Rinviata la decisione per Alitalia


I-VALE

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27 Settembre 2006
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Torino, Piemonte.
Come volevasi dimostrare tutto rinviato...aveva ragione Bianchi che aveva detto che ci saranno altre riunioni.

Il Consiglio di amministrazione di Alitalia ha deliberato "di approfondire ulteriormente gli elementi emersi per l'individuazione del soggetto con cui avviare la trattativa in esclusiva". Nella riunione di stamane, infatti, il cda, informa una nota, è stato riconvocato per il 18 dicembre alle 16 per "assumere definitive determinazioni in merito".

Repubblica.it
 
che vergogna!
Sono mesi che si continua a rimandare!
Stanotte il governo ha indicato AP come patner esclusivo trovandosi questa mattina il Cda AZ presieduto da Prato contro in quanto favorevole ad AF.
Da qui la decisione di approfondire per trovare una soluzione politica
 
L'opinione di Giavazzi dal Corriere di oggi:

L'Alitalia e i consumatori
di Francesco Giavazzi

Il governo sta decidendo in queste ore se vendere Alitalia a Air One preferendo l’offerta della compagnia italiana ad altre, in particolare ad Air France. «Il nostro progetto industriale è forte e con basi solide », dice il presidente di Air One. Quanto il suo progetto sia forte dipende dall’ipotesi su ciò che accadrà alla tratta più redditizia del trasporto aereo italiano: Linate-Fiumicino. Se Air One acquisirà Alitalia, la nuova compagnia avrà oltre il 90% del mercato su quella rotta e quote molte elevate anche su altre tratte, ad esempio Catania-Fiumicino.

Essere forti con una simile posizione dominante è relativamente facile: certo più facile che per Air France o Lufthansa, le quali, acquisendo Alitalia, dovrebbero poi vedersela con Air One sulla Linate- Fiumicino. Che farebbe di fronte a questa concentrazione l’Autorità garante della concorrenza, il cui compito è difendere i consumatori? «La nostra legge antitrust vieta concentrazioni che restringono la concorrenza o che rafforzano posizioni già dominanti. Però l’articolo 25 (che in Italia non è mai stato usato) consente deroghe a fronte di un programma governativo concordato con noi, a condizione che tali deroghe siano giustificate da interessi strettamente generali, che si tratti di operazioni comunque favorevoli per i consumatori e che vengano subito fissati tempi ben precisi per il rientro nei limiti fissati dall’Antitrust».

Così il presidente dell’Autorità, Antonio Catricalà, nella sua prima relazione annuale e in un’intervista alla Stampa il 4 dicembre 2006. Quali siano gli interessi «strettamente generali » che verrebbero salvaguardati regalando a Air One un monopolio non mi è chiaro. Ma al presidente Catricalà non viene in mente che l’unica cosa che dovrebbe fare è liberalizzare gli slot e poi lasciare che si fonda chi vuole. È vero che la Germania nel 1998 utilizzò una clausola simile all’articolo 25 per consentire la fusione fra due aziende energetiche, E.On e Ruhrgas, ma il trasporto aereo, a differenza del gas, non è un settore strategico.

Di questo passo il governo potrebbe bloccare la liberalizzazione dei taxi sostenendo che il trasporto cittadino è esso pure strategico. «Se Alitalia dovesse andare a una società straniera saremmo l'unico Paese in Europa a non avere più una compagnia di bandiera », dicono i sindacati. Innanzitutto non è vero: Swissair e Sabena sono fallite, le rotte sono state cedute ad altri, ma a Bruxelles e a Zurigo si continua a volare e non mi pare che i consumatori di quei Paesi abbiano protestato, anzi. Invece è proprio il sostegno dei sindacati all’offerta di Air One a dover preoccupare i molti che approvano questa scelta. Il monopolio consentirebbe a Air One di incassare una buona rendita della quale i sindacati di steward e piloti sapranno facilmente appropriarsi: basterà minacciare uno sciopero sulla tratta Linate- Fiumicino che in assenza di alternative bloccherebbe l’Italia. I consumatori ringraziano.
 
Economia
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''Cerchiamo di non mettere in burletta una così seria"

Alitalia, slittano i tempi della scelta

Tutto rinviato al 18 dicembre. Il Cda della compagnia di bandiera ha infatti deciso ''di approfondire ulteriormente gli elementi emersi in ordine all'individuazione del soggetto con cui avviare la trattativa in esclusiva''

adnKronos
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[V]

Forse non hanno capito che è già una burletta!
 
Ciao a tutti... divertitevi a leggere quanto il caro amico iceman51... lo stesso che insieme al sottoscritto (ma in forma molto specifica e dettagliata) già mesi prima del ""fallimento"" Volare Group, aveva saputo fare un'analisi mooooooolto dettagliata del tutto.
Diciamo che quanto da lui scritto qualche mese fa non si sta allontanando molto dai fatti attuali.... ma divertitevi.

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Alitalia sarà commissariata e poi si parlerà ...francese (iceman51 - PPRuNe Forum)

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Mi permetto di leggere nel futuro e di azzardare quanto ho scritto nel titolo, magari potrà succedere così, magari con qualche variante, non lo so.

Credo che qui stiamo assistendo ad un perfido spettacolo dove politica, finanza, opportunismo poilitico e non, money, money and ancora money si intrecciano sino a creare situazioni comode e convenienti a qualcuno e a togliere AZA dal braciere. Ovviamente sulle spalle dei lavoratori e dei contribuenti. Le perdite si socializzano, Bianchi lo ha già anticipato, gli utili che qui non ci sono si fanno comunque saltare fuori da qualche altra parte, in qualche altro modo.

Ice51 è impazzito, pensate forse. No tranquilli, adesso vi spiego la mia ipotesi per il 12/7. Normalmente sono bene informato, ma questa volta la partita è assai complessa e gli interessi enormi. Non so vedremo, cosa succederà. Dapprima però quoto al 100% Dagospia

Premesse:
1.Alitalia tecnicamente fallita o quasi
2. Air One con la febbre e rischia la polmonite
3. il trio Prodi-Bazoli-Passera in forma più che mai
4. Santintesa DEVE macinare utili
5. Bisogna "consegnare" AZA ad Air France
6. Bisogna salvare la faccia (e magari qualcosa d'altro)

Mettete tutto freddo nel mixer, chiudete gli okki e frullate per un paio di minuti. Troverete probabilmente la risposta da soli. Vi aiuto:



Prodi chiama Bazoli e richiede aiuto
Bazoli chiama Passera e dice dobbiamo intervenire
Passera chiama Miccichè (il n. 1 del Corporate di Sant'Intesa) e chiede cosa facciamo?
Miccichè dice niet, nada de nada, no way, non ci sono spazi

Passera informa Bazoli, Bazoli riferisce a Prodi che dice dobbiamo inventarci qualcosa
Percorso inverso viene detto a Miccichè di inventare qualcosa
si inventa la gara, si assumono e si pagano (milioni di euro) tutti i più bei nomi della finanza internazionale per creare, accreditare e gestire il progetto di gara e la gara, ma ...attenzione, il bando viene redatto in modo particolare: il tesoro può SEMPRE modificare le carte in tavola per non rimanere con il cerino in mano ed in ogni caso ...AZA non può, non deve essere svenduta
si fanno tutte le operazioni e si eseguono tutte le liturgie di rito
si trova un "cavallo", nell'ispecie un Airone che probabilmente nel giro di 12/18 mesi potrebbe avere difficoltà a volare. Gli si spiega il caso e lo si rende complice.L'Airone, infine, oltre che essere amico di tutti è amico in particolare di qualcuno della sinistra.
Ma dov'è la mia bella convenienza chiede l'Airone? Saremo riconoscenti nel futuro se le tue ali non ti porteranno più e magari anche sulla terra dove hai altri interessi.
Ma l'Airone non ha i "numeri" per partecipare. Nessun problema ci pensano i maghi della finanza di Sant'Intesa. Hai bisogno di 100 milioni di euro per partecipare? No problem, creiamo una Newco che vale qualche migliaio di euro, da te controllata direttamente ed indirettamente, ti finanziamo per 100mio euro (milioni, non migliaia e poi voi andate a chiedere un mutuo casa!) e tu in garanzia ci dai la Newco stessa e depositi presso di noi con un vincolo a ns favore anche i 100mio che ti abbiamo prestato. Detto fatto! Puntuali, giusto in tempo per il bando di gara.
Occorre poi abbellire anche il bilancio dell'Airone. Nessun problema anche in qs caso, procediamo a qualche "piccola" rivalutazione di qualche cespite, la facciamo certificare da qualcuno amico e così l'Airone ha già avuto un primo vantaggio: ha "puilto", "sistemato" il suo bilancio, nel futuro potrà servire. Se lo avesse fatto "da solo" probabilmente i revisori avrebbero avuto da dire, ma con la benedizione di Santintesa e con l'obiettivo di salvare AZA si chiude un occhio, magari anche tutti e due sulla piccola rivalutazione.
Inizia la sceneggiata della gara, l'Airone oltre a fare da cavallo fa anche la lepre e qualcuno - estero - gli corre dietro. Le solite malelingue raccontano che forse qualcuno è anche stato pagato per correre, non lo escludo nella privatizzazione più pazza del mondo tutto potrebbe essere stato possibile.
Curiosamente dei capitani coraggiosi (i.e. bucanieri), dei sedicenti industriali italiani ancorchè amici di prodino brodino nessuno scende in campo. Come mai?
Nonostante l'accurata scenografia messa in piedi, la puzza però potrebbe sentirsi ed allora facciamo scendere in campo come deodorante l'amico Profumo di Unicredit e gli chiediamo di prestarsi a mediare con i russi con i quali ci sono molte cose in ballo il gas, il regional jet da 100 posti (già che fine a fatto la proposta di Alenia di beccarsi il 25% della JV?). Il suo compito sarà quello di supportare, dietro laute commissioni, una cordata "amica" sino all'ultimo giro, all'ultima curva ...esattamente come è successo. E si accredita sempre di più la gara.
Tra l'altro, Profumo, che è di naso fino vuole, essere pagato in anticipo ed allora gli si consegna pronta per la cottura Capitalia (e prodino & co. raccolgono due piccioni con una fava perchè così sistemamo anche Geronzi)
saltiamo tutti i vari passaggi ampiamente raccontati dalla stampa quotidiana e non ed arriviamo ai giorni nostri quando tutti sono scesi dal treno della privatizzazione più pazza del mondo e c'è rimasto solo l'Airone che adesso dovrebbe sfilarsi ma ovviamente ...non lo farà, deve portare a termine il suo compito per poi ...incassare l'eterna gratitudine di prodino $ co. e ritornare a voli più modesti
se avete notato poi da qualche giorno si stanno organizzando i preparativi per un prossimo finale, per il "DOPO": L'Airone va a parlare con i sindacati e rilascia dettagli del piano industriale tra cui casualmente 2500 esuberi (dove si è mai vista una cose del genere, prima della conclusione della gara?), i sindacati insorgono, anche la potente ANPAC scende sul terreno, il ministro Bianchi interviene - pensando anche al "DOPO" - e dice ci pensiamo noi,no problem. Si sta preparando l'uscita dell'Airone
altre scaramucce varie ed avariate e si arriva al 12 luglio dove l'Airone offrirà delle peanuts (51c/share azzardo, ma è già fin troppo), farà un 'offerta NON CONGRUA e presenterà un piano industriale inaccettabile, che gli "esperti", i super consulenti strapagati con commissioni milionarie, che affiancano il tesoro giudicheranno, casualmente, non rispondente ai desiderata
casualmente quindi il Tesoro come anticipato da sempre rifiuta l'offerta ...GAME OVER
l'offerta è rifiutata, i sindacati e quant'altri gioiscono, le campane non suonano più da morto ed il governo ha ottenuto il suo scopo cioè
ha fatto una gara internazionale "certificata", nessuno può negare che non abbia tentato quella strada, ha fatto "certificare" un prezzo, degli esuberi, un piano industriale non adatto e molto altro ancora, in tempi non (sigh) "sospetti" si è dichiarato disponibile ad intervenire nuovamente, come non si sa, con quali risorse finanziarie neanche ma non importa, adesso ha le mani libere per fare quello che da sempre aveva in animo e cioè
vendere ad Air France (alle condizioni di AF o quasi, ovviamente) con le parti sociali ormai ammaestrate e rassegnate, non vi è altra soluzione
i paletti di riferimento sono infatti già messi sul campo e "certificati"
si deve vendere ad AF e si deve vendere così perchè non c'è altra alternativa al fallimento. E' arrivato il "DOPO"
naturalmente i nostri in questi otto mesi hanno studiato bene il francese e mentre studiavano la lingua hanno già preparato con i cugini d'oltralpe il canovaccio sul quale recitare la nuova sceneggiata, questa volta quasi vera che si concludera entro il 30 novembre prossimo
quindi, GAME OVER sul serio e decollo con AF o FALLIMENTO


E l'Airone, da cavallo obbediente e lepre stanca, si ritira dispiaciuto. Chiude la Newco, rimborsa Santintesa e passerà alla cassa da prodino brodino & co. per ritirare le cambiali che metterà poi all'incasso.[/li][/list]


Incassa subito invece Santintesa che, a parte laute commissioni, avrà lucrato interessi salati su 100mio euro per 7-8 mesi (fate voi i conti). Non solo, ma incassa la sempre più eterna riconoscenza di prodino brodino per le sue prossime avventure o problemi che mai dovesse affrontare nel futuro. Per quanto ovvio infine, dimostrata caso mai fosse stato necessario la sua bravura e dedizione con AZA, sarà la banca prediletta per nuove operazioni di alta finanza nel "Circo Italia".

Il vero problema se si chiuderà con Air France sarà però la scelta del vino, Champagne o Franciacorta? Qualcuno vuole sponsorizzare?
 
RICORDATEVI: Qui si rischia una crisi politica e la decisione più facile da prendere é quella di:

NON PRENDERLA [:301]

Ho la netta sensazione che non se ne farà niente e saremo di nuovo punto da capo, ci sono troppe lotte politiche, sindacali, industriali e nette divisioni che non permettono decisioni forti. Quindi il Governo passa la palla ad AZ "ufficialmente" (non ho capito a cosa servisse la riunione del Governo di ieri in quanto già in passato avevano detto che la scelta del partner era in mano a Prato), prende tempo e poi salta tutto...
 
esemplare atteggiamento governativo si no forse chissà.......ahimè le scelte giuste comportano sempre difficoltà sacrifici quindi meglio nn prendere ....meglio prendere sempre tempo.....chissà che..[:305][:307][:307][:305][:307]
 
Citazione:Messaggio inserito da Boeing747

L'opinione di Giavazzi dal Corriere di oggi:

L'Alitalia e i consumatori
di Francesco Giavazzi

...

Mah...deboluccio Giavazzi oggi, articolo populista e poco profondo.
Sciopero sulla LIN-FCO che bloccherebbe l'Italia? [:302]
Scrive sull'onda emotiva dei blocchi dei camionisti.
Non ci siamo, un articolo da Studio Aperto, non da uno come lui.
 
A me Giavazzi è sempre piaciuto, ma qui è stato un po' superficiale. Il monopolio della LIN-FCO servirà a poco e per poco tempo (entro pochi anni l'AV ferroviaria ridurrà fortemente l'utilità del LIN-FCO). Per fare soldi AZ-AP avrà bisogno di molto di più che una tratta in monopolio. E molto del trasporto nazionale se lo giocherà comunque con Easyjet, Ryanair, e tutte le low cost più piccole. Insomma, non si può credere che una compagnia delle dimensioni di AZ-AP possa andar bene perché ha una rotta in monopolio. A parte questo sono d'accordo con l'articolo: ma credo che i consumatori non se la passerebbero tanto meglio a meno che AZ non vada a SIA.
Comunque, esclusa l'ipotesi SIA ancora poco chiara, direi che stavolta sono d'accordo con ANPAC: il piano Air One fa ridere. L'utilizzo di un registro linguistico nazionalista ("colonizzazione di AF", compagnie di bandiera, ecc.) è ridicolo quando è pronunciato dalla bocca dei sindacalisti (CISL, ecc.), è demagogico e superficiale.
 
Citazione:Messaggio inserito da kenadams

A me Giavazzi è sempre piaciuto, ma qui è stato un po' superficiale. Il monopolio della LIN-FCO servirà a poco e per poco tempo (entro pochi anni l'AV ferroviaria ridurrà fortemente l'utilità del LIN-FCO). Per fare soldi AZ-AP avrà bisogno di molto di più che una tratta in monopolio. E molto del trasporto nazionale se lo giocherà comunque con Easyjet, Ryanair, e tutte le low cost più piccole. Insomma, non si può credere che una compagnia delle dimensioni di AZ-AP possa andar bene perché ha una rotta in monopolio. A parte questo sono d'accordo con l'articolo: ma credo che i consumatori non se la passerebbero tanto meglio a meno che AZ non vada a SIA.
Comunque, esclusa l'ipotesi SIA ancora poco chiara, direi che stavolta sono d'accordo con ANPAC: il piano Air One fa ridere. L'utilizzo di un registro linguistico nazionalista ("colonizzazione di AF", compagnie di bandiera, ecc.) è ridicolo quando è pronunciato dalla bocca dei sindacalisti (CISL, ecc.), è demagogico e superficiale.

e la tanto amata, da qualcuno, af come avviò il suo risanamento? si facendo esuberi, si comprando flotta nuova, tutto questo però fu poca cosa perchè il perno sul quale girò il risanamento fu il monopolio (o semi monopolio) nazionale, i francesi arrivarono a controllare il mercato locale dal quale trarre l'equity da investire sugli altri segmenti. controllo del mercato nazionale che ancor oggi è presente e non solo in francia perchè ciò avviene per quasi tutte le majors (tranne nel mio amato regno unito).
l'unione di AP + AZ permetterebbe di eliminare le tratte in overlapping sul domestico e mettendo al prato alcuni aeroplani (un 30?) arriverebbe un miglioramento dei LF, l'innalzamento degli yield e se agissero anche sui costi (produttività e sprechi) otterrebbero anche il milgioramento del RASK (che è quello che conta). giavazzi fa notare, prendendo solo a titolo d'esempio la fco lin avendo, però, ben chiaro che esistono anche altre tratte, che questa strategie ha lo svantaggio di incidere negativamente sul consumatore che si ritroverebbe a pagare tanto di più quanto meno intervenisse l'antitrust! io non lo trovo "debole" come ragionamento (quello di giavazzi), anzi lo leggo come "mettere le mani avanti" su quel che sarà se catricalà non interverrà a modo.

il monopolio domestico si scontrerà con le low cost? si, partendo dagli aeroporti di serie a e b e non in aeroporti super lusso e negli orari strategici. mi spiego: piaccia o no linate fa fare equity e gli slots d'oro di questo aeroporto (ricordiamoci contingentato) non credo che saranno ceduti, così come immagino che non cederanno gli slots, sempre in orati business, a fco, a vce, a nap ecc ecc. quindi se la concorrenza si ridurrà sulla malpensa alghero o sulla malpensa palermo a loro poco interesserà perchè tanto l'uomo biz volerà sulla linate palermo (senza dire, poi, che eventualmente per com'è strutturata ap può tranquillamente francobollare le low cost offrendo in più al cliente l'eventuale rete alitalia spiazzando un pò i vettori a basse tariffe).

trovo un pò comico che qualcuno sostenga che air france garantisce più respiro internazionale (come destinazioni). lo trovo comico perchè in air one sanno benissimo che non possono prescindere dalle alleanze internazionali. quindi le destinazioni garantite oggi, via altri hub europei e grazie alle sorelle di alleanza, continueranno ad essere garantite... quindi anche con air one continueremo a volare a misonrottolescatoledistafaccenda via CDG o (rischio possibile) via FRA o MUC.
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

e la tanto amata, da qualcuno, af come avviò il suo risanamento? si facendo esuberi, si comprando flotta nuova, tutto questo però fu poca cosa perchè il perno sul quale girò il risanamento fu il monopolio (o semi monopolio) nazionale, i francesi arrivarono a controllare il mercato locale dal quale trarre l'equity da investire sugli altri segmenti. controllo del mercato nazionale che ancor oggi è presente e non solo in francia perchè ciò avviene per quasi tutte le majors (tranne nel mio amato regno unito).
l'unione di AP + AZ permetterebbe di eliminare le tratte in overlapping sul domestico e mettendo al prato alcuni aeroplani (un 30?) arriverebbe un miglioramento dei LF, l'innalzamento degli yield e se agissero anche sui costi (produttività e sprechi) otterrebbero anche il milgioramento del RASK (che è quello che conta). giavazzi fa notare, prendendo solo a titolo d'esempio la fco lin avendo, però, ben chiaro che esistono anche altre tratte, che questa strategie ha lo svantaggio di incidere negativamente sul consumatore che si ritroverebbe a pagare tanto di più quanto meno intervenisse l'antitrust! io non lo trovo "debole" come ragionamento (quello di giavazzi), anzi lo leggo come "mettere le mani avanti" su quel che sarà se catricalà non interverrà a modo.

il monopolio domestico si scontrerà con le low cost? si, partendo dagli aeroporti di serie a e b e non in aeroporti super lusso e negli orari strategici. mi spiego: piaccia o no linate fa fare equity e gli slots d'oro di questo aeroporto (ricordiamoci contingentato) non credo che saranno ceduti, così come immagino che non cederanno gli slots, sempre in orati business, a fco, a vce, a nap ecc ecc. quindi se la concorrenza si ridurrà sulla malpensa alghero o sulla malpensa palermo a loro poco interesserà perchè tanto l'uomo biz volerà sulla linate palermo (senza dire, poi, che eventualmente per com'è strutturata ap può tranquillamente francobollare le low cost offrendo in più al cliente l'eventuale rete alitalia spiazzando un pò i vettori a basse tariffe).

trovo un pò comico che qualcuno sostenga che air france garantisce più respiro internazionale (come destinazioni). lo trovo comico perchè in air one sanno benissimo che non possono prescindere dalle alleanze internazionali. quindi le destinazioni garantite oggi, via altri hub europei e grazie alle sorelle di alleanza, continueranno ad essere garantite... quindi anche con air one continueremo a volare a misonrottolescatoledistafaccenda via CDG o (rischio possibile) via FRA o MUC.

mi quoto perchè, invece, mi sto chiedendo (e giro la domanda al forum):
ap ruoterebbe intorno al monopolio (o simil) sul domestico e poi si consoliderebbe sull'internazionale. i francesi? dove caverebbero i soldi? come fermerebbero l'emorragia mensile di denari? mi sa che uno (ap) punta sulle revenues (ecco perchè si può permettere meno esuberi) l'altro, i francesi, mi sa che guardano solo al taglio dei costi o al limite aspirapolverando a parigi quello che az non potrebbe più fare per le piccole dimensioni (ecco perchè sotto sotto hanno più esuberi... esuberi che non riguardano l'ANPAC e quindi ecco perchè i piloti son contro carlo toto). sbaglio?