Linate e' un dettaglio che verra' affrontato con chi investira' su Milano e non con chi trova scuse per andarsene senza senso.
BA? Uhella!
BA? Uhella!
Piano contenimento perdite AZ
- Autore Discussione Mauro@GOA
- Data d'inizio
ma una seria compagnia a lungo raggio, che fa' concorrenza ad AZ da MXP,e' cosi folle pensarlo!?tutta questa biblica discussione non ha senso !!! se AZ realmente vuole spostare su FCO le sue attivita' faccia pure!Milano merita' di piu' di un'Alitalia| Cari Milanesi dove e' il problema? Personaggi come Richard Branson a basare una compagnia a lungo raggio su MXP non ci penserebbe 2 volte e sarebbe capace anche organizzare un federaggio da vari aeroporti italiani!
Non credo proprio che finchè AZ sarà pubblica potrà essere proposto un abbandono o un ridimensionamento di MXP.Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI
Guarda che se il piano di una Major (AZ) all'alba del 2007 scopre che il suo unico buziness plan prevede d iseguire solo il traffico turistico perche' solo li vede il suo futuro be' che dire, s'accomodi pure and good luck!
Schisano pero' dovra' spiegare al governo su quale parametri abbandona il povero nord Italia e li prevedo dolori....
Un Governo che perde consensi su consensi nel Nord Italia e che sta cercando di inventarsi qualsiasi cosa per recuperarlo non credo proprio che darebbe il benestare ad una operazione del genere...
Ma sinceramente come ho detto prima il fatto che AZ possa sparire da Milano sarebbe senz'altro un bene nel lungo periodo. Se poi bisognerà fare sempre scalo per andare ovunque beh, pazienza, farlo con AZ o con altri meglio con altri.Citazione:Messaggio inserito da BAlorMXP
Esageruma mia...
Se poi AZ riesce a tirare avanti e sistemarsi coi P2P da FCO tanto di guadagnato pure per lei
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE
Non credo proprio che finchè AZ sarà pubblica potrà essere proposto un abbandono o un ridimensionamento di MXP.Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI
Guarda che se il piano di una Major (AZ) all'alba del 2007 scopre che il suo unico buziness plan prevede d iseguire solo il traffico turistico perche' solo li vede il suo futuro be' che dire, s'accomodi pure and good luck!
Schisano pero' dovra' spiegare al governo su quale parametri abbandona il povero nord Italia e li prevedo dolori....
Un Governo che perde consensi su consensi nel Nord Italia e che sta cercando di inventarsi qualsiasi cosa per recuperarlo non credo proprio che darebbe il benestare ad una operazione del genere...
Giustissimo, infatti ho anche scritto che questa operazione di Schisano potrebbe rivelarsi un boomerang...
La cosa che sta' facendo tracolare parecchie persone e' non solo la riduzione dei voli intercontinentali da MXP (dicendo che non sono profittevoli quando in realta' non rinnovano i leasing..) ma quello di eliminare le macchine di federaggio per aprire (ora!) voli point to point da altre citta' italiane per altre destinazioni europee...cosa che ci starebbe se la flotta fosse il doppio ma cosi...!
Questo sarebbe il piano per risparmiare....? Pazzesco...!
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE
Non credo proprio che finchè AZ sarà pubblica potrà essere proposto un abbandono o un ridimensionamento di MXP.Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI
Guarda che se il piano di una Major (AZ) all'alba del 2007 scopre che il suo unico buziness plan prevede d iseguire solo il traffico turistico perche' solo li vede il suo futuro be' che dire, s'accomodi pure and good luck!
Schisano pero' dovra' spiegare al governo su quale parametri abbandona il povero nord Italia e li prevedo dolori....
Un Governo che perde consensi su consensi nel Nord Italia e che sta cercando di inventarsi qualsiasi cosa per recuperarlo non credo proprio che darebbe il benestare ad una operazione del genere...
Come non quotarti. E' un governo che da parecchio tempo sta perdendo credibilità al nord e la via d'escita non sarà certo il fatto che AZ rimanga a Malpensa, ma di certo dovesse accadere il contrario sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso.
Come dissi l'altro ieri, questa sta' diventando la guerra tra Polo ed Unione anche se avra' straschichi trasversali non indifferenti sia destra che a sinistra.
Piuttosto pensassero di trovare un acquirente per AZ, in realta' con la storia MXP-FCO si vuole spostare l'attenzione, la miccia s'e accesa in casa AZ e non e' un caso...
Intanto leggo su televideo Rai che, secondo "THE TIMES" i 2 fondi americani che hanno lasciato l'asta,sarebbero disposti a rientrare con nuove offerte a patto di poter trattare in maniera diretta con il sindacato sulla questione del personale.
parlassero con tutti ma non con i piloti dell'AMPAC dato che si sono disegnati, assieme a Schisano, un piano di esuberi che contemplano tutti eccetto loro...
Già già[:301]Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI
parlassero con tutti ma non con i piloti dell'AMPAC dato che si sono disegnati, assieme a Schisano, un piano di esuberi che contemplano tutti eccetto loro...
Che poi l'idea di aprire alcune rotte dalle minibasi era di Cimoli, solo che lo prevedeva in avanti magari utilizzando Volare e non togliendo il federaggio da MXP o meglio distruggendosi l'Hub AZ. (Capirei un trasferimeto a FCO...).
Ora che l'AMPAC s'e' disegnato un suo piano (senza esuberi) gli altri (gli esuberandi) che fanno..non reagiscono....? [:301]
Ora che l'AMPAC s'e' disegnato un suo piano (senza esuberi) gli altri (gli esuberandi) che fanno..non reagiscono....? [:301]
(Intervallo)
-Funny AliTaglia-
Se per una qualsiesi ragione (...) AZ non potesse piu' operare su LIN hanno gia' pronto un comunicato dove ci spiegheranno che la rotta non era.... remunerativa.....[:308]
-Funny AliTaglia-
Se per una qualsiesi ragione (...) AZ non potesse piu' operare su LIN hanno gia' pronto un comunicato dove ci spiegheranno che la rotta non era.... remunerativa.....[:308]
Dreams are my reality...
Cerchiamo di essere realisti: dall'oggi al domani nessuno si fionda da un aeroporto ad un altro. E poi chi ti dice che i vari vettori interessati a MXP ottengano le frequenze per effettuare voli intercontinentali verso destinazioni che non siano gli USA.
Citazione:Messaggio inserito da BAlorMXP
Citazione:Messaggio inserito da I-VALE
Non credo proprio che finchè AZ sarà pubblica potrà essere proposto un abbandono o un ridimensionamento di MXP.Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI
Guarda che se il piano di una Major (AZ) all'alba del 2007 scopre che il suo unico buziness plan prevede d iseguire solo il traffico turistico perche' solo li vede il suo futuro be' che dire, s'accomodi pure and good luck!
Schisano pero' dovra' spiegare al governo su quale parametri abbandona il povero nord Italia e li prevedo dolori....
Un Governo che perde consensi su consensi nel Nord Italia e che sta cercando di inventarsi qualsiasi cosa per recuperarlo non credo proprio che darebbe il benestare ad una operazione del genere...
Come non quotarti. E' un governo che da parecchio tempo sta perdendo credibilità al nord e la via d'escita non sarà certo il fatto che AZ rimanga a Malpensa, ma di certo dovesse accadere il contrario sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso.
Un governo non perde credibilità a causa di un aeroporto!
L'emorragia di consensi non la determina MXP. Cerchiamo veramente di essere realisti perchè altrimenti si è veramente molto poco credibili
Citazione:Messaggio inserito da TG945
Dreams are my reality...
Cerchiamo di essere realisti: dall'oggi al domani nessuno si fionda da un aeroporto ad un altro. E poi chi ti dice che i vari vettori interessati a MXP ottengano le frequenze per effettuare voli intercontinentali verso destinazioni che non siano gli USA.
Cos'e'? Cornuti e mazziati? Alitalia (la compagnia di tutti gli italiani...) lascia il secondo scalo italiano e poi bisogna pure vedere se ci sono slots per altre compagnie? Gli lasciamo pure i diritti? Tutto ha un limite alla decenza......
Alitalia, slitta il piano anti-Malpensa
Il consiglio rinvia la decisione sui tagli. Il ministro Bianchi: "Lunedì vertice sulla crisi"
ARMANDO ZENI
MILANO
Due ore di discussione. E poi il rinvio, per le decisioni sul nuovo piano industriale, al prossimo consiglio d’amministrazione di Alitalia che si terrà il prossimo venerdì. Insomma, altri sette giorni di tempo per definire cosa fare e quali tagli nelle rotte e nei collegamenti rendere operativi per migliorare la drammatica situazione finanziaria di una compagnia che continua a perder un milione e mezzo di euro al giorno. Ma da quanto filtra, nemmeno dal prossimo cda del 27 luglio dovrebbe uscire la decisione finale sulle linee guida immaginate dal superdirettore Giancarlo Schisano. Serve più tempo per valutare meglio la razionalizzazione delle rotte, tant’è che il limite temporale di cui si parla, per il decollo del nuovo piano industriale, si colloca tra fine estate e inizio autunno. «Ne parliamo lunedì», si è limitato a dire da Palermo il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi. Mentre per il sindacato Piloti Italiani Uniti è «inaccettabile parlare di liquidazione di Alitalia». Così in una nota, il sindacato Piu, a cui aderiscono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Piloti e Unione piloti, considera «il fallimento dell’asta per la privatizzazione di Alitalia un evento gravissimo le cui responsabilità vanno ricercate nelle modalità fumose, poco trasparenti e mai condivise con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le quali il Governo ha gestito l’intera gara negli ultimi sette mesi.
Nel frattempo, ovviamente, si intrecciano le possibili soluzioni sul fronte azionario dopo che il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha ribadito che, dopo lo stop della gara con il ritiro di tutti i pretendenti, l’unica alternativa al fallimento, resta la cessione di Alitalia. L’idea è quella di avviare una seconda gara, con regole precise e trasparenti ma molto meno rigide di quelle che hanno costretto alla fuga tutti i precedenti concorrenti. Un secondo tempo che vederebbe partecipare, forse, alcuni dei precedenti concorrenti ma soprattutto scendere in lizza nuovi competitor: e qui, al di là delle smentite, si riparla di Air France e di Lufthansa.
Intanto, anche per rendere più appetibile quell’Alitalia che continua a perdere tutt’ora 1,6 miliardi di euro al giorno, ecco che si studia il nuovo piano industriale targato Schisano il cui nocciolo duro è quello di tagliare i costi insostenibili di rotte scarsamente frequentate e migliorare la profittabilità di quelle più redditizie. L’operatività di questo nuovo riposizionamento di Alitalia dovrebbe partire da settembre. E dovrebbe confermare le indiscrezioni apparse nelle ultime ore sulla chiusura di alcune rotte intercontinentali, soprattutto verso l’Estremo Oriente, e sull’intensificazione della frequenza di collegamenti interni: una scelta destinata a produrre un forte ridimensionato di Malpensa rispetto a Fiumicino.
Gran parte dei tagli riguarderanno infatti proprio l’hub milanese da dove oggi parte il 60% circa dei voli intercontinentali della compagnia tricolore: l’unico volo giornaliero Alitalia per la Cina (il Milano-Shanghai), per esempio, ma anche parecchie altre rotte destinazione Oriente. Il ridimensionamento di Malpensa, secondo le ipotesi più accreditate, potrebbe arrivare fino al 30% rispetto ad oggi. Per contro verrebbe potenziato lo scalo romano di Fiumicino dove potrebbero essere riportati alcuni collegamenti (verso l’America e verso altre città europee) e concentrato tutto il traffico cosidetto in arrivo verso l’Italia, traffico a forte connotazione turistica. A Piazza Affari, intanto, dopo il tonfo di ieri legato al fallimento della gara, Alitalia ha guadagnato lo 0,71% a 0,75 euro, ma il rialzo sarebbe legato solo a movimenti tecnici dopo le ultime sedute negative.
Il consiglio rinvia la decisione sui tagli. Il ministro Bianchi: "Lunedì vertice sulla crisi"
ARMANDO ZENI
MILANO
Due ore di discussione. E poi il rinvio, per le decisioni sul nuovo piano industriale, al prossimo consiglio d’amministrazione di Alitalia che si terrà il prossimo venerdì. Insomma, altri sette giorni di tempo per definire cosa fare e quali tagli nelle rotte e nei collegamenti rendere operativi per migliorare la drammatica situazione finanziaria di una compagnia che continua a perder un milione e mezzo di euro al giorno. Ma da quanto filtra, nemmeno dal prossimo cda del 27 luglio dovrebbe uscire la decisione finale sulle linee guida immaginate dal superdirettore Giancarlo Schisano. Serve più tempo per valutare meglio la razionalizzazione delle rotte, tant’è che il limite temporale di cui si parla, per il decollo del nuovo piano industriale, si colloca tra fine estate e inizio autunno. «Ne parliamo lunedì», si è limitato a dire da Palermo il ministro ai Trasporti, Alessandro Bianchi. Mentre per il sindacato Piloti Italiani Uniti è «inaccettabile parlare di liquidazione di Alitalia». Così in una nota, il sindacato Piu, a cui aderiscono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Piloti e Unione piloti, considera «il fallimento dell’asta per la privatizzazione di Alitalia un evento gravissimo le cui responsabilità vanno ricercate nelle modalità fumose, poco trasparenti e mai condivise con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, con le quali il Governo ha gestito l’intera gara negli ultimi sette mesi.
Nel frattempo, ovviamente, si intrecciano le possibili soluzioni sul fronte azionario dopo che il ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa ha ribadito che, dopo lo stop della gara con il ritiro di tutti i pretendenti, l’unica alternativa al fallimento, resta la cessione di Alitalia. L’idea è quella di avviare una seconda gara, con regole precise e trasparenti ma molto meno rigide di quelle che hanno costretto alla fuga tutti i precedenti concorrenti. Un secondo tempo che vederebbe partecipare, forse, alcuni dei precedenti concorrenti ma soprattutto scendere in lizza nuovi competitor: e qui, al di là delle smentite, si riparla di Air France e di Lufthansa.
Intanto, anche per rendere più appetibile quell’Alitalia che continua a perdere tutt’ora 1,6 miliardi di euro al giorno, ecco che si studia il nuovo piano industriale targato Schisano il cui nocciolo duro è quello di tagliare i costi insostenibili di rotte scarsamente frequentate e migliorare la profittabilità di quelle più redditizie. L’operatività di questo nuovo riposizionamento di Alitalia dovrebbe partire da settembre. E dovrebbe confermare le indiscrezioni apparse nelle ultime ore sulla chiusura di alcune rotte intercontinentali, soprattutto verso l’Estremo Oriente, e sull’intensificazione della frequenza di collegamenti interni: una scelta destinata a produrre un forte ridimensionato di Malpensa rispetto a Fiumicino.
Gran parte dei tagli riguarderanno infatti proprio l’hub milanese da dove oggi parte il 60% circa dei voli intercontinentali della compagnia tricolore: l’unico volo giornaliero Alitalia per la Cina (il Milano-Shanghai), per esempio, ma anche parecchie altre rotte destinazione Oriente. Il ridimensionamento di Malpensa, secondo le ipotesi più accreditate, potrebbe arrivare fino al 30% rispetto ad oggi. Per contro verrebbe potenziato lo scalo romano di Fiumicino dove potrebbero essere riportati alcuni collegamenti (verso l’America e verso altre città europee) e concentrato tutto il traffico cosidetto in arrivo verso l’Italia, traffico a forte connotazione turistica. A Piazza Affari, intanto, dopo il tonfo di ieri legato al fallimento della gara, Alitalia ha guadagnato lo 0,71% a 0,75 euro, ma il rialzo sarebbe legato solo a movimenti tecnici dopo le ultime sedute negative.
Qui non si tratta di una aeroporto. Qui si tratta delle strategie della compagnia di bandiera (o di quel che ne resta) nei confronti del principale tessuto produttivo italiano!
Mi fai degli esempi su come essere realisti e credibili?
Magari non pompando tutto come fanno altri. Realisti significa non prendere come oro colato il fatto che 30 persone vengano in visita alla Malpensa per vedere l'aeroporto e questo si dovrebbe tradurre in un immediato arrivo di un'altra major al posto di AZ. Lo sapete meglio di me che per fare un hub ci vogliono aerei, aerei ed ancora aerei. Dove li prenderebbe questo vettore estero tali aeromobili? Mi sembra che diverse persone si lascino trasportare solo dall'euforia. La vicenda MXP-AZ mi sembra il classico tentativo da parte di un ente aeroportuale di impedire la partenza di AZ minacciando l'arrivo di nuovi vettori. Essere realisti significa evitare di scrivere che tanto AZ se ne può andare perchè Air Italy è pronta a sostituirla(Con i pochi aeromobili che ha).
Per quello che mi riguarda io ho detto "col tempo" sarà meglio, meglio "ripartire da zero che continuare con un malato terminale", e col tempo non significa 6 mesi-1 anno significa almeno 5-6 anni, poco alla volta. Ma io la vedo come unica soluzione, e per questo mi son convinto di dire "AZ, su da doss".
Poniamo che una grande major sia interessata a MXP (per come la vedo io la migliore sarebbe BA), è ovvio che non arriverà mai fra 6 mesi basando 80 aerei a Milano, magari nemmeno 1. E' una cosa che deve essere fatta col tempo visto che ci sono altri ostacoli. Però penso che poco alla volta si possa costruire qualcosa di importante, senza AZ.