Misure anticovid per spostamenti all'estero


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Interessante la faccenda della durata... mi chiedo come verrà gestita la situazione vaccinati extra-UE senza booster

Me lo chiedo pure io: ho sudato freddo questi giorni in italia temendo che abbassassero a 6 mesi da subito: ho 4 dosi ma 2 non riconosciute dall’europa, il booster mi é evidentemente precluso nel paese in cui risiedo (tecnicamente ce l’ho giá avendone 4!). Scampato oggi il pericolo, temo che avró problemi quando ritorneró in patria la prossima volta
 
  • Like
Reactions: Brendon
Confermo che il sito del PLF italiano è pessimo e costantemente non aggiornato, appena fatto modulo per elenco D e mi chiede di indicare indirizzo della quarantena quando invece per i vaccinati non è prevista, anche gli elenchi dei paesi sono rimasti indietro a quelli di 2 o 3 ordinanze fa...
 
  • Like
Reactions: Siligio and Brendon
Levato il travel ban americano per i paesi africani dal 31/12. Anche in UK la 'red list' è durata poco, con la Nigeria che c'è rimasta dal 5 al 14 di dicembre.

 
  • Like
Reactions: Brendon
Levato il travel ban americano per i paesi africani dal 31/12. Anche in UK la 'red list' è durata poco, con la Nigeria che c'è rimasta dal 5 al 14 di dicembre.


Sarebbe ora che anche l'Italia togliesse questo inutile travel ban verso i paesi africani
 
pochi giorni fa, volo Schengen, check-in ultimato su App solo caricando i documenti richiesti.
FR non ti vieta il check-in, anche se non carichi nulla (è così dall'inizio ed almeno fino a domenica scorsa).
È solo una "borsa virtuale", visto che i controlli avvengono al gate, in partenza.
Altra storia è LH/4U.
Se poi "pochi giorni fa" siano dopo domenica ed abbiano cambiato le cose... allora si tratta di una novità freschissima.

Gesendet von meinem HD1903 mit Tapatalk
 
  • Like
Reactions: eugeniod1995
FR non ti vieta il check-in, anche se non carichi nulla (è così dall'inizio ed almeno fino a domenica scorsa).
È solo una "borsa virtuale", visto che i controlli avvengono al gate, in partenza.
Altra storia è LH/4U.
Se poi "pochi giorni fa" siano dopo domenica ed abbiano cambiato le cose... allora si tratta di una novità freschissima.

Gesendet von meinem HD1903 mit Tapatalk

A me Ryanair non ha controllato una mazza in partenza. Nemmeno m'han chiesto di levare la mascherina per assicurarsi che fossi lo stesso tizio del documento.
 
  • Like
Reactions: enryb
FR non ti vieta il check-in, anche se non carichi nulla (è così dall'inizio ed almeno fino a domenica scorsa).
È solo una "borsa virtuale", visto che i controlli avvengono al gate, in partenza.
Altra storia è LH/4U.
Se poi "pochi giorni fa" siano dopo domenica ed abbiano cambiato le cose... allora si tratta di una novità freschissima.

Gesendet von meinem HD1903 mit Tapatalk

Confermo. Oltretutto se carichi i documenti via app te li chiedono comunque al gate/check - in, quindi non serve praticamente a nulla caricare i documenti su app.
Wizzair è per me una spanna avanti, con upload certificato vaccino/test con green pass in un semplice passo durante il check in, con scan qr code. Il feedback sul documento è immediato.
Con swiss/LH invece da quanto ho capito in caso di upload documenti c'è un controllo manuale. Nel mio caso c'è voluto quasi un giorno per avere conferma che il green pass fosse accettato.
 
Ultima modifica:
Visto che con Covid ci dobbiamo convivere il problema è concedere piena libertà a chi è vaccinato e in regola col green pass, ad esempio di viaggiare. Mentre qui si stanno mettendo limitazioni e vincoli anche ai vaccinati.

In questo momento essere vaccinati significa correre meno rischi di ospedalizzazione ma l'efficacia nella prevenzione della malattia - con o senza booster - è piuttosto modesta. Finché non vi saranno nuove formulazioni vaccinali dare massima libertà ai vaccinati non ha senso. Trovo che imporre troppe limitazioni ai viaggi (in generale) sia sbagliato ma - in questa particolare fase - credo che imporre tamponi un po' a tutti i viagiatori, a prescindere dalla vaccinazione - non sia affatto assurdo.
 
Visto che con Covid ci dobbiamo convivere il problema è concedere piena libertà a chi è vaccinato e in regola col green pass, ad esempio di viaggiare. Mentre qui si stanno mettendo limitazioni e vincoli anche ai vaccinati.
Tu fai confusione tra vaccino e antidoto.
 
In questo momento essere vaccinati significa correre meno rischi di ospedalizzazione ma l'efficacia nella prevenzione della malattia - con o senza booster - è piuttosto modesta. Finché non vi saranno nuove formulazioni vaccinali dare massima libertà ai vaccinati non ha senso. Trovo che imporre troppe limitazioni ai viaggi (in generale) sia sbagliato ma - in questa particolare fase - credo che imporre tamponi un po' a tutti i viagiatori, a prescindere dalla vaccinazione - non sia affatto assurdo.

Non sono d’accordo, se con il vaccino riduci notevolmente il rischio di ospedalizzazione fino a farlo diventare trascurabile (nei grandi numeri) allora a mio parere l’unica soluzione è la vaccinazione universale, e continuare a mettere restrizioni ai vaccinati significa dare manforte ai novax.
 
  • Like
Reactions: A345
Non sono d’accordo, se con il vaccino riduci notevolmente il rischio di ospedalizzazione fino a farlo diventare trascurabile (nei grandi numeri) allora a mio parere l’unica soluzione è la vaccinazione universale, e continuare a mettere restrizioni ai vaccinati significa dare manforte ai novax.

Il problema è che contrarre il COVID significa anche trasmetterlo. Finché la vaccinazione ha un'efficacia significativa nella prevenzione della malattia, serve anche a interrompere la catena dei contagi. Quando non è efficace nel prevenire la malattia (anche lieve) la questione si complica: (1) in primo luogo, chi è vaccinato può a quel punto facilmente divenire un vettore del contagio e aggravare la situazione complessiva (anche senza finire in ospedale egli/ella stesso/a); (2) anche riducendo la percentuale di ospedalizzazioni, se il numero di contagiati aumenta troppo anche le ospedalizzazioni arrivano in termini assoluti a raggiungere una soglia critica.

Per incentivare la vaccinazione si dovranno trovare altri metodi. Delta Airlines ha adottato una soluzione eccellente, a mio parere: i dipendenti che non vogliono vaccinarsi devono pagare un supplemento di $200 al mese di assicurazione. In Europa, dove la sanità è universale, per me dovrebbe essere una tassa: non ti vuoi vaccinare? Va bene, ma non rischi coi soldi della collettività sapendo che il respiratore lo pagano tutti - quindi paghi una tassa al sistema sanitario nazionale come premio assicurativo supplementare.
 
Il problema è che contrarre il COVID significa anche trasmetterlo. Finché la vaccinazione ha un'efficacia significativa nella prevenzione della malattia, serve anche a interrompere la catena dei contagi. Quando non è efficace nel prevenire la malattia (anche lieve) la questione si complica: (1) in primo luogo, chi è vaccinato può a quel punto facilmente divenire un vettore del contagio e aggravare la situazione complessiva (anche senza finire in ospedale egli/ella stesso/a); (2) anche riducendo la percentuale di ospedalizzazioni, se il numero di contagiati aumenta troppo anche le ospedalizzazioni arrivano in termini assoluti a raggiungere una soglia critica.

Per incentivare la vaccinazione si dovranno trovare altri metodi. Delta Airlines ha adottato una soluzione eccellente, a mio parere: i dipendenti che non vogliono vaccinarsi devono pagare un supplemento di $200 al mese di assicurazione. In Europa, dove la sanità è universale, per me dovrebbe essere una tassa: non ti vuoi vaccinare? Va bene, ma non rischi coi soldi della collettività sapendo che il respiratore lo pagano tutti - quindi paghi una tassa al sistema sanitario nazionale come premio assicurativo supplementare.
oppure, a chi non e' vaccinato, mettere un supplemento di 10 20 euro ad ogni tampone che fa'
 
  • Like
Reactions: A345
A quanto pare «Il 70% di chi ha viaggiato verso destinazioni extraeuropee lo ha fatto in modo irregolare», anche perché « la compagnia aerea si limita a chiedere il Green pass, senza preoccuparsi di verificare i motivi per cui si è dichiarata la necessità di viaggiare».

Non capisco però se si riferisca a questo periodo o ad una finestra di tempo più ampia.

 
Non so se sia off topic ma questo articolo merita di essere visto...

Quei furbetti che aggirano le regole per andare in vacanza. E tornano positivi in Italia
27 Dicembre 2021 - 05:59

Il 70% di chi ha viaggiato verso destinazioni extraeuropee lo ha fatto in modo irregolare. E cioè dichiarando di essere un volontario, di viaggiare per lavoro, di avere la necessità di visitare parenti all’estero

Ci sono persino gli screenshot. Oltre che le denunce alla Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio. Raccontano la storia di chi oggi aggira le regole per andare in vacanza in località vietate come Brasile, Marocco, Tunisia, Oman o Bahamas. Le storie le racconta oggi a La Stampa Ivana Jelinic, presidente dell’associazione: «Il 70% di chi ha viaggiato verso destinazioni extraeuropee lo ha fatto in modo irregolare». E cioè dichiarando di essere un volontario, di viaggiare per lavoro, di avere la necessità di visitare parenti all’estero. Il risultato sono i viaggi irregolari, effettuati da «operatori scellerati che lavorano online, oppure turisti che prenotano da soli. In entrambi i casi vanno dove non potrebbero andare utilizzando falsi inviti a seminari o inventando riunioni di lavoro o servendosi di partenze da luoghi terzi. Sono persone che sfuggono a ogni tracciamento. Oltre al danno economico alla filiera del viaggio sono anche pericolosi da un punto di vista sanitario». E questo perché al rientro non ci sono controlli: la compagnia aerea si limita a chiedere il Green pass, senza preoccuparsi di verificare i motivi per cui si è dichiarata la necessità di viaggiare. Secondo Jelinic la soluzione sono i corridoi turistici. Che oggi sono previsti in sei Paesi: Aruba, Maldive, Seychelles, Repubblica Dominicana e nell’Egitto di Marsa Alam e Sharm el-Sheikh. «Le cifre dimostrano che hanno funzionato. In due mesi sono partite 14.362 persone di cui 18 positivi all’arrivo in Italia. Sono percorsi dove i controlli sono rigorosi e la sicurezza è garantita. O eliminiamo i divieti oppure aumentiamo almeno i corridoi».

 
Stamani a nce verso norvegia con scalo a fra (LH) non hanno verificato green pass ma hanno chiesto test antigenico (sembra imposto anche su transiti in Germania).
A me risultava che su transiti in Germania bastasse green pass (in caso di mancanza allora serve test antigenico).
Morale della favola: fortunatamente ieri ho fatto un antigenico per scrupolo altrimenti non imbarcavo malgrado green pass con terza dose.
 
Stamani a nce verso norvegia con scalo a fra (LH) non hanno verificato green pass ma hanno chiesto test antigenico (sembra imposto anche su transiti in Germania).
A me risultava che su transiti in Germania bastasse green pass (in caso di mancanza allora serve test antigenico).
Morale della favola: fortunatamente ieri ho fatto un antigenico per scrupolo altrimenti non imbarcavo malgrado green pass con terza dose.

La Francia è "high risk" per il RKI... (ma non credevo servisse il test per i transiti)
 
Stamani a nce verso norvegia con scalo a fra (LH) non hanno verificato green pass ma hanno chiesto test antigenico (sembra imposto anche su transiti in Germania).
A me risultava che su transiti in Germania bastasse green pass (in caso di mancanza allora serve test antigenico).
Morale della favola: fortunatamente ieri ho fatto un antigenico per scrupolo altrimenti non imbarcavo malgrado green pass con terza dose.

da diversi giorni invero, mio post #248 qui sopra
 
Usa, al vaglio l’ipotesi di togliere il travel ban per i Paesi africani

L’amministrazione Biden sta valutando al possibilità di revocare le restrizioni relative alla variante Omicron sui viaggi in otto Paesi africani: Sudafrica, Botswana, Eswatini, Lesotho, Malawi, Mozambique, Namibia e Zimbabwe.

Annunciate alla fine del mese scorso, le restrizioni sono arrivate poche settimane dopo la riapertura degli Stati Uniti ai viaggi internazionali l'8 novembre e prevedono il divieto di ingresso negli Usa ai cittadini non statunitensi che siano stati nei suddetti Stati negli ultimi 14 giorni.

Sebbene agli americani non sia vietato visitare il Sudafrica e gli altri Paesi soggetti a restrizioni, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) continuano a suggerire di evitare i viaggi, segnalando un livello molto alto di Covid-19.

Una questione superata dai fatti
All'inizio di questa settimana, però, come riporta TravelPulse il dottor Anthony Fauci, il capo consulente medico della Casa Bianca, ha respinto l'idea di ripristinare i divieti di viaggio per rallentare la diffusione del virus, dicendo al National Press Club che "quando arrivi al punto in cui c'è abbastanza virus nel tuo Paese, non ha più senso cercare di tenerlo fuori".

A definire la questione ormai superata dai fatti è anche lo stesso presidente Biden, che ha ribadito la volontà di dare al più presto una risposta in tal senso.


Scusa se ti correggo ma il travel ban ai Paesi africani è già tolto con effetto 31/01/21 Decisione saggia e doverosa.
 
da diversi giorni invero, mio post #248 qui sopra

Dal 23/12, come avevi scritto tu, l’obbligo di tampone, attestato di guarigione o vaccino si applica anche ai transiti e anche ai bambini dai 6 anni:


Stando alle informazioni del Ministero degli Esteri tedesco, la cosiddetta “COVID-Nachweispflicht” però NON comporta automaticamente l’obbligo di test antigenico per chi è già vaccinato o guarito. Ciò vale anche per gli ingressi da zone classificate come a rischio dall’RKI, come per esempio la Francia: ergo, da Nizza col green pass non sarebbe servito l’antigenico per entrare o transitare in Germania (fermo restando l’eventuale obbligo di tampone per una destinazione terza, se in transito) .

N.B.: per chi entra da Paesi classificati come zone di diffusione di varianti del virus (“Virusvariantengebiete”) sono obbligatori sia PCR che quarantena di 14 giorni per tutti, indipendentemente dallo status vaccinale.

Resta inoltre l’obbligo, per l’ingresso in Germania sia da zone a rischio sia da zone con varianti, di compilare il modulo digitale di ingresso (www.einreiseanmeldung.de)
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.