Quale futuro per l’aviazione commerciale


Stato
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Penso che bisognerà aggiornare i contratti di lavoro per adeguarsi al fenomeno, mettiamo due persone che fanno lo stesso tipo di lavoro ma uno costretto ad andare in ufficio e uno in smart working. A parità di lavoro e di stipendio, il secondo avrebbe meno spese e piu' ore libere dovute alla mancanza del viaggio da e per il luogo di lavoro e un reddito netto disponibile superiore. Secondo me non è escluso che in futuro si arriverà a dei contratti di lavoro differenziati anche in termini di stipendio per chi svolge lo stesso lavoro ma con modalità di presenza diverse.
Ma tu pensa che da quando sono in smartworking, i miei costi mensili per luce, riscaldamento, cibo ecc. sono decisamente aumentati.
 
Lo smart working, laddove è possibile, è palesemente più efficiente per entrambi le parti in causa (azienda e dipendenti) e sarebbe antistorico pretendere di fermare l'evoluzione permessa dalle nuove tecnologie.

Quoto tutto, con enfasi particolare sul passaggio in questione.

Ma tu pensa che da quando sono in smartworking, i miei costi mensili per luce, riscaldamento, cibo ecc. sono decisamente aumentati.

Same here, but HMRC (partially) came to the rescue -

Working from home
You may be able to claim tax relief for additional household costs if you have to work at home on a regular basis, either for all or part of the week. This includes if you have to work from home because of coronavirus (COVID-19).
You cannot claim tax relief if you choose to work from home.
Additional costs include things like heating, metered water bills, home contents insurance, business calls or a new broadband connection. They do not include costs that would stay the same whether you were working at home or in an office, such as mortgage interest, rent or council tax.


G
 
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Tornando all'aviazione commerciale, butto qui un esempio di nuovi pendolarismi.

Parlavo oggi con un amico, compagno di università, compagno di bevute, compagno di lotte sindacali... insomma, compagno.

Sta lasciando l'azienda attuale, in Svizzera, per tornare a vivere in Italia. Contratto italiano, payroll inglese, possibilità di appoggiarsi a un ufficio locale nello sterminato hinterland di Milano ma, di base, telelavoro (tra l'altro perchè lo chiamate smart working? non credo di averlo mai sentito definito così in iucchei) e pellegrinaggio bimensile a Londra.

Non è l'unico: ai tempi del progetto FLY di BA avevamo un'intera comunità di Subject Matter Expert basata in Francia, Portogallo, Toronto e Dubai che si faceva anda e rianda dai rispettivi paesi a Londra almeno ogni settimana (o una settimana si una no). Il loro hotel, lo Sheraton attaccato a Waterside, aveva una vera e propria comunità di gente del genere. In futuro, secondo me, figure di questo tipo saranno sempre più comuni.
 
Non è l'unico: ai tempi del progetto FLY di BA avevamo un'intera comunità di Subject Matter Expert basata in Francia, Portogallo, Toronto e Dubai che si faceva anda e rianda dai rispettivi paesi a Londra almeno ogni settimana (o una settimana si una no). Il loro hotel, lo Sheraton attaccato a Waterside, aveva una vera e propria comunità di gente del genere. In futuro, secondo me, figure di questo tipo saranno sempre più comuni.

Ai tempi di pendolarismo PL–UK–PL (Mon-Thu), il volo del lunedì alle 6 (ma anche quello del giovedì sera) era un covo di usual suspects: col passare del tempo, ci si salutava in lounge e, on occasions, si beveva come-se-non-ci-fosse-un-domani. Detto ciò, niente Sheraton o sfarzi del genere – il convento SmithKline passava il Premier Inn a Brentford o, massimo-massimo, il Novotel nella patria di Lewis Hamilton i.e. la rinomata (...) Stevenage.

G
 
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Penso che bisognerà aggiornare i contratti di lavoro per adeguarsi al fenomeno, mettiamo due persone che fanno lo stesso tipo di lavoro ma uno costretto ad andare in ufficio e uno in smart working. A parità di lavoro e di stipendio, il secondo avrebbe meno spese e piu' ore libere dovute alla mancanza del viaggio da e per il luogo di lavoro e un reddito netto disponibile superiore. Secondo me non è escluso che in futuro si arriverà a dei contratti di lavoro differenziati anche in termini di stipendio per chi svolge lo stesso lavoro ma con modalità di presenza diverse.

Ok per le ore libere, ma da quando sono in sw sto spendendo un botto in carta igienica e acqua+gas della doccia (bisogni che espletavo regolarmente in ufficio), corrente, cartucce stampante e carta, cibo (al lavoro ho la mensa)
 
Hawaiian ha introdotto la possibilità per i propri FF di acquistare il kit per il test COVID usando le miglia
 
Penso che bisognerà aggiornare i contratti di lavoro per adeguarsi al fenomeno, mettiamo due persone che fanno lo stesso tipo di lavoro ma uno costretto ad andare in ufficio e uno in smart working. A parità di lavoro e di stipendio, il secondo avrebbe meno spese e piu' ore libere dovute alla mancanza del viaggio da e per il luogo di lavoro e un reddito netto disponibile superiore. Secondo me non è escluso che in futuro si arriverà a dei contratti di lavoro differenziati anche in termini di stipendio per chi svolge lo stesso lavoro ma con modalità di presenza diverse.

Credo che pensare di poter guadagnare in qualità di vita dallo smart working sul medio-lungo periodo sia utopistico. Oggi la qualità di vita è migliore perché su 8 ore effettive di lavoro non ve ne sono altre associate spese magari nel traffico o a mangiare al bar/ristorante convenzionato con i colleghi. Come tutte le cose “nuove” all’inizio si hanno sempre quasi solo benefici. In un futuro non tanto distante però ci si renderà conto che, per lo stesso stipendio, puoi lavorare benissimo un paio d’ore in più visto che non le passi nel traffico o a fare la fila al self-service del ristorante. Ti svegli, metti sotto i denti due fette biscottate e col pigiama e la barba non fatta fai il checkin sulla vpn aziendale pronto per la tua giornata di lavoro. Per eventuali sessioni su Teams o Zoom, giacca cravatta e mutande andranno benissimo. Stacchi 10/12 ore dopo dove ti attende la tua home gym che tanto avrai allestito durante il covid per rimanere in forma e non perdi tempo in spostamenti. La serata può proseguire poi con il macbook e netflix.
Se questo è il progresso forse “era meglio prima”.
 
Essendo Italiani (con tutte le accezioni negative che il termine si porta appresso) secondo me prima dei contratti è fondamentale essere sicuri che chi lavora da casa faccia realmente ciò che deve fare, e questo è soprattutto vero nella Pubblica Amministrazione che funziona poco e male anche quando i dipendenti sono fisicamente sul posto di lavoro. Sembra una cosa ovvia e una banalità ma purtroppo è la realtà, della quale si è accorto anche Cottarelli (un pochino tardi ma ci è arrivato).
 
Essendo Italiani (con tutte le accezioni negative che il termine si porta appresso) secondo me prima dei contratti è fondamentale essere sicuri che chi lavora da casa faccia realmente ciò che deve fare, e questo è soprattutto vero nella Pubblica Amministrazione che funziona poco e male anche quando i dipendenti sono fisicamente sul posto di lavoro. Sembra una cosa ovvia e una banalità ma purtroppo è la realtà, della quale si è accorto anche Cottarelli (un pochino tardi ma ci è arrivato).
Manca solo qualche considerazione sulle mezze stagioni, che ahimè non ci sono quasi più, e possiamo andare dormire.
 
mettiamo due persone che fanno lo stesso tipo di lavoro ma uno costretto ad andare in ufficio e uno in smart working.

“COSTRETTO”!?!?!?!?
Che parola schifosa.

Uno si immagina subito come minimo i lavori forzati a spaccare sassi, magacon i capi che li frustano sotto 45 gradi scalzi e a digiuno.

Sono “costretto” mentre gli altri no! Non è giusto perché non posso fare anch’io un catzo h24 e loro si??

Ma che futuro può avere un paese cosi?

Il problema dell’Italia è tutto qui:
- vedere e parlare di Lavoro sempre con accezione rigorosamente negativa
- ambire a non fare niente
- demonizzare i ricchi di default e comunque chiunque guadagna 1 euro più di me è per forza un ladro/evasore/truffatore

Mi trovo “costretto” a vomitare.
 
Manca solo qualche considerazione sulle mezze stagioni, che ahimè non ci sono quasi più, e possiamo andare dormire.
Infatti. È proprio l'ovvio e quello che viene considerato "banale" che in Italia non si fa più, tutti presi a fare i "superscienziati" (da operetta, naturalmente) su tutto...poi l' "ovvio" e il "banale", che mandano avanti il paese, non viene fatto da nessuno (o da pochi).
Sai, se qualcuno si interessasse seriamente al fatto che "non esistono più le mezze stagioni" forse salveremmo anche il pianeta!
È sempre questione di punti di riferimento, di come si vive il paese.
 
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Credo che pensare di poter guadagnare in qualità di vita dallo smart working sul medio-lungo periodo sia utopistico. Oggi la qualità di vita è migliore perché su 8 ore effettive di lavoro non ve ne sono altre associate spese magari nel traffico o a mangiare al bar/ristorante convenzionato con i colleghi. Come tutte le cose “nuove” all’inizio si hanno sempre quasi solo benefici. In un futuro non tanto distante però ci si renderà conto che, per lo stesso stipendio, puoi lavorare benissimo un paio d’ore in più visto che non le passi nel traffico o a fare la fila al self-service del ristorante. Ti svegli, metti sotto i denti due fette biscottate e col pigiama e la barba non fatta fai il checkin sulla vpn aziendale pronto per la tua giornata di lavoro. Per eventuali sessioni su Teams o Zoom, giacca cravatta e mutande andranno benissimo. Stacchi 10/12 ore dopo dove ti attende la tua home gym che tanto avrai allestito durante il covid per rimanere in forma e non perdi tempo in spostamenti. La serata può proseguire poi con il macbook e netflix.
Se questo è il progresso forse “era meglio prima”.
Adoooro! Speriamo possa davvero essere così
 
Aggiungo il mio piccolo contributo
Nella mia ditta i termini smartworking e telelavoro NON sono intesi come sinonimi... poi chi ci sguazza dentro lo si trova.

Telelavoro, pensate ad una persona che supporta i sistemi informatici di una ditta terza e che abbia un turno di 8 ore. Che sia on line dalle 8 alle 16 e rispondere ad e-mail, telefonate in quel lasso di tempo. Che lo faccia da casa o dall'ufficio o dall'albergo in California al cliente finale non interessa (certo che se trascorre troppo tempo in California a lavorare, allora scatta un problemino di tasse)

Smartworking, ti danno un obiettivo, la realizzazione di qualcosa, dalla creazione della documentazione allo svolgimento di test od alla creazione di un prototipo software... sulla carta dovresti realizzarlo entro una certa data, stop; per rispettare il contratto di lavoro ciò dovrebbe avvenire lavorando 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana, totale 40 ore; ma se per motivi di insonnia o di comodità uno preferisca lavorare dalle 2 di notte fino alle .... etc etc questo sarebbe comunque consentito. Poi visto che siamo italiani, c'è il diffidente che obbliga alla presenza in conf call giornaliere 8-17 per verificare che almeno il PC della persona sia acceso ed allora la libertà di orario è solo un ricordo.

Se uno avesse ad esempio una visita dentistica nel pomeriggio di un certo giorno della settimana col telelavoro dovrebbe richiedere ottenere ed usufruire di un permesso, con lo smartworking gli basterebbe riprogrammarsi un attimino le attività nelle giornate precedenti e successive.
 
Non tutti i lavori che normalmente si fanno in ufficio possono essere fatti bene in smart working, ad esempio faccio un lavoro in team ho bisogno di confrontarmi continuamente coi colleghi, certo puoi farlo con Team e simili, ma devi stare a chattare tutto il giorno, uno non ti risponde, l'altro è impegnato, magari hai bisogno solo di una informazione che ti blocca il lavoro e devi aspettare che qualcuno si liberi o ti risponda, risultato la produttività è decisamente calata e ci sono molti tempi morti.

Per non dire che abbiamo assunto nuove persone proprio prima del lockdown di marzo, fare formazione, affiancamento e training on the job in remoto è una impresa, ci vuole molto piu' tempo se normalmente ci volevano sei mesi a formare una persona in presenza cosi ci vorrà almeno un anno per portarli allo stesso livello e col rischio di risultati piu' scarsi proprio per la mancanza di una vera iterazione. Lo smart working adesso è osannato da tutti ma non va bene per tutti i tipi di lavoro neanche tra molti di quelli che si facevano in ufficio, certo se c'è un lockdown e non puoi lavorare in presenza ci si adatta ma secondo me è una soluzione alternativa e temporanea e per molte attività poco produttiva e per molti aspetti penalizzante.
 
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Teams permette di condividere audio e desktop con un click, ho bisogno di confrontarmi più volte l'ora con colleghi. Non sto a "chattare tutto il giorno".
E, se uno deve portare un risultato, che sia dalla luna o dall'Antartide, per fine mese il risultato ci deve essere.
Altro tema sono i risvolti negativi sulla qualità della vita, che ora non si avvertono, ma si noteranno col prolungarsi di questa attività.
Come detto sopra, non solo spendo di più in utenze di casa, ma anche in cibo. I soldi si sono solo spostati altrove.
Pensare di fare guadagnare di meno chi è in HO è follia pura, io guadagno nella misura in cui sono produttivo, non un euro di meno.
 
Infatti. È proprio l'ovvio e quello che viene considerato "banale" che in Italia non si fa più, tutti presi a fare i "superscienziati" (da operetta, naturalmente) su tutto...poi l' "ovvio" e il "banale", che mandano avanti il paese, non viene fatto da nessuno (o da pochi).
Sai, se qualcuno si interessasse seriamente al fatto che "non esistono più le mezze stagioni" forse salveremmo anche il pianeta!
È sempre questione di punti di riferimento, di come si vive il paese.
Praticamente ti sei descritto.
 
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Lo metto qui visto che il thread calderone è chiuso: il Cile riapre ai turisti. Obbligatorio il test negativo fatto al massimo 72h prima dell’arrivo nel paese.

Io ho un LHR-SCL e ritorno per febbraio, cancellato e spostato 3 volte; al momento è quasi certo che richiederò un voucher, però SE non cambia tutto, SE non cancellano i voli, SE si può fare un test, SE SE SE...
 
Praticamente ti sei descritto.
Non ti capisco proprio. Non so se è un complimento o un insulto, giuro non capisco certa gente di questo sito, te compreso.
Passate da considerazioni generali a insulti in poco tempo e senza motivo.
Per tua conoscenza lavoro in un Pronto Soccorso con pazienti Covid, eseguo anche tamponi molecolari oltre che rianimare la gente e stendere un telo sui morti. Può essere un lavoro come tanti anche se, forse, leggermente più stressante psicologicamente e più pericoloso: quindi, se vuoi "descrivermi" dovresti metterti anche tu dentro una tuta di biocontenimento di categoria II per 5-6 ore, cercare di rianimare chi ormai non ha più gli alveoli per la respirazione, fare una tracheostomia a un infermiere di 45 anni, poi purtroppo morto (due figlie adolescenti). Magari ci riesci.
Ma continuo a pensare che se tutti noi Italiani, magari anche te, facessimo l ovvio e il banale per essere un paese mediamente civile, forse veramente saremmo tutti migliori e veramente andrebbe tutto bene.
E, tornando alla banalità, appunto, mi dispiace di questa tendenza del sito di scadere facilmente e tristemente nel dileggio.
Boh.
 
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In realtà è proprio facendo l'ovvio e il banale che andiamo a rotoli.
Bisognerebbe fare qualcosa di diverso, ma è dalla notte dei tempi che per noi è così.
D'altronde se siamo l'unico popolo che non ha mai vissuto una rivoluzione, un motivo ci sarà.
 
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