Bari, aeroporto più grande. Al via i lavori
Si va verso il raddoppio. A settembre partirà la gara d’appalto, i lavori costeranno 30 milioni di euro e consentiranno di portare a 8 i pontili mobili per l’imbarco. Nel frattempo la società di gestione ha allo studio il primo collegamento diretto con New York e Miami. In inverno previsti 4 nuovi voli anche per Brindisi
di MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - L’aeroporto di Palese si prepara a mettere le ali. Letteralmente. La nuova aerostazione, realizzata nel 2004, sarà infatti ampliata con due nuove strutture laterali che raddoppieranno i «finger» e triplicheranno gli spazi coperti, passando dagli attuali 30 a 90mila metri quadrati. Il progetto è pronto, i finanziamenti sono disponibili e la gara d’appalto dovrebbe partire a settembre: serviranno due anni di lavori. È questa la novità principale per la stagione invernale, ma il programma di Aeroporti di Puglia è fitto di novità. A partire dallo sbarco su Bari di un operatore Usa dei viaggi di lusso.
OTTO «FINGER» - Il progetto di ampliamento predisposto dalla Tecno Engineering 2C di Roma - che la «Gazzetta» ha visto in anteprima - è indubbiamente suggestivo. Le due «ali» di 135 metri l’una saranno innestate ai lati dell’attuale aerostazione fino a raddoppiare i «finger», i pontili mobili di imbarco (oggi sono 4, diventeranno 8). «Ci sarà una completa rivisitazione nell’utilizzo del sedime aeroportuale - anticipa il direttore di AdP, Marco Franchini - con lo spostamento delle strutture di polizia e vigili del fuoco verso l’area dell’aeropor - to militare: in questo modo si libererà nuovo spazio per la crescita ». Le due ali laterali si svilupperanno su tre livelli che ospiteranno anche strutture per i convegni: saranno autonome dal punto di vista energetico con l’utilizzo dei pannelli solari.
LE PROSPETTIVE - L’ampliamento servirà a supportare il piano di sviluppo dello scalo barese, nell’ottica di incremento del traffico. A questo proposito, in inverno potrebbe esserci una novità importante: a Bari dovrebbe sbarcare il carrier Skyone, una compagnia specializzata nei viaggi di lusso: collegamenti d’elite per i turisti americani diretti in Puglia oppure in partenza per le crociere nel Mediterraneo. La società di gestione degli scali pugliesi potrebbe innestarsi in questo flusso per centrare un vecchio obiettivo dell’amministratore unico Domenico Di Paola, ovvero il volo diretto per gli Stati Uniti: New York ma anche Miami. Skyone opera con Boeing 727 in configurazione all business, ma pare che per l’operazione pugliese voglia utilizzare un 767 e un 777. Per ora è un bel sogno, un progetto che potrebbe aprire prospettive radicalmente nuove: ne sapremo di più nei prossimi mesi.
I NUOVI VOLI - Per la stagione invernale (si parte tra ottobre e novembre) Bari avrà tre nuovi voli: Dusseldorf (operato dalla low cost tedesca Germania), Praga (della Skyeurope) e il già annunciato Malta di Ryanair (sovvenzionato dal governo maltese). Per Brindisi le novità sono invece quattro: oltre al già annunciato volo Easyjet per Malpensa e al Bergamo di Ryanair, il «Papola» sarà infatti collegato anche con la Germania e con il Belgio. Nel primo caso l’operatore è Tuifly (Tui gestisce in Puglia il villaggio Robinson e l’hotel Apulia di Ugento) e la destinazione è Memmingen (vicino Monaco), per il Belgio invece Ryanair volerà verso Charleroi (considerato il secondo aeroporto di Bruxelles).
OTTIMISMO - «Con tutto quello che stiamo facendo - dice l’ingegner Di Paola - i pugliesi capiranno che i soldi spesi per lo sviluppo del sistema aeroportuale non sono buttati». Tanto che Bari, pur essendo nuovo, comincia ad essere troppo piccolo: «Lo stiamo utilizzando bene, ma nei momenti di punta i 4 finger cominciano a diventare pochi. L’ampliamento? Trasformerà l’aeroporto nel fiore all’occhiello della nostra regione ».
A FOGGIA - Discorso a parte merita il «Gino Lisa». Il 15 settembre, come già annunciato, si riprende a volare grazie ai Saab 2000 da 50 posti dell’operatore svizzero Darwin (che sfrutterà la licenza di Myair): Roma, Milano Malpensa, Palermo e Torino le destinazioni previste. AdP ha, ancora una volta, assecondato la richiesta della Regione di individuare un operatore che garantisse l’operatività dello scalo dauno. Lo ha fatto nel migliore dei modi, considerando che la pista di Foggia ha forti limitazioni operative (gli ostacoli che la circondano) e sono pochi gli aerei in grado di utilizzarla: Darwin infatti non scende in Puglia per logiche di mercato, ma grazie a un forte incentivo economico. Il break-even è fissato a 35 passeggeri per volo, che per Foggia (e per alcuni degli orari scelti) sono un bell’obiettivo. Vedremo se questa sarà, finalmente, la volta buona per dare un ruolo definitivo allo scalo dauno.
[http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_economia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=209140&IDCategoria=1]


BARI - L’aeroporto di Palese si prepara a mettere le ali. Letteralmente. La nuova aerostazione, realizzata nel 2004, sarà infatti ampliata con due nuove strutture laterali che raddoppieranno i «finger» e triplicheranno gli spazi coperti, passando dagli attuali 30 a 90mila metri quadrati. Il progetto è pronto, i finanziamenti sono disponibili e la gara d’appalto dovrebbe partire a settembre: serviranno due anni di lavori. È questa la novità principale per la stagione invernale, ma il programma di Aeroporti di Puglia è fitto di novità. A partire dallo sbarco su Bari di un operatore Usa dei viaggi di lusso.
OTTO «FINGER» - Il progetto di ampliamento predisposto dalla Tecno Engineering 2C di Roma - che la «Gazzetta» ha visto in anteprima - è indubbiamente suggestivo. Le due «ali» di 135 metri l’una saranno innestate ai lati dell’attuale aerostazione fino a raddoppiare i «finger», i pontili mobili di imbarco (oggi sono 4, diventeranno 8). «Ci sarà una completa rivisitazione nell’utilizzo del sedime aeroportuale - anticipa il direttore di AdP, Marco Franchini - con lo spostamento delle strutture di polizia e vigili del fuoco verso l’area dell’aeropor - to militare: in questo modo si libererà nuovo spazio per la crescita ». Le due ali laterali si svilupperanno su tre livelli che ospiteranno anche strutture per i convegni: saranno autonome dal punto di vista energetico con l’utilizzo dei pannelli solari.
LE PROSPETTIVE - L’ampliamento servirà a supportare il piano di sviluppo dello scalo barese, nell’ottica di incremento del traffico. A questo proposito, in inverno potrebbe esserci una novità importante: a Bari dovrebbe sbarcare il carrier Skyone, una compagnia specializzata nei viaggi di lusso: collegamenti d’elite per i turisti americani diretti in Puglia oppure in partenza per le crociere nel Mediterraneo. La società di gestione degli scali pugliesi potrebbe innestarsi in questo flusso per centrare un vecchio obiettivo dell’amministratore unico Domenico Di Paola, ovvero il volo diretto per gli Stati Uniti: New York ma anche Miami. Skyone opera con Boeing 727 in configurazione all business, ma pare che per l’operazione pugliese voglia utilizzare un 767 e un 777. Per ora è un bel sogno, un progetto che potrebbe aprire prospettive radicalmente nuove: ne sapremo di più nei prossimi mesi.
I NUOVI VOLI - Per la stagione invernale (si parte tra ottobre e novembre) Bari avrà tre nuovi voli: Dusseldorf (operato dalla low cost tedesca Germania), Praga (della Skyeurope) e il già annunciato Malta di Ryanair (sovvenzionato dal governo maltese). Per Brindisi le novità sono invece quattro: oltre al già annunciato volo Easyjet per Malpensa e al Bergamo di Ryanair, il «Papola» sarà infatti collegato anche con la Germania e con il Belgio. Nel primo caso l’operatore è Tuifly (Tui gestisce in Puglia il villaggio Robinson e l’hotel Apulia di Ugento) e la destinazione è Memmingen (vicino Monaco), per il Belgio invece Ryanair volerà verso Charleroi (considerato il secondo aeroporto di Bruxelles).
OTTIMISMO - «Con tutto quello che stiamo facendo - dice l’ingegner Di Paola - i pugliesi capiranno che i soldi spesi per lo sviluppo del sistema aeroportuale non sono buttati». Tanto che Bari, pur essendo nuovo, comincia ad essere troppo piccolo: «Lo stiamo utilizzando bene, ma nei momenti di punta i 4 finger cominciano a diventare pochi. L’ampliamento? Trasformerà l’aeroporto nel fiore all’occhiello della nostra regione ».
A FOGGIA - Discorso a parte merita il «Gino Lisa». Il 15 settembre, come già annunciato, si riprende a volare grazie ai Saab 2000 da 50 posti dell’operatore svizzero Darwin (che sfrutterà la licenza di Myair): Roma, Milano Malpensa, Palermo e Torino le destinazioni previste. AdP ha, ancora una volta, assecondato la richiesta della Regione di individuare un operatore che garantisse l’operatività dello scalo dauno. Lo ha fatto nel migliore dei modi, considerando che la pista di Foggia ha forti limitazioni operative (gli ostacoli che la circondano) e sono pochi gli aerei in grado di utilizzarla: Darwin infatti non scende in Puglia per logiche di mercato, ma grazie a un forte incentivo economico. Il break-even è fissato a 35 passeggeri per volo, che per Foggia (e per alcuni degli orari scelti) sono un bell’obiettivo. Vedremo se questa sarà, finalmente, la volta buona per dare un ruolo definitivo allo scalo dauno.
[http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_economia_NOTIZIA_01.asp?IDNotizia=209140&IDCategoria=1]
Ultima modifica: