Citazione:Messaggio inserito da abidu
Lungi da me fare polemica e, tanto meno, questioni di "campanile" ma, al di là di opinioni e passioni personali, ci sono delle situazioni oggettive che NON fanno di Pisa l'aeroporto "succursale" di Firenze. Le attrazioni turistiche della città, la posizione strategica rispetto a praticamente tutte le più importanti città toscane e non solo. E poi la storia. S.Giusto è da sempre un punto di riferimento fondamentale nell'aeronautica italiana non fosse altro per la posizione strategica dal punto di vista militare (siamo dentro la NATO da sempre e a due passi c'è Camp Derby che per anni è stata una delle basi logistiche più importanti del Sud-Europa). Senza dimenticare che la 46ma aerobrigata è sempre stata in primissima linea (anche oggi) in centinaia di missioni di ogni tipo (soprattutto civili). E poi mi chiedo: in questi ultimi 50 anni è mai venuto in mente a qualcuno di creare un grande aeroporto a Firenze? Probabilmente anche perché Pisa era più che sufficiente visto che il trasporto aereo è stato fino a pochi (veramente pochi !) anni fa riservato ad un pubblico limitato. Oggi che questo è diventato (per fortuna) un fenomeno di massa (con tutto ciò che ne consegue nel bene e nel male) si sente l'esigenza di un aeroporto praticamente in ogni città. Una volta si sentiva parlare di Linate, Malpensa, Caselle, Fiumicino, Capodochino, Palese, Punta Raisi, Elmas, Fontanarossa e poco più ... Oggi senti Albenga, Aosta Ronchi dei Legionari, Birgi, Levaldigi, Lamezia, Pescara, Parma ecc. ecc solo per citarne alcuni e chi più ne ha più ne metta. Allora, secondo me il problema è che le città che oggi sentono la necessità di un aeroporto degno di chiamarsi tale sono ormai strozzate dal cemento e non hanno più spazi liberi dove creare strutture adeguate all'attuale domanda di trasporto aereo. Quindi la soluzione non è la guerra campanilistica tra una città e l'altra ma è il ripensare completamente l'organizzazione dei trasporti di superficie integrando le varie tipologie di trasporto. Vado spesso a Londra e ogni volta che salgo sullo Stanstead Express (il treno) mi viene in mente che la stessa cosa sarebbe ideale anche tra Pisa e Firenze (e viceversa) con buona pace di tutti. Ma da noi, purtroppo, si litiga per decenni (spendendo miliardi per studi, valutazioni, perizie) su come fare un'opera che spesso poi non si realizza o, quando si realizza, tra sequestri di cantieri, mafia, bustarelle ecc. ecc quando è finita è già insufficiente e superata. Spesso le classiche "cattedrali nel deserto". Valga per tutte l'esempio del ponte sullo stretto di Messina: megagalattico, forse a rischio terremoti. E poi, quando sei di là, ti trovi quasi nel deserto (povera Sicilia...). E per arrivarci poi, al ponte ...
Lasciamo perdere. Meno male che forse non si farà.
Mi fermo per non esagerare (forse l'ho già fatto). L'ultima conserazione: non vorrei che questa smania di aeroporti a tutti i costi non fosse dettata, più che da nobili sentimenti, dalla ben più volgare "fame di finanziamenti" che piovono dall'Europa e dall'appetito di quelle SpA di gestione in cui i privati vedono il vero "business". Spero di sbagliarmi.
Saluti a tutti gli amici del Forum.
Alessandro (pisano di nascita, cresciuto in Emilia, viareggino di adozione e cittadino del mondo).