Orio mette la freccia. È il terzo scalo d’Italia


mi sembra un po' ipocrita attaccare FR e i low cost airport... quando compri un biglietto, realisticamente sai quello che ti viene offerto... nel caso di Ryanair comunque aerei nuovi, servizio basico, un po' di confusione a bordo... e magari aeroporti talvolta un po' congestionati... fa parte del patto che stringi con il vettore quando acquisti il biglietto, non lamentatevi per questo
 
Ora giudichiamo le conoscenze in base alla data di iscrizione? Sì, sono appena arrivato, non per questo ne so meno di voi. I coi voli FR e coi pax FR ci lavoro, quindi penso di saperne di più dell'italiano medio. :)

poco o tanto che sei sul forum...da quello che hai scritto ti sei fatto subito una bella pubblicita....chi sei tu per giudicare la gente che frequenta piu l'uno o l'altro aeroporto e usa l'una o l'altra compagnia...!! mi sai tanto di borghese snob!!!
io dico solo per fortuna che esistono i low cost e si puo ancora dormire in aeroporto se necessario seno il 90% degli utenti degli aeroporti cercerebbero mezzi alternativi o proprio non viaggerebbero piu...!!
 
Scommettiamo che se la regione non desse soldi pubblici a ryanair Bergamo sarebbe diverso??
La regione non versa un euro a FR. Lo fa direttamente Sacbo, che è in attivo. Così come sono in attivo tutti gli scali italiani di una certa dimensione che non devono svenarsi per accordarsi con gli irlandesi. I problemi sono tutti negli scali piccoli, dove a fronte di un traffico scarso, i gestori devono aprire i cordoni della borsa per consentire a FR di trovare comunque una sua profittabilitá. Sarebbe ora di metabolizzare questo fatto senza dover ripartire ogni volta da capo.
 
C'ho dormito sopra, e nonostante ciò non riesco ancora a capire come dall'analisi di un dato asettico ma pur sempre importante, e cioè il numero di pax di un aeroporto, si sia ricascati in un pro/contro FR di bassa lega.
Anche visto che la classifica di cui si sta parlando si riferisce agli aeroporti più trafficati, non certo a quelli più "importanti".

Se la discussione deve continuare su questi binari, penso che il 3D possa tranquillamente essere chiuso.

Altrimenti si potrebbe riflettere su alcune questioni, quali:
- è BGY che sale al terzo posto o è chi stava al terzo posto che scende al quarto? Qual è la notizia da commentare?
- quali conseguenze possono delinearsi all'interno del sistema aeroportuale milanese?
- i numeri che BGY continua a fare come si relazionano con l'equilibrio economico dello scalo? FR prende soldi, ok, ma è un buon investimento?

Domande banali, ma di sicuro migliori del teatrino andato avanti finora.
 
Allora, puntualizziamo una cosa, se RYR fa i load factor che fa lo deve a sconti speciali e a finanziamenti che alterano il libero mercato più di quanto abbia fatto il salvataggio di AZA, e questo è un dato di fatto. Semplicemente, senza questi aiutini la Ryanair non sarebbe mai potuta arrivare ai risultati che oggi può ostentare. C'è "l'eccellenza" di Bergamo, eccellenza comunque fino ad un certo punto, ma vi ricordo anche il caso Verona e il buco nero di denaro pubblico che prende il nome di "aeroporto di Trapani". Fare apologetica a favore di Ryanair è mooolto ma molto difficile, e si può fare soltanto in due modi: citando i dati "positivi", di "sviluppo" e di "crescita" degli aeroporti dove Ryanair opera, e ringraziando la compagnia di esistere perché grazie ad essa è stato possibile viaggiare con 2€.

In entrambi i casi si tratta di scuse molto discutibili per appoggiare l'operato della compagnia e di chi ha deciso di puntare su di essa. Nel primo caso la crescita è rappresentata da un aumento dei numeri, al quale tuttavia non segue un miglioramento della qualità, anzi. Nel secondo caso, la gente dovrebbe capire che un aereo è un mezzo costoso e serio, che un biglietto non può costare 5€, che un aereo non è un pullman, che le regole sono serie e vanno rispettate e che è possibile pagare un po' di più e volare con compagnie low cost serie, come easyJet, Blu-express, Volotea, Vueling, etc. che pagano gli aeroporti e trattano i passeggeri decentemente.

Infine, la Ryanair dice che dove va crea posti di lavoro con la proporzione fissa di 1 nuovo posto ogni 1.000 passeggeri trasportati, attribuendo ad ogni pax FR (anche ai locali che si spostano e ai turisti in partenza) il ruolo di turisti in arrivo disposti a spendere centinaia di euro, quando la realtà è ben diversa: i "turisti" Ryanair si fiondano direttamente al gate per assicurarsi un buon posto, non comprano souvenir per non pagare le penali e certe volte, come è stato evidenziato dalla stampa e da altri utenti del forum, dormono in aeroporto per risparmiare sui pernottamenti, con risultati penosi. Dove sono i 7.000 posti di lavoro nati a Bergamo grazie a Ryanair, per esempio? E' ovvio che c'è gente che lavora grazie a questa compagnia, ma la proporzione di 1 a 1000 non è esagerata?

Anche visto che la classifica di cui si sta parlando si riferisce agli aeroporti più trafficati, non certo a quelli più "importanti".

Il problema è che, purtroppo, spesso si confondono gli aeroporti più importanti con quelli più trafficati, anche perché in molti casi le cose coincidono. Cito il titolo di questa discussione:

"Orio mette la freccia. E' il terzo scalo d'Italia"

Non è forse un titolo che dà un peso eccessivo ai numeri di BGY?
 
Un momento, chiariamo un po' di cose.
Qui nessuno si è mai sognato di sostenere che i pax che usano BGY hanno gli stessi yield di quelli zurighesi.
È stato postato un articolo dove venivano resi noti dei numeri relativi alla frequentazione dello scalo, che da mondo è mondo nessuno si è mai sognato di correlare alla loro redditività in quel contesto.
A quel punto un neo forumista ha pensato bene di insultare indiscriminatamente i pax FR, ritenendoli pure indegni di contare come una unità nelle statistiche. E tutto perchè è scontento del suo lavoro... che probabilmente ha grazie alla presenza degli irlandesi. E questo lo trovo un po' irritante.
Il sorpasso di BGY su LIN è un evento storico, che simboleggia bene l'evoluzione del traffico negli ultimi anni. Chi avrebbe previsto una cosa del genere 10 anni fa, alzi la mano. L'aereo grazie al LC è diventato sempre più un autobus con le ali, con tutte le ripercussioni positive e negative. Ciò non togli che se il sorpasso sul piano pratico è ininfluente, su quello simbolico un peso c'è l'ha di sicuro.
a questo punto aspettiamo i dati di VCE, terzo pretendente al podio.
 
Non ce la fai proprio a non parlare di Fr, per ora Orio è il terzo scalo a livello di passeggeri punto e basta.
:mad:
 
Il sorpasso di BGY su LIN è un evento storico, che simboleggia bene l'evoluzione del traffico negli ultimi anni. Chi avrebbe previsto una cosa del genere 10 anni fa, alzi la mano. L'aereo grazie al LC è diventato sempre più un autobus con le ali, con tutte le ripercussioni positive e negative. Ciò non togli che se il sorpasso sul piano pratico è ininfluente, su quello simbolico un peso c'è l'ha di sicuro.
a questo punto aspettiamo i dati di VCE, terzo pretendente al podio.

Mi hai evitato la fatica di scrivere.
 
Ultima modifica:
"Orio mette la freccia. E' il terzo scalo d'Italia"

Non è forse un titolo che dà un peso eccessivo ai numeri di BGY?

ma ad Orio al Serio sono più che ottimisti: «Sì, siamo il terzo aeroporto d’Italia»

Da che mondo è mondo, ognuno tira acqua al proprio mulino e, per numero di passeggeri, hanno ragione.
Non si può negare che, quando si parla di generica "grandezza" degli aeroporti, la mente vada subito al numero di passeggeri trasportati.
 
Infine, la Ryanair dice che dove va crea posti di lavoro con la proporzione fissa di 1 nuovo posto ogni 1.000 passeggeri trasportati, attribuendo ad ogni pax FR (anche ai locali che si spostano e ai turisti in partenza) il ruolo di turisti in arrivo disposti a spendere centinaia di euro, quando la realtà è ben diversa: i "turisti" Ryanair si fiondano direttamente al gate per assicurarsi un buon posto, non comprano souvenir per non pagare le penali e certe volte, come è stato evidenziato dalla stampa e da altri utenti del forum, dormono in aeroporto per risparmiare sui pernottamenti, con risultati penosi. Dove sono i 7.000 posti di lavoro nati a Bergamo grazie a Ryanair, per esempio? E' ovvio che c'è gente che lavora grazie a questa compagnia, ma la proporzione di 1 a 1000 non è esagerata?

bè, sempre stando a BGY come esempio, moltissimi turisti (inglesi e tedeschi) grazie a ryanair hanno la possibilità di arrivare la mattina, ripartire la sera e nel mezzo svuotare il loro portafogli a oriocenter (e fidati che ne ho visti davvero tanti!)...certo questa può essere una cosa che vale per tutti gli aeroporti, ma da quando ryanair ha potenziato il proprio servizio, il turismo nella bergamasca è molto cresciuto e questo è un fattore di cui, secondo me, bisogna tener conto
 
A quel punto un neo forumista ha pensato bene di insultare indiscriminatamente i pax FR, ritenendoli pure indegni di contare come una unità nelle statistiche. E tutto perchè è scontento del suo lavoro... che probabilmente ha grazie alla presenza degli irlandesi. E questo lo trovo un po' irritante.

Qui devo rispondere, in primis per confutare la bozza del mio profilo psicologico che è lontana anni luce dalla realtà e costituisce un argumentum ad personam bello e buono che non aggiunge nulla alla discussione, in secundis per confermare che quanto io dico è vero. In tutte le cose si fanno delle distinzioni, si parla di macchine di serie A e di serie B, di lauree di serie A e di serie B, di cose e servizi di qualità e cose più economiche e meno efficienti. Ebbene, quando si parla dei dati relativi agli aeroporti, non vedo perché non si possa applicare un ragionamento simile: a flussi di passeggeri diversi corrispondono impatti socio-economici diversi e flussi di denaro diversi. Quindi, se un volo della British Airways da LIN a LHR fa 140 passeggeri, dire che "rende di meno" rispetto ad un volo Ryanair da BGY a STN che di pax ne trasporta 189 (tratta molto redditizia, tra l'altro) è semplicemente ridicolo.

Non sto dicendo che i passeggeri FR sono dei poveri pezzenti, figuriamoci: sto attribuendo ai passeggeri low cost e a quelli full service un impatto economico diverso. Inoltre, faccio notare che il già citato VCE, "rivale" se così possiamo definirlo di BGY in classifica, ha vari voli intercontinentali che implicano un tempo di gestione per passeggero decisamente più lungo rispetto a quello richiesto da Ryanair per i suoi collegamenti. Perché non si include questo parametro nelle statistiche?

bè, sempre stando a BGY come esempio, moltissimi turisti (inglesi e tedeschi) grazie a ryanair hanno la possibilità di arrivare la mattina, ripartire la sera e nel mezzo svuotare il loro portafogli a oriocenter (e fidati che ne ho visti davvero tanti!)...certo questa può essere una cosa che vale per tutti gli aeroporti, ma da quando ryanair ha potenziato il proprio servizio, il turismo nella bergamasca è molto cresciuto e questo è un fattore di cui, secondo me, bisogna tener conto

Infatti non nego la crescita della zona del bergamasco, dico semplicemente che 7.000 posti di lavoro mantenuti ogni anno a Bergamo grazie a Ryanair a me sembrano troppi, anche perché sono tantissimi quelli che arrivano a BGY e prendono l'Orio Shuttle per andare a Milano Centrale, bypassando a tutti gli effetti Bergamo. Non a caso l'aeroporto è "Milan Bergamo".
 
Aggiungo un punto di vista che qua non si sta prendendo minimamente in considerazione: il dato numerico secco, che sicuramente ha un peso solo relativo da un punto di vista economico-finanziario, assume tutto un altro significato in un'ottica infrastrutturale.
Che sia crisi economica, che sia modificazione dei consumi, che sia mancanza di un vettore nazionale all'altezza, che sia la manica di straccioni, una così evidente evoluzione nella polarizzazione dei flussi di traffico è un qualcosa di cui, se a livello nazionale esistesse una adeguata pianificazione del sistema aeroportuale, si dovrebbe tenere necessariamente conto.

Questo è un fatto.

Il sensazionalismo dei titolisti dei giornali di provincia è tifo da stadio. Cioè nulla.
 
Qui devo rispondere, in primis per confutare la bozza del mio profilo psicologico che è lontana anni luce dalla realtà e costituisce un argumentum ad personam bello e buono che non aggiunge nulla alla discussione, in secundis per confermare che quanto io dico è vero. In tutte le cose si fanno delle distinzioni, si parla di macchine di serie A e di serie B, di lauree di serie A e di serie B, di cose e servizi di qualità e cose più economiche e meno efficienti. Ebbene, quando si parla dei dati relativi agli aeroporti, non vedo perché non si possa applicare un ragionamento simile: a flussi di passeggeri diversi corrispondono impatti socio-economici diversi e flussi di denaro diversi. Quindi, se un volo della British Airways da LIN a LHR fa 140 passeggeri, dire che "rende di meno" rispetto ad un volo Ryanair da BGY a STN che di pax ne trasporta 189 (tratta molto redditizia, tra l'altro) è semplicemente ridicolo.

Non sto dicendo che i passeggeri FR sono dei poveri pezzenti, figuriamoci: sto attribuendo ai passeggeri low cost e a quelli full service un impatto economico diverso. Inoltre, faccio notare che il già citato VCE, "rivale" se così possiamo definirlo di BGY in classifica, ha vari voli intercontinentali che implicano un tempo di gestione per passeggero decisamente più lungo rispetto a quello richiesto da Ryanair per i suoi collegamenti. Perché non si include questo parametro nelle statistiche?

Infatti non nego la crescita della zona del bergamasco, dico semplicemente che 7.000 posti di lavoro mantenuti ogni anno a Bergamo grazie a Ryanair a me sembrano troppi, anche perché sono tantissimi quelli che arrivano a BGY e prendono l'Orio Shuttle per andare a Milano Centrale, bypassando a tutti gli effetti Bergamo. Non a caso l'aeroporto è "Milan Bergamo".
Ora il tuo pensiero mi è più chiaro e ne condivido alcune sfumature. Non sono un fan degli eccessi FR, così come non lo sono di chi vi si oppone a prescindere, senza voler riconoscere alle LC il merito di aver introdotto nel medio raggio un concetto di viaggio senza fronzoli, che anche al netto di qualsiasi incentivo, ha consentito di abbattere il prezzo del biglietto. Cosa che ha aperto il mercato del volo a centinaia di milioni di persone alle quali era di fatto precluso.
Come ho scritto più volte, le LC sono nate a causa delle fortissime inefficienze presenti nelle major e nel radicamento delle stesse nel loro paese d'origine. Le LC viceversa nascono come compagnie veramente europee e questo è un vantaggio enorme. Ma qui stiamo andando troppo ot.
Tornando ai numeri bergamaschi, prendili per quello che pretendono di essere: la somma dei passeggeri e nulla più.
 
A livello mondiale da parte di tutti i principali enti/associazioni del settore aeronautico come ad esempio ICAO, IATA, ACI, le classifiche relative agli aeroporti si basano solitamente su 3 parametri: numero di passeggeri, numero di movimenti e merce movimentata. Comunemente l’indicatore universalmente utilizzato per definire la grandezza/importanza di un aeroporto è il numero di passeggeri.

Il numero di passeggeri ha il vantaggio di essere un indicatore facilmente confrontabile. Non ho mai letto su nessuna rivista aeronautica internazionale riclassificazioni dell’importanza degli scali in base ai vettori che ci volano o alla tipologia di passeggeri. Del resto usando questi parametri si aprirebbero mille diatribe, quando il numero in sé è il miglior dato statistico utilizzabile. Giusto per estremizzare, se si volesse utilizzare il ragionamento di un illuminato forumista che ha scritto alcuni post in precedenza, allora i passeggeri di Dubai, dato che per metà sono Indiani e Pakistani pezzenti non contiamoli e poi le business vendute a metà prezzo rispetto ai vettori Europei non valgono perché i vettori li pagano poco il carburante, e così via dicendo si potrebbe estremizzate tutto fino a far si che il proprio scalo preferito diventi il più importante del mondo.

Il fatto che 1 milione di passeggeri o 100 mila tonnellate di merce generino circa 1.000 / 1.200 tra posti di lavoro diretti, indiretti e indotti non è una fantasia di Ryanair, ma è il frutto di decine di ricerche fatte da università Europee e Americane e tale dato viene ormai utilizzato come assodato nel settore.

Che poi i 7 mila posti di lavoro legati all’attività di FR su BGY siano tutti concentrati nel comune di Bergamo o siano spalmati sull’intera Lombardia e magari anche regioni limitrofe è del tutto ininfluente, ciò che conta è che si tratta di posti di lavoro reali che altrimenti non ci sarebbero.

Tornando alle polemiche su FR è chiaro che non stiamo parlando di un vettore 5 stelle skytrax, ma si tratta pur sempre di un vettore che è il numero uno in Italia per passeggeri trasportati, offre decine di collegamenti, garantisce una buona accessibilità di molte regioni Italiane dall’estero e sta diventando anche uno dei pilastri nella mobilità aerea domestica. Il vettore offre un servizio basico, generalmente conveniente, puntuale e con cancellazioni praticamente inesistenti se non per motivi operativi reali. Qui ho letto che qualcuno nel criticare FR citava come vettori seri e da elogiare certe compagnie aeree che hanno una operatività irregolare con cancellazioni spesso commerciali e bassa affidabilità.
Bisogna anche togliersi di dosso l’immagine di FR del periodo pioneristico del low cost, quella con aerei pieni solo di studenti e vacanzieri. I voli Ryanair da BGY e gran parte degli altri scali partono con percentuali sempre più alte di uomini d’affari, e non solo per questioni di cost saving da parte delle aziende, ma anche per l’alto numero di destinazioni offerte.
 
A livello mondiale da parte di tutti i principali enti/associazioni del settore aeronautico come ad esempio ICAO, IATA, ACI, le classifiche relative agli aeroporti si basano solitamente su 3 parametri: numero di passeggeri, numero di movimenti e merce movimentata. Comunemente l’indicatore universalmente utilizzato per definire la grandezza/importanza di un aeroporto è il numero di passeggeri.

Il numero di passeggeri ha il vantaggio di essere un indicatore facilmente confrontabile. Non ho mai letto su nessuna rivista aeronautica internazionale riclassificazioni dell’importanza degli scali in base ai vettori che ci volano o alla tipologia di passeggeri. Del resto usando questi parametri si aprirebbero mille diatribe, quando il numero in sé è il miglior dato statistico utilizzabile. Giusto per estremizzare, se si volesse utilizzare il ragionamento di un illuminato forumista che ha scritto alcuni post in precedenza, allora i passeggeri di Dubai, dato che per metà sono Indiani e Pakistani pezzenti non contiamoli e poi le business vendute a metà prezzo rispetto ai vettori Europei non valgono perché i vettori li pagano poco il carburante, e così via dicendo si potrebbe estremizzate tutto fino a far si che il proprio scalo preferito diventi il più importante del mondo.

Il fatto che 1 milione di passeggeri o 100 mila tonnellate di merce generino circa 1.000 / 1.200 tra posti di lavoro diretti, indiretti e indotti non è una fantasia di Ryanair, ma è il frutto di decine di ricerche fatte da università Europee e Americane e tale dato viene ormai utilizzato come assodato nel settore.

Che poi i 7 mila posti di lavoro legati all’attività di FR su BGY siano tutti concentrati nel comune di Bergamo o siano spalmati sull’intera Lombardia e magari anche regioni limitrofe è del tutto ininfluente, ciò che conta è che si tratta di posti di lavoro reali che altrimenti non ci sarebbero.

Tornando alle polemiche su FR è chiaro che non stiamo parlando di un vettore 5 stelle skytrax, ma si tratta pur sempre di un vettore che è il numero uno in Italia per passeggeri trasportati, offre decine di collegamenti, garantisce una buona accessibilità di molte regioni Italiane dall’estero e sta diventando anche uno dei pilastri nella mobilità aerea domestica. Il vettore offre un servizio basico, generalmente conveniente, puntuale e con cancellazioni praticamente inesistenti se non per motivi operativi reali. Qui ho letto che qualcuno nel criticare FR citava come vettori seri e da elogiare certe compagnie aeree che hanno una operatività irregolare con cancellazioni spesso commerciali e bassa affidabilità.
Bisogna anche togliersi di dosso l’immagine di FR del periodo pioneristico del low cost, quella con aerei pieni solo di studenti e vacanzieri. I voli Ryanair da BGY e gran parte degli altri scali partono con percentuali sempre più alte di uomini d’affari, e non solo per questioni di cost saving da parte delle aziende, ma anche per l’alto numero di destinazioni offerte.

Hai fatto un sunto perfetto della questione.