«Il 22 agosto viaggiavo in treno con la mia famiglia insieme ad altri conoscenti, esattamente sul Torino-Lecce delle 21,05. Avevamo prenotato tre cuccette da 4 posti. La carrozza (la numero 6) si è presentata ai nostri occhi veramente lurida e inoltre le porte di chiusura degli scompartimenti erano divelte. Alle nostre rimostranze il cuccettista ci ha consigliato, per la prossima volta, di viaggiare in aereo e ci ha augurato di sceglierne uno che faccia scalo a Madrid. Ironicamente, ma senza il minimo buon gusto, faceva riferimento alla sciagura accaduta due giorni prima e costata la vita a 154 passeggeri. Ogni commento mi pare superfluo. L'unica mia speranza è che, pur se travolte dai debiti, le Fs vengano al più presto ristrutturate negli uomini e nei mezzi».
GIUSEPPE VERGINE