"Nuova pista a Peretola"


Comunque vista da fuori non mi sembra che il bisticcio tra Fiorentini e Pisani possa essere una motivazione decisiva (se per questo qualche pax in piu' a FI farebbe un po' di concorrenza anche ad altri apt Italiani).

Mi sembra piu' plausibile la sindrome "no a tutto" che e' diffusa a tutte le latitudini e per le piu' svariate opere, e molto piu' frequente in una certa parte politica che in zona conta abbastanza.

Qui a Milano quando ha governato la sinistra hanno smesso di fare metropolitane per 20 anni...

E' un limite storico, all'estero non e' cosi'.... anzi... amministrazioni progressiste fanno opere pubbliche sontuose. Basta guardare, che so, in Spagna...
 
Lo spazio per una pista da 2800/3000 metri c'è..e comunque lo spostamento dello svincolo del'a11 per sesto fiorentino sarebbe a carico di AdF ..e come detto tante volte se la pista si dovesse fare gli aerei decolleranno e atterreranno dove non sono presenti abitazioni..(tutto il contrario di ora dove i territori interressati sono sesto peretola brozzi ,,)..
 
Ieri sul Corriere della Sera era riportato un articolo sull'apt Vespucci, ve ne riporto una parte: ""Domenici però forse si è dimenticato della proposta della società di gestione (AdF), su una pista di 3100 m., bocciata dall'assesore Conti CHE PERò AGGIUNSE << SU UNA PIù CORTA DA 2400 m VEDREMO>>....
Che voi sappiate, la soluzione sarebbe sempre un cambio di orientamento della pista mettendola parallela all'A1, oppure spostare la testa 05 verso ovest mantenendo la 23 nella posizione attuale??
 
Ieri sul Corriere della Sera era riportato un articolo sull'apt Vespucci, ve ne riporto una parte: ""Domenici però forse si è dimenticato della proposta della società di gestione (AdF), su una pista di 3100 m., bocciata dall'assesore Conti CHE PERò AGGIUNSE << SU UNA PIù CORTA DA 2400 m VEDREMO>>....
Che voi sappiate, la soluzione sarebbe sempre un cambio di orientamento della pista mettendola parallela all'A1, oppure spostare la testa 05 verso ovest mantenendo la 23 nella posizione attuale??
dunque in pratica lasciando la 23 dovè la pista avrebbe una posizione obliqua rispetto all autostrada e non più parallela!? penso che in questo modo si andrebbe a sorvolare in decollo e atterraggio alcuni centri abitati quindi anche per questo ogni schizzo disegno ecc apparso sull eventuale nuova pista ritraeva quest ultima parallela al raccordo autostradale dell A1/A11 e l inizio della pista dall attuale sedime di quella attuale ;inoltre la distanza tra l interasse della pista e gli edifici esistenti(polo scentifico e qualche azienda vicina a quest ultimo) rimarrebbe nei limiti massimi richiesti dalle autorità competenti;a riguardo poi vedrei molto bene un aerostazione costruita anch essa lungo l inizio del raccordo con le vie di entrata ed uscita per il passaggio di auto private taxi e mezzi pubblici ed un grande parcheggio multipiano al posto dell esistente ciaoooo
 
oltretutto mi sembra uno spreco di soldi spostare la 05 verso ovest e lasciare la 23 dov'è..
a questo punto si fa la parallela e via...
Ma non è già previsto la costruzione di un parcheggio multpiano al posto di quello attuale??
 
prova

visto che siamo in argomento aggiungo un intervista a luca mantellasi pres camera di commercio di firenze:

In dieci anni Firenze potrebbe aver recuperato quasi del tutto il "gap" infrastrutturale che la separa da altre città, come la vicina e agguerrita concorrente Bologna, e che in questi anni l' ha penalizzata facendole perdere posizioni e soprattutto occasioni di sviluppo ed iniziative, 'scippate' da capoluoghi più facilmente raggiungibili dal resto del dal mondo. Recuperare questo divario non è solo un sogno, ma qualcosa di concretamente realizzabile secondo il presidente della Camera di Commercio, Luca Mantellassi, che in questa intervista spiega e quantifica l' impegno dell'ente da lui presieduto per vincere la battaglia dell'adeguamento infrastrutturale.

Che cosa ha fatto finora e che cosa ancora può ancora fare la Camera di Commercio per rendere Firenze più accessibile dal resto della Regione, dal paese e dall'estero?

La Camera di Commercio è stata tra le prime a porsi il problema dello sviluppo infrastrutturale del capoluogo toscano. Il nostro impegno risale al 1960 quando si cominciò a parlare della costruzione di un moderno aeroporto che avrebbe dovuto sorgere nella zona di Sant'Angelo a Lecore, tra Firenze e Prato. Progetto poi andato in fumo, per una serie di interessi incrociati, ma comunque miopi. Oggi possiamo dire che quello fu un gravissimo errore, al quale noi, come Camera di Commercio, abbiamo cercato di porre rimedio successivamente finanziando, ad esempio, l'adeguamento della pista dell'aeroporto di Peretola e promuovendo la costituzione della società di gestione dell'aeroporto, prima Saf ed oggi AdF. Quello fu un errore drammatico che ha penalizzato Firenze per anni, tagliandola fuori dal un mondo dove la rapidità dei mezzi di trasporto si andava facendo sempre più irrinunciabile nei rapporti commerciali.

L'attivazione dell'aeroporto Vespucci ha rappresentato un Rimedio solo parziale?

Ha rappresentato molto, ma non è sufficiente. Firenze è una città a forte integrazione internazionale ed ha bisogno di un aeroporto più efficiente, capace di rispondere alle esigenze degli aeromobili di oggi che hanno bisogno di piste più ampie e lunghe.

Ma questo è ancora possibile? Lo spazio disponibile per la Costruzione di un grande aeroporto tra Prato e Firenze è già occupato da tempo e la stessa pista di Peretola è assediata da nuove costruzioni e futuri progetti.

Noi, come Camera di Commercio riteniamo di sì, pensiamo cioè che sia ancora possibile potenziare l'aeroporto Vespucci per far fronte ad un flusso passeggeri ben superiore a quello previsto nel master plan, che prevede, al 2010, 2.700 passeggeri, che a mio parere non è sufficiente. Secondo me abbiamo ancora la possibilità di allungare la pista e di superare i limiti di traiettoria posti dalla presenza del Monte Morello. Potremmo costruire una pista con una direzione diversa da quella attuale. Abbiamo già studi molto aggiornati che dimostrano la compatibilità tra ciò che sta nascendo nella zona dell' aeroporto ed una nuova pista, più lunga e con una traiettoria diversa.

Ma il potenziamento di Peretola potrebbe riaccendere la rivalità con Pisa, per altro mai sopita?

I due aeroporti, cioè quello di Pisa e quello di Firenze, possono perfettamente convivere, sviluppandosi in parallelo e guardano a mercati diversi. Pisa, ad esempio, ha sviluppato il trasporto merci, i voli a bassa tariffa ed i charter. Purtroppo, ci sono ancora segnali di campanilismi inutili che continuano a prevalere sulle esigenze del territorio che si avvantaggerebbe, invece, da una unità d' intenti anche, ad esempio, con la costituzione di un'unica società di gestione dei due aeroporti. In Toscana vengono 37 milioni di turisti all'anno e i due aeroporti messi assieme recepiscono 3 milioni di passeggeri, c'è quindi ampio spazio per lo sviluppo di ambedue. E poi la Toscana e Firenze non sono solo turismo ma anche business.

Sviluppo infrastrutturale non significa però soltanto aeroporto. Che cosa sta facendo la Camera di Commercio, ad esempio, per migliorare la viabilità?

Stiamo lavorando intensamente su due nodi: sulla Bretella di Lastra A Signa, in collaborazione con la Camera di Commercio di Prato, e sul treno-metro Firenze-Prato-Pistoia. Per quanto riguarda la Bretella di Lastra a Signa, si tratta di 9 chilometri che collegano la Firenze-Pisa-Livorno all' Interporto della Toscana centrale, attualmente chiamato di Prato, ma che diventerà di Firenze con il trasferimento della Dogana. La Camera di Commercio ha fatto uno studio di fattibilità che prevede un investimento di circa 150 milioni di euro. Noi siamo disponibili ad entrare nel capitale sociale della società veicolo del project financing . Su questo abbiamo un accordo con la Regione Toscana che ci ha messo a disposizione 64 milioni di vecchie lire da dare a Fondo perduto. Presto dovrebbe nascere la società veicolo allo scopo di realizzare questa arteria che, secondo me, è fondamentale. Da una parte permette, infatti, di alleggerire il carico di traffico sulla A1, dall'altra questi nove chilometri consentono il collegamento, oltreché con Prato, Signa e Calenzano, con l'aeroporto di Pisa attraverso la Firenze-Pisa-Livorno, l' interporto di Guasticce a Livorno, il porto di Livorno. Sono quindi nove chilometri d' importanza fondamentale per deflazionare l'arteria principale, cioè l'Autosole.

E quale è il vostro contributo alla realizzazione della Metropolitana di superficie, o treno-metrò, in grado di collegare Firenze, Prato e Pistoia?

Stiamo facendo studi di fattibilità. Il treno-metro, cioè una metropolitana di superficie che utilizzi in gran parte i binari e le stazioni esistenti, collegherebbe direttamente tutta l'area metropolitana fiorentina e potrebbe disporre di capillari che andrebbero a congiungersi con i vari macrolotti e le aree industriali del territorio.

Lo strumento del project financing può essere utilizzato anche per interventi diretti su Firenze?

Dal luglio scorso, la Camera di Commercio, così come le Fondazioni bancarie, può far parte delle società veicolo per realizzare finanza di progetto e quindi può mettere del capitale proprio in queste società. Ciò ci consente di fare la nostra parte e la faremo anche su Firenze, Dove è già partito il progetto per il sottopasso della Fortezza da Basso di cui siamo stati promotori. Se ci sarà bisogno di ulteriori capitalizzazioni potremo anche dare la nostra disponibilità, così come possiamo e intendiamo darla nel caso della costruzione di nuovi parcheggi o di recupero di aree dismesse come quella, ad esempio, della Manifattura Tabacchi.

Di quanti soldi potete disporre per partecipare a interventi di tipo strutturale?

Di solito investiamo 20 miliardi di lire, cioè circa 10 milioni di euro, in promozioni. Basta stabilire una scala di priorità. Potremmo impegnare per gli interventi 2,5 milioni di euro nei prossimi dieci anni, il che vuol dire che alla fine avremmo investito 25 milioni di euro, 50 mld di vecchie lire che con la finanza di progetto diventano 500. Il capitale di una società veicolo, infatti, ha un moltiplicatore da uno a dieci. L' effetto moltiplicatore della finanza di progetto è fondamentale in un periodo in cui la finanza pubblica si sta rarefacendo. Dobbiamo prendere esempio da altri paesi, come la Gran Bretagna, che ormai da anni usa questi strumenti per adeguare le proprie infrastrutture.

Tra dieci anni quale potrebbe essere il nuovo assetto infrastrutturale?

In dieci anni potremmo avere un aeroporto di Firenze potenziato e con la pista direzionata in maniera diversa, integrato con quello di Pisa attraverso un treno che parta ogni trenta minuti. Se riusciamo anche a portare avanti la Bretella di Lastra a Signa, il metrò di superficie che collega Firenze con Prato e Pistoia, e se riusciamo a realizzare tre o quattro interventi importanti su Firenze città, aumentando i parcheggi e recuperando aree attualmente non ben sfruttate, potremmo dirci soddisfatti.
 
Anche dall'intervista sembra proprio che la pista paralella sia l'unica soluzione...
Non smetteremo mai di dire che FLR non può andare avanti con la pista attuale..deve cambiare qualcosa.
 
Aeroporto di Firenze

PROGETTO
Riorganizzazione dell'Aeroporto Amerigo Vespucci mediante il miglioramento dei servizi aeroportuali e di scalo offerti all'utenza.

OBIETTIVI
Migliorare le capacità di ricezione dei passeggeri nella struttura aeroportuale e i suoi collegamenti con il sistema dei trasporti stradale e ferroviario-metropolitano. Maggiore integrazione tra lo scalo di Firenze e quello di Pisa.

SOGGETTI COINVOLTI OLTRE LA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE
Ministero delle Infrastrutture
Camera di Commercio di Prato
Comune di Firenze
Comune di Prato
ENAC
ENAV
Guardia di Finanza
Regione Toscana

STATO DEL PROGETTO
Master Plan in corso di definizione.

Link: http://www.aeroporto.firenze.it

Data di redazione: 15/2/2008
 
Aeroporto di Firenze

PROGETTO
Riorganizzazione dell'Aeroporto Amerigo Vespucci mediante il miglioramento dei servizi aeroportuali e di scalo offerti all'utenza.

OBIETTIVI
Migliorare le capacità di ricezione dei passeggeri nella struttura aeroportuale e i suoi collegamenti con il sistema dei trasporti stradale e ferroviario-metropolitano. Maggiore integrazione tra lo scalo di Firenze e quello di Pisa.

SOGGETTI COINVOLTI OLTRE LA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE
Ministero delle Infrastrutture
Camera di Commercio di Prato
Comune di Firenze
Comune di Prato
ENAC
ENAV
Guardia di Finanza
Regione Toscana

STATO DEL PROGETTO
Master Plan in corso di definizione.

Link: http://www.aeroporto.firenze.it

Data di redazione: 15/2/2008

Chi vuole approfondire può leggersi questi due malloppi di roba passata.

www.rete.toscana.it/sett/pta/territorio/pit_2005_2010/allegati_al_pit/masterplan_il_sistema_aeroportuale_toscano/quadro_conoscitivo.pdf
www.rete.toscana.it/sett/pta/territorio/pit_2005_2010/allegati_al_pit/masterplan_il_sistema_aeroportuale_toscano/valutazione_aeroporti.pdf
 
Sembra che ora la questione aeroporto sia argomento di campagna elettorale dei candidati sindaci di firenze e dei rispettivi partiti . da La Nazione )
Interviste, una al sindaco Leonardo Domenici, l'altra la presidente della Provincia, Matteo Renzi, considerato tra i candidati alla successione in Palazzo Vecchio. Diversa concezione della politica e diverse opinioni di grandi scelte sui problemi della città: dal traffico alla sicurezza, dall'emergenza casa alle tasse alte e gli stipendi bassi

Palazzo Vecchio Firenze, 3 maggio 2008 - Siamo sempre molti cauti quando su queste colonne ci capita di parlare degli scenari della politica. Perché sappiamo che i lettori - se possibile con maggior impeto dopo l’ultimo voto - si appassionano poco alle alchimie di Palazzo. Presi più che altro dagli affanni quotidiani, che significano problemi irrisolti per la città: il traffico, la sicurezza, l’emergenza casa, le tasse alte e gli stipendi bassi.
Tuttavia, siccome molti degli affanni sono riconducibili, nel bene e nel male, a chi governa, crediamo sia giusto raccontare quello che si sta preparando e come si profila il percorso che fra un anno chiamerà i cittadini a essere protagonisti, quando dovrà essere cambiato l’inquilino di Palazzo Vecchio. Su La Nazione abbiamo ospitato due interviste, una al sindaco Leonardo Domenici, l’altra al presidente della Provincia, Matteo Renzi, considerato fra i candidati alla successione. Stesso partito - il Pd - diversa concezione della poltica e diverse opinioni sulle grandi scelte.
E’ stata comunque l’occasione per riportare al centro della discussione gli argomenti che occupano da decenni il dibattito e le cronache: il potenziamento dell’aeroporto (non solo dell’aerostazione), che soddisfi la grande richiesta internazionale di poter sbarcare direttamente a Firenze invece che a Pisa; la bretella Barberino-Incisa, che liberi Firenze dal passaggio di auto e camion; la stazione dell’alta velocità, che consenta di far fermare anche qui i treni superveloci Bologna-Roma.
Saranno gli stessi temi che alimenteranno la lunga campagna elettorale fino a giugno 2009. Sui quali le posizioni non sono affatto convergenti, soprattutto dentro il Pd. E l’attuazione di questo programma dipenderà anche da chi sarà candidato sindaco fra i democratici. Ipotesi ancora lontana, che dovrà sempre fare i conti con le consultazioni primarie. Se si votasse oggi, i due principali contendenti sarebbero Matteo Renzi e Daniela Lastri. Un giovane e una donna: proposte popolari di questi tempi. Che tuttavia non convincono - né l’uno, né l’altra - una congrua maggioranza del partito. Anche perché le provenienze sono diverse (Margherita e sinistra Ds) e da questo dipenderebbero scelte e atteggiamenti differenti verso le grandi strategie amministrative. E’ significativo che ieri l’Udc abbia fatto sapere di essere d’accordo con le idee di Renzi, su Peretola e Bretella. Segno che un inedito dialogo (e nuovi scenari) è possibile.
Se corresse Renzi (da alcuni considerato troppo giovane) verrebbero escluse le possibilità di Lapo Pistelli, che fino a qualche mese fa sembrava favorito e ora è stato gratificato (e appagato?) con un ruolo nazionale nella segretaria del Pd. Mentre l’ala Ds che considera Lastri troppo poco riformista, pensa ancora a un personaggio come Alessio Gramolati, sindacalista molto apprezzato, segretario regionale della Camera del lavoro ma con scarsa esperienza amministrativa. Chi non è condizionato dai limiti anagrafici e dall’appetito di discontinuità, non ha riposto le speranze di convincere Vannino Chiti, ex presidente della Regione, ex ministro, che resterebbe fuori dai quadri del Pd e dunque potrebbe rivedere il suo "no, grazie, ho già fatto il sindaco a Pistoia". Chiti piacerebbe ai vecchi Ds, ex Pci, che non si fidano dei margheritini in quanto tali, né tanto meno di Renzi.
Sembra invece un azzardo il nome di Achille Serra, già prefetto a Firenze, eletto alla Camera in Toscana: protagonista suggestivo nella partita sicurezza, seppure fra un anno le emergenze potrebbero cambiare.
Non sarà estranea alle scelte dei candidati, la consapevolezza, assai diffusa, che per la prima volta dopo molti anni, la conquista di Palazzo Vecchio non sia più solo una questione in famiglia (centrosinistra). Il sacco di Roma da parte del Pdl ha provocato un terremoto emotivo anche qui, per cui il centrodestra si è convinto di poter recitare una parte più significativa della semplice comparsata messa su negli ultimi anni. Se dovesse fare la voce grossa, con un candidato di rilievo, nel Pd scatterebbero i segnali d’allarme.
Dopo il successo nazionale, si parla con meno insistenza di una ipotesi Paolo Bonaiuti, il portavoce di Berlusconi che farà il ministro e non sarà verosimilmente interessato a una battaglia fiorentina. Salgono invece le quotazioni del giovane Gabriele Toccafondi, che proprio il fresco coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, ha voluto in lista per la Camera, assicurandogli il posto di parlamentare e una buona dose di fiducia politica. Toccafondi sarebbe visto di buon occhio anche dalla componente di An, che prima delle elezioni aveva fatto sapere di essere pronta a candidare Riccardo Migliori. Se dovesse cambiare rotta, potrebbe proporre Gaia Checcucci come vicesindaco di Toccafondi.
Queste le principali manovre. Che tuttavia rischiano di non completare la griglia di partenza. Perché le voci che proprio La Nazione aveva anticipato qualche mese fa sulla nascita di una lista civica, sono confermate dagli incontri decisivi che si svolgono in questi giorni. Si tratterebbe di un gruppo di esponenti della società civile, soprattutto imprenditori: stanno lavorando alla ricerca di un nome di prstigio, espressione di una parte della città, che non si sente rappresentata dai due maggiori partiti. Il buon fine dell’iniziativa dipende anche da cosa succederà dentro Pd e Pdl. Dalle candidature e dal programma che sapranno garantire. Entro l’autunno i giochi saranno fatti
 
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Sembra che ora la questione aeroporto sia argomento di campagna elettorale dei candidati sindaci di firenze e dei rispettivi partiti . da La Nazione )
Interviste, una al sindaco Leonardo Domenici, l'altra la presidente della Provincia, Matteo Renzi, considerato tra i candidati alla successione in Palazzo Vecchio.

se l'argomento diventa argomento di campagna elettorale diventa pieno di insidie
a vicenza ha vinto il csx anche perchè ha detto che si sarebbe schierato contro l'ampliamento della base americana .
In questo modo ha schiaccato le destre che viceversa in quasi tutto il restante veneto han dominato

il paragone sarà diverso , ma serve solo ad evidenziare che senza un dibattito serio , che resti più possibile lontano da una demagogica politica ,non si va da realmente da nessuna parte
MXP e LIN son li che insegnano
 
Sò perfettamente che in politica fanno tante chiacchiere e concludono poco, però è bene che la discussione pista sia tornata d'attualità. Vuol dire che i problemi dell'apt li riconoscono non solo noi appassionati di aviazione ma anche chi non ne sa tanto.
Problemi come i dirottamenti magari per poco vento, la necessità di agevolare i turisti e non solo che vogliono atterrare a Firenze...
 
Con una pista di 2000/2500 mt parallela all'autostrada sarebbe aperta la strada per tutta la serie di velivoli che hanno le compagnie europee (A320-b738-Canadair- Embraer..)
Sarebbe il MASSIMO
 
Sò perfettamente che in politica fanno tante chiacchiere e concludono poco, però è bene che la discussione pista sia tornata d'attualità. Vuol dire che i problemi dell'apt li riconoscono non solo noi appassionati di aviazione ma anche chi non ne sa tanto.

Vuol dire che altre e/o nuove parole (invece della solita minestra) potrebbero convincere migranti in liste civiche, o nel PdL a restare fedeli alla stessa parte politica. Se si dovesse creare un terzo polo elettorale.....potrebbe anche arrivare a Firenze il famoso ballottaggio che a Roma si è concluso in "volta pagina" ;)
 
Firenze è un bivio. E può diventare il terreno della rivincita per il Pd, dopo la sconfitta di Roma; o il campo dove si consuma l'ultimo trionfo del centrodestra. Scenario suggestivo.
«L'ultimo anno delle amministrazioni locali non può essere solo la conclusione di lavori fatti. Ma l'occasione per una riflessione politica. Le elezioni ci suggeriscono: o si cambia o si rischia di perdere anche qui.
Cambiare, come?
«C'è un grande bisogno di
novità da parte della gente: più sicurezza innanzitutto; e sulle infrastrutture non possiamo stare a raccontarci solo quanto siamo stati bravi finora. Bisogna ragionare su quale Firenze vogliamo da qui al 2015».

In questi giorni si è tornati a discutere della seconda pista di Peretola. Il sindaco Domenica ha detto che non ce n'è bisogno e l'obiettivo è integrare Firenze con Pisa.
«Sono amico di Domenici e non ho nessuna voglia di litigare con lui o con altri. Mi sembra però che intorno all'area dell'aeroporto vada fatta una riflessione più approfondita».

Seconda pista sì o no?
«Sulle teste degli abitanti di Brozzi, Quaracchi, Sesto, Peretola, Ugnano e Mantignano, oggi atterrano due milioni di persone. I progetti già approvati faranno sì che questa cifra raddoppi. Io credo che una pista parallela all'autostrada che consenta di atterrare e decollare sulla testa degli uccelli di Focognano, anziché su quella dei cittadini di Peretola, potrebbe diminuire l'impatto ambientale e migliorare la sicurezza del volo. Non capisco perché non se ne possa parlare».

È una scelta decennale, fatta dalla Regione e dal vecchio Pci, che nessuno
sembra abbia voglia di ripensare.
«Ho grande rispetto per la Regione e per il vecchio Pci. Ma oggi il nostro partito si chiama Partito democratico, di nome e, spero, di fatto: da qualche parte discuteremo, senza ideologie. Io credo che il problema non sia l'aeroporto, ma quale idea abbiamo di Firenze».
 
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Si però si rimane sempre sul vago, "da qualche parte discuteremo", "potrebbe", "credo che"... Sinceramente vedo tanta nebbia intorno a questa vicenda.