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Aeroporto di Peretola, il nodo della nuova pista verrà presto sciolto
Firenze-Pisa: il ministro Lupi detta la sinergia. Riunione con sindaci, presidenti delle province e il governatore Rossi
Aeroporto
Firenze, 14 giugno 2013 - L’impasse che blocca lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola potrebbe avere i giorni contati. A provare a risolvere la querelle sulla costruzione della nuova pista e il nodo dell’approvazione della variante al Piano di Integrazione Territoriale (il cosiddetto Pit) sarà infatti il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che ha convocato una riunione che dovrebbe svolgersi il prossimo giovedì 20 giugno a Roma.
Un vertice che ha all’ordine del giorno “il sistema aeroportuale toscano, l’integrazione fra Firenze e Pisa e lo sviluppo degli scali” al quale sono invitati il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, i presidenti delle Province di Firenze e Pisa Andrea Barducci e Andrea Pieroni, il governatore della Toscana Enrico Rossi e i vertici degli aeroporti delle due città.
All’incontro, a cui dovrebbe partecipare anche il ministro Maurizio Lupi, ci sarà anche l’Enac e il sottosegretario alle infrastrutture Erasmo D’Angelis. Un tavolo di lavoro al completo che avrà lo scopo di riunire i principali soggetti coinvolti nella scelta per arrivare ad una decisione. Lo sviluppo dello scalo fiorentino è infatti ad un bivio: dopo anni di discussioni in molti si sono convinti che la pista parallela all’autostrada sia quella che dà più sicurezza agli aerei e che sia quella che più di tutte abbatte il rumore dell’abitato di Peretola, richiesta sulla quale ha puntato molto il Pdl. Ma c’è il nodo dell’approvazione della variante del Pit che deve passare dal via libera del Consiglio Regionale.
Un passaggio non scontato visto che solo pochi giorni fa si è riunito a questo proposito il gruppo regionale del Pd dal quale sono emersi alcuni mal di pancia fra i consiglieri, date anche le posizioni contrarie della Piana e non proprio entusiaste dei pratesi.
Su questa variante urbanistica, in ritardo di due anni e mezzo, si è però speso molto il presidente della regione Enrico Rossi, il quale ha detto chiaro e tondo ai suoi che “o si approva entro luglio o si va tutti a casa”. Anche se non tutto il Pd si mettesse d’accordo, comunque, l’approvazione sembra facilitata da posizioni favorevoli alla variante (che fra l’altro non entra nel merito della pista parallela ma lascia margine anche al prolungamento della pista attuale) di alcuni politici regionali del Pdl e dell’Udc.
La faccenda, però, è complicata anche da alcuni aspetti economici. C’è chi teme che lo sviluppo dell’aeroporto fiorentino possa avere contraccolpi in termini di passeggeri per quello pisano, problema che potrebbe essere risolto facendo una holding fra i due scali, soluzione che comincia a prendere campo anche se c’è chi pensa che dovrebbe essere il libero mercato – e quindi la concorrenza – a regolarne lo sviluppo. Una serie di nodi annosi e difficili da sciogliere che finiranno giovedì sul tavolo del ministero. Roma insomma proverà a sbrogliare questa intricata matassa toscana ferma ed irrisolta da anni.