Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Per la Coop di Sesto nessuno si è lamentato (!), per i Gigli neppure, per i capannoni da dare ai cinesi neanche... e nemmeno quando hanno fatto il vis pathè...
E tu pensa in luogo della pista quanti ancora ne entrerebbero. Piccola variante e il parco delle zanzare sparisce. L'ultima magia dei boss di sestograd.
 
E tu pensa in luogo della pista quanti ancora ne entrerebbero. Piccola variante e il parco delle zanzare sparisce. L'ultima magia dei boss di sestograd.

Ma sicuramente sarà così. La scusa dell'oasi naturalistica è fumo negli occhi. Beato chi ci crede. Io senza nuovo aeroporto mi immagino la piana come una bella distesa di capannoni, abitazioni, qualche centro commerciale e magari anche un campo rom.
Così i nuovi insediati nelle nuove abitazioni si riuniranno in nuovi comitati contro l'aeroporto esistente :) Si aprono le scommesse? :)
 
Ma sicuramente sarà così. La scusa dell'oasi naturalistica è fumo negli occhi. Beato chi ci crede. Io senza nuovo aeroporto mi immagino la piana come una bella distesa di capannoni, abitazioni, qualche centro commerciale e magari anche un campo rom.
Così i nuovi insediati nelle nuove abitazioni si riuniranno in nuovi comitati contro l'aeroporto esistente :) Si aprono le scommesse? :)

No, i bookmaker non accettano scommesse date peggio di 1:1 !!!
 
http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2013/06/15/904706-peretola-aeroporto-variante-incontro.shtml

Aeroporto di Peretola, il nodo della nuova pista verrà presto sciolto

Firenze-Pisa: il ministro Lupi detta la sinergia. Riunione con sindaci, presidenti delle province e il governatore Rossi


Aeroporto
Firenze, 14 giugno 2013 - L’impasse che blocca lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola potrebbe avere i giorni contati. A provare a risolvere la querelle sulla costruzione della nuova pista e il nodo dell’approvazione della variante al Piano di Integrazione Territoriale (il cosiddetto Pit) sarà infatti il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che ha convocato una riunione che dovrebbe svolgersi il prossimo giovedì 20 giugno a Roma.

Un vertice che ha all’ordine del giorno “il sistema aeroportuale toscano, l’integrazione fra Firenze e Pisa e lo sviluppo degli scali” al quale sono invitati il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, i presidenti delle Province di Firenze e Pisa Andrea Barducci e Andrea Pieroni, il governatore della Toscana Enrico Rossi e i vertici degli aeroporti delle due città.
All’incontro, a cui dovrebbe partecipare anche il ministro Maurizio Lupi, ci sarà anche l’Enac e il sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis. Un tavolo di lavoro al completo che avrà lo scopo di riunire i principali soggetti coinvolti nella scelta per arrivare ad una decisione. Lo sviluppo dello scalo fiorentino è infatti ad un bivio: dopo anni di discussioni in molti si sono convinti che la pista parallela all’autostrada sia quella che dà più sicurezza agli aerei e che sia quella che più di tutte abbatte il rumore dell’abitato di Peretola, richiesta sulla quale ha puntato molto il Pdl. Ma c’è il nodo dell’approvazione della variante del Pit che deve passare dal via libera del Consiglio Regionale.

Un passaggio non scontato visto che solo pochi giorni fa si è riunito a questo proposito il gruppo regionale del Pd dal quale sono emersi alcuni mal di pancia fra i consiglieri, date anche le posizioni contrarie della Piana e non proprio entusiaste dei pratesi.

Su questa variante urbanistica, in ritardo di due anni e mezzo, si è però speso molto il presidente della regione Enrico Rossi, il quale ha detto chiaro e tondo ai suoi che “o si approva entro luglio o si va tutti a casa”. Anche se non tutto il Pd si mettesse d’accordo, comunque, l’approvazione sembra facilitata da posizioni favorevoli alla variante (che fra l’altro non entra nel merito della pista parallela ma lascia margine anche al prolungamento della pista attuale) di alcuni politici regionali del Pdl e dell’Udc.

La faccenda, però, è complicata anche da alcuni aspetti economici. C’è chi teme che lo sviluppo dell’aeroporto fiorentino possa avere contraccolpi in termini di passeggeri per quello pisano, problema che potrebbe essere risolto facendo una holding fra i due scali, soluzione che comincia a prendere campo anche se c’è chi pensa che dovrebbe essere il libero mercato – e quindi la concorrenza – a regolarne lo sviluppo. Una serie di nodi annosi e difficili da sciogliere che finiranno giovedì sul tavolo del ministero. Roma insomma proverà a sbrogliare questa intricata matassa toscana ferma ed irrisolta da anni.
 
Da Twitter del Sindaco Renzi:
Matteo Renzi ‏@matteorenzi 1h
A Roma per discutere della tempistica per il sistema aeroportuale toscano. E una pista decente a Firenze, come promesso #coseconcrete
 
Un primo passo verso l'integrazione sarebbe la rinuncia all'inutile progetto del people mover, che introdurrebbe un'inutile rottura di carico tra Firenze SMN e PSA.
 
Un primo passo verso l'integrazione sarebbe la rinuncia all'inutile progetto del people mover, che introdurrebbe un'inutile rottura di carico tra Firenze SMN e PSA.

Boh! A me basterebbe che venisse realizzato l'indispensabile a Firenze, poi se a Pisa vogliono il pipommovè, la teleferica o la metro va bene lo stesso (m.i.u.s.).
Ma sono parecchio sfiduciato.
 
Boh! A me basterebbe che venisse realizzato l'indispensabile a Firenze, poi se a Pisa vogliono il pipommovè, la teleferica o la metro va bene lo stesso (m.i.u.s.).
UMa sono parecchio sfiduciato.
M.i.u.s. anche a me, ma se si deve integrare si faccia bene e non cinofallicamente.:)
 
E' possibile che sabato scorso ci fosse un P180 ENAV sul Vespucci? L'identificazione l'ho fatta ad orecchio ... Se qualcuno potesse confermare -e magari dirci se sono state fatte delle prove di avvicinamento 11/12/13- sarebbe interessante.
 
Aeroporto, l'ultimatum di Rossi
"Se il Pit non passa mi dimetto"
Il governatore dopo il ko del piano di indirizzo territoriale. Le commissioni hanno espresso parere contrario. Sei i dissidenti fra le fila della maggioranza

«O si approva o tutti a casa». Le commissioni territorio e infrastrutture esprimono «parere contrario» e il governatore Enrico Rossi lancia l’ultimatum alla propria maggioranza. Un ultimatum sul Pit, il Piano d’indirizzo territoriale che contiene la previsione della nuova pista dell’aeroporto. I 6 dissidenti che si contano tra le fila della maggioranza mettono a rischio l’approvazione finale attesa per martedì e mercoledì. E mentre nel Pd si scatena il ‘pressing’ nei confronti di chi non vuole la pista parallela all’autostrada (in realtà convergente), il presidente Rossi avverte tutti.

«Sarò ovviamente presente in aula, disposto ad accogliere tutte le proposte migliorative che verranno avanzate», è l’apertura che concede. Aggiungendo però: «Disposto ad accogliere le proposte ma anche a trarne le conseguenze ultime, comprese le mie dimissioni, qualora dovesse prevalere anche in aula lo stesso orientamento emerso col voto delle commissioni». E caso mai non fosse abbastanza chiaro, il presidente della Toscana continua nel suo avviso ai naviganti: «Dimissioni che comportano lo scioglimento del Consiglio regionale, la fine della legislatura e quindi il rinvio alle urne».

A far scattare l’allarme è stato proprio il voto sul Pit delle commissioni: 6 sì (Pd più Idv), 2 contrari (Fabrizio Mattei del Pd e Monica Sgherri di Rifondazione, nonostante l’assessore dello stesso partito Alloacca, annota Rossi, «abbia espresso voto favorevole») e 6 astenuti (le opposizioni). Ma visto che per regolamento in Consiglio Regione le astensioni, come al Senato, hanno valore negativo, il parere ufficiale è «contrario». Un esito, dice lo stesso Rossi, che «può essere stato determinato anche da situazioni contingenti e da logiche interne al dibattito». L’allarme però si trasferisce nell’aula del Consiglio regionale: che succede se i 6 dissidenti non cambiano idea? Oltre all’ex sindaco di Prato Mattei e alla comunista Sgherri, vengono considerati tali anche il pratese Rudi Russo, l’eretico Paolo Tognocchi, la rappresentante della Piana Vanessa Boretti e Mauro Romanelli di Sel.

Il centrosinistra conta in aula 33 voti: senza i dissidenti e senza il presidente del Consiglio Alberto Monaci che per prassi non vota si scende a 26. E un eventuale voto contrario dei 6 si aggiungerebbe ai prevedibili 22 no dell’opposizione. Risultato: 28 a 26, pista bocciata. E poco cambierebbe se i 6 si astenessero, visto il valore negativo del regolamento. Come uscirne? O far cambiare idea ai dissidenti o convincerli ad uscire, non partecipando al voto (basta un voto in più per approvare il Pit). «Ho grande rispetto per le questioni territoriali, ma non si può scherzare col fuoco, qui c’è in gioco qualcosa di più delle rivendicazioni di un territorio», avverte anche il capogruppo regionale del Pd Marco Ruggeri. «Teniamo conto che il Pit è già stato modificato nel corso del dibattito», aggiunge.

L’unico ottimista è Eugenio Giani, il consigliere Pd che appena qualche giorno fa ha sventato il blitz degli stessi Sgherri e Mattei (c’era anche Paolo Bambagioni ma ieri è tornato sui suoi passi) che avrebbero voluto rinviare la nuova pista alla chiusura e trasformazione in prato dell’attuale: «Qualche voce discorde ci sarà ma sono convinto che alla fine ce la faremo, lo stesso voto delle commissioni ci fa ben sperare». Dai banchi di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi ha dei dubbi: «Il Pit è un voto che vale una legislatura e il futuro della Toscana. E se solo Rossi avesse ritenuto strategico l’aeroporto non avrebbe aspettato tre anni per approvarlo. Ma se la maggioranza non avrà i voti è giusto tornare alle urne».

A giudicare dal sondaggio commissionato dalla Regione e condotto tra i cittadini di Firenze, Prato e dei 5 Comuni della Piana, i cittadini stanno senz’altro dalla parte della pista. Alla domanda «l’aeroporto va ammodernato?», il 76% dice di sì, solo il 20% si dice contrario. Mentre alla domanda sulla nuova pista i ‘sì’ sono stati il 69,5%. I ‘no’ solo il 14%, soprattutto provenienti da Prato e dalla Piana.

Da Repubblica Firenze.
---
Pare che qualcosa si muova dunque, se il Presidente della Regione è disposto a dimettersi su questo argomento...
 
Oggi è il giorno del primo mattoncino. Chissa se ne metteranno altri accanto o lo lasceanno solo soletto?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.