Odissea per il Torino-Marsa Alam con GJ


Forse non ho capito bene chi ha risposto quotandomi, o non sono stato capito.
Sono a favore dei pax, delle volte si deve applicare il buon senso, ci sono moltissimi lavori che sfondano le ore, ma solo alcune categorie dicono che per legge si deve fare questo, ma chi rispetta la legge? Oppure un autobus di linea che finisce il servizio alle 8.30, e per il traffico si prevede l’arrivo un’ora dopo, alle 8.30 deve bloccare l’autobus, ma come avevo detto si deve applicare il buon senso.
Questo è un mio pensiero che esprimo, può essere giusto o sbagliato, ma può far riflettere.
Si può capovolgere la situazione, le persone di cabina si possono trovare in situazione opposta.
P.S. ho scritto questo da semplice viaggiatore che suda parecchio per acquistare un viaggio il classe superpex e che nel suo lavoro come in molte persone che non hanno titolo, sfonda di parecchio le ore che non ha diritto a pausa caffè ed altre cose.
Gli aerei sono macchine bellissime e rara volte anche le persone (come gentilezza) di cabina

Credo che il concetto base su cui i commenti qui si rifanno al non sforare le ore di turno, definiti comunque per legge e legati alla sicurezza, siano appunto legati alla sicurezza.
Un equipaggio di condotta "stanco", in principio, diminuisce la sicurezza in volo e... in atterraggio (quando forse lavora di più).
Un ragionamento che non fa una grinza e tutti, più o meno giustamente, si appellano a "meglio a terra che insicuri in volo".
Trovo però adeguati quei commenti che, pur non mettendo in dubbio la validità del concetto "crew non oltre i limiti = sicurezza", pongono qualche questione legata alla realtà dei fatti. Ed all'uso del buonsenso.
Si legge a volte di equipaggi super sfruttati per mantenere gli operativi, riposi che saltano e via dicendo.
Ma allora, in questo caso, dove la mettiamo la tanto decantata sicurezza?
Ci si rifiuta di fare una breve sosta a BLQ (45 minuti dis calo +15 min di procedura atterraggio?) per prendere 150 pax già danneggiati e stressati da ore, per un possibile sforamento del monte ore, e poi si accetta di saltare i turni di riposo?
Non c'è contraddizione in tutto ciò?
Se un a/r su Marsa pone già di principio dei limiti, una migliore gestione delle risorse imporrebbe uno stop del personale a Marsa e ritorno dell'a/m con un crew fresco

Certamente il tutto rimanda anche alle compagnie che comprimono i giri macchina e giri equipaggio.
Il tutto nella logica del profitto, della sopravvivenza, della speculazione e della concorrenza.
Come il pax ha l'opzione di non volare se non trova un biglietto al prezzo adeguato alle sue tasche, non si può continuare ad insistere a far volare gli aerei "al risparmio" seguendo la logica (perversa) del mercato e, al contempo, offrire un pessimo servizio.
Serve, a volte, il coraggio di fare un passo indietro e dire "mi rifiuto di servire quella tratta a quelle condizioni".
Invece c'è la corsa ad accappararsi il traffico, costi quel che costi.

Commento a latere: nessun equipaggio è votato al martirio e al suicidio perchè a bordo ci sono anche loro! Questo già dovrebbe rappresentare una (piccola) garanzia per il pax. E' pur vero che vi sono persone che non valutano le proprie capacità.
 
Ritardi....

Scusate ma ai piloti , parlando col cuore in mano , non importa una sega se i passeggeri sono gia' in ritardo , ci sono 40 neonati che devono comprare i pannolini oppure ET perde la coincidenza con l'astronave per tornare a casa .
Se l'aereo non puo' partire , non parte.
E' semplice .
Capisco che per i passegeri diventi un'odissea , ma e' un problema secondario .
Dove dovrebbe andare secondo voi con un' avaria ?
Se vi dicessero che l'aereo con cui siete appena arrivati in vacanza non avrebbe potuto volare ? Vi piacerebbe ?
Per chi poi continua a paragonare i piloti ai camionisti , smettetela oppure informatevi .
Se trovano un camionista che guida da 14 ore di fila gli ritirano la patente.
I piloti in due possono fare 17 ore .
Saluti.
 
L'equipaggio avrebbe superato le ore (poche persone), invece i passeggieri devono superare le ore e stare pure ziitti.
Va bene per le ore in eccesso, ma delle volte si deve applicare il buon senso anche se si superano, non è poi la catastofe.
Spero tu non sia uno di quelli che ha applaudito all'articolo sull'Espresso...
 
Credo che il concetto base su cui i commenti qui si rifanno al non sforare le ore di turno, definiti comunque per legge e legati alla sicurezza, siano appunto legati alla sicurezza.
Un equipaggio di condotta "stanco", in principio, diminuisce la sicurezza in volo e... in atterraggio (quando forse lavora di più).
Un ragionamento che non fa una grinza e tutti, più o meno giustamente, si appellano a "meglio a terra che insicuri in volo".
Trovo però adeguati quei commenti che, pur non mettendo in dubbio la validità del concetto "crew non oltre i limiti = sicurezza", pongono qualche questione legata alla realtà dei fatti. Ed all'uso del buonsenso.
Si legge a volte di equipaggi super sfruttati per mantenere gli operativi, riposi che saltano e via dicendo.
Ma allora, in questo caso, dove la mettiamo la tanto decantata sicurezza?
Ci si rifiuta di fare una breve sosta a BLQ (45 minuti dis calo +15 min di procedura atterraggio?) per prendere 150 pax già danneggiati e stressati da ore, per un possibile sforamento del monte ore, e poi si accetta di saltare i turni di riposo?
Non c'è contraddizione in tutto ciò?
Se un a/r su Marsa pone già di principio dei limiti, una migliore gestione delle risorse imporrebbe uno stop del personale a Marsa e ritorno dell'a/m con un crew fresco

Certamente il tutto rimanda anche alle compagnie che comprimono i giri macchina e giri equipaggio.
Il tutto nella logica del profitto, della sopravvivenza, della speculazione e della concorrenza.
Come il pax ha l'opzione di non volare se non trova un biglietto al prezzo adeguato alle sue tasche, non si può continuare ad insistere a far volare gli aerei "al risparmio" seguendo la logica (perversa) del mercato e, al contempo, offrire un pessimo servizio.
Serve, a volte, il coraggio di fare un passo indietro e dire "mi rifiuto di servire quella tratta a quelle condizioni".
Invece c'è la corsa ad accappararsi il traffico, costi quel che costi.

Commento a latere: nessun equipaggio è votato al martirio e al suicidio perchè a bordo ci sono anche loro! Questo già dovrebbe rappresentare una (piccola) garanzia per il pax. E' pur vero che vi sono persone che non valutano le proprie capacità.
il crew "fresco" come dici tu a Marsa come ci arriva? Con un altro volo? ok, però dopo aver fatto il volo di posizionamento deve fare crew rest, quindi ad occhio direi perdere un giorno.
Puoi usare lo stesso crew arrivato lì, dopo riposo minimo (stessa storia).
I pax che stanno a Marsa ovviamente si godono una giornata in più in qualche albergo o, orrore, in apt.
Senza avere di fronte tutto il quadro e tutte le possibili alternative, puntare il dito ed accusare è solo un comportamento da passeggeri ignoranti, sappiatelo.
 
...si evince chiaramente che non tutti hanno realmente idea di che cosa vuol dire sostituire una macchina ferma per problemi tecnici, e tutte le relative conseguenze.....
ciò non toglie che non deve essere una "scusante" per non riproteggere al meglio i malcapitati passeggeri....

purtroppo le compagnie non dispongono di "fighter ready in five"..............
 
il crew "fresco" come dici tu a Marsa come ci arriva? Con un altro volo? ok, però dopo aver fatto il volo di posizionamento deve fare crew rest, quindi ad occhio direi perdere un giorno.
Puoi usare lo stesso crew arrivato lì, dopo riposo minimo (stessa storia).
I pax che stanno a Marsa ovviamente si godono una giornata in più in qualche albergo o, orrore, in apt.
Senza avere di fronte tutto il quadro e tutte le possibili alternative, puntare il dito ed accusare è solo un comportamento da passeggeri ignoranti, sappiatelo.

Non ignoro e non punto il dito. Evidenzio solo che le piccole compagnie mancando di risorse non sono in grado di gestire i picchi di traffico in emergenza e e le emergenze in picchi di traffico.
Logico che non penso che il crew fresco arrivi a Marsa in bicicletta un paio di ore prima. Una nuotata in piscina e via... a prendere in carico un volo.
SE, come poi ho evidenziato dopo, ci fossero meno speculazioni a tutti i livelli, NON opererebbero ai limiti già di default. E..chissà?...ci sarebbe "sempre" una rotazione di crew in certe destinazioni operate al limite, dove sommando andata e ritorno si è appunto al limite...
Questo presuppone "solamente" un po' di personale, che però costa... e si torna da capo, senza passare dal via.
Con certi operativi che prevedono l'uso intensivo di a/m e crew (voli "brevi" effettuati anche di notte, e via dicendo) c'è poi poco tempo per ricompensare e risettare tutto nella notte. Si accumulano solamente i ritardi e disservizi.
 
...si evince chiaramente che non tutti hanno realmente idea di che cosa vuol dire sostituire una macchina ferma per problemi tecnici, e tutte le relative conseguenze.....
ciò non toglie che non deve essere una "scusante" per non riproteggere al meglio i malcapitati passeggeri....

purtroppo le compagnie non dispongono di "fighter ready in five"..............
credo lo si sappia, anche se ci si aspetta che le magiche macchine volanti non si rompano (sarà anche un caso per cui sono quasi sempre le stesse macchine volanti a "rompersi"?).
Se non dispongono di "fighter ready in five", va benissimo. Basta non voler pretendere di difendere i patrii confini o presidiare i cieli vacanzieri 24/7. E darsi un altro mestiere o ragione sociale.
 
Non ignoro e non punto il dito. Evidenzio solo che le piccole compagnie mancando di risorse non sono in grado di gestire i picchi di traffico in emergenza e e le emergenze in picchi di traffico.
Logico che non penso che il crew fresco arrivi a Marsa in bicicletta un paio di ore prima. Una nuotata in piscina e via... a prendere in carico un volo.
SE, come poi ho evidenziato dopo, ci fossero meno speculazioni a tutti i livelli, NON opererebbero ai limiti già di default. E..chissà?...ci sarebbe "sempre" una rotazione di crew in certe destinazioni operate al limite, dove sommando andata e ritorno si è appunto al limite...
Questo presuppone "solamente" un po' di personale, che però costa... e si torna da capo, senza passare dal via.
Con certi operativi che prevedono l'uso intensivo di a/m e crew (voli "brevi" effettuati anche di notte, e via dicendo) c'è poi poco tempo per ricompensare e risettare tutto nella notte. Si accumulano solamente i ritardi e disservizi.
E' fantastico come si accettino code di 20 e passa km in autostrada, treni dove ti assalgono le zecche, traghetti strapieni senza proferire verbo, ma se una compagnia aerea che quotidianamente porta a spasso centinaia di persone ha un evento che impone qualche ora di disagio sia messa alla gogna.
Se poi il sistema Italia vuole che ad Agosto si vada tutti in ferie, finchè c'è lo spazio in pianificazione per accontentare tutti (e fare quindi soldi) lo si fa.
Non si può pianificare al 60% delle risorse perchè "non si sa mai". Non si va avanti, così.
Non ci paghi gli stipendi, gli aerei, il fuel etc...

L'emergenza la si affronta quando accade.
Poi non dimentichiamoci che molti servizi aeroportuali sono dati in gestione, e molti di questi hanno la tendenza a sbolognare le rogne in fretta, tanto non è "roba" loro...
 
E' fantastico come si accettino code di 20 e passa km in autostrada, treni dove ti assalgono le zecche, traghetti strapieni senza proferire verbo, ma se una compagnia aerea che quotidianamente porta a spasso centinaia di persone ha un evento che impone qualche ora di disagio sia messa alla gogna.
Se poi il sistema Italia vuole che ad Agosto si vada tutti in ferie, finchè c'è lo spazio in pianificazione per accontentare tutti (e fare quindi soldi) lo si fa.
Non si può pianificare al 60% delle risorse perchè "non si sa mai". Non si va avanti, così.
Non ci paghi gli stipendi, gli aerei, il fuel etc...

L'emergenza la si affronta quando accade.
Poi non dimentichiamoci che molti servizi aeroportuali sono dati in gestione, e molti di questi hanno la tendenza a sbolognare le rogne in fretta, tanto non è "roba" loro...
Non mi sembra che si accettino con un sorriso le code di 20km, ed è anche vero che spessissimo si sa benissimo che viaggiare in certi giorni si va incontro a code.
Non penso che si gioisca all'idea di viaggiare in compagnia di ospiti non graditi
Sui traghetti "strapieni" ho qualche riserva, perchè non credo che imbarchino più dell'autorizzato, ma la mia è una toeria, non usandoli.
Non ho detto che occorra operare al 60%..".caso mai.."
Ho evidenziato che certi disservizi si verificano alla grande con certe compagnie che pretendono di fare oltre il dovuto e di cui sono capaci, travolti dagli eventi e dall'incapacità di dire di no..
I disservizi capitano anche con le majors, ma lì sono gestiti in modo diverso e, oserei dire, pure pianificato (a lvello di procedure)
non tengono pax in attesa 2...3....4 ore o più e sperando che l'aereo venga riparato.
Mi sono ritrovato a bordo di aerei majors che hanno avuto un problema tecnico e in 15-30' la decisione è presa: l'aereo viene svuotato e non si tenta l'impossibile con i pax a bordo o li si tiene ore nel terminal. Si procede con il piano B.
Qui invece si naviga a vista.
 
Ultima modifica:
E' fantastico come si accettino code di 20 e passa km in autostrada, treni dove ti assalgono le zecche, traghetti strapieni senza proferire verbo, ma se una compagnia aerea che quotidianamente porta a spasso centinaia di persone ha un evento che impone qualche ora di disagio sia messa alla gogna.
Se poi il sistema Italia vuole che ad Agosto si vada tutti in ferie, finchè c'è lo spazio in pianificazione per accontentare tutti (e fare quindi soldi) lo si fa.
Non si può pianificare al 60% delle risorse perchè "non si sa mai". Non si va avanti, così.
Non ci paghi gli stipendi, gli aerei, il fuel etc... L'emergenza la si affronta quando accade.

Solitamente, trovo i tuoi interventi molto simpatici e condivisibili, questo, però, no...

Scusa, ma chi l'ha detto che i disagi sulle autostrade e sui treni vengono sopportati in silenzio?! Al massimo é la situazione che proprio non cambia, ma le polemiche si succedono nel corso dei giorni con una certa frequenza.

L'emergenza la affronti quando accade, ma la risolvi in fretta se l'hai ben pianificata.
E' fatto noto, che in luglio ed agosto vi siano picchi di traffico elevati. Questo, però, non sembra minimamente influenzare le compagnie aeree (o meglio alcune), che operano con disponibilità di macchine come in novembre/dicembre...
Se taluni vettori non hanno risorse per una gestione idonea a sopportare punte di super traffico, ed i relativi problemi, non si può puntare lo sgurdo sul pax, che ha tutto il diritto di lamentarsi, visto che ha pagato e quindi pretende il rispetto del contratto.
 
Dal sito Settemari riposto questa parte del contratto riferita ai voli ITC:

Voli speciali

I voli speciali si intendono effettuati con aerei noleggiati ITC. Per motivi operativi l’organizzatore si riserva di cambiare vettori ed aeromobili. Gli orari indicati in catalogo sono espressi in ore locali, soggetti a variazione anche senza preavviso e pertanto sono da intendersi come puramente indicativi. Sarà nostra cura tenere informata la Vostra Agenzia di Viaggi, alla quale Vi preghiamo rivolgerVi un giorno lavorativo precedente alla partenza (Es: venerdì per le partenze di sabato, domenica e lunedì), per ottenere la conferma definitiva degli orari. Si dovranno altresì riconfermare gli orari di ritorno tramite il nostro Rappresentante Locale. Per motivi operativi, potrebbero rendersi necessari eventuali scali tecnici e/o doppi scali in Italia e/o nel Paese di destinazione oppure essere variati gli aeroporti di partenza/arrivo. In quest’ultimo caso la Settemari fornirà a proprio carico un trasporto sostitutivo in pullman o con altro mezzo, dall’aeroporto originario a quello definitivo. Queste variazioni non costituiscono una modifica significativa di un elemento essenziale, in quanto è garantita l’effettuazione del viaggio da e/o per gli aeroporti originariamente stabiliti. Ai passeggeri che desiderino modificare la data del loro rientro già prenotato, sarà richiesto il pagamento in loco del nuovo biglietto. Non si effettuano rimborsi per voli non utilizzati



Come vedi sul catalogo c'è scritto chiaramente che i voli possono variare sia in termini di orario che per gli eventuali scali.
Senz'ombra di dubbio hai lavorato nel settore, e lungi da me discure ciò, però proprio per questo dovresti ben sapere che i charter talvolta vengono riempiti all'ultimo in più apt!


non stiamo discutendo di questo.
Stiamo discutendo del rispetto verso i pax che non sono stati informati dell'extra scalo.

Il vettore non ha informato l'agenzia di viaggio che non ha informato il pax ...

magari così capisci che stiamo dicendo la stessa cosa ...
 
Solitamente, trovo i tuoi interventi molto simpatici e condivisibili, questo, però, no...

Scusa, ma chi l'ha detto che i disagi sulle autostrade e sui treni vengono sopportati in silenzio?! Al massimo é la situazione che proprio non cambia, ma le polemiche si succedono nel corso dei giorni con una certa frequenza.

L'emergenza la affronti quando accade, ma la risolvi in fretta se l'hai ben pianificata.
E' fatto noto, che in luglio ed agosto vi siano picchi di traffico elevati. Questo, però, non sembra minimamente influenzare le compagnie aeree (o meglio alcune), che operano con disponibilità di macchine come in novembre/dicembre...
Se taluni vettori non hanno risorse per una gestione idonea a sopportare punte di super traffico, ed i relativi problemi, non si può puntare lo sgurdo sul pax, che ha tutto il diritto di lamentarsi, visto che ha pagato e quindi pretende il rispetto del contratto.
VG, non mi stavo riferendo ai pax in questione, che ovviamente hanno il diritto di protestare e lagnarsi quanto vogliono.
Mi riferivo al fatto che, soprattutto sui media e soprattutto d'estate, si cerca la notizia ad ogni costo.
L'incidenza delle disavventure, se paragonata al totale dei trasportati e dei voli a buon fine, è una percentuale molto bassa.
Un vettore tipico nostrano, con 5 o 6 aerei divisi tra lungo e corto raggio avrà sempre di questi problemi nelle fasi di picco, quando l'inconveniente accade.
Qualcuno amplia la capacità coi wet-lease (ma pure quelli si rompono, hanno equipaggi coi loro problemi etc...).
in ogni caso bisogna vedere cosa effettivamente era pianificato (magari il tutto era già un piano C, che andando a donne perdute pure lui ha tolto ogni altra ulteriore possibilità lasciando solo il disagio).

Spesso poi le cose non sono così limpide. Un problema tecnico riportato magari "semplice", alla realtà dei fatti si trasforma in qualcosa di più grosso e richiede più tempo.
Basta un nonnulla come l'antighiaccio dello stall warning, cambi la parte, poi scopri è il cavo, cerca il cavo, fallo arrivare, spannella, etc... etc...

Quello che dico è che prima di giudicare, è meglio sentire tutte le campane.
 
Piuttosto che interrogarsi sul guasto e sulla soluzione di viaggio identificata dopo il verificarsi del guasto, mi chiedo come si sia comportata Eurofly per quanto riguarda i diritti dei passeggeri.

Sono stati informati dei loro diritti? Per esempio, del loro diritto ad annullare il viaggio e ricevere un rimborso totale in virtù del ritardo superiore alle cinque ore? Sono stati assistiti a dovere (pasti, bevande, eventuali pernottamenti), o hanno ricevuto i soliti voucher da €5 che bastano al massimo per un panino? La soluzione di trasporto alternativa - il volo da MXP in mezzo alla notte - è davvero comparabile, come condizioni di trasporto, a quelle per cui i passeggeri avevano pagato?

Non ho risposte a queste domande perché non c'ero: scommettiamo, però, che l'assistenza non è stata all'altezza degli standard previsti dalla normativa europea?
 
a me pare che, generalizzando, si stia diffondendo la convinzione che volo charter=volo economico; quasi come se fosse una attenuante, e quasi come se il turista debba badare esclusivamente alla qualità della sistemazione (e non sempre..) e non al confort del viaggio.
e dicendo questo, mi riferisco a quanto inteso dagli agenti di viaggio e dai tour operator; eppure una vacanza comincia e soprattutto finisce con un viaggio...
Mi è capitato prsonalmente che, prenotando un viaggio (e nemmeno low-cost o last minute) l'agente di viaggio e, successivamente interpellato neppure il t.o., sapessero quale compagnia aerea avrebbe operato il charter; anzi, questa mi sarebbe stata comunicata -e solo previa mia esplicita richiesta- successivamente alla prenotazione.
Mi pare che tale comportamento sia anche contrario alla normativa vigente sui contratti di viaggio.
Il problema è che manca colpevolmente l'informazione; e in questo contesto chi vende una vacanza si preoccupa di far risaltare quante stelle abbia il resort, tacendo sul livello qualitativo dei vettori.
D'accordo che il mercato sia questo, e che le compagnie debbano necessariamente tenere gli operativi prossimi (se non oltre) ai limiti di criticità per poter soddisfare la domanda, ma non sarebbe forse opportuno che chi pianifica e vende un viaggio debba comunicare tutto, compreso il vettore, PRIMA della prenotazione?
 
Quello che dico è che prima di giudicare, è meglio sentire tutte le campane.

Questo é sempre buona regola.

Trovo, come sensazione personale, che sui voli charter, l'assistenza in questi momenti sia completamente assente.
Quasi come se si ragionasse "il volo é incluso nel pacchetto, anche se vuoi non ti é dato di scegliere e se ti toverai male, nel futuro dovrai comunque volare nuovamente con noi se per caso comprerai un viaggio con un tour operator con il quale collaboriamo".
Il sistema non stimola certo l'efficienza per i pax: l'attenzione del vettore é solamente quella di offrire prezzi quanto più bassi al tour operator e chiudere i contratti per la stagione. Così pure per il tou operator.
La qualità del volo, poi, - non in termini di sicurezza, intendiamoci - é un particolare del tutto trascurato.
Il vettore non deve conquistare nessun pax, come nella linea, dove ovviamente l'assistenza prima - durante - dopo il volo é un aspetto altamente valutato dalle compagnie

... che andando a donne perdute ...

Queste sono le chicche dei tuoi messaggi che mi fanno morire dal ridere.
 
Questo é sempre buona regola.

Trovo, come sensazione personale, che sui voli charter, l'assistenza in questi momenti sia completamente assente.
Quasi come se si ragionasse "il volo é incluso nel pacchetto, anche se vuoi non ti é dato di scegliere e se ti toverai male, nel futuro dovrai comunque volare nuovamente con noi se per caso comprerai un viaggio con un tour operator con il quale collaboriamo".
Il sistema non stimola certo l'efficienza per i pax: l'attenzione del vettore é solamente quella di offrire prezzi quanto più bassi al tour operator e chiudere i contratti per la stagione. Così pure per il tou operator.
La qualità del volo, poi, - non in termini di sicurezza, intendiamoci - é un particolare del tutto trascurato.
Il vettore non deve conquistare nessun pax, come nella linea, dove ovviamente l'assistenza prima - durante - dopo il volo é un aspetto altamente valutato dalle compagnie



Queste sono le chicche dei tuoi messaggi che mi fanno morire dal ridere.
ti ribalto la questione: coi voli charter la regola è "non si cancella". I pax devono andare a destinazione (anche perchè quelli a destinazione devono tornare a casa).
Le majors sui voli di linea hanno vita facile (poi dipende quali voli di linea, di parigi londra ne trovi ogni 20min, qualche altra tratta magari è più diradata): cancellano, riproteggono.

Per Marsa Alam, o Sharm, o Hurgada, o Varadero, S.to Domingo etc... non è sempre così semplice. Quindi la soluzione al 99,32% la devi trovare con le tue forze.
La qualità del volo non è trascurata, ma ovviamente è la prima cosa a risentire dei tagli economici, almeno in termini di scelta del servizio, roba confezionata, qualche monitor che non funziona etc...

Ribadisco: spesso i servizi a terra sono forniti, non controllati direttamente dal vettore, e spesso, purtroppo, chi fronteggia gente (giustamente) lagnosa... sparisce...

Riguardo, infine, il "donne perdute", era il modo di dire del professore di navigazione, ai bei tempi.
 
L’articolo iniziale di MicheleTRN, parlava di organizzazione, non di ore e rotture.

E’ scritto in modo chiaro che il volo era Torino Masa Alam e dopo si è fatto scalo non previsto a Bologna per imbarcare nuovi pax, e da qui sono cominciati i problemi.

L’aereo inizialmente partito da Torino e atterrato non previsto a Bologna, e i passeggeri da Bologna sono andati a Malpensa in autobus, ma era tanto complicato evitare il trasferimento in autobus e fare atterrare a Bologna l’aereo proveniente da Malpensa? I problemi possono sempre capitare, ma si cerca di ridurli sempre al minimo perché pax possono essere anche il personale di cabina( in altri mezzi di trasporto navi traghetti ecc).

Mi sembra che gli interventi all’informazione iniziale sono tutt’altro ( si sentono in causa, perché hanno la coda di paglia) e pure vero che molti pax come ha detto billypaul sono rompi, ma anche il personale non scherza.

sembrerebbe (condizionale d'obbligo) che quello stop avrebbe creato un extra orario all'equipaggio di condotta (che avrebbe dovuto efettuare anche il ritorno...)
Io personalmente ho espresso poi le mie ingenue perplessità sia sul fatto che non ero personalmente certo che 1 ora sarebbe stata determinante, sia sul fatto che lavorando con i minuti risicati (visto che un "passaggio" a BLQ era impossibile) basta un niente ad andare fuori orario. Soprattutto se si serve una tratta che pulita-pulita è al limite dell'orario.
Perchè si gestisce una tratta di quel tipo operando al limite degli orari?
Nessuno ha dato una risposta vera e compiuta e dove venisse definita la responsabilità di tale gestione.
 
sembrerebbe (condizionale d'obbligo) che quello stop avrebbe creato un extra orario all'equipaggio di condotta (che avrebbe dovuto efettuare anche il ritorno...)
Io personalmente ho espresso poi le mie ingenue perplessità sia sul fatto che non ero personalmente certo che 1 ora sarebbe stata determinante, sia sul fatto che lavorando con i minuti risicati (visto che un "passaggio" a BLQ era impossibile) basta un niente ad andare fuori orario. Soprattutto se si serve una tratta che pulita-pulita è al limite dell'orario.
Perchè si gestisce una tratta di quel tipo operando al limite degli orari?
Nessuno ha dato una risposta vera e compiuta e dove venisse definita la responsabilità di tale gestione.
perchè dal 16 luglio le eu-ops hanno ridotto di un bel po' i flight duty period, e che ora anche i minuti oltre una certa ora accorciano ulteriormanete tali fdp?
 
perchè dal 16 luglio le eu-ops hanno ridotto di un bel po' i flight duty period, e che ora anche i minuti oltre una certa ora accorciano ulteriormanete tali fdp?
grazie della precisazione regolamentare.
perdonami la forte ironia, un po' polemica (ma nulla di personale):
e l'entrata in vigore del 16 luglio è stata una sorpresa per tutti, vero?
 
grazie della precisazione regolamentare.
perdonami la forte ironia, un po' polemica (ma nulla di personale):
e l'entrata in vigore del 16 luglio è stata una sorpresa per tutti, vero?
per tutti in realtà no, perchè c'erano dei tempi tecnici di adeguamento, quindi le limitazioni rispetto alla normativa precedente dovevano essere già ben assimilate.
tanto poi con l'easa cambierà tutto di nuovo...

però il discorso è che quello che prima facevi con 17 ore di duty time (dipendeva solo dal nr di membri), ora è sceso a 16, 13, etc... in base all'ora di presentazione + altre variabili, e se rafforzi il crew devi avere i sedili rest adeguati...

pensi che i vettori, così d'amblè, raddoppiano gli equipaggi per fare le stesse tratte?
magari le dimezzano, però poi gli aeroporti, i gestori, i baristi, i pulmanisti etc... etc... non lamentassero crisi...