Probabili nuove rotte da Lamezia


Lamezia, Sacal: nuove strategie per il rilancio dell’aeroporto
22 LUGLIO 2013, 18:08 CATANZARO TRASPORTI
È indetta per domani mattina, 23 luglio, alle ore 10.00 uffici direzionali Sacal, la conferenza stampa di presentazione delle attività svolte nei primi sei mesi dell’anno e dei progetti in itinere. Un lavoro complesso, quello svolto dal nuovo management, costante e “a tutto tondo” che ha coinvolto e coinvolge tutte le aree dell’organizzazione e che ha come obiettivo quello di chiudere il 2013 con il pareggio di bilancio. Durante la conferenza saranno inoltre illustrati gli obiettivi di rilancio dell’aeroporto di Lamezia Terme per il triennio 2014 - 2016

Per reagire alla crisi il nuovo management ha messo in campo una serie di progetti per la ripresa dell’aeroporto a 360 gradi: razionalizzazione dei costi, potenziamento delle infrastrutture strategiche, rilancio degli accordi commerciali e attivazione di nuovi collegamenti aerei, alla base delle nuove strategie. Il settore del marketing aviation, soprattutto è impegnato su diversi ipotesi progettuali con partenze ipotizzabili già dalla stesura del nuovo operativo stagionale.

Saranno presenti, il presidente S.A.Cal. S.p.A., Massimo Colosimo, e il direttore generale S.A.Cal. S.p.A, Pierluigi Mancuso.
 
Per reagire alla crisi il nuovo management ha messo in campo una serie di progetti per la ripresa dell’aeroporto a 360 gradi: razionalizzazione dei costi, potenziamento delle infrastrutture strategiche, rilancio degli accordi commerciali e attivazione di nuovi collegamenti aerei, alla base delle nuove strategie. Il settore del marketing aviation, soprattutto è impegnato su diversi ipotesi progettuali con partenze ipotizzabili già dalla stesura del nuovo operativo stagionale.

Suona come una dichiarazione di guerra a DXB
 
razionalizzazione dei costi = per non pagare la sicurezza ed il guarda sala dell'area accettazione E fanno accettare tutti i voli nell'area A B C generando un casino madornale...

potenziamento delle infrastrutture strategiche = disuso dell'area accettazione E "cosi resta nuova nuova" / uscite 7-8-9 non accendono quasi mai l'aria condizionata risultato un forno crematoio stile container!
 
Per reagire alla crisi il nuovo management ha messo in campo una serie di progetti per la ripresa dell’aeroporto a 360 gradi: razionalizzazione dei costi, potenziamento delle infrastrutture strategiche, rilancio degli accordi commerciali e attivazione di nuovi collegamenti aerei, alla base delle nuove strategie. Il settore del marketing aviation, soprattutto è impegnato su diversi ipotesi progettuali con partenze ipotizzabili già dalla stesura del nuovo operativo stagionale.
prematurata la supercazzola
 
Per reagire alla crisi il nuovo management ha messo in campo una serie di progetti per la ripresa dell’aeroporto a 360 gradi: razionalizzazione dei costi, potenziamento delle infrastrutture strategiche, rilancio degli accordi commerciali e attivazione di nuovi collegamenti aerei, alla base delle nuove strategie. Il settore del marketing aviation, soprattutto è impegnato su diversi ipotesi progettuali con partenze ipotizzabili già dalla stesura del nuovo operativo stagionale.

Chi scommette che il marketing aviation partorirà una idea originalissima: un bel SUF-JFK???
 
ALLACCIATE LE CINTURE Angelo Conti

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23/07/2013
Lamezia annuncia Volotea su Caselle

**** Non ci posso credere ****

Lo scalo di Lamezia Terme
Conferenza stampa, questa mattina, della Sacal - Annunciato anche un poco credibile Lamezia-Istanbul di Turkish
(www.lameziaclick.com)

Pareggio di bilancio e miglioramento della qualità dei servizi, attuati attraverso la riorganizzazione del personale, il miglior utilizzo della macchina amministrativa, investimento sull'area commerciale in particolare quella "non aviation" dove si hanno maggiori margini di ricavi.
Questi le linee guida seguite nei primi sei mesi della nuova direzione del Cda della Sacal, illustrate questa mattina in conferenza stampa dal Presidente Massimo Colosimo e dal direttore generale Pierluigi Mancuso.
L'obiettivo del pareggio di bilancio "è doveroso da perseguire" ha detto il presidente annunciando che il bilancio preventivo 2013 indica un deficit 74.842 euro "una sbavatura che cercheremo di superare nei prossimi sei mesi".
Tra le misure attuate dalla Sacal a guida Colosimo per ridurre i disavanzi degli anni precedenti, la riorganizzazione del personale "attraverso la banca ore che ci ha consentito importanti risparmi sugli straordinari, l'esodo agevolato dei dipendenti con un risparmio di 700 mila euro in 5 anni e lo smaltimento delle ferie per un risparmio di 500mila euro": un'area amministrativa più efficiente "grazie a un ufficio gara acquisti per rendere competitive le negoziazioni e a un sistema di qualificazione delle imprese per la scelta dei fornitori"; ritocchi all'area commerciale con l'adeguamento delle tariffe parcheggi "che ci ha consentito ricavi per 80-100 mila euro, abbiamo dato spazio all'interno dell'area aeroportuale alle aziende artigianali calabresi e siamo tornati a investire sul Cargo e l'intermodalità, una scelta strategica data la vicinanza del Porto di Gioia Tauro".

Sul settore "aviation" dove – ha precisato il numero uno della Sacal – "i margini di ricavi sono minori per via della concorrenza tra i vettori", nuove compagnie e nuove tratte sono in arrivo all'aeroporto di Lamezia: Volotea per Verona, Torino, Genova e Firenze ed anche Turkish su Istanbul.
Ma sarà tutto vero? AC
 
POLITICA / Magno scrive alla Stasi per far diventare l'aeroporto di Lamezia nuovamente scalo di rilevanza europea

Dopo la nomina della vicepresidente della giunta regionale, il consigliere regionale la stimola per una revisione della Bozza Passera

Sabato 20 Luglio 2013 - 19:25

«Cara Antonella, apprendo con entusiasmo della tua partecipazione alla prima riunione della cabina di regia chiamata ad elaborare, entro fine mese, una proposta di Piano degli aeroporti da portare poi all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni per la successiva approvazione».

Mario Magno, consigliere regionale lametino del Pdl, scrive alla vicepresidente della giunta regionale, Antonella Stasi, auspicando che l'esponente politico crotonese possa lavorare «su una probabile revisione della “Bozza Passera” che, come certamente condividerai, con scelte discutibili ed irrazionali ha relegato alcuni territori, tra cui quello calabrese, all’isolamento infrastrutturale ed all’emarginazione sociale ed economica. Non erano e non sono, infatti, accettabili le scelte in esso adottate che hanno portato ad escludere l’aeroporto di Lamezia Terme dagli scali di rilevanza UE».

Elencando i pregi dello scalo lametino (sotto osservazione di Ryanar come possibile sua base operativa, oltre 2 milioni di passeggeri in transito, un progetto di nuova aerostazione finanziato con Fondi Strutturali e che vedrà presto ultimata una pista di 1.736, 8 milioni del Pac annunciati dal Presidente Scopelliti) Magno lo reputa «una struttura che è già punto di riferimento nel Sud Italia e si candida a diventare baricentro infrastrutturale del bacino del Mediterraneo in un contesto di sinergie operative con gli scali di Crotone e Reggio Calabria».

http://www.lameziainforma.it/pgn/news.php?id=1298#.Ue7okMsayK0
 
Lamezia: Lettera aperta di Viola a Mario Magno su sviluppo aeroporto

Lunedì 22 Luglio 2013 17:50

Lamezia Terme - Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata da Riccardo Viola al consigliere regionale Mario Magno per quanto riguarda le prospettive di sviluppo sull’aeroporto di Lamezia.

“Caro Mario, quello che è accaduto nell’ultimo anno non lascia dubbi: vi è in Calabria una raffinata regia per inglobare l’aeroporto di Lamezia Terme in un’unica rete insieme con quelli di Reggio Calabria e di Crotone e presentarla come la possibilità di sviluppo della Calabria e, quindi, anche di Lamezia Terme e del lametino. Non è così ed è’ singolare la visione dell’interesse generale che si ha da parte del governo regionale, quando si tratta di Lamezia Terme e del lametino. Quando, come nella sanità, v’è necessità di avere una visione regionale e provinciale e una programmazione conseguente che non limiti Lamezia e il lametino a semplice bacino d’utenza e non convogli l’ottanta per cento delle risorse sul vicino capoluogo, allora non ci vien data risposta. Quando nella questione aeroporti della Calabria vi è la netta, conclamata, pluriennale supremazia dell’aeroporto di Lamezia Terme in confronto agli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, strutture con poca attività commerciale e grandissima capacità di assorbire risorse e di restare a galla nonostante un perenne bilancio in rosso, allora da Lamezia si deve guardare agli interessi della Regione e sacrificare l’aeroporto di Lamezia Terme pur di tentare di salvare gli scali amici di Reggio Calabria e di Crotone. No, non ci stiamo. E non crediamo che la vicepresidente Stasi, che è fortemente impegnata a salvare il suo piccolo aeroporto ove nell’ultimo periodo ha speso risorse enormi per ora inutilmente, sia la persona adatta per difendere il nostro aeroporto.

Che non avrebbe bisogno di essere difeso perché è l’unico in crescita di traffico e, fino a due anni addietro, l’unico con il bilancio in positivo a differenza degli altri due aeroporti calabresi, veri e propri pozzi mangia-soldi per milioni e milioni di euro. Sarebbe stato interessante che, oltre e prima che sul QTRP, avessi organizzato un incontro pubblico per spiegare perché l’aeroporto di Lamezia Terme, in crescita di traffico e con un bilancio sempre in equilibrio, ad un cento punto, e sempre con un traffico in incremento, presenti un bilancio in rosso per cifre consistenti, mentre l’aeroporto di Reggio Calabria, con un bilancio perennemente in rosso di decine di milioni di euro ad un certo punto mostra un bilancio positivo. E, quel “certo punto”, cade guarda caso subito prima del declassamento del nostro aeroporto e dell'innalzamento sviluppo di quello di Reggio Calabria. Questo genere di convegno avrebbe avuto grande partecipazione perché a Lamezia ancora non abbiamo capito come mai un progetto regionale che mira soprattutto a pubblicizzare gli scali di Reggio Calabria e Crotone sia stato imposto alla SACAL, diventando una sua spesa ed il reale motivo del suo deficit. Anzi abbiamo capito che la vera questione sta nel “manico”, cioè nelle società di gestione degli aeroporti, che sono vere e proprie cinghie di trasmissione di chi li nomina. Fanno cioè non gli interessi dell’ente aeroporto, bensì eseguono le decisioni interessate di chi li ha nominati e provvede a sanare deficit da sballo. E’ sostenibile ancora oggi tutto ciò? possiamo pensare che l’ente comune, provincia, regione possa farsi carico di straordinari deficit per sostenere un aeroporto perennemente con bilanci in rosso?

E, ancor di più, possiamo tollerare che con i soldi dei lametini si promuovano interessi di strutture aeroportuali con le quali dovremmo competere? Fuori la politica dagli aeroporti!Fuori la politica dall’aeroporto di Lamezia Terme! Si lavori immediatamente perché le quote in possesso degli enti pubblici a cominciare da quelle in possesso delle province in dismissione siano rese disponibili per una gestione privata, trasformandole in azionariato popolare. Anche le quote di proprietà del Comune di Lamezia Terme, che quale ente con la maggior quota di azione deve però conservare una Golden Share. Si crei una vera possibilità di crescita del nostro aeroporto che potrà essere un volano di sviluppo non solo per Lamezia Terme, ma per tutto il lametino, perché le previsioni dell’ENAV danno un traffico di 5,5 milioni di passeggeri nei prossimi venti anni. Questa è la vera sfida. Il resto, compreso la tua telecomandata esternazione mirante alla successiva dichiarazione di soddisfazione, non serve a Lamezia e al lametino. Siamo decisi nella sfida: un gruppo di cittadini lametini è disponibile a far democratica pressione sul nostro Comune perché s’imbocchi la via di promuovere una gestione privata e popolare del nostro aeroporto anche attraverso la proposta di un referendum. Tu da che parte stai? E, poiché siamo in argomento, perché non ci rassicuri che quando hai votato per il cambio del nome del nostro aeroporto hai voluto solo scherzare?".

http://www.lametino.it/Ultime/lamez...iola-a-mario-magno-su-sviluppo-aeroporto.html
 
E nel frattempo...

Lamezia Terme (Catanzaro), 26 lug. - Tra i personaggi di rilievo finiti in carcere per l'operazione contro la cosca Giampa' di Lamezia Terme c'e' anche Gianpaolo Bevilacqua, esponente di primo piano del Pdl della Provincia di Catanzaro. Bevilacqua e' vicepresidente della Sacal, la societa' di gestione dell'aeroporto di Lamezia Terme, mentre ha ricoperto fino a pochi mesi fa il ruolo di consigliere provinciale a Catanzaro, come capogruppo del Pdl. Nel suo curriculum ci sono varie esperienze nelle istituzioni, compreso alcuni incarichi di consulente del ministero delle Attivita' Produttive.
 
LAMEZIA. Aeroporto, Ass. Terra Futura: "no a Ryanair. Garanzie da Blue Panorama o continuità territoriale Alitalia"
Sabato, 27 Luglio 2013 17:46

Riceviamo e pubblichiamo:

Nella prima metà del 2011, la compagnia inglese easyJet ha abbandonato la rotta Lamezia-Roma, lasciandola all’italiana Blue Panorama che l’ha operata fino allo scorso 15 gennaio, per poi abbandonare lo scalo lametino. Dal quel giorno in poi, per chi deve spostarsi da Lamezia a Roma per via aerea c’è il monopolio Alitalia, con brutte sorprese per i portafogli dei calabresi, e gli unici fortunati sono i giovani con età compresa tra i 14 e i 25 anni, i quali hanno accesso a tariffe scontate speciali (le tariffe “Young”). Il Governatore Scopelliti ha promesso, qualche giorno fa, il ritorno della compagnia Blue Panorama a Lamezia, con voli a basso costo per Roma Fiumicino e, novità, anche per Milano Linate. Per i calabresi sono proprio due belle notizie: il primo collegamento ci permetterà di andare a Roma senza pagare cifre astronomiche, il secondo costituirà un ponte aereo a basso costo perfetto da Lamezia al capoluogo lombardo, essendo Linate l’aeroporto più vicino a Milano. Come se ciò non bastasse, il presidente di Sacal, Colosimo, ha annunciato un nuovo collegamento tra Lamezia e Roma Ciampino, operato da Ryanair.

Fin qui, tutte buone notizie. Ora guardiamo il lato “oscuro” della faccenda, quello delle brutte sorprese. Innanzitutto, Blue Panorama versa in condizioni finanziarie critiche e potrebbe non sopravvivere i prossimi mesi,brendendo quindi impossibile l’attivazione dei voli promessi da Scopelliti. Secondariamente, l’operativo dei voli Blue Panorama a Lamezia prima dell’abbandono del 15 gennaio era caratterizzato da forti ritardi, da orari non omogenei, da condizioni di accettazione dei bagagli non molto chiare e, cosa ancor più grave, dalla brutta abitudine da parte della compagnia di cambiare l’orario dei propri voli senza informare tutti i clienti. C’è chi, per esempio, si presentava in aeroporto ad un determinato orario per prendere un volo che sarebbe dovuto partire un’ora dopo, scoprendo che tale volo in realtà era partito diverse ore prima. Concludendo la carrellata dei disagi portati da questa compagnia all’utenza calabrese, c’è da dire che Blue Panorama ha già abbandonato lo scalo lametino con un preavviso che non ha permesso a noi calabresi di trovare in tempo un sostituito, e la cosa potrebbe ripetersi in futuro.

Bisogna, pertanto, agire con decisione e pretendere da Blue Panorama alcuni standard di qualità minimi da rispettare. L’utenza calabrese che va a Roma ha bisogno di puntualità, di regole trasparenti, di orari non soggetti a variazioni, tutte cose che in passato non sono state garantite. Bisogna anche impostare un orario costante per i voli, da fissare nella fascia oraria che va dalle 13 alle 15, in modo da permettere ai passeggeri in arrivo e in partenza comodi spostamenti da/per l’aeroporto. Inutile dire che la stessa politica di intransigenza dovrà essere applicata ai voli per Milano Linate, ed è altrettanto inutile aggiungere che la Regione Calabria dovrà porre condizioni tali da rendere un secondo abbandono possibile solo ed esclusivamente con un preavviso di vari mesi, in modo da permetterci di trovare un sostituto.

Se Blue Panorama non fosse capace di garantire questi standard, è necessario passare all’opzione più ovvia e utile: la continuità territoriale Alitalia, accantonando a tutti i costi l’ipotesi Ryanair. L’alternativa a Blue Panorama non può e non deve essere il monopolio Alitalia così come è ora, ma l’ex compagnia di bandiera, con i dovuti accordi, può mettere a disposizione dei clienti calabresi tante agevolazioni. Prima di osannare l’arrivo di Ryanair sulla rotta Lamezia-Roma, che potrebbe essere catastrofico per i bilanci di Sacal e potrebbe portare, a partire dal 2014, a qualche multa dell’UE per aiuti di Stato così come anticipato da Il Sole 24 Ore, bisogna valutare una delle risorse più importanti messe a disposizione da Alitalia. E’ il caso della continuità territoriale, ossia una serie di vantaggi riservati ai residenti di una determinata area (in questo caso, ai soli residenti in Calabria) che si traducono, principalmente, in una riduzione dei costi di biglietteria aerea. Grazie a queste tariffe scontate, i residenti calabresi avrebbero accesso ai voli di alta qualità di Alitalia usufruendo di tanti servizi inclusi nel prezzo senza pagare cifre astronomiche: massima flessibilità di orari con frequenze dalle 6:30 alle 23:00, trasporto gratuito di un bagaglio da stiva che le low cost invece fanno pagare, possibilità di scegliere il proprio posto a bordo gratuitamente, accesso ad un servizio clienti veramente degno di questo nome, possibilità di prendere comode coincidenze per il resto d’Italia e del mondo partendo dalla base Alitalia di Roma Fiumicino, potenziando di fatto il network messo a disposizione per i passeggeri calabresi.

La politica calabrese non può aspettare, coi tagli ripetuti di Trenitalia e le tariffe di Alitalia la situazione dei calabresi sta diventando insostenibile. Il nostro aeroporto è internazionale e gestisce anche voli intercontinentali, ma è inconcepibile per uno scalo del genere non offrire collegamenti a basso costo con la Capitale d’Italia: servono garanzie da Blue Panorama o, in alternativa, l’attivazione della continuità territoriale per risolvere una volta per tutte il problema dell’isolamento. Ryanair non serve. Infine, bisogna anche considerare la possibilità di attivare le tariffe scontate per gli Over 65 che scelgono Alitalia, le cosiddette tariffe “Senior”, non presenti a Lamezia nonostante la nostra sia una popolazione sempre più vecchia. Se è giusto offrire ai giovani senza lavoro la possibilità di spostarsi pagando poco grazie alle tariffe Young, è altrettanto giusto offrire la stessa possibilità ai pensionati calabresi.

http://www.zoomsud.it/index.php/fla...orama-o-continuita-territoriale-alitalia.html
 
Catanzaro: Sindaco, rilancio aeroporto Lamezia dipende da impegno Enti
10 Settembre 2013 - 17:39
(ASCA) - Catanzaro, 10 set - ''Il definitivo rilancio dell'aeroporto di Lamezia Terme e il conseguimento del riconoscimento di ''scalo strategico'' sono obiettivi che possono essere perseguiti solo con un forte impegno unitario degli Enti pubblici che formano la compagine societaria di Sacal. Non comprendo in pieno, per la verita', il senso della scelta compiuta dal collega Giannetto Speranza di ritirare il rappresentante del Comune di Lamezia Terme dal Consiglio d'Amministrazione della societa' aeroportuale''. Lo ha dichiarato il Sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo.

''Posso solo ribadire - aggiunge Abramo - che il sindaco di Catanzaro ripone incondizionata fiducia nel suo rappresentante che coincide, peraltro, con la figura dell'attuale presidente. La gestione del presidente Colosimo, iniziata appena sei mesi fa, non puo' neanche lontanamente essere sfiorata da sospetti ed ombre che riguarderebbero, se confermate, precedenti epoche. Anzi, si puo' ben dire che la presidenza Colosimo si sia caratterizzata per un'assoluta chiusura a qualsiasi ipotetico rischio di infiltrazioni criminali.

''Ritengo, in definitiva, che attorno alla figura prestigiosa e moralmente inattaccabile del presidente Colosimo si possa costruire un'ambiziosa politica di sviluppo dell'aeroporto, proseguendo in un'opera di risanamento dei conti gia' iniziata brillantemente in questi mesi.

''Essendo la presenza del Comune di Lamezia Terme, sul cui territorio insiste lo scalo, assolutamente indispensabile in questo processo, riterrei utile un incontro tra i sindaci delle due Citta' per una riflessione comune, anche allo scopo di evitare che l'immagine della Sacal e dell'aeroporto venga offuscata da elementi estranei all'attuale gestione''.

red/lus
 
Ladies and gentlemen, Mr. Greco:

Greco: (Terra Futura): Lamezia diventi ponte aereo tra Sicilia e Puglia


Lamezia Terme
, 6 novembre 2013 - Riceviamo e pubblichiamo.
Nel Meridione ci sono tanti collegamenti aerei interni che ignorano la Calabria: ci sono voli regolari tra Sicilia e Campania e tra Sicilia e Puglia, e ad operarli sono compagnie ben note agli utenti italiani: Alitalia, Volotea, Blue Panorama e a breve anche easyJet, che inizierà a collegare la sua base di Napoli in continua espansione con l’aeroporto Fontanarossa di Catania.
Questo mercato interno al Mezzogiorno è in continuo fermento, e la Calabria non solo è bypassata da queste rotte, ma sembra essere il motivo per il quale i collegamenti in questione esistono: la nostra regione è un ostacolo, essenzialmente geografico ma non solo, da sorvolare, da evitare a tutti i costi… chissà perché, poi. E la nostra regione ha collegamenti di questa tipologia? Fatta eccezione per i voli da Reggio Calabria a Malta, al momento la destinazione più vicina servita dai nostri aeroporti è Roma e continuiamo a rimanere esclusi da questo network tutto “Made in Sud”, se così possiamo definirlo. Aprendo una breve parentesi storica, c’è da dire che in passato ci sono stati voli tra la Calabria e la Sicilia. L’Itavia, compagnia italiana indipendente che è sempre stata una spina nel fianco per la più grande Alitalia, ha collegato il neonato aeroporto di Lamezia Terme a Catania. Di recente, Ryanair ha testato voli sulla rotta Lamezia-Trapani senza riscuotere successo, probabilmente perché l’aeroporto di Trapani è troppo periferico (si trova nell’estremo ovest della Sicilia) e probabilmente perché 190 posti, tanti quanti quelli disponibili su un aereo della Ryanair, erano troppi per una rotta del genere. Ora, il nulla. Intercettare il traffico tra Campania e Sicilia potrebbe essere molto difficile e non avrebbe molto senso, mentre la situazione diventa completamente diversa se consideriamo i collegamenti tra Sicilia e Puglia, dove la Calabria potrebbe giocare un ruolo cruciale. La compagnia italiana Blue Panorama, tramite la sua satellite low cost Blu-express, collega Palermo e Catania a Bari con aerei di tipo Boeing 737, e la mia proposta, indirizzata ai vertici della SACAL, della compagnia e della regione Calabria, è di far fare scalo a Lamezia Terme agli aerei impegnati sulla rotta Palermo-Bari, mettendo a disposizione dei passeggeri calabresi tariffe fisse tra i 35 e i 50€, tutto incluso ​(:astonished:). Per gli scali calabresi sono in arrivo grossi finanziamenti, dei quali una piccola parte di questi finanziamenti potrebbe essere destinata a questo progetto, con risultati incoraggianti.Queste nuove soluzioni di volo possono essere studiate per ridurre al minimo l’impatto sui passeggeri diretti da Palermo a Bari e viceversa: per loro, la durata di ciascun viaggio aumenterebbe di soli 45 minuti a tratta, arrivando a circa 1 ora e 55 minuti complessivi, perfettamente accettabile se consideriamo il fatto che l’alternativa, Trenitalia, per andare da Palermo a Bari pianifica un viaggio della speranza di ben 13 ore con prezzi non proprio competitivi. Ricordo a tutti che la stessa Trenitalia stima in svariate ore, con più di un cambio, la durata di un viaggio dalla nostra stazione Centrale di Sant’Eufemia alle stazioni centrali di Bari e Palermo: il bisogno di un collegamento aereo che permetta di raggiungere i due capoluogo in meno di un’ora è importante per la Calabria. Questa proposta va interpretata anche in chiave turistica: con accordi ottimali con tour operator e agenzie di viaggio, potrebbe essere possibile dirottare verso la Calabria una parte dei flussi turistici estivi che interessano le nostre regioni vicine. Pensate, per esempio, ad un pacchetto turistico che include una breve vacanza nel Salento, un’altra vacanza in Calabria, qualche altro giorno passato in Sicilia e, infine, il ritorno a casa. Anche l’itinerario inverso sarebbe possibile e, giocando bene le sue carte, la Calabria e Lamezia Terme nello specifico potrebbe diventare il ponte ideale tra Sicilia e Puglia.
Danilo Greco
Terra Futura
http://www.lameziatermenews.it/citt...diventi-ponte-aereo-tra-sicilia-e-puglia.html