Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
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Da esterno non capisco: allora un organismo statale come l'ENAC è favorevole ad una pista di 2,4km che permette l'atterraggio di quasi tutti gli aeromobili, mentre per ragioni politiche e non di spesa la Regione è contro.
Solo a me pare assurdo che lo Stato vuole fare un intervento migliore e la regione interessata si oppone?
 
Da esterno non capisco: allora un organismo statale come l'ENAC è favorevole ad una pista di 2,4km che permette l'atterraggio di quasi tutti gli aeromobili, mentre per ragioni politiche e non di spesa la Regione è contro.
Solo a me pare assurdo che lo Stato vuole fare un intervento migliore e la regione interessata si oppone?

Gli enti locali si oppongono alla pista di 2400 metri per il semplice fatto che più terreni sono liberi in quelle zone e più puoi costruirci ciò che vuoi. Inoltre c'è una disinformazione inimmaginabile in giro visto che parecchio giornali (Metropoli) sono la voce diretta dei vari comitati no aeroporto e compagnia bella. Se poi ci mettete anche un bel po' di campanilismo la frittata è pronta .
 
Da esterno non capisco: allora un organismo statale come l'ENAC è favorevole ad una pista di 2,4km che permette l'atterraggio di quasi tutti gli aeromobili, mentre per ragioni politiche e non di spesa la Regione è contro.
Solo a me pare assurdo che lo Stato vuole fare un intervento migliore e la regione interessata si oppone?

sì in sintesi il paradosso l'hai ben spiegato.

di solito sono gli enti locali a chiedere 100 e ottenere se va bene 50.
Qui è il contrario....quelli locali vogliono "meno" di quanto il governo centrale voglia investire.

Siamo all'assurdo, il tutto nasce per una paura di marginalizzare lo scalo pisano.
Secondo me i due aeroporti sarebbero invece pienamente complementari.
 
quali aerei possono atterrare su 2.4 km e non su 2.0?

Secondo me più che quali aerei......quali destinazioni (e a carichi normali non penalizzati) si possono raggiungere con 2,4 rispetto a 2,0 km?

perchè un 320 può operare anche da 2km ma magari raggiunge un range di destinazioni inferiori
 
Secondo me più che quali aerei......quali destinazioni (e a carichi normali non penalizzati) si possono raggiungere con 2,4 rispetto a 2,0 km?

perchè un 320 può operare anche da 2km ma magari raggiunge un range di destinazioni inferiori
In soldoni, con la pista lunga si riesce a volare nel Golfo e con il futuro A319neo negli USA.
 
quali aerei possono atterrare su 2.4 km e non su 2.0?

Semplicemente garantiresti, con 2400 metri, piena operatività alla famiglia A320 e 737. Raggiungeresti senza limitazioni la Russia, il medio oriente, tutto il nord Africa, i paesi scandinavi e non avresti le penalizzazioni di vento, carico e scarsa lunghezza pista che attualmente affliggono FLR.
 
In soldoni, con la pista lunga si riesce a volare nel Golfo e con il futuro A319neo negli USA.

E pensare che ci sono aeroporti molto meglio strutturati dell'aeroclub fiorentino e non possono ambire ad ospitare vettori del calibro delle ME3 o compagnie USA........e il rammarico per le infrastrutture deficitarie fiorentine sono arrivate direttamente dal CEO di QR in occasione dell'inaugurazione del volo su Venezia.
Al Baker ha infatti sottolineato: "Stiamo valutando con attenzione altri due scali ma uno di questi dispone di una pista troppo corta per le nostre macchine (Firenze n.d.r.). Un vero peccato perchè parliamo di una meta ad alto potenziale turistico, ma il governo locale non mi pare comprendere le potenzialità di questo aeroporto"
http://www.aviazionecivile.org/vb/s...ni-in-Italia?p=1209016&viewfull=1#post1209016

il 757 da 2400m potrebbe operare FLR-JFK?
 
Gli enti locali si oppongono alla pista di 2400 metri per il semplice fatto che più terreni sono liberi in quelle zone e più puoi costruirci ciò che vuoi. Inoltre c'è una disinformazione inimmaginabile in giro visto che parecchio giornali (Metropoli) sono la voce diretta dei vari comitati no aeroporto e compagnia bella. Se poi ci mettete anche un bel po' di campanilismo la frittata è pronta .

Esatto.
 
E pensare che ci sono aeroporti molto meglio strutturati dell'aeroclub fiorentino e non possono ambire ad ospitare vettori del calibro delle ME3 o compagnie USA........e il rammarico per le infrastrutture deficitarie fiorentine sono arrivate direttamente dal CEO di QR in occasione dell'inaugurazione del volo su Venezia.

http://www.aviazionecivile.org/vb/s...ni-in-Italia?p=1209016&viewfull=1#post1209016

il 757 da 2400m potrebbe operare FLR-JFK?
Siamo al limite, nelle giornate molto calde ci sarebbero problemi a partire a pieno carico.
Siamo al limite anche con la distanza: 6700 km.
Ad ogni modo il 757 è ad esaurimento, difficilmente farà parte del futuro di FLR.
 
volendo il 757 al MTOW può decollare in 1981 metri e percui anche sulla pista "corta" proposta per FLR con 3900 nm di autonomia e quindi coprire la FLR-NYC senza limitazioni anche se al limite delle tabelle. La versione con winglet aumenta l'autonomia a 4100nm.

Il problema pista non deve però essere considerato per avere il volo con NYC che sta benissimo a Pisa, ma deve servire per poter operare i narrowbody in sicurezza per 365 giorni all'anno. Percui 2400mt per i 32x (anche 321) e 737MAX e non per i wb.

FLR dovrebbe essere l'aeroporto di Firenze per i voli intraeuropi e con i paesi vicini, fino al Golfo e alla Russia.

Per gli intercontinentale c'è PSA, che dovrebbe specializzarsi in voli a lungo raggio e nelle lowcost!

ciauz sky3boy
 
volendo il 757 al MTOW può decollare in 1981 metri e percui anche sulla pista "corta" proposta per FLR con 3900 nm di autonomia e quindi coprire la FLR-NYC senza limitazioni anche se al limite delle tabelle. La versione con winglet aumenta l'autonomia a 4100nm.

Il problema pista non deve però essere considerato per avere il volo con NYC che sta benissimo a Pisa, ma deve servire per poter operare i narrowbody in sicurezza per 365 giorni all'anno. Percui 2400mt per i 32x (anche 321) e 737MAX e non per i wb.

FLR dovrebbe essere l'aeroporto di Firenze per i voli intraeuropi e con i paesi vicini, fino al Golfo e alla Russia.

Per gli intercontinentale c'è PSA, che dovrebbe specializzarsi in voli a lungo raggio e nelle lowcost!

ciauz sky3boy

Esattamente. Quoto al 100%.
 
volendo il 757 al MTOW può decollare in 1981 metri e percui anche sulla pista "corta" proposta per FLR con 3900 nm di autonomia e quindi coprire la FLR-NYC senza limitazioni anche se al limite delle tabelle. La versione con winglet aumenta l'autonomia a 4100nm.

Il problema pista non deve però essere considerato per avere il volo con NYC che sta benissimo a Pisa, ma deve servire per poter operare i narrowbody in sicurezza per 365 giorni all'anno. Percui 2400mt per i 32x (anche 321) e 737MAX e non per i wb.

FLR dovrebbe essere l'aeroporto di Firenze per i voli intraeuropi e con i paesi vicini, fino al Golfo e alla Russia.

Per gli intercontinentale c'è PSA, che dovrebbe specializzarsi in voli a lungo raggio e nelle lowcost!

ciauz sky3boy
Il 757 per decollare richiede più spazio. Qui ci sono i grafici, che peraltro arrivano solo ad un MTOW di 240.000 lb, mentre quello effettivo è di 255.000. Siamo al limite se tutto è ok, ma probabilmente è sufficiente una giornata molto calda per avere seri problemi di operatività.
http://www.boeing.com/assets/pdf/commercial/airports/acaps/753sec3.pdf

Lascerei perdere il discorso di specializzare PSA anche sul LR, visto che l'unico volo che rientra nella definizione è uno stagionale appena downgradato alla macchina più piccola possibile. Sperando che resista almeno quello.
 
Il livello dei grillini...buon divertimento

Aeroporto, Antoni (M5S): “A Roma e Firenze continuano a scavarci la fossa, poi è Sat che si deve pagare il funerale”

“Dopo un lungo tira e molla di lunghezze misto a lotte intestine nel PD toscano, sembra che il progetto per la nuova pista di Peretola stia per atterrare al Ministero dei Trasporti: una bella pista di 2400 metri, come raccomanda disinteressatamente l’illuminato presidente di ENAC Vito Riggio, per accogliere con i suoi cantieri aperti il neo premier Matteo Renzi, celebrato ormai come LoRenzi il Magnifico dagli imprenditori locali pronti a spartirsi l’enorme torta degli appalti.

Con buona pace dei pratesi e degli abitanti della Piana, già sommersi da un inquinamento oltre i limiti di guardia, delle oltre 3000 persone che lavorano presso il Galilei, che vedranno sfumare lo sviluppo dello scalo pisano negli ultimi venti anni e con esso i loro posti di lavoro, e di tutti i pendolari toscani che magari vedrebbero più utile un ammodernamento delle linee ferroviarie e dei treni, che versano in condizioni pietose.

Per pura coincidenza la svolta di questa infinita querelle è coincisa con l’ascesa al premierato del fiorentino Renzi (o scippo di poltrona che dir si voglia), che tanto si era speso (a parole, perchè questo gli riesce bene) a favore dello scalo della sua città; d’altra parte lui stesso fece notare che “…per un fiorentino atterrare a Pisa non è un granché”.

La chicca finale è che tutto ciò potrebbe essere finanziato anche a spese della SAT, qualora il progetto di holding aeroportuale con AdF diventasse reale.

In parole povere: a Roma e a Firenze ci scavano la fossa (l’approvazione alla variante del PIT per la nuova pista, con la quale Peretola farà una concorrenza schiacciante al Galilei) e noi contribuiamo a pagarci il funerale (la holding con AdF, grazie alla quale l’attivo di SAT potrebbe ripianare il passivo di AdF, e qualche contributo pubblico racimolato a suon di tasse). Geniale no?!

Gli unici ad avanzare una proposta concreta per tirare il freno a mano in questa vicenda grottesca sono stati i portavoce del M5S di Pisa, col sostegno del solo consigliere Petrucci di Noi Adesso Pisa. Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle Pisa ha chiesto, infatti, al sindaco Filippeschi, in qualità di Presidente del Patto Parasociale dell’azionariato della SAT (che col 54,45% costituisce la maggioranza), la sospensione immediata dell’Accordo per la Ricognizione delle Linee Guida per l’integrazione e lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano (sottoscritto in Regione il 26/02/2013) fino a che Peretola non avrà reso pubblico il suo Master Plan e le autorità regionali e nazionali non avranno messo nero su bianco quella che sarà il progetto unico e definitivo di pista

Abbiamo anche sottolineato l’urgenza di organizzare un incontro a Roma presso il Ministero dei Trasporti con le autorità competenti per avere dati certi a riguardo delle intenzioni ministeriali, dato che l’insediamento dell’attuale premier Matteo Renzi ha sollevato non poche perplessità in merito a una sua possibile ingerenza nella questione.

Cari pisani, i vostri eletti al Comune e alla Regione hanno messo in vendita l’argenteria di famiglia: fatevi un nodo al fazzoletto per le prossime elezioni! PS: per chi volesse saperne più sull’integrazione tra l’Aeroporto di Pisa e quello di Firenze rimandiamo qui”. Valeria Antoni, Portavoce MoVimento 5 Stelle Pisa


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Aeroporti, la guerra del Pd nella sfida Pisa-Firenze: Regione “teme” premier

Questa volta nello scontro tra le due città toscane non c'entrano Letta e il presidente del consiglio. Muro contro muro sull'eventuale sviluppo dello scalo del capoluogo: da una parte l'ente di Enrico Rossi, dall'altra l'Enac e la società di gestione Adf. Presieduta da Carrai, il "Gianni Letta" di Renzi. Ma ora, con l'ex sindaco a Palazzo Chigi, l'ok definitivo può essere più vicino

Pisa contro Firenze, ancora una volta e questa volta Letta e Renzi non c’entrano. Questa volta c’entrano gli aeroporti e l’eventuale sviluppo dello scalo fiorentino di Peretola che potrebbe fare concorrenza a quello pisano (punto di riferimento in Toscana e per altre regioni del centro Italia). Ma non solo Pisa protesta: da Prato e dai Comuni della Piana fiorentina (territori interessati dalla rotta della nuova pista “convergente-parallela” all’autostrada Firenze-mare) si sono levate spesso pesanti lamentele contro i contraccolpi negativi dell’operazione: dito puntato soprattutto contro l’inquinamento acustico.

Le polemiche delle ultime settimane si sono invece concentrate sulle due ipotesi riguardanti lalunghezza della futura nuova pista: 2400 o 2mila metri (l’attuale, che sarà probabilmente smantellata, ne misura circa 1700). La pista da 2400 metri consentirebbe al “Vespucci” uno sviluppo ancora più importante ma ciò potrebbe avere ripercussioni negative sui traffici dell’aeroporto “Galilei” di Pisa, gestito da Sat. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e il presidente della RegioneEnrico Rossi spingono perciò per la pista da 2mila metri mentre tifano per il tracciato più lungo il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile Vito Riggio e il numero uno di Adf Marco Carrai che non è una figura qualunque visto che è stato definito nell’ordine l’uomo ombra, ilRichelieu e il “Gianni Letta” di Matteo Renzi. Tanto più che con l’ex sindaco a Palazzo Chigi l’ok finale sembra meno difficile.

Adf preferisce la pista da 2400 metri poiché ovviamente permetterebbe l’accoglimento di aerei con maggior capienza (sia in termini di passeggeri che di bagagli e carburante) e quindi favorirebbe il collegamento con importanti scali internazionali come Istanbul e Mosca (fino a oggi sono invece previste tratte minori come Amsterdam, Londra e Francoforte). Con la pista da 2mila metri sarebbero invece necessarie limitazioni operative che potrebbero incidere in maniera importante sulla redditività dell’investimento (il Masterplan 2014-2029 di Adf prevede interventi per 258 milioni di euro: il costo della pista dovrebbe aggirarsi intorno ai 60). Peretola ha registrato un 2013 da record con 1,9 milioni di passeggeri: la nuova pista dovrebbe permettere almeno il raddoppio dei traffici.


A Pisa si teme invece che la pista da 2400 metri possa avere contraccolpi negativi sui traffici del “Galilei” dal quale nel 2013 sono passati 4,4 milioni passeggeri (lo scalo pisano ha due piste: una lunga 2497 metri, l’altra 2992). Il nodo sulla lunghezza della pista non è ancora stato sciolto: l’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi potrebbe però giocare un ruolo importante a favore della pista lunga. Il renziano Dario Nardella, attuale vicesindaco ma apparentemente numero uno in pectore di Palazzo Vecchio, ha già detto chiaramente di non voler fare alcun passo indietro sullo sviluppo del “Vespucci”.


Un’indicazione precisa sul futuro dello scalo fiorentino l’aveva posta nero su bianco lo scorso luglio anche il consiglio regionale
quando aveva adottato la specifica variante al Pit (il Piano d’indirizzo territoriale): nel testo si parlava infatti di una pista di soli 2mila metri. A spingere però per la pista da 2400 metri è Enac: la posizione dell’ente è stata formalizzata alla Regione nell’ottobre 2013 come osservazione alla variante del Pit. E secondo alcune indiscrezioni negli ultimi giorni le posizioni di Enac e Adf si sarebbero fatte ancora più nette.


Il governatore della Toscana Enrico Rossi non vuol però sentir parlare di pista da 2400 metri e in più di un’occasione ha minacciato di “congelare” l’approvazione definitiva della variante al Pit. Il governo potrebbe però anche decidere di superare la posizione della Regione e dare ugualmente il via libera alla pista lunga: “Mai però è successo che su un argomento di tale importanza il governo vada contro una Regione” attacca Rossi. Negli ultimi giorni il governatore ha cercato di smussare gli angoli, ma il concetto resta: “Non intendo impuntarmi sui metri di pista – ha affermato – ma non si può mettere Prato contro Firenze e poi Pisa contro Firenze e viceversa. Adesso sarà l’imprenditore argentino Eurnekian a decidere il da farsi oltre ogni campanilismo e capirà come trovare il giusto equilibrio tra i due scali. Sono fiducioso perché si tratta di un imprenditore con interessi industriali, non finanziari, e che non possiede altri aeroporti in Italia, quindi ha interesse a fare il meglio per quelli di Pisa e di Firenze. So che l’obiettivo di raggiungere i 12 milioni di passeggi l’anno è reale”. L’argentino Eduardo Eurnekian, già proprietario del 23,4% di Sat, ha però acquisito nelle ore scorse il 33,4% di Adf: la costituzione della holding non sembrerebbe perciò essere in pericolo.


A essere irritato è anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi: “Ha ragione Rossi, non si possono cambiare le carte in tavola”. La realizzazione di una holding tra Pisa e Firenze per la costituzione del quarto polo aeroportuale italiano (l’obiettivo è raggiungere i 12 milioni di passeggeri entro il 2030) potrebbe essere a rischio? “Se venissero meno i contenuti del Pit – sottolinea ancora Filippeschi – verrebbe meno il mandato ai tecnici che stanno studiando le possibilità e le condizioni per realizzare la holding”. Stesso ritornello da parte del deputato del Pd Paolo Fontanelli, ex sindaco di Pisa. Le polemiche però non si placano ed è facile intuire che ci saranno altri scontri. La battaglia per i cieli toscani non sembra essere ancora finita.

http://www.ilfattoquotidiano.it/201...ida-pisa-firenze-regione-teme-premier/898752/
 
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