Mi sa che c'e' qualche problemino.....o sbaglio?
PRATO
Il consiglio comunale è deciso: "No alla pista parallela a Peretola. La Regione cancelli tale nefandezza"
Unanimità in aula alla presenza di tutte le istituzioni della piana: "Non considerati gli interessi pubblici dagli strumenti di pianificazione". Gestri: "Saremo intransingenti, la posta è troppo alta"
14/03/2013 - 19:22
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E' un no deciso, unanime e trasversale quello che il Consiglio comunale aperto di oggi pomeriggio ha pronunciato contro la pista parallela dell'aeroporto Vespucci. Un no rafforzato dai sindaci e dalle istituzioni della piana invitati dal sindaco di Prato Roberto Cenni: hanno partecipato il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, il sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini, il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, il presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, l'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze Renzo Crescioli e rappresentanti dei Comuni di Signa e Campi Bisenzio.
Tanti i cittadini che gremivano il Salone consiliare: tra loro anche molti rappresentanti del comitato No aeroporto per la tutela e la salvaguardia della piana metropolitana. La questione infatti tocca da vicino la vita quotidiana di tanti abitanti pratesi e della provincia: in fase di atterraggio i sorvoli a più bassa quota con una rumorosità di 65-70 decibel riguarderebbero le frazioni di Vergaio, Tobbiana, S.Giusto, Grignano, Le Badie e San Giorgio a Colonica per un bacino di circa 25mila persone, che arriva ad oltre 40mila se si considerano Poggio a Caiano e Carmignano in fase di decollo e a 350 mila se si considerano tutti i Comuni della piana. Di fronte alla brusca accelerata decisa dalla giunta regionale con l'approvazione della variante al Pit, la richiesta unanime è che "la Regione Toscana cancelli questa nefandezza dagli strumenti pianificatori", in quanto si tratta di una decisione "sbagliata nel metodo e nella progettazione, che non ha mai coinvolto le istituzioni del territorio".
«Le risposte della Regione sono assolutamente insufficienti o mancanti sia sul reale sviluppo economico che l'ampliamento dell'aeroporto fiorentino porterebbe, sia sull'impatto sanitario - ha affermato il sindaco Roberto Cenni - Noi non ci staimo a passare per quelli che non vogliono la ripresa economica della Toscana, perchè è indispensabile in questo momento agire per uno sviluppo compatibile con l'ambiente e con la vita dei cittadini, senza più fare violenza ai territori in nome di un non meglio precisato sviluppo. Questo è il compito delle istituzioni. Inoltre questa manovra farà svanire la prospettiva di avere in Toscana un aeroporto di valenza intercontinentale, quale potrebbe essere Pisa, che non ha la densità abitativa di questa area e che non presenta problemi di carattere ambientale. Che senso ha avere un altro aeroporto intermedio oltre Bologna e Pisa?».
In tutti gli interventi che si sono susseguiti (del presidente della Provincia Gestri, dell'assessore Crescioli, del sindaco Gianassi, del sindaco Martini e dei capigruppo consiliari Roberto Baldi del Pdl, Massimo Carlesi del Pd, Emilio Paradiso della Lega, Aurelio Donzella dell'Idv, Antonio Longo dell'Udc, Riccardo Bini di Fli, Gianluca Banchelli del Gruppo Indipendenti per Prato e la presidente della Circoscrizione sud Luisa Peris) è stato affermato che l'opera non serve all'economia toscana, che il no delle istituzioni locali è senza se e senza ma e che «un'ipocrisia dire che il Parco della piana possa convivere con la pista parallela: l'ampliamento dell'aeroporto di Firenze di fatto annulla il Parco della piana». regolare gli interessi pubblici, che «in questa questione non si vedono».
Gestri : “Saremo intransingenti, posta in palio troppo alta. Esigiamo la chiarezza che non c'è nei documenti regionali”
“Saremo intransigenti, la posta in palio per i pratesi è troppo alta, riguarda la salute e la qualità della vita, per questo vogliamo una operazione verità sul progetto della Regione”. Così Lamberto Gestri, presidente della Provincia di Prato, intervenendo alla seduta del consiglio comunale di Prato sulla variante al Pit regionale che ipotizza la realizzazione della pista convergente. “Non è vero che Prato e i pratesi non devono preoccuparsi come si sostiene in Regione – afferma Gestri, studio ambientale della Regione alla mano – Prato ha da preoccuparsi eccome, gli aerei sia in arrivo che in partenza produrranno un impatto acustico rilevante che peserà sulla vita quotidiana di oltre 45 mila cittadini della zona sud”. Il presidente della Provincia ha confermato la determinazione a “chiedere la chiarezza che non c'è nei documenti della Regione, incaricando agenzie al di sopra delle parti di verificare fino in fondo tutti gli aspetti del progetto, a partire dalla valutazione di impatto sanitario”.
Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa, Provincia di Prato
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Mammamia che collezione di falsità, ipocrisie, secondi fini! Personaggi impresentabili, politicanti che rappresentano la minoranza della popolazione dell'area interessata e che pretendono di dettare legge ai più, dei quali ci ricorderemo (non senza fastidio).
Ma vadano a spiegarlo a chi da 30-40 anni abita a Peretola, Brozzi, Quaracchi, Quinto, Castello, Ugnano, Mantignano, ecc. che "sono troppi" i decibel che le distese di capannoni e pascoli per le pecore dovrebbero sopportare: molto meno della soglia di legge! meno di quanto sopportato da chi abita in strade cittadine (neanche delle più congestionate) o lungo la ferrovia! meno soprattutto dei decibel che "passano" adesso sopra i luoghi sopra citati!
vadano a spiegare agli ambientalisti (veri) la balla che i torpedoni e le auto tra fi-pi inquinano meno degli aerei a peretola!
Per non considerare la favola dell'alta velocità ferroviaria tra Firenze e Pisa: servirebbero così tante centinaia di milioni (forse migliaia) ed opere impattanti su 80 Km di linea che nessuno, ne Stato, ne altri la realizzeranno mai!
E intendiamoci, io abito lontano e non ho nessun conflitto d'interesse. Io.
Chiudo, scusandomi per l'acredine, ma quando è troppo è troppo!
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