Svizzera-Malpensa via Verbano
Da giugno potenziata la ferrovia
Più convogli passeggeri su una linea già carica di merci: previsti disagi. Secondo le previsioni, a lavori ultimati si potrà andare in treno da Milano a Zurigo in due ore e 45 minuti. La finalità primaria delle Ferrovie Federali Svizzere è di favorire il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma decisamente più inquinante
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/varese/cronaca/2010/03/22/308067-svizzera_malpensa_verbano.shtml
Varese, 22 marzo 2010- Sarà ulteriormente migliorata, non solo sul versante svizzero, ma anche su quello italiano, la tratta ferroviaria Bellinzona-Luino-Gallarate: e i treni arriveranno dalla Svizzera anche a Malpensa. Si parla di miglioramenti della rete aerea elettrica, ma anche di sistemi di sicurezza avanzati. Tutto questo permetterà di potenziare non solo il traffico merci, che è obiettivo primario delle Ferrovie Federali Svizzere (meno trasporti su gomma a favore del trasporto su rotaia meno inquinante) ma anche il trasporto passeggeri.
Già agli inizi dell’anno, con il cambio dell’orario, si sono registrati più collegamenti regionali, ma meno treni internazionali. E questo è avvenuto in particolare sulla rete fra Bellinzona e Chiasso, soprattutto nelle ore serali con due treni supplementari, mentre per quanto concerne il traffico internazionale verso l’Italia, si è registrata la diminuzione di due coppie di collegamenti giornalieri diretti da Zurigo al Ticino e al capoluogo lombardo. Ora c’è la decisione di potenziare la linea passeggeri invece sulla direttrice Bellinzona- Luino (con rilancio della stazione)- Gallarate e sulla Bellinzona-Laveno-Novara-Genova, con possibilità di una connessione a Malpensa direttamente da Bellinzona.
Rinasce dunque la linea, con un potenziamento che se è quanto mai importante ed interessante sotto il profilo turistico, preoccupa invece per quanto riguarda l’aumento del traffico ferroviario. Non si conosce ancora la consistenza di questo aumento dei treni passeggeri, si parla di due treni e se tali fossero non ci dovrebbe essere un grave disagio, anche se l’orario pare sia quello diurno. I treni passeggeri andrebbero cosi a pesare con l’attuale traffico dei treni merci che però è maggiormente concentrato nelle fasce notturne, quando per intenderci la viabilità è minore.
Preoccupa il fatto delle mancate soluzioni ai passaggi a livello di Luino, di Sangiano (paese diviso in due con ben 4 passaggi a livello) e di Laveno Mombello. Ora se per Laveno a lungo termine la Sp1 dovrebbe risolvere il problema, sia con il transito lungo la via XXV Aprile che porterebbe all’area del Gaggetto, o per la provinciale Cittiglio –Laveno che però con un cavalcavia, tutta da verificare porterebbe il traffico in pieno centro al paese. Intanto il Consigliere di Stato del Ticino, Marco Borradori, si è spesso incontrato con l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo e i rappresentanti delle ferrovie, con l’obiettivo comune di trovare delle soluzioni per migliorare il servizio ferroviario fra il Ticino e Milano, colmando le lacune create dalla soppressione dei collegamenti internazionali. Le prime risposte indicano che dal prossimo mese di giugno sarà offerto un collegamento supplementare da Bellinzona per Milano Centrale il mattino e uno alla sera da Milano Centrale a Bellinzona. Altro tassello non meno importante è poi quello che ha visto dal 10 marzo, a Sigirino l’inizio dei lavori per la realizzazione della Galleria ferroviaria di base del Monte Ceneri. Un’opera importante inserita nel progetto «Alptransit».
Secondo le previsioni, a lavori ultimati si potrà andare in treno da Milano a Zurigo in due ore e 45 minuti. Con i suoi due tubi di 15,4 km di lunghezza tra il portale nord di Vigana, a Camorino, ed il portale sud di Vezia, la Galleria di base del Ceneri rappresenta il terzo tunnel svizzero in ordine di importanza e di dimensione, dopo le Gallerie di base del San Gottardo e del Lötschberg, fondamentale per il completamento di una nuova trasversale ferroviaria di pianura attraverso la Svizzera.
di Claudio Perozzo