Perché un MXP-IST AZ non vale 49,50 euro, nemmeno viaggiando in Business Class


Malpensante, che pure è CFA quindi in teoria un cliente importante per AZ, vi ha forse omesso le molte telefonate, fax ecc pee ottenere quello che gli spettava di diritto.
L' avevo scritto nelle prime pagine di questo lungo thread.
Il punto più importante secondo me è un altro. Indipendentemente da quanto poco abbia pagato il biglietto il disagio è stato forte. Quando ho reclamato i diritti miei e degli altri pax sono stato portato via dalla Polizia, una cosa che non perdonerò MAI ad Alitalia.

Io ho presentato un reclamo con tutti i crismi e ho avuto quanto mi spettava, ma sono sicuro che ben pochi altri passeggeri abbaino avuto il risarcimento dei danni. Secondo me ENAC avrebbe dovuto obbligare Alitalia a rimborsare tutti i passeggeri, non solo chi ha presentato reclamo. Questo è il principio che sta dietro alla class action.

Se certi giochetti costassero cari i vettori starebbero molto attenti a non finire nei guai, invece adesso al massimo si rimborsa solo qualche puntiglioso rompiballe come me e l' immancabile avvocato.
 
L' avevo scritto nelle prime pagine di questo lungo thread.
Il punto più importante secondo me è un altro. Indipendentemente da quanto poco abbia pagato il biglietto il disagio è stato forte. Quando ho reclamato i diritti miei e degli altri pax sono stato portato via dalla Polizia, una cosa che non perdonerò MAI ad Alitalia.

Sai che sono stato tra i primi a riconoscere l'enormità del disagio da te (e dagli altri) subito in quell'occasione, ma mi chiedo e ti chiedo senza polemica: in che forma hai reclamato i tuoi diritti all'addetto lì presente? Sei davvero sicuro di non aver esagerato nei modi? Perchè è stata chiamata la polizia (cosa assolutamente non standard)? Prova a minacciare un addetto aeroportuale a LHR, dicendogli che gli fai una foto col telefonino e poi vedi che succede.

Anche nel modo di protestare ci sono dei limiti, tu sei sicuro di non averli superati?
 
Sai che sono stato tra i primi a riconoscere l'enormità del disagio da te (e dagli altri) subito in quell'occasione, ma mi chiedo e ti chiedo senza polemica: in che forma hai reclamato i tuoi diritti all'addetto lì presente? Sei davvero sicuro di non aver esagerato nei modi? Perchè è stata chiamata la polizia (cosa assolutamente non standard)? Prova a minacciare un addetto aeroportuale a LHR, dicendogli che gli fai una foto col telefonino e poi vedi che succede.

Anche nel modo di protestare ci sono dei limiti, tu sei sicuro di non averli superati?

Quoto al 100%
 
Mi sembra la classica domanda che si fa nei processi per stupro: "Sicura che non avevi la gonna troppo corta e che non gli hai fatto l' occhiolino?"

Infatti, dopo, l' impiegato mi ha pubblicamente chiesto scusa e mi ha chiesto di non fargli avere grane. Ai poliziotti ho subito chiesto di farmi sapere il di lui nome e cognome, che avrei reclamato con Alitalia. Il pirla ha capito che chiamando la Polizia aveva formalizzato la cosa e che io avrei comunque avuto in mano, se denunciato veramente, una copia della denuncia con il suo nome e cognome. Avevo anche decine di testimoni... quando se n' è accorto è diventato un agnellino. Gentlemen's agreement: lui mi ha mandato allo Sheraton insieme ai pax di prima e mi ha messo sul primo volo per Roma, io non l' ho segnalato ad Alitalia.
 
Quoto al 100%

Anche io mi trovo d'accordo in linea di massima, vorrei però fare anche un paio di precisazioni in generale.

Quando accade che un volo venga ritardato, ancora ritardato, ancora ritardato e alla fine dopo magari 4 ore di attesa, definitivamente cancellato, la situazione che si va a creare ha del surreale.

Da una parte lo scalo o chi rappresenta la compagnia che sa di dover offrire una soluzione ma sa anche che ogni passeggero ha esigienze diverse, e 100 persone da dover ricollocare non sono uno scherzo. Va anche detto che ci sono delle precise norme da rispettare ma che spesso non sono completamente "apprese" dagli addetti di scalo.
Dall'altro lato ci sono i pax imbufaliti che innanzitutto si sentono presi per i fondelli, sono incaxxati perchè hanno perso il volo, la vacanza, l'appuntamento di lavoro, e quanto altro.

Il miglior modo di operare in questi casi, a mio avviso, è quello di offrire un servizio il più velocemente possibile e dedicato al passeggero. Le informazioni vanno date nella più larga misura possibile, non è che possiamo liquidare tutti con "partite domattina". Bisogna anche informare da subito i pax di tutte le possibilità di rimborso e/o indennizzo a cui hanno diritto. E questo lo si fa per due motivi: primo perchè se ne hanno davvero diritto siamo noi a doverglielo far presente, secondo perchè in una situazione molto tesa spesso si riesce a mitigare il clima "offrendo" qualcosa al cliente arrabbiato.

E quindi gli operatori di scalo si trovano davanti 100 persone nere come la pece che urlano e protestano, sanno di dover fare qualcosa in poco tempo, e magari la compagnia aerea non ti risponde ne al telefono ne al telex per comunicarti come intende procedere, insomma una bella gatta da pelare.
C'è anche il problema della lingua, perchè non tutti i pax sono italiani, non tutti i dipendenti alitalia all'estero parlano un italiano fluente, e non tutti quanti in generale sanno l'inglese in modo adeguato, passeggeri in primis, quindi in una situazione simile, senza l'assistenza immediata del vettore alle nostre spalle che ci comunica le sue direttive, senza poter comunicare in modo corretto, ragazzi secondo me non c'è via di scampo per nessuno.
Quindi a mio avviso la situazione di crisi la si deve comunque gestire al meglio delle possibilità, e se la gente davvero non ne vuole sapere la chiamo anche io la polizia statene pur certi (non voglio mica fare la fine di un collega di torino al quale qualche anno fa è stato strappato un pezzo di orecchio a morsi!). Poi però l'assistenza clienti che viene dopo, cioè che gestisce il reclamo e l'eventuale richiesta rimborso, deve essere rapida e precisa, è questo secondo me che fa davvero la differenza. Se uno invece si trova a dover inviare raccomandate per 3 mesi, passare interminabili ore al telefono, inviare decine di fax e ripetere sempre le stesse cose a 20 operatori diversi, capite bene che alla fine con quel vettore non ci vola più nemmeno gratis.
 
Quando accade che un volo venga ritardato, ancora ritardato, ancora ritardato e alla fine dopo magari 4 ore di attesa, definitivamente cancellato, la situazione che si va a creare ha del surreale.
Aggiungi che abbiamo visto l' aereo partire vuoto, che il volo era in overbooling e che c' è voluta più di un' ora solo per ripassare il controllo passaporti e raggiungere la biglietteria.
 
Mi sembra la classica domanda che si fa nei processi per stupro: "Sicura che non avevi la gonna troppo corta e che non gli hai fatto l' occhiolino?"

A me non sembra affatto uno domanda in quello stile, invece.

E comunque non mi hai risposto: in tutta sincerità, credi di aver superato i limiti o no? Pensi che minacciare un addetto di scattargli una foto con il telefonino sia un modo opportuno per far valere (giustamente) le proprie ragioni?
 
Aggiungi che abbiamo visto l' aereo partire vuoto, che il volo era in overbooling e che c' è voluta più di un' ora solo per ripassare il controllo passaporti e raggiungere la biglietteria.

Sulla gravità del disagio e sulla immensa rottura di coxlioni che questo ha generato ai pax di quel volo, ovviamente non posso che concordare.