O’Leary: aeroporti come discount e bagagli auto-trasportati


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Prossimo passo: sedili con spilli.
Non vuoi farti un volo di 4 ore con 50 spilli che ti pungono il deretano? Puoi scegliere uno dei nostri posti comfort "spilli free".
(offerta soggetta a limitazione per passeggeri praticanti abitualmente SM)
 
Si e voi ce li vedete 189 passeggeri che vagano senza regole sottobordo?? :D
Per qualche tempo sono stato in rampa e ne ho viste di ogni...per la varietà di personaggi senza alcun tipo di educazione che esiste oggi ci ritroveremmo con bambini scalmanati incastrati nel vano carrello e geni di turno con la testa dentro allo scarico rovente della turbina.
 
http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=166809&IDCategoria=1


[h=1]O’Leary: «Cosa motiva
il personale? La paura»[/h]

È cosa nota che Michael O’Leary, l’ineffabile fondatore e ceo di Ryanair, fa scandalo quasi ogni volta che apre bocca pubblicamente. Ecco un sintetico estratto delle sue uscite più paradossali, su tutti o quasi i temi del trasporto aereo internazionale, tratto da “Plane Speaking: The Wit and Wisdom of Michael O’Leary” di Paul Kilduff, edito da Aurum Press, distribuito da The Daily Telegraph. In qualche caso certi eccessi espressivi di O’Leary sono sostituiti da opportune e pudiche “xxx”.
Passeggeri. O’Leary ha definito “idioti” quelli che dimenticano di stamparsi la carta di imbarco: «Dovrebbero pagare 60 euro per essere tanto stupidi». È «un cretino» anche chi non riesce a trovarsi la tariffa. Ancora: «Si dice che il cliente ha sempre ragione, non è vero. Qualche volta hanno torto e hanno bisogno di sentirselo dire». E poi: «Se chiederemo scusa per il nostro scarso servizio? Assolutamente no». Terribile con i passeggeri sovrappeso: «Nessuno vuole sedere a bordo a fianco di un grasso…xxxx… Siamo stupefatti di quanti clienti non solo vogliono tassare i passeggeri grassi, ma perfino torturarli». E se si vendono meno alcolici a bordo: «Diciamo ai piloti di simulare qualche turbolenza. Le vendite risalgono subito».
Rimborsi. «…Non vogliamo stare a sentire le vostre lamentele. Cos’è che non riuscite a capire del concetto “no refund”?».
Personale. Come motivare i dipendenti? «Con la paura… il personale non è il maggior patrimonio, come dicono gli studenti con l’MBA, è il costo maggiore. Impieghiamo qualche pigro xxxx… che ha bisogno di un calcio sul sedere, ma nessuno può costringerli ad ammetterlo».
Low cost. «Non vedo perché entro 10 anni non si possano trasportare gratis i passeggeri. Perché, non potrebbero pagarci gli aeroporti per consegnare i passeggeri ai loro negozi?». Ancora «Usiamo le nostre biro personali, e dico a tutti di non comprarle, piuttosto di prenderle negli hotel, negli uffici, ovunque. Lo faccio anch’io. Fa parte della nostra ossessione sui costi».
Posti in piedi. «Mi piacerebbero aerei dove al posto di 10 file di poltrone ci sono le maniglie per reggersi in piedi. Posti a 5 euro. Ci dicono “ma morirebbero in caso di incidente!”. Però, con rispetto parlando, quelli seduti non se la caverebbero».
Merchandising. «Bombardiamo i passeggeri con tutti gli annunci e i carrelli possibili. Svegliamo chi dorme pur di vendergli qualcosa».
Conferenza stampa. «Sono qui con Howard Miller e Michael Cawley, i nostri vice ceo. Ma al momento stanno facendo sesso nella toilette dei signori, eccitati dai risultati che stiamo per annunciare». Un’altra volta, insieme alla marketing manager Sinéad Finn, di fronte a soli giornalisti maschi: «Ho davanti nove uomini. Ma non sono tutti uomini, uno è sicuramente del Guardian». Ancora: «Sono inquieto. Gira voce che starei per dimettermi, e il nostro titolo ha guadagnato il tre per cento».
Moglie, in ritardo 35 minuti al matrimonio: «È arrivata con Aer Lingus».
Ambientalisti. «Vogliamo dar fastidio ai...fxxxx… ambientalisti ogni volta che possiamo. La cosa migliore con loro è sparargli… vogliono fare del trasporto aereo un’esclusiva dei ricchi, e riportarci indietro al 18° secolo... Io sono l’unico ricco che vola su Ryanair». Sui manifestanti: «Questi perdigiorno si arrampicano sugli alberi per protestare contro di noi e gli aeroporti. Si trovino un lavoro e si guadagnino da vivere».
Consulenti. «Se sono così bravi perché non assumerli? Ogni idiota che perde il posto nell’industria rispunta da qualche parte come consulente». E anche qui piombo: «Sparerei a tutti quelli che mi trovo sulla porta».
Agenti di viaggi. Commenti celebri e sboccati, e anche minacciosi: «Si xxx...essero, tirateli fuori e sparategli. Sono una maledetta perdita di tempo, cosa hanno fatto per i passeggeri negli anni?».
Alitalia. «Non la vorrei neppure regalata».
Aeromobili. «Continuate a costruirli, noi continuiamo a comprarli, e insieme faremo fuori quello schifo di Airbus in Europa. Amiamo Boeing, al diavolo i francesi». Tempo dopo: «Boeing ha avuto la sua possibilità. Ma alla fine ci perdi l’interesse, a trattare con un branco di idioti che non sanno prendere una decisione». E poi «Non voleremo mai sull’Atlantico perché non si può farlo con un B737, almeno non senza un forte vento di coda e passeggeri che possano nuotare per tutta l’ultima ora di viaggio».
L’industria. «C’è un mucchio di grandi ego in questo settore. Molti ceo sono entrati nel campo per guadagnarsi da vivere viaggiando. Io invece voglio lavorare». Sulla crescita di Ryanair in Europa: «I tedeschi strisceranno... nudi sui vetri rotti per offrire tariffe basse». «Il trasporto aereo è pieno di mxxx..., bugiardi, ubriaconi. In Irlanda abbiamo in abbondanza tutte e tre le categorie».
Commissione Europea. Coloritamente paragonata alla Corea del Nord. «Non si può chiedere a un funzionario pubblico di fissare regole per una concorrenza corretta. Puntano a creare una specie di xxxx Valhalla comunista».
Politica. «Senza Margaret Thatcher, che ci ha portati verso maggiore efficienza e minori tasse, vivremmo tutti in qualche maledetta repubblica francese disoccupata».
easyJet, Stelios Haji-Ioannou. «Quelli di noi che offrono le tariffe più basse vanno avanti, gli altri scrivono lettere lagnose ai giornali».
Poliziotti a bordo, per la sicurezza. «Totale perdita di tempo. Non c’è niente di meno rassicurante che portarsi a bordo un tizio con una pistola».
Pubblicità, dignità. «Non mi pesa vestirmi da stupido o fare facce strane, se aiuta a vendere. Francamente della mia dignità mi importa quanto del…cxxx… di un topo».
Pensione. «Non è per me, andrò andare avanti sempre, come il presidente Mao».
Consapevolezza. «Inquieto la gente perché dico sempre quel che penso. Non rispetto quel che è percepito come autorità. Ad esempio il primo ministro irlandese è un xxx…».
Lui e Ryanair. Però ammette anche: «Tra le debolezze di Ryanair, economica, allegra e troppo cattiva, c’è che riflette la mia personalità». E «non me ne frega niente se non piaccio a nessuno… A me non piacciono gli aerei, non ho mai voluto fare il pilota, come quei plotoni di buffoni che popolano l’industria». Nei primi anni ’90: «Ryanair non farà mai soldi, è una compagnia aerea, continuerà a perdere. Da dimenticare». Più di recente: «Ci aspettiamo profitti in crescita tra il 20 e il 25%. Quasi osceno in un’industria in cui pochissimi fanno soldi. Questa non è una compagnia aerea, è un business da signori della droga».
 
http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=166809&IDCategoria=1


[h=1]O’Leary: «Cosa motiva
il personale? La paura»[/h]

È cosa nota che Michael O’Leary, l’ineffabile fondatore e ceo di Ryanair, fa scandalo quasi ogni volta che apre bocca pubblicamente. Ecco un sintetico estratto delle sue uscite più paradossali, su tutti o quasi i temi del trasporto aereo internazionale, tratto da “Plane Speaking: The Wit and Wisdom of Michael O’Leary” di Paul Kilduff, edito da Aurum Press, distribuito da The Daily Telegraph. In qualche caso certi eccessi espressivi di O’Leary sono sostituiti da opportune e pudiche “xxx”.
Passeggeri. O’Leary ha definito “idioti” quelli che dimenticano di stamparsi la carta di imbarco: «Dovrebbero pagare 60 euro per essere tanto stupidi». È «un cretino» anche chi non riesce a trovarsi la tariffa. Ancora: «Si dice che il cliente ha sempre ragione, non è vero. Qualche volta hanno torto e hanno bisogno di sentirselo dire». E poi: «Se chiederemo scusa per il nostro scarso servizio? Assolutamente no». Terribile con i passeggeri sovrappeso: «Nessuno vuole sedere a bordo a fianco di un grasso…xxxx… Siamo stupefatti di quanti clienti non solo vogliono tassare i passeggeri grassi, ma perfino torturarli». E se si vendono meno alcolici a bordo: «Diciamo ai piloti di simulare qualche turbolenza. Le vendite risalgono subito».
Rimborsi. «…Non vogliamo stare a sentire le vostre lamentele. Cos’è che non riuscite a capire del concetto “no refund”?».
Personale. Come motivare i dipendenti? «Con la paura… il personale non è il maggior patrimonio, come dicono gli studenti con l’MBA, è il costo maggiore. Impieghiamo qualche pigro xxxx… che ha bisogno di un calcio sul sedere, ma nessuno può costringerli ad ammetterlo».
Low cost. «Non vedo perché entro 10 anni non si possano trasportare gratis i passeggeri. Perché, non potrebbero pagarci gli aeroporti per consegnare i passeggeri ai loro negozi?». Ancora «Usiamo le nostre biro personali, e dico a tutti di non comprarle, piuttosto di prenderle negli hotel, negli uffici, ovunque. Lo faccio anch’io. Fa parte della nostra ossessione sui costi».
Posti in piedi. «Mi piacerebbero aerei dove al posto di 10 file di poltrone ci sono le maniglie per reggersi in piedi. Posti a 5 euro. Ci dicono “ma morirebbero in caso di incidente!”. Però, con rispetto parlando, quelli seduti non se la caverebbero».
Merchandising. «Bombardiamo i passeggeri con tutti gli annunci e i carrelli possibili. Svegliamo chi dorme pur di vendergli qualcosa».
Conferenza stampa. «Sono qui con Howard Miller e Michael Cawley, i nostri vice ceo. Ma al momento stanno facendo sesso nella toilette dei signori, eccitati dai risultati che stiamo per annunciare». Un’altra volta, insieme alla marketing manager Sinéad Finn, di fronte a soli giornalisti maschi: «Ho davanti nove uomini. Ma non sono tutti uomini, uno è sicuramente del Guardian». Ancora: «Sono inquieto. Gira voce che starei per dimettermi, e il nostro titolo ha guadagnato il tre per cento».
Moglie, in ritardo 35 minuti al matrimonio: «È arrivata con Aer Lingus».
Ambientalisti. «Vogliamo dar fastidio ai...fxxxx… ambientalisti ogni volta che possiamo. La cosa migliore con loro è sparargli… vogliono fare del trasporto aereo un’esclusiva dei ricchi, e riportarci indietro al 18° secolo... Io sono l’unico ricco che vola su Ryanair». Sui manifestanti: «Questi perdigiorno si arrampicano sugli alberi per protestare contro di noi e gli aeroporti. Si trovino un lavoro e si guadagnino da vivere».
Consulenti. «Se sono così bravi perché non assumerli? Ogni idiota che perde il posto nell’industria rispunta da qualche parte come consulente». E anche qui piombo: «Sparerei a tutti quelli che mi trovo sulla porta».
Agenti di viaggi. Commenti celebri e sboccati, e anche minacciosi: «Si xxx...essero, tirateli fuori e sparategli. Sono una maledetta perdita di tempo, cosa hanno fatto per i passeggeri negli anni?».
Alitalia. «Non la vorrei neppure regalata».
Aeromobili. «Continuate a costruirli, noi continuiamo a comprarli, e insieme faremo fuori quello schifo di Airbus in Europa. Amiamo Boeing, al diavolo i francesi». Tempo dopo: «Boeing ha avuto la sua possibilità. Ma alla fine ci perdi l’interesse, a trattare con un branco di idioti che non sanno prendere una decisione». E poi «Non voleremo mai sull’Atlantico perché non si può farlo con un B737, almeno non senza un forte vento di coda e passeggeri che possano nuotare per tutta l’ultima ora di viaggio».
L’industria. «C’è un mucchio di grandi ego in questo settore. Molti ceo sono entrati nel campo per guadagnarsi da vivere viaggiando. Io invece voglio lavorare». Sulla crescita di Ryanair in Europa: «I tedeschi strisceranno... nudi sui vetri rotti per offrire tariffe basse». «Il trasporto aereo è pieno di mxxx..., bugiardi, ubriaconi. In Irlanda abbiamo in abbondanza tutte e tre le categorie».
Commissione Europea. Coloritamente paragonata alla Corea del Nord. «Non si può chiedere a un funzionario pubblico di fissare regole per una concorrenza corretta. Puntano a creare una specie di xxxx Valhalla comunista».
Politica. «Senza Margaret Thatcher, che ci ha portati verso maggiore efficienza e minori tasse, vivremmo tutti in qualche maledetta repubblica francese disoccupata».
easyJet, Stelios Haji-Ioannou. «Quelli di noi che offrono le tariffe più basse vanno avanti, gli altri scrivono lettere lagnose ai giornali».
Poliziotti a bordo, per la sicurezza. «Totale perdita di tempo. Non c’è niente di meno rassicurante che portarsi a bordo un tizio con una pistola».
Pubblicità, dignità. «Non mi pesa vestirmi da stupido o fare facce strane, se aiuta a vendere. Francamente della mia dignità mi importa quanto del…cxxx… di un topo».
Pensione. «Non è per me, andrò andare avanti sempre, come il presidente Mao».
Consapevolezza. «Inquieto la gente perché dico sempre quel che penso. Non rispetto quel che è percepito come autorità. Ad esempio il primo ministro irlandese è un xxx…».
Lui e Ryanair. Però ammette anche: «Tra le debolezze di Ryanair, economica, allegra e troppo cattiva, c’è che riflette la mia personalità». E «non me ne frega niente se non piaccio a nessuno… A me non piacciono gli aerei, non ho mai voluto fare il pilota, come quei plotoni di buffoni che popolano l’industria». Nei primi anni ’90: «Ryanair non farà mai soldi, è una compagnia aerea, continuerà a perdere. Da dimenticare». Più di recente: «Ci aspettiamo profitti in crescita tra il 20 e il 25%. Quasi osceno in un’industria in cui pochissimi fanno soldi. Questa non è una compagnia aerea, è un business da signori della droga».
 
Alcune cose sono giuste (dimentichi la carta d'imbarco, fattacci tuoi, il regolamento è chiaro, idem per la no refund policy e la security armata a bordo), altre folli (la maggior parte), e pur senza leggere la parte su Politica e Commissione Europea si poteva intuire facilmente il suo orientamento politico.
Mi ricorda Zamparini, è evidente che "gioca" a fare il personaggio, conosce bene le regole del marketing.
 
saranno anche (giustamente) fatti del passeggero se si dimentica di stampare la carta d'imbarco visto che c'è scritto sul regolamento, ma la buona educazione e non definire idiota colui grazie al quale sei diventato ciò che sei. Pur condividendo alcuni spunti nel merito, c'è modo e modo di dire le cose.
 
Ma questo è da internare!!! Fantastico il passaggio "«Il trasporto aereo è pieno di mxxx..., bugiardi, ubriaconi. In Irlanda abbiamo in abbondanza tutte e tre le categorie».", forse era autobiografico??
 
arta Foscale- 07 settembre 2012- L’allarme è scattato ieri pomeriggio nello scalo romano di Ciampino, alcuni passeggeri, dopo essere sbarcati, da un volo della compagnia low cost Ryanair partito da Londra, hanno manifestato un fastidioso e intenso prurito alle gambe; sono così andati al pronto soccorso interno dell’aeroporto. I medici hanno diagnosticato ai viaggiatori morsi di zecche in diversi punti del corpo.

I passeggeri italiani, dopo aver appreso la notizia, si sono recati, prontamente, agli uffici della polizia aeroportuale per presentare un esposto; sono così scattate, immediatamente, le procedure di sicurezza sanitaria, previste dai protocolli internazionali.

L’aereo della compagnia irlandese, che da lì a poco avrebbe dovuto prendere il volo con destinazione Bari, è stato fermato e fatto parcheggiare per ulteriori accertamenti. La polaria ha subito interrotto le operazioni di imbarco dei passeggeri in partenza per la Puglia.

Ancora da stabilire se le zecche fossero già a bordo, prima dell’imbarco dei passeggeri, e soprattutto come sia stato possibile che gli insetti siano entrati nel velivolo; tuttavia, non si esclude nemmeno l’ipotesi che a portarle sia stato uno dei passeggeri.

A scopo precauzionale, la direzione aeroportuale ha ordinato un’immediata disinfestazione, effettuata da esperti di sanità aerea, un’operazione delicata e lunga che si è protratta fino a tarda notte.

Ryanair, per i passeggeri in partenza per Bari, ha trovato e messo a disposizione un altro velivolo, atterrato nel capoluogo pugliese con soli trenta minuti di ritardo.

Sulla vicenda indaga la polizia dell’aeroporto che dovrà accertare la responsabilità dell’accaduto.
 
saranno anche (giustamente) fatti del passeggero se si dimentica di stampare la carta d'imbarco visto che c'è scritto sul regolamento, ma la buona educazione e non definire idiota colui grazie al quale sei diventato ciò che sei. Pur condividendo alcuni spunti nel merito, c'è modo e modo di dire le cose.

Ovvio, come dicevo lui "gioca a fare il personaggio". Io non ho voglia di farmi chiamare idiota pagante, non ho voglia di partecipare a lotterie, non ho voglia di essere trattato come una bestia quando devo prendere un aereo, lui ed il suo modo di fare mi provocano fastidio, la mia dignità mi impone di non volare FR, però se il numero di pax trasportati da FR è così elevato, nonostante venga trattato male e chiamato anche "idiota" in casi simili, evidentemente ha ragione lui, anzi, forse fa bene. Chapeau.
 
PAGNA: AEREO RYANAIR COSTRETTO A RIENTRARE PER PROBLEMI TECNICI

Un aereo della compagnia lowcost Ryanair, diretto all’isola di Gran Canaria, e’ rientrato oggi nell’aeroporto madrileno di Barajas un’ora dopo il decollo a causa di problemi tecnici. Lo si apprende da fonti aeroportuali citate da El Mundo.
Secondo le fonti, il pilota dell’aereo – un Boeing 737 – ha comunicato alla torre di controllo il rientro a Madrid, a causa di un problema di depressurizzazione della cabine, per cui l’aeroporto ha attivato l’allarme locale. I passeggeri sono ancora nello scalo di Barajas, in attesa che la compagnia ripari l’aereo o lo sostituisca con un altro per raggiungere la destinazione. Alcuni hanno avvertito problemi fisici.

Si tratta del secondo aereo della compagnia irlandese che in questa settimana è stato forzato a tornare all’aeroporto d’origine a causa di problemi tecnici, per la depressurizzazione della cabina, dopo il veivolo di Ryanair rientrato nell’aeroporto di Manises lunedi’ scorso.

La compagnia aerea è al centro di polemiche, nelle ultime settimane in Spagna, dopo che vari velivoli sono stati costretti a realizzare atterraggi di emergenza per scarsezza di combustibile, sui quali il ministero delle infrastrutture spagnolo ha aperto un’inchiesta. (ANSA).

Tra zecche e un'emergenza al giorno ha proprio rivoluzionato il modo di volare...
 
PAGNA: AEREO RYANAIR COSTRETTO A RIENTRARE PER PROBLEMI TECNICI

Un aereo della compagnia lowcost Ryanair, diretto all’isola di Gran Canaria, e’ rientrato oggi nell’aeroporto madrileno di Barajas un’ora dopo il decollo a causa di problemi tecnici. Lo si apprende da fonti aeroportuali citate da El Mundo.
Secondo le fonti, il pilota dell’aereo – un Boeing 737 – ha comunicato alla torre di controllo il rientro a Madrid, a causa di un problema di depressurizzazione della cabine, per cui l’aeroporto ha attivato l’allarme locale. I passeggeri sono ancora nello scalo di Barajas, in attesa che la compagnia ripari l’aereo o lo sostituisca con un altro per raggiungere la destinazione. Alcuni hanno avvertito problemi fisici.

Si tratta del secondo aereo della compagnia irlandese che in questa settimana è stato forzato a tornare all’aeroporto d’origine a causa di problemi tecnici, per la depressurizzazione della cabina, dopo il veivolo di Ryanair rientrato nell’aeroporto di Manises lunedi’ scorso.

La compagnia aerea è al centro di polemiche, nelle ultime settimane in Spagna, dopo che vari velivoli sono stati costretti a realizzare atterraggi di emergenza per scarsezza di combustibile, sui quali il ministero delle infrastrutture spagnolo ha aperto un’inchiesta. (ANSA).

Tra zecche e un'emergenza al giorno ha proprio rivoluzionato il modo di volare...

Ma chi l'ha scritto? Un cane?
 
Quoto! Mi è venuto il fiatone a leggerlo.

Vorrei sapere cosa ne pensa MOL di questi due avvenimenti: di sicuro è colpa di quelle teste di minchia di passeggeri, vero furbacchione?

Certo, invece di portare a bordo il bagaglio a mano, questi fetenti potrebbero portarsi un mezzo litro di cherosene e un flacone di silicone.... A volte mi domando a cosa pensano questi passeggeri, andrebbero presi a calci nel cxlo.....
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.