Tratto da PoliticaOnline di qualche tempo fa..
VENEZIA. Sarà guerra in tribunale fra Blue Panorama e la Save, la società di gestione dell’aeroporto di Venezia. Lo ha anticipato Franco Pecci, presidente della compagnia aerea, comunicando la decisione di chiudere il volo Venezia-Shanghai attivato nel gennaio scorso per «inadempienze contrattuali» di Save che avrebbero creato a Blue Panorama un danno quantificato in 1,5 milioni di euro. Ricorda Pecci che, su sollecitazione di Save che inutilmente aveva in precedenza tentato di attivare Volare, in soli tre mesi Blue Panorama ha avviato un collegamento settimanale con Shanghai ritenuto strategicamente molto importante per il Nord-Est. L’accordo — sempre secondo Pecci prevedeva un sostegno da parte di Save dello start up che avrebbe dovuto coprire quanto non recuperato con la parte dei biglietti dei costi variabili del volo, quantificabile in circa 120 mila euro per ogni andata e ritorno. Fatti i debiti conti il tutto, in circa sette mesi del Venezia-Shanghai. sarebbe ammontato a 1,5 milioni di euro. Conto e giustificativi sono stati pre sentati a Save che però ha rispedito tutto al mittente «con la scusa — chiarisce Pecci — che non è stato concluso il previsto accordo di code sharing con China Eastern, accordo cui però doveva pensare un mediatore che ci era stato indicato sempre dallo scalo veneziano e non noi». Così Blue Panorama ha deciso di chiudere il volo, pur mantenendo da Venezia il collegamento con Kiev, e di cercare nell’area un altro aeroporto, probabilmente Verona, da cui n partire con destinazione Cina. Quanto a Save è già partita una citazione in tribunale.
Secca la replica di Enrico Marchi, presidente della società veneziana:
«Non accetto i toni ricattatori di Pecci. A Blue Panorama abbiamo contestato una serie di inadempienze, non certo solo il mancato code sharing, che ho constatato personalmente a Shanghai. L’ufficio com’è chiuso, non hanno nemmeno un recapito telefonico e non hanno attivato come da intese alcuna efficiente rete commerciale». Marchi conferma la contropartita economica dell’ accordo, ma sottolinea che per una cifra fissa non certo variabile. «Il nostro Cda aveva autorizzato una spesa concordata di 1,5 milioni l’anno per tre anni - dice - quanto basta per consolidare un volo che poi avrebbe dovuto ripagarsi tranquillamente». «La Cina — conclude — ed i voli intercontinentali ci interessano certamente, ma intendiamo continuare a muoverci con prudenza e con compagnie affidabili
Blue Panorama, intanto, guarda ad un futuro low cost che dovrebbe nascere da un accordo con il Comune di Roma e Pecci ha anticipato che entro il 15 settembre conta di sciogliere la riserva sulla creazione di una nuova compagnia che si chiamerà Blue express.
(autore C.P.)