Presidente ENAC Riggio : "Molti aeroporti falliranno"


torno a ripetere quello che ho detto prima, che per l'esame dei costi occorre avere una visuale che consideri tutti i costi.
se si guarda la cronologia dei messaggi penso si capisca il senso che di quello che sto dicendo.
 
pagato dalle tasse di 60 milioni di persone io sto continuando il discorso di prima di aree da 3 milioni di persone ce ne sono in giro
Pippen, mi dispiace per te, io non so dove tu viva, ma ti posso garantire che l'area con il peggiore gap infrastrutturale in tutta la UE e' proprio la zona nord di Milano. valutando il Gap come rapporto domanda (espressa in passeggeri*Km) / offerta
Milano sta messa peggio, addirittura, di Londra, che e' tutto dire!!!

Prima di considerare i costi generali si devono anche considerare i benefici generali, anche quelli che non riguardano direttamente l'area interessata.

Es: costruire un pezzo di autostrada che bypassi una grossa conurbazione (per non fare i campanilisti diciamo Firenze) si realizza qualcosa il cui beneficio si estende all'intera penisola. Spesso con piccoli interventi nelle aeree maggiormente urbanizzate ed economicamente floride (In Italia esiste solo Milano) si generano benefici per tutta la cognita' nazionale superiori ai faraonici investimenti nel quasi deserto della provincie.
 
Pippen, mi dispiace per te, io non so dove tu viva, ma ti posso garantire che l'area con il peggiore gap infrastrutturale in tutta la UE e' proprio la zona nord di Milano. valutando il Gap come rapporto domanda (espressa in passeggeri*Km) / offerta
Milano sta messa peggio, addirittura, di Londra, che e' tutto dire!!!

Prima di considerare i costi generali si devono anche considerare i benefici generali, anche quelli che non riguardano direttamente l'area interessata.

Es: costruire un pezzo di autostrada che bypassi una grossa conurbazione (per non fare i campanilisti diciamo Firenze) si realizza qualcosa il cui beneficio si estende all'intera penisola. Spesso con piccoli interventi nelle aeree maggiormente urbanizzate ed economicamente floride (In Italia esiste solo Milano) si generano benefici per tutta la cognita' nazionale superiori ai faraonici investimenti nel quasi deserto della provincie.

ti faccio una provocazione; tu ritieni ottimale la collocazione dell'aeroporto di malpensa? cinque chilometri piu' in la c'è la svizzera.

seconda provocazione: l'aeroporto è stata la scusa per fare le infrastrutture o viceversa?

comunque io volevo porre in evidenza il discorso che il concetto di fiscalità generale è
un concetto che ha sensi diversi da come lo si guarda, se lo esamino dal punto di vista
aeroportuale vedo certe cose, da un punto di vista generale vedo altre cose, era piu'
che altro una riflessione su cui bisognerebbe a mio avviso lavorare.
 
Ma anche no. Perché la fiscalità generale deve pagare l'aeroportino sotto casa? Ci sono casi (vedi isole) dove il trasporto aereo è una necessità ed anche un mezzo per confermare l'appartenenza a una comunità nazionale. Tutto il resto rimane aperto se in utile o se ci sono dei privati che hanno un interesse a finanziare operazioni in perdita. Tutto il resto si chiude senza se e senza ma.

Ovviamente è solo una mia opinione. Va sottolineato, come viene fatto in altri post, che in molti casi la fiscalità generale ha già pagato per intero l'investimento per cui buttarlo alle ortiche non è comunque un esempio di buona gestione della cosa pubblica. Ripeto, io distinguo tra infrastruttura e gestore.

Quello che richiede immediata attenzione è solo stato di alcune società di gestione che, quando va bene, bruciano risorse solitamente del territorio. Serve una soluzione (io facevo l'esempio di AENA) che salvaguardi l'infrastruttura e cancelli le società di gestione in perenne perdita. Considerate che in perdita vanno regolarmente anche i gestori di aeroporti come Alghero, Trapani o Lamezia che di traffico ne avrebbero (almeno sulla carta) a sufficienza.

Il MIT spinge per l'aggregazione a livello di holding per cui un'altra opzione potrebbe essere quella di "convincere" alcuni grandi a prendersi qualche regionale (che probabilmente gli costerebbe come l'investimento annuale in cartoline natalizie), dirottarci un po' di traffico a basso yield, rinegoziare gli accordi con gli altri vettori e sostiuire CdA/Management/nominated persons.

Se negli aeroporti regionali invece tornassero le pecore, poi costerebbe davvero tanto (sempre alla fiscalità generale) rimetterli in pista.
 
Ovviamente è solo una mia opinione. Va sottolineato, come viene fatto in altri post, che in molti casi la fiscalità generale ha già pagato per intero l'investimento per cui buttarlo alle ortiche non è comunque un esempio di buona gestione della cosa pubblica. Ripeto, io distinguo tra infrastruttura e gestore.

Quello che richiede immediata attenzione è solo stato di alcune società di gestione che, quando va bene, bruciano risorse solitamente del territorio. Serve una soluzione (io facevo l'esempio di AENA) che salvaguardi l'infrastruttura e cancelli le società di gestione in perenne perdita. Considerate che in perdita vanno regolarmente anche i gestori di aeroporti come Alghero, Trapani o Lamezia che di traffico ne avrebbero (almeno sulla carta) a sufficienza.

Il MIT spinge per l'aggregazione a livello di holding per cui un'altra opzione potrebbe essere quella di "convincere" alcuni grandi a prendersi qualche regionale (che probabilmente gli costerebbe come l'investimento annuale in cartoline natalizie), dirottarci un po' di traffico a basso yield, rinegoziare gli accordi con gli altri vettori e sostiuire CdA/Management/nominated persons.

Se negli aeroporti regionali invece tornassero le pecore, poi costerebbe davvero tanto (sempre alla fiscalità generale) rimetterli in pista.
Continuo a non essere d'accordo. Già oggi, di fatto, lo Stato incassa pochissimo dalle concessioni aeroportuali (questo vale per tutti, grandi e piccoli) e questa è già di per sé una fonte di sovvenzione. A questo aggiungiamo che, per ragioni storiche, la finanza locale è sostanzialmente finanza derivata, per cui comunque ricade, salvo i casi più eclatanti che però riguardano il sistena sanitario e non le altre spese, sulla fiscalità generale. Questo è a maggior ragione vero quando si parla di comuni, che di fatto con l'abolizione dell'IMU prima casa non hanno più entrate fiscali consistenti ma solo trasferimenti dallo Stato.
Al solito, se i soldi fossero privati, non vedrei grossi problemi nella strutturazione di un piano aeroportuale che vede, tanto per fare un esempio, un aeroporto ogni 50 chilometri scarsi in Val Padana. Ma dato che i soldi vengono erogati da uno Stato che ha un deficit pari a circa il 130% del PIL, e dove la pressione fiscale ha raggiunto livello ormai difficilmente sopportabili, direi che sarbbe ora di ripensare seriamente a quali aeroporti tenere in vita e quali lasciare al loro triste destino di pascoli per pecore.
 
Continuo a non essere d'accordo. Già oggi, di fatto, lo Stato incassa pochissimo dalle concessioni aeroportuali (questo vale per tutti, grandi e piccoli) e questa è già di per sé una fonte di sovvenzione. A questo aggiungiamo che, per ragioni storiche, la finanza locale è sostanzialmente finanza derivata, per cui comunque ricade, salvo i casi più eclatanti che però riguardano il sistena sanitario e non le altre spese, sulla fiscalità generale. Questo è a maggior ragione vero quando si parla di comuni, che di fatto con l'abolizione dell'IMU prima casa non hanno più entrate fiscali consistenti ma solo trasferimenti dallo Stato.
Al solito, se i soldi fossero privati, non vedrei grossi problemi nella strutturazione di un piano aeroportuale che vede, tanto per fare un esempio, un aeroporto ogni 50 chilometri scarsi in Val Padana. Ma dato che i soldi vengono erogati da uno Stato che ha un deficit pari a circa il 130% del PIL, e dove la pressione fiscale ha raggiunto livello ormai difficilmente sopportabili, direi che sarbbe ora di ripensare seriamente a quali aeroporti tenere in vita e quali lasciare al loro triste destino di pascoli per pecore.

Aggiungo un bit prendendo ad esempio l'aeroporto di Alghero, visto che è stato citato. AHO è stato privatizzato grazie ad un ottimo Assessore ai Trasporti della Regione Sardegna.
Era in perenne perdita, e la privatizzazione è stata avversata da tutta la politica locale e, strumentalmente, dall'opposizione di Forza Italia in Regione.
Philip Dick scriveva che occorre una soluzione che salvaguardi l'infrastruttura e cancelli le società di gestione in perenne perdita.

Nel caso di Alghero la privatizzazione della società di gestione andava in questa direzione.
Poi però leggo qualche giorno fa: "Low cost, la Giunta batte un colpo. 40 milioni in quattro anni sulla destagionalizzazione". http://notizie.alguer.it/n?id=123549
In sintesi:
- l'Assessore ai Trasporti si libera della SOGEAAL in perenne perdita (ma con un utile serbatoio di voti di inestimabile valore => nota a margine...).
- Ryanair se ne va, leva le tende e chiude la base. E per tornare vuole soldi.
- La politica tutta, e dico tutta, pressa a tal punto la Regione che saltano fuori 40 milioni per apparecchiare un lauto pranzo da servire con portate assai deliziose all'amico Michael, desideroso di sedere al tavolo con voluttà, purché nel piatto vi sia almeno qualche foglia d'oro (edibile o no poco importa, basta che sia iscrivibile a bilancio come soldo reale, sonante ed esigibile).

Insomma:
1) senza le società di gestione non può esistere un'infrastruttura (sono i due lati di una inscindibile medaglia);
2) anche quando le società di gestione non sono più pubbliche c'è il rischio, o l'opportunità a seconda dei punti di vista, di sperperare soldi pubblici in comarketing o stratagemmi affini.

Chiudiamoli 'sti aeroporti inutili.
 
lo stato nel piano aeroporti deve collegare i tre aeroporti maggiori con l'alta velocità.
ci vorranno si e no 12 miliardi.

con quei 12 miliardi allora dalli al turismo per il comarketing 600 milioni all'anno per venti anni
e la spagna dal punto di vista turistico la vedi col binocolo pero' dallo specchietto retrovisore,
adottando le stesse strategie utilizzate da quest'ultima.
Solo che con il turismo ci fai anche il 2% del pil, con 12 miliardi spesi in alta velocità per il
collegamento dei mitici tre aeroporti ci fai i soldi in borsa puntando sulle aziende costruttrici
e basta.

tutto dipende da cosa si intende per investimento.
 
lo stato nel piano aeroporti deve collegare i tre aeroporti maggiori con l'alta velocità.
ci vorranno si e no 12 miliardi.

con quei 12 miliardi allora dalli al turismo per il comarketing 600 milioni all'anno per venti anni
e la spagna dal punto di vista turistico la vedi col binocolo pero' dallo specchietto retrovisore,
adottando le stesse strategie utilizzate da quest'ultima.
Solo che con il turismo ci fai anche il 2% del pil, con 12 miliardi spesi in alta velocità per il
collegamento dei mitici tre aeroporti ci fai i soldi in borsa puntando sulle aziende costruttrici
e basta.

tutto dipende da cosa si intende per investimento.
Mi sembra che tu non abbia molto idea di cosa sia la Spagna dal punto di vista turistico. Ti dò solo un dato. Nei 100 chilometri fra Malaga ed Estepona ci sono il triplo dei campi da golf di tutto il Sud Italia.
 
quindi con questa risposta possiamo continuare a fare l'AV per collegare
milano roma e venezia perchè ci sono un sacco di campi da golf in spagna

da qualche parte si deve partire, se si parte adesso con un granello di sabbia
tra un po ci sarà una duna, altrimenti domani ci sarà un altro problema
e non faro' un caxxo neanche domani.
 
comunque il sud italia non è indicato per il confronto; inoltre in spagna ci sono numerose case di
proprietà di stranieri che, nel calcolo statistico dell'istituto di statistica spagnolo, vengono conteggiati
tra le presenze turistiche al momento del varco (in uscita) della frontiera a differenza dell'italia che
non classifica le abitazioni private (tranne il veneto sicuramente) e quindi non figurano tra le presenze
turistiche.
 
quindi con questa risposta possiamo continuare a fare l'AV per collegare
milano roma e venezia perchè ci sono un sacco di campi da golf in spagna

da qualche parte si deve partire, se si parte adesso con un granello di sabbia
tra un po ci sarà una duna, altrimenti domani ci sarà un altro problema
e non faro' un caxxo neanche domani.

Per l'appunto, con l'AV costruisci il futuro infrastrutturale del nostro paese, con quel che tu perori spendi soldi senza alcun campo da golf in Italia = soldi buttati senza alcun investimento privato in cambio.
 
quelli sono turisti stranieri che abitano li il mercato delle seconde in spagna è molto sviluppato,
non ho mai visto da bologna e milano centinaia di persone in partenza con la mazza da golf
preferita e la sacca.
 
U
quindi con questa risposta possiamo continuare a fare l'AV per collegare
milano roma e venezia perchè ci sono un sacco di campi da golf in spagna

da qualche parte si deve partire, se si parte adesso con un granello di sabbia
tra un po ci sarà una duna, altrimenti domani ci sarà un altro problema
e non faro' un caxxo neanche domani.
Non si deve partire dagli aeroporti (in Costa del Sol ne hanno uno e basta e avanza) ma dalle strutture ricettive, che non vengono costruire dallo Stato ma dai privati con l'autorizzazione degli enti pubblici preposti. Da noi invece si fa di tutto per impedire di costruire le strutture private ma si buttano vagonate di soldi pubblici.
 
quelli sono turisti stranieri che abitano li il mercato delle seconde in spagna è molto sviluppato,
non ho mai visto da bologna e milano centinaia di persone in partenza con la mazza da golf
preferita e la sacca.

Io sì, sui voli per AGP e per Agadir
 
quelli sono turisti stranieri che abitano li il mercato delle seconde in spagna è molto sviluppato,
non ho mai visto da bologna e milano centinaia di persone in partenza con la mazza da golf
preferita e la sacca.

Il golf è un esempio. In Italia non ci sono investimenti privati che contribuiscano ad intercettare un turismo altospendente.
In Italia tutti i territori chiedono soldi a fondo perduto allo Stato. A partire dall'aeroportino.
Dall'altra parte abbiamo cittadini onesti che scordano di emettere scontrini e pagare l'IVA. Non è colpa loro, sono smemorati. E lo Stato non gli passa neppure gratis gli integratori di memoria.
Nel Sud ci sono più pensioni, ostelli e bed and breakfast di cristiani residenti. Spuntano come funghi. Sarebbe bello se la Finanza li visitasse con assidua frequenza.

Insomma.... Continuo a preferire un investimento sull'AV o in qualunque infrastruttura utile alla gentile elargizione a fondo perduto di 600 mio € annui da te perorata qualche post sopra.
 
In Spagna si evade quanto in Italia, stato spende una marea di denaro in opere inutili proprio come in Italia ed esistono aeroportini inutili come qui. Solo che nel paese iberico l'iniziativa privata e' corteggiata, si pagano molte tasse, la giustizia funziona e non c'e' burocrazia come qui.
La Spagna cresce al 3%, l'Italia allo 0,9 fatevi 2 conti.
 
ti faccio una provocazione; tu ritieni ottimale la collocazione dell'aeroporto di malpensa? cinque chilometri piu' in la c'è la svizzera.

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Una buona parte di Svizzera usa MXP per i propri spostamenti, inoltre, se guardi la foto satellitare della conurbazione milanese vedrai che il comune di Milano e' la punta sud di quella grande conurbazione a forma di W che e' la metropoli di Milano. Malpensa sta messa abbastanza bene, se solo non fosse cosi difficile attraversare quella barriera che sono i tre rami della W (Varese, ComoLecco e Bergamo) e se le nuove autostrade non costassero cosi tanto.
Perquanto riguarda AGP (ho abitato li vicino 1 anno e mezzo) si c'e' tanto turismo, ma cosa lascia il turismo da quelle parti? Avete presente in che stato sia l'Andalusia? Quanta gente campa di piccolo contrabbando e/o spaccio da quelle parti?