Meridiana : I-SMEL sarà esposto a Volandia


Per il DC3 esposto internamente nella zona ala fissa mi raccontarono che per finianziarsi il trasbordo da MXP piazzale e Volandia, vendettero i due motori radiali, ancora in buono stato, e ne montarono due ormai andati.
Passi per i motori, ma avere un Super80 esposto senza tutta l'avionica, sarebbe un po' triste...
 
Per il DC3 esposto internamente nella zona ala fissa mi raccontarono che per finianziarsi il trasbordo da MXP piazzale e Volandia, vendettero i due motori radiali, ancora in buono stato, e ne montarono due ormai andati.
Passi per i motori, ma avere un Super80 esposto senza tutta l'avionica, sarebbe un po' triste...

Un conto sono gli strumenti in cabina ed un'altro è l'avionica nel vano elettrico/elettronico: AHRS, VHF COM e NAV, FMS, XPDR, TCAS, Radar meteo...
 
Inutile fare toppo brainstorming, su questo capitolo interviene l'ENAC con delle disposizioni ben precise , in pratica bisogna eseguire degli ordini, quindi per qualsiasi considerazione complementare ( esigenze museali o espositive ) bisogna interpellare direttamente l'autorità .
 
Dalla pagina FB del museo viene confermato il trasferimento lunedì prossimo.
Tra le curiosità, AA ha fornito i sistemi di aggancio, mentre NO ha collaborato alla preparazione interna in vista dello spostanento
 
da Varesenews:

http://www.varesenews.it/2017/09/lmd80-meridiana-vola-da-malpensa-a-volandia/654469/

L’Md80 Meridiana “vola” da Malpensa a Volandia
La spettacolare operazione ha coinvolto due gru da 350 tonnellate della "Forti Sollevamenti", numerosi volontari e tecnici. L'aereo sarà esposto vicino al Dc9 di Pertini
Era già stato fatto in passato, ma questa volta l’operazione è stata ancora più spettacolare.
Parliamo del “volo” di aerei dal piazzale di Malpensa a “Volandia”. Per portare al parco-museo del volo il jet passeggeri M-80 di Meridiana si è dovuto fare ricorso in questa occasione (a differenza di un caso precedente) non di una, ma di due gru.

L’operazione è stata avviata alle 10 di lunedì 25 settembre e ha richiesto quasi quattro ore di lavoro, che hanno visto impegnati gli operatori della ditta Forti Sollevamenti di Busto Arsizio, i volontari di Volandia, i tecnici della American Airlines che ha supervisionato le operazioni e fornito i sistemi di aggancio.
Il “volo” dell’Md-80 è iniziato alle 13.30. Momento centrale dell’operazione, il “trasbordo” del carico da una gru all’altra: gli operatori della Forti sono saliti in quota con un cestello e hanno effettuato l’aggancio alla gru posizionata a Volandia e lo sgancio dell’aereo (38 tonnellate) da quella che l’aveva fatto “decollare” da Malpensa. Una manovra – ovviamente progettata per essere fatta in sicurezza – che ha comunque fatto trattenere il fiato per qualche secondo. La presenza di un leggero alito di vento si è poi fatta sentire sulle ampie superfici dell’aereo: a mantenerlo nel corretto “assetto” ci hanno pensato i volontari di Volandia mediante funi assicurate al carrello di prua. Poco prima delle 14 l’aereo è “atterrato” a Volandia, preceduto da un applauso di benvenuto che ha anticipato di qualche secondo il contatto tra gli pneumatici del velivolo e il pratone delle ex Officine Caproni che ospitano il museo.
«È stato davvero emozionante assistere al passaggio in volo di 38 tonnellate di aereo» spiega Marco Reguzzoni, presidente di Volantia. «Siamo abituati a imprese apparentemente impossibili, ma anche questa volta siamo riusciti a portarla a termine: abbiamo realizzato il primo sollevamento di un aeromobile di queste dimensioni in Italia».
L’Md-80 sarà esposto sul protone di Volandia, vicino al Dc-9 di Pertini (il Dc-9 è il “papà” dell’Md-80) e al Fokker che deve essere ancora riallestito per le visite. Questi aerei sono arrivati per via stradale, l’operazione di “volo” da Malpensa a Volandia aveva invece riguardato il Dc-3 (aereo ad elica degli anni Trenta) arrivato pochi anni fa. In quel caso era bastata una sola gru, perché il carico era ben più leggero e limitato in dimensioni.