Quale futuro per l’aviazione commerciale


Stato
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Il CEO di Air Caraïbes/French bee, intervenendo oggi al Paris Air Forum, si è dichiarato sconcertato dai massicci aiuti messi a disposizione dallo stato ad Air France: più di quanto messo a disposizione del settore commercio. Secondo lui, facendo un calcolo spannometrico, si tratterebbe di circa 200.000 euro a dipendente! Se si pensa che ai commercianti verrà versato un contributo per l'ultimo lockdown di 10.000 euro, direi piuttosto sproporzionato.
 
IATA Travel Pass Key to Reopening Borders Safely

The International Air Transport Association (IATA) announced that it is in the final development phase of the IATA Travel Pass, a digital health pass that will support the safe reopening of borders.

Governments are beginning to use testing as a means of limiting the risks of COVID-19 importation when re-opening their borders to travelers without quarantine measures. IATA Travel Pass will manage and verify the secure flow of necessary testing or vaccine information among governments, airlines, laboratories and travelers.

 
La prossima a capirlo a sue spese sarà Jetblue

Cesare te pare lowcost?

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Io non capisco perchè JetBlue o Southwest vengano considerate low cost... non si parla mica di Spirit / Frontier / Allegiant.

Avete mai volato con B6? In economy ha anche pitch maggiore rispetto alle US3...
 
IATA Travel Pass Key to Reopening Borders Safely

The International Air Transport Association (IATA) announced that it is in the final development phase of the IATA Travel Pass, a digital health pass that will support the safe reopening of borders.

Governments are beginning to use testing as a means of limiting the risks of COVID-19 importation when re-opening their borders to travelers without quarantine measures. IATA Travel Pass will manage and verify the secure flow of necessary testing or vaccine information among governments, airlines, laboratories and travelers.


Speriamo che questa iniziativa abbia successo secondo me potrebbe essere decisiva per riaprire le frontiere senza piu' ban o quarantene.
 
Speriamo che questa iniziativa abbia successo secondo me potrebbe essere decisiva per riaprire le frontiere senza piu' ban o quarantene.

Ribadisco: Cesare Caldi non esiste, è un trollbot. Mi rivolgo all’algortimo che comanda l’AI di CC: puoi una volta (entro il 2020) rispondere alle obiezioni che ti vengono fatte e non iniziare a ripetere sempre le stesse cose? Secondo me non risponde.
 
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Ribadisco: Cesare Caldi non esiste, è un trollbot. Mi rivolgo all’algortimo che comanda l’AI di CC: puoi una volta (entro il 2020) rispondere alle obiezioni che ti vengono fatte e non iniziare a ripetere sempre le stesse cose? Secondo me non risponde.
Prova a offrirgli una tariffa WE con orari buoni...
 
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Cercando di andare oltre le caricature ci sono due cose da considerare:

Dal punto di vista dei numeri, l'aviazione e' relativamente piccola. Il 4% delle emissioni di CO2 europee. Torno a dirlo, c'e' UNA centrale a carbone, in Polonia, che emette 4 volte quello che scoreggia Ryanair. se guardiamo alla lista di cui sotto, a eliminare le 7 centrali a carbone in cima si ridurrebbero le emissioni europee del 3.5%; in altre parole, si farebbe offset delle emissioni del settore aviazione. Extinction Rebellion dovrebbe inchiodarsi davanti a casa del cattofascista che sta gestendo la Polonia, il cui nome ora mi sfugge, e di Angelona.
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Ma d'altro canto e' vero anche che le emissioni CO2 dall'aviazione sono aumentate del 110% dal '90 ad oggi...perche' si vola un sacco di piu'. E dobbiamo rendercene conto; il benaltrismo non funziona.

mi autoquoto: https://www.huffingtonpost.it/entry/dobbiamo-vergognarci-di-volare_it_5da59b94e4b08f365490bc4c

Intanto KLM mostra sensibilità ...

 
Io non capisco perchè JetBlue o Southwest vengano considerate low cost... non si parla mica di Spirit / Frontier / Allegiant.

Avete mai volato con B6? In economy ha anche pitch maggiore rispetto alle US3...

Southwest è un mix tra low cost e legacy, con ogni biglietto hai 2 bagagli da stiva ma nello stesso tempo devi fare a gara con gli altri passeggeri perché non hai i posti assegnati
 
 
Appunto, vent'anni fa (forse) era low cost. Adesso e' considerata una della major negli USA. Il servizio in Mint e' paragonabile a quello delle altre major, forse migliore.
 
Appunto, vent'anni fa (forse) era low cost. Adesso e' considerata una della major negli USA. Il servizio in Mint e' paragonabile a quello delle altre major, forse migliore.

Esatto... Mint, intra USA, è paragonabile solo al servizio premium di AA su A321T (in first) quindi, veramente, definirli "low cost" al giorno d'oggi è anacronistico.

Per quanto riguarda WN, fino a pre-pandemia li ho volati spesso, sulla tratta MEM-(DAL|MDW)-BWI, preferendoli spesso al non-stop AA MEM-DCA anche se, la maggior parte delle volte, il volo era più caro ed effettivamente più lungo avendo uno scalo extra, ma la cordialità a bordo ed il fatto di non sentirsi "self loading cargo" valeva la candela.

Il lunedì era più comodo in quanto operavano un perfetto BWI-MEM che arrivava a destinazione alle 9. Peccato non avessero un MEM-BWI nel tardo pomeriggio del venerdì. Ecco l'unica cosa di WN è il loro operativo... cambia spesso quindi non puoi "affezionarti" ad una rotta.
 
Ultima modifica:
Aerei, il Covid ha cancellato un volo diretto su tre: per spostarsi bisogna fare scalo
di Leonard Berberi

Il coronavirus ha fatto sparire un volo diretto su tre, costringendo milioni di persone — nelle ultime settimane dell’anno, ma anche nei prossimi mesi — a fare scalo in un’altra città prima di arrivare a destinazione, cosa che richiede più tempo. È questa una delle conseguenze negative che l’emergenza sanitaria e il crollo dei passeggeri hanno causato al trasporto aereo secondo i dati forniti dalla Iata, la principale associazione internazionale delle compagnie aeree, durante l’incontro online con la stampa internazionale.

Il record del 2019
Nel 2019 — calcola l’organizzazione di categoria — c’erano 22.104 collegamenti unici diretti tra gli aeroporti del pianeta operati con almeno un volo settimanale utilizzando un aereo con più di 20 sedili. «Per arrivare a questo numero record di oltre 22 mila ci sono voluti una ventina d’anni», spiega Sebastian Mikosz, senior vice-president della Iata. Per depurare ancora di più la connettività la rotta tra due città è sempre considerata come una anche in presenza di più aeroporti. Ad esempio: la Milano-New York costituisce un collegamento anche se ci sono voli da Malpensa per lo scalo JFK sia per Newark, due dei tre impianti di riferimento della «Grande Mela».

Il calo
Poi è arrivato il coronavirus. E in pochi mesi le compagnie non hanno soltanto messo buona parte degli aerei a terra per il venire meno dei clienti, ma hanno anche cancellato diverse rotte rimaste senza più passeggeri. Lo scorso giugno i collegamenti diretti alla fine di quest’anno secondo la Iata sarebbero scesi a 16.102. Ma nel briefing di lunedì 23 novembre, Mikosz ha spiegato che il dato è stato rivisto al ribasso, toccando quota 14.765. Sono così sparite — dalla fine di febbraio — 7.339 «accoppiate di città», il 33% di quello che era stato registrato al 31 dicembre 2019.

La complicazione
Cosa significa questo? Che una fetta significativa di viaggiatori che prima volava direttamente dall’aeroporto più vicino a un altro scalo d’ora in avanti — in attesa del ritorno alla normalità — è costretta a fare uno scalo, in diversi casi anche tre. Prendiamo, per esempio, la rotta Catania-Tolosa. Un tempo servita da Ryanair, l’estate passata non c’era alcuna compagnia e così bisognava transitare prima altrove. Salvo modifiche, quel collegamento diretto dovrebbe tornare non prima del 29 marzo 2021, ma fino ad allora molto può cambiare.

Il ritorno alla «normalità»
«Più rotte senza scalo ci sono meglio è per l’utente perché offre più possibilità di scelta», ragiona Mikosz, il vicepresidente della Iata. Ma le cose, anche in presenza del vaccino, non sono destinate a migliorare velocemente. Lara Maughan, la responsabile dell’associazione internazionale che si occupa degli slot (i diritti di decollo e atterraggio) stima che il ritorno a una normalità — cioè ai livelli del 2019 — è previsto tra la stagione invernale 2022-2023 e quella estiva del 2024.
lberberi@corriere.it

 
Sono perfettamente d'accordo con questo articolo sono spariti moltissimi voli diretti anche per destinazioni di primaria importanza.
Prendo come esempio MXP ma il paragone è simile per altri aeroporti italiani: i voli diretti di lungo raggio sono quasi del tutto spariti e anche sull' europeo, ci sono primarie destinazioni come Francoforte che non hanno voli diretti e per raggiungerle bisogna fare scalo, assurdo.
 
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