Quale futuro per l’aviazione commerciale


Stato
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Non credo. Dopo lo spazio, il sistema compagnie aeree-aeroporti è lo stato dell'arte della tecnologia, dell'innovazione, del rispetto stringente di regole e protocolli. Il problema dell'aviazione civile non è stato "il Covid all'interno degli aeroporti o degli aerei" ma il Covid all'esterno del sistema! Questa pandemia ha dimostrato quanto fragile sia la società e, soprattutto, le istituzioni che dovrebbero difenderla e/o regolarla: l'OMS non ci ha capito una mazza; l'EU si è dimostrata ciò che è veramente, ovvero una moneta unica e un disegno sulla carta geografica; la Cina ha negato fino alla fine (la figura del marito che viene beccato dalla moglie al letto con l'amante e nega l'evidenza); gli USA che giravano senza mascherina incentivando il non-indossarla...
Ognuno è andato per conto proprio e il Covid, dopo i morti reali, ha fatto una strage di regole, disposizioni, organizzazione. Il problema non era/non è/non sarà il passeggero che mette piede in aeroporto, aspetta l'imbarco, prende l'aereo con un volo di 40 minuti come di 20 ore, atterra entrando nell'aeroporto di arrivo: il problema è il passeggero dopo che esce dall'aeroporto di arrivo diventando "cittadino" del paese di arrivo, con quarantene, lockdowns, totale apertura, semi-lockdowns, semi-quarantene, ecc. Il futuro dell'aviazione civile e una sua eventuale ripresa veloce, velocissima, lenta o lentissima è legato a come il mondo tutto risponderà all'eventuale terza ondata, o a una nuova pandemia! Dopotutto non stiamo parlando di un mostro come Ebola (dove il rimanere isolati fa la differenza tra la vita o una morte orribile), ma di un virus che andrebbe affrontato tutti insieme organizzando al meglio il prima e il dopo l'ingresso e l'uscita da un aeroporto.
E poi c'è un altro fattore, direi fondamentale: intorno all'aviazione civile, agli aeroporti e all'indotto girano miliardi di dollari/euro/yen ecc e tutto quello che fa girare i soldi deve per forza funzionare. Il trasporto aereo è vitale per l'economia mondiale per cui si dovrà per forza trovare una soluzione credibile e funzionale per far ricominciare a viaggiare in sicurezza tra i paesi del mondo.
...e la IATA dice che si deve volare cercando alternative alla quarantena!
 
Aerei, decollano i voli «Covid free» tra Usa e Italia (ma vale solo per gli americani)
di Leonard Berberi

Il 19 dicembre decolla il primo volo transatlantico Usa-Italia con tutti i passeggeri sottoposti al tampone. Il collegamento, operato da Delta Air Lines, partirà dall’aeroporto di Atlanta con destinazione Roma Fiumicino. «Saremo il primo scalo in Europa ad attivare corridoi sanitari sicuri con voli “Covid Tested” con alcune destinazioni negli Stati Uniti — spiega in una nota AdR, la società di gestione — sostituendo per i viaggiatori l’imposizione della quarantena fiduciaria all’arrivo in Italia grazie alla collaborazione con Alitalia e Delta». Le cose — stando a quanto appurato dal Corriere della Sera dopo aver parlato con gli americani e dopo aver letto l’ordinanza italiana — sono un po’ «sfumate».

Cosa (non) cambia
Ripartono i voli Italia-Usa? Possiamo quindi andare a visitare i luoghi più famosi oltreoceano e gli americani possono fare lo stesso? Non proprio. Anzi: tecnicamente per gli italiani non cambia proprio nulla, contrariamente a quanto scritto questi giorni da qualche giornale. Perché questi «corridoi sanitari» hanno una sola direzione (dagli Usa all’Italia, non viceversa), si applicano soltanto a chi si deve muovere per motivi particolari (come il lavoro e la salute) e riguardano i cittadini americani o gli italiani/europei residenti legalmente negli Usa.

Come funziona

«Per imbarcarsi sui voli Covid-tested di Delta tra Atlanta e Roma i passeggeri dovranno risultare negativi al Covid-19», spiega in una nota il vettore statunitense. E questo avviene dopo aver effettuato «un test Pcr eseguito fino a 72 ore prima della partenza, un test rapido somministrato all’aeroporto di Atlanta prima dell’imbarco, un test rapido all’arrivo a Roma-Fiumicino, un test rapido a Roma-Fiumicino prima della partenza per gli Stati Uniti». Insomma quattro tamponi in tutto — tra rapidi e «classici» — che dovrebbero ridurre al minimo il rischio di far salire persone positive al coronavirus. Una misura che ricalca quella già avviata a Milano Malpensa da Neos sui voli per la Cina.

Gli aeroporti coinvolti
Ma, come detto, la novità riguarda soltanto i voli dagli Usa. Si parte con Atlanta, ma presto dovrebbe accadere anche negli scali di New York (JFK e Newark) sempre e solo con destinazione Roma Fiumicino. Del resto è quanto deciso dall’ordinanza del ministro italiano della Salute — «di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti» e quello «degli Affari esteri e della cooperazione internazionale» — datata 23 novembre.

L’ordinanza italiana
Nelle quattro pagine dell’ordinanza — che il Corriere della Sera ha letto — c’è scritto che si tratta di una sperimentazione, che, salvo proroghe, non si dovrebbe andare oltre il 15 febbraio 2021 e che sono coinvolti i voli «operativi dagli aeroporti di Francoforte, Monaco, Atlanta, New York JFK e Newark con destinazione l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino”. L’ordinanza per ora esclude Milano Malpensa che — spiega più di un esperto — sarebbe il bacino perfetto per questo tipo di test. I test introdotti sui voli «attenzionati» dall’ordinanza — spiega la nota di Delta — «esonereranno dalla quarantena all’arrivo tutti i cittadini statunitensi autorizzati a recarsi in Italia per motivi essenziali, come lavoro, salute e istruzione, nonché tutti i cittadini dell’Unione Europea e italiani». Insomma: niente turisti dall’America, almeno fino a quando l’emergenza sanitaria non sarà contenuta.

Il divieto americano
Ma non si potrà nemmeno visitare l’America, come spiega una portavoce di Delta.
L’ordinanza italiana scrive sì che «il ministero della Salute potrà, laddove considerato opportuno, autorizzare voli “Covid-tested” di ritorno verso gli aeroporti» americani, ma gli italiani non potranno ancora andare dall’altra parte dell’Atlantico. Il motivo? Basta leggere il proclama della Casa Bianca 9993 e quello emesso il 14 marzo 2020 dove viene decisa la sospensione «dell’ingresso (negli Stati Uniti, ndr) ai cittadini stranieri che si sono recati in uno dei Paesi elencati di seguito nei 14 giorni precedenti al loro ingresso o tentativo d’ingresso». Tra i Paesi c’è l’area Schengen, Italia compresa. «Non esiste una versione americana del decreto italiano — spiega in un’email Delta dopo una richiesta di chiarimenti da parte del Corriere —, questa novità serve a evitare la quarantena al momento dell’ingresso in Italia». E così, i «clienti che vogliono entrare negli Usa devono soddisfare i requisiti previsti». Cioè quelli menzionati poco prima e che non prevedono il via libera per turismo.

Stop ai visti

Ci sono sì delle eccezioni per volare negli Usa dall’Italia, ma riguardano i residenti permanenti legali negli Stati Uniti e «determinati familiari di cittadini americani e residenti permanenti legali». A confermare il «corridoio sanitario» a senso unico sono anche i funzionari americani addetti all’Esta, il sistema di visto elettronico (utilizzati in particolare per visitare l’America per turismo): da marzo la piattaforma non rilascia più le autorizzazioni di ingresso. Non solo: «Ogni viaggiatore con un Esta ancora valido, ma soggetto alle restrizioni del proclama, si vedrà il visto cancellato nel caso tentasse comunque di viaggiare verso gli Usa».

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Con tutte queste limitazioni praticamente questi voli tested servono a poco, per gli italiani a nulla. Trovo assurdo che l'Italia abbia concesso l'esenzione dalla quarantena agli americani in arrivo senza pretendere altrettanto per gli italiani diretti in USA.
 
Con tutte queste limitazioni praticamente questi voli tested servono a poco, per gli italiani a nulla. Trovo assurdo che l'Italia abbia concesso l'esenzione dalla quarantena agli americani in arrivo senza pretendere altrettanto per gli italiani diretti in USA.

La vita di un italiano che vuole volare non conta un cz. Cesare, fattene una ragione e prenditi un treno che ci sono delle belle offerte durante il wkend. Anche flixibus non è male: orari comodi e tariffe da love cost.
 
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KLM : Elbers “no a vaccino obbligatorio per salire a bordo di un aereo”

Pieter Elbers – Presidente e CEO di KLM – sui vaccini obbligatori per salire a bordo di un aereo, va controcorrente all’opposto di quello che ha detto Alan Joyce – Presidente e CEO di Qantas.

Elbers crede che sia già complicato il fatto che ogni paese ha regole diverse, che ostacolano il funzionamento dell’industria del trasporto aereo. Il fatto che i vaccini stiano arrivando per Elbers sono il metodo per semplificare tutto l’ambito e aiutare il fatto che i passeggeri ritornino a viaggiare. Insomma l’imperativo e’ semplificare, rendere ottimale e non complicare quanto già lo e’.

Richiama invece sul fatto che sono necessarie “misure globali e standard sanitari univoci nel mondo”. Proprio per semplificare e non complicare.

Invece per KLM, Elbers punta ai controlli con metodi rapidi, sanificazione e flessibilità. Questi i punti dove procedere per aiutare l’industria.

Italiavola.com
 
Neos : parte da Milano per Nanchino il primo volo Covid-free

E’ la Neos il vettore che opera il primo volo intercontinentale Covid-free tested da Milano Malpensa alla volta di Nanchino.

Questa mattina tutti i passeggeri in partenza sono stati testati con un test rapido prima della partenza e poi hanno portato il risultato al check in. All’arrivo a Nanchino i passeggeri saranno assoggettati a nuovi controlli.

La rotta per Nanchino sarà operata una volta alla settimana.

Italiavola.com
 
Anche flydubai ha operato il primo volo commerciale verso Israele
 
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A partire dal 19 dicembre, il volo Atlanta-Roma sara' il primo volo "covid-free" della compagnia.

Su questo volo sono ammessi i passeggeri con test negativo:
- nelle ultime 72 ore antecedenti la partenza;
- rapido, svolto ad ATL prima dell'imbarco;
- rapido, in arrivo a FCO;
- rapido, in partenza da FCO verso ATL.

L'accordo con il governo italiano e' in fase di definizione che permettera' ai passeggeri di evitare la quarantena in arrivo a Roma.

Qui il comunicato della Delta

Non so se e' gia' stato postato, se si chiudete
 
ll vaccino Pfizer è già in volo sui cieli Usa: la corsa per la distribuzione è cominciata

New York – Il vaccino anti-covid è già in volo sui cieli degli Stati Uniti. La United Airlines ha anticipato al Wall Street Journal di avere avviato un ponte aereo con decine di voli charter per la distribuzione di fiale con il prodotto della Pfizer, prima ancora che questo abbia avuto l’approvazione definitiva della Food and Drug Administration (Fda), l’authority americana per i farmaci. Il trasporto è ormai in corso, per far sì che i primi quantitativi siano pronti, e lanciare i programmi di distribuzione e inoculazione non appena la Fda darà il suo via libera. I charter cargo della United sono operativi tra diversi scali americani e lo saranno presto tra gli Stati Uniti e l’Europa. Negli Stati Uniti collegano una fabbrica Pfizer nel Michigan con lo hub di Chicago e un deposito centrale nel Wisconsin, attrezzato per la conservazione del vaccino a temperature polari. Presto i jet della United collegheranno Chicago con due scali europei, Bruxelles e Karlsruhe.

La United ha chiesto e ottenuto il permesso di caricare i suoi charter cargo con 7 tonnellate di ghiaccio chimico in polvere – un quantitativo molto più elevato dei limiti normalmente consentiti – per poter conservare i vaccini Pfizer alle temperature necessarie. La Federal Aviation Administration, che regola il trasporto aereo, ha offerto “sostegno ai piani della United”. Altre compagnie aeree Usa si stanno preparando a fare lo stesso, American Airlines è pronta con un programma di voli anche per il Sudamerica. L’annuncio della United conferma l’importanza che avrà la logistica per vincere la sfida contro la pandemia. Non basta produrre centinaia di milioni di dosi di vaccino, bisogna trasportarli in sicurezza e con la massima tempestività, per assicurare che tutta la catena distributiva sia approvvigionata senza ritardi.

 
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Aspetta che ti invado con modellini Alitalia, allora si...
Prova allora a guardare il post #275, notizia postata da Cesare Caldi.
Ora, come 13900 non sono un moderatore e anzi me ne guarderei bene, due cose proprio mi danno l'orticaria: la moderazione sui forum e la selezione all'ingresso nei locali.
Ma postando così, senza cognizione, arrivo a dire che lo trovo irrispettoso verso chi ha scritto la stessa cosa appena un attimo prima.
Come a dire: "conta solo ciò che pubblico io, dell'altri pfdm".
 
Prova allora a guardare il post #275, notizia postata da Cesare Caldi.
Ora, come 13900 non sono un moderatore e anzi me ne guarderei bene, due cose proprio mi danno l'orticaria: la moderazione sui forum e la selezione all'ingresso nei locali.
Ma postando così, senza cognizione, arrivo a dire che lo trovo irrispettoso verso chi ha scritto la stessa cosa appena un attimo prima.
Come a dire: "conta solo ciò che pubblico io, dell'altri pfdm".
Hai ragione, visto ora, errore mio e chiedo scusa specialmente a Cesare che ha postato la notizia.
Starò più attento.
 
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