle 18.30 ma oggi siamo in anticipo di mezz'ora!

A me farebbe piacere che la nuova 261 tagliasse gli eccessi dei passeggeri che tentano la fortuna. Mi farebbe anche piacere che dotasse i passeggeri di qualche arma nei confronti di quelle compagnie aeree che per policy (ad es. LH che risponde solo ai Senator, e quanto agli altri, problemi loro tanto sono pezzenti) o per problemi oggettivi ma sempre commerciali (l'ultimo periodo di Air Berlin è stato un orrore senza fine con aerei in wet leasing per fare cash e passeggeri umiliati con ritardi epocali su giri macchina tiratissimi) della 261 se ne fregano.

Perché il passeggero farabutto è un male ma la compagnia aerea arrogante non è tanto meglio.
 
Permettetemi di condividere un punto di vista un po' differente. Sono del tutto d'accordo che non bisogna utilizzare la 261 come un biglietto della lotteria. Io però viaggio soprattutto per lavoro e pago dei bei soldi. Nella mia esperienza, ci sono compagnie aeree che rimborsano senza tante storie ed in denaro. Ce ne sono altre che danno voucher che non è sempre detto che si possano utilizzare. Ce ne sono altre ancora con cui bisogna essere più coriacei, specie quando si sa di avere ragione (parlo di problemi a causa di giri macchine troppo stretti, dunque del tutto dipendenti da scelte commerciali). E poi c'è il problema, già discusso ampiamente, dei tempi di volo gonfiati per assicurarsi di essere comunque in orario, che continuo a ritenere scorretto: in treno non si dice: arriviamo alle 18.30 ma oggi siamo in anticipo di mezz'ora!

A me farebbe piacere che la nuova 261 tagliasse gli eccessi dei passeggeri che tentano la fortuna. Mi farebbe anche piacere che dotasse i passeggeri di qualche arma nei confronti di quelle compagnie aeree che per policy (ad es. LH che risponde solo ai Senator, e quanto agli altri, problemi loro tanto sono pezzenti) o per problemi oggettivi ma sempre commerciali (l'ultimo periodo di Air Berlin è stato un orrore senza fine con aerei in wet leasing per fare cash e passeggeri umiliati con ritardi epocali su giri macchina tiratissimi) della 261 se ne fregano.

Perché il passeggero farabutto è un male ma la compagnia aerea arrogante non è tanto meglio.
La mia speranza infatti è quella di non passare da un estremo all'altro.
Non ho mai attivato la 261 ma non vorrei che eliminandola si concedesse troppa libertà a comportamenti troppo disinvolti.


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ciao tiefpeck, mi permetto di dissentire su quasi tutto.

1) per chi viaggia per lavoro: la nuova 261 dovrebbe rimborsare chi paga il biglietto e non il pax.
Il vero disguido lo subisce l'azienda perché chi è a nota spese "se ne fotte" se il volo è in ritardo/overbooking/cancellato con il miraggio di intascare un bell'extra.

Se l'agognata compensescion andasse a chi ha pagato il biglietto, già cambierebbero parecchie cose.
Se cerchi in rete, ci sono un mucchio di discussioni su come "massimizzare" i VDB e la 261...

Ovvio, se sei titolare della azienda non cambierebbe nulla... ma probabilmente non ti offriresti volunteer per un overbooking o non faresti di tutto per farti riproteggere su un routing con schedule in arrivo 1 minuto dopo lo scatto della 261 pur di intascare il malloppo.

2) schedule "gonfiati" perdonami ma non si pub proprio sentire. Gonfiati di quanto? Di 6 ore per non essere in fallo su una MXP-JFK? E soprattutto c'è una evidente contraddizione.
Se gli schedule sono gonfiati, dovrebbero compensare i giri macchina troppo stretti; perché delle due l'una.

3) come sempre, servirebbero regole più chiare. Perché le compagnie "arroganti" il pax può evitarle; per le compagnie, invece, è molto più difficile fare lo stesso con i furbettini che chiedono il rimborso per il cane
 
La mia speranza infatti è quella di non passare da un estremo all'altro.
Non ho mai attivato la 261 ma non vorrei che eliminandola si concedesse troppa libertà a comportamenti troppo disinvolti.


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Esattamente.
Io personalmente più volte ho chiesto e ottenuto la compensazione come da 261 perché a volte i disagi ci sono eccome.
E non importa se hai pagato il volo 30 euro, se ti trovi a terra e obbligato a comprare un volo sostitutivo a tue spese il nuovo biglietto può costarne anche 800. Perché non succede praticamente mai che una compagnia ti riprotegga anche con voli di altre compagnie. È clamoroso il sito FR che dichiara che la reprotezione avviene anche con voli di altre compagnie, ma quando vai a far notare la cosa agli operatori ti rispondono che non è vero. Se la cavano con un buono pasto spendibile solo in alcuni bar 3 con cui non riesci neanche a comprare un panino. Personalmente la 261 mi ha salvato più volte in occasioni in cui non prendere il volo in questione mi ha provocato spese altissime.
 
Esattamente.
Io personalmente più volte ho chiesto e ottenuto la compensazione come da 261 perché a volte i disagi ci sono eccome.
E non importa se hai pagato il volo 30 euro, se ti trovi a terra e obbligato a comprare un volo sostitutivo a tue spese il nuovo biglietto può costarne anche 800. Perché non succede praticamente mai che una compagnia ti riprotegga anche con voli di altre compagnie. È clamoroso il sito FR che dichiara che la reprotezione avviene anche con voli di altre compagnie, ma quando vai a far notare la cosa agli operatori ti rispondono che non è vero. Se la cavano con un buono pasto spendibile solo in alcuni bar 3 con cui non riesci neanche a comprare un panino. Personalmente la 261 mi ha salvato più volte in occasioni in cui non prendere il volo in questione mi ha provocato spese altissime.

Il problema qui infatti non è rimborsare il pax, ma obbligare FR a rispettare le norme.
 
ciao tiefpeck, mi permetto di dissentire su quasi tutto.

1) per chi viaggia per lavoro: la nuova 261 dovrebbe rimborsare chi paga il biglietto e non il pax.
Il vero disguido lo subisce l'azienda perché chi è a nota spese "se ne fotte" se il volo è in ritardo/overbooking/cancellato con il miraggio di intascare un bell'extra.

Se l'agognata compensescion andasse a chi ha pagato il biglietto, già cambierebbero parecchie cose.
Se cerchi in rete, ci sono un mucchio di discussioni su come "massimizzare" i VDB e la 261...

Ovvio, se sei titolare della azienda non cambierebbe nulla... ma probabilmente non ti offriresti volunteer per un overbooking o non faresti di tutto per farti riproteggere su un routing con schedule in arrivo 1 minuto dopo lo scatto della 261 pur di intascare il malloppo.

2) schedule "gonfiati" perdonami ma non si pub proprio sentire. Gonfiati di quanto? Di 6 ore per non essere in fallo su una MXP-JFK? E soprattutto c'è una evidente contraddizione.
Se gli schedule sono gonfiati, dovrebbero compensare i giri macchina troppo stretti; perché delle due l'una.

3) come sempre, servirebbero regole più chiare. Perché le compagnie "arroganti" il pax può evitarle; per le compagnie, invece, è molto più difficile fare lo stesso con i furbettini che chiedono il rimborso per il cane

Grazie Maclover

1) Non è detto: ci sono aziende con rimborsi a forfait "tirati" e ci sono imprenditori in proprio, liberi professionisti ecc. Direi che rimborsi illimitati a pié di lista sono piuttosto rari di questi giorni.

2) Trenta minuti su un MUC - VIE possono bastare a fine giornata. O un'oretta su LHR-VIE. Sul totale dei voli, tante compensazioni si evitano anche cosí.

3) Il pax può evitare se la policy aziendale lo permette. Air Berlin era la più economica, ma non viaggiava mai in orario: cosa faccio, pago la differenza di tasca mia per lavorare perché so che a casa in orario la sera non ci arrivo? OK, son falliti, hanno avuto problemi più grossi, ma non è stata una bella esperienza.