Piuttosto che dichiarazioni demagogiche, sarebbe sufficiente imporre agli enti di gestione le regole previste dal codice civile in materia societaria. Se sai far quadrare i conti, resti aperto; altrimenti io Stato (in tutte le mie emanazioni locali) non pago piu i tuoi giochetti, e tu porti i libri in tribunale.
Lampante, perche lo conosco, l esempio di Verona e Brescia. 1 volo trisettimanale su Brescia, cofinanziato con 6 euro a passeggero, limitava le perdite di gestione, e consentiva a tutto l indotto di Brescia di tirare avanti.
Aver offerto alla compagnia 16 euro a passeggero, non gia per sviluppare il Sistema aeroportuale, ma per trasferirsi in blocco, ha ucciso Brescia e tutte le sue attività imprenditoriali collaterali, ma, colmo dei colmi, ha aggravato le perdite di Verona.
Quelle perdite le paghiamo noi.
Ora chiudiamo i 2 aeroporti? O aspettiamo che la Corte dei Conti richieda i danni ai responsabili dello sfascio.
Personalmente ritengo che le infrastrutture servano al sistema paese, ma debbano essere gestite in modo unitario e non campanilistico, tanto meno asservite ai potentati politici.
Il resto e' demagogia
Infatti, poi aggiungiamoci il fatto che per molti amministratori locali gli aeroporti sono considerati alla stregua dei centri commerciali ( l' importante e che abbiano 100 negozi magari con la ferrovia che passa a due metri ma senza stazione ) e questo e' il risultato.