Livingston, tra offerte di acquisto e amministrazione straordinaria: aggiornamenti


Stato
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alimentare le legittime speranze di Vicky e Galley che davanti a molteplici circostanziate spiegazioni nonche' all'evidenza empirica di passate esperienze analoghe continuano, ripeto piu' che legittimamente, a cercare di autoconvincersi del contrario.
come andra' lo vedremo presto
Prendo atto che volete continuare a fraintendere la mia posizione, per galleygirl non posso parlare.

Non si tratta di volersi autoconvincere, ma di portare fatti.
Nel mio ultimo intervento, a fronte dei commenti sarcastici di TW 843 in merito al gruppo di dipendenti che si sono proposti per l'acquisto, ho dato una spiegazione di come sono andate le cose.
Se le vostre repliche non vertono nel merito ma continuano a riportare le solite tiritere astratte ci sono solo 2 possibilità. O sono io che non mi spiego con sufficiente chiarezze, o sono gli altri che non vogliono capire quello che dico.

In ogni caso mi sembra superfluo continuare questo dialogo tra sordi.

buonafortunaatutti
vickysplash

Edit dell'amministrazione: eliminate frasi non conformi al regolamento
 
Ultima modifica da un moderatore:
Caso Livingston: guerra di lobby
sulla pelle di 500 cassintegrati
L'imprenditore Toto vuole salvare la compagnia aerea e accusa il governo e Alitalia di sabotaggio. La società è una scatola apparentemente vuota. Però detiene un bene prezioso per il mercato aereo: i diritti di traffico
Lo scontro è dei più duri e le accuse di Riccardo Toto, figlio di Carlo, il fondatore di Air One, sono precise: “È in corso un palese tentativo di tagliare le gambe al mio progetto. Questo tentativo dev’essere smascherato e sono determinato ad oppormi con ogni mezzo a tale massacro. La Livingston può essere salvata e rilanciata e non si può accettare di vederla morire per soddisfare le esigenze di chi teme di trovarsi di fronte, domani, un agguerrito concorrente”.

Toto ce l’ha con l’Alitalia – di cui suo padre è uno dei maggiori azionisti – e con il governo. La posta in gioco è appunto la Livingston, società lombarda attiva nei voli charter fino a un anno fa, quando lo stato d’insolvenza l’ha spinta verso la gestione commissariale. Adesso il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, deve decidere a chi venderla. Secondo Toto l’Alitalia sta facendo forti pressioni sul governo perché non vada a lui. In mezzo c’è il destino di 500 lavoratori attualmente in cassa integrazione.
La Livingston è ormai una scatola apparentemente vuota. Non ha più un aereo, non ha attività, ha solo debiti. Però detiene un bene prezioso per il mercato aereo, i diritti di traffico che consentono di gestire voli charter dall’Italia verso destinazioni turistiche interessanti come Caraibi, Brasile, Kenia, Sri Lanka, Cuba.

Romani deve scegliere tra due offerte. Quella di Toto junior, che offre un euro per la società, ma si impegna con un piano industriale che promette di riassorbire tutto il personale entro tre anni. E quella di Air Italy e Meridiana Fly, che fanno un’offerrta per i soli diritti di traffico a lungo raggio, e assorbirebbero solo 100 dipendenti lasciando a piedi gli altri 400. Secondo Toto Alitalia tifa per Air Italy perché si profila come un concorrente meno insidioso. Recentemente la ex compagnia di bandiera ha deciso di spostare parte del suo business dalle rotte classiche degli affari e del turismo straniero in Italia a quelle del turismo esotico degli italiani. Esattamente lo stesso mercato su cui Toto vuole costruire un’attività aggressiva che metterebbe in campo 11 aerei per raggiungere un fatturato di 300 milioni.

Mentre i sindacati tifano ovviamente per Toto, che garantisce continuità aziendale e salvezza dei posti di lavoro, l’Alitalia ha già fatto sapere che l’operazione Livingston violerebbe il patto di non concorrenza firmato da Toto padre quando la sua Air One è stata acquistata dall’Alitalia, tre anni fa. Toto figlio replica che lui non risponde dei patti di non concorrenza di suo padre (argomento non del tutto convincente) e che comunque quell’accordo era riferito solo ai voli di linea e non ai charter.

Quello che Toto non dice, ma fa capire dalla nota diramata ieri sera, è che il governo sarebbe pronto a soccorrere Alitalia, per niente spaventata dalla eventuale concorrenza di Air Italy e Meridiana, in nome di una sorta di primogenitura acquisita dalla ex compagnia di bandiera al momento del salvataggio pilotato da Silvio Berlusconi appena insediatori a palazzo Chigi nell’estate del 2008. I “coraggiosi” capitanati da Roberto Colaninno, alle prese con serie difficoltà industriali e di bilancio della compagnia rilevata tre anni fa, troverebbero a palazzo Chigi e dintorni orecchie attente al loro grido di dolore.

Toto da parte sua ha messo per iscritto il suo grido di battaglia: “Di quale sistema Paese parlano i tanti corifei delle liberalizzazioni: di quello che impedisce la riscossa di una compagnia aerea pur di non disturbare il mercato dei soliti noti? Di quello che scaraventa altre centinaia di lavoratori in cassa integrazione sulle spalle dei contribuenti italiani?”. A Romani l’ardua sentenza.

Da Il Fatto Quotidiano del 8 settembre 2011
 
Ha firmato da Bruno Vespa?

Una volta per tutte: un piano industriale volente o nolente è solo carta, parole, auspici, stupende presentazioni powerpoint a colori in cui puoi scrivere di tutto e di più.
Il bello è proprio questo: puoi scrivere ciò che vuoi, non è un contratto.
Mica hai firmato niente davanti ad un notaio.
Il giorno dopo che è diventata tua ne fai quello che vuoi. E i 26 milioni (che sottolineo non sono soldi cash ma una quantificazione a spanne di non meglio precisati "investimenti") possono diventare 260 milioni così come 26 Euro.
Non è un reato.

Se metti sul piatto una garanzia bancaria di 26 milioni allora invece è diverso.
Forse sono stordito io ma non mi sembra sia stata presentata.

Non sono prevenuto contro Toto a priori, sono prevenuto contro chi crede alle favole. Chissà perché poi sono tutti schierati dalla stessa parte con un tam tam mediatico tamburellante. Prima tutti per l'autocordata TFR. Tempo 5 giorni e tutti pro Toto. Come se l'autocordata fosse improvvisamente diventata una burla. Tutto spontaneo senza nessuna regia? Manco una pecora nera che dica "io preferisco Radici"? Io Gentile? Io nessuno di questi?

Quanto sopra è il primo punto poco chiaro.

Mettiamo quanto sopra sia tutto risolto:il successivo punto chiave è: e poi?
E poi che si fa? Non mi risultano passeggeri che si siano suicidati o che non siano più andati a Sharm perché non potevano più volare Livingston.
Non mi risulta che i player italiani rimasti sul mercato charter nell'ultimo anno abbiano gozzovigliato a suon di profitti con i passeggeri LM. Anzi. nessuno ha incrementato la propria flotta. Questo significa che il mercato era (e a parer mio continua ad essere) in forte sovracapacità.
I tour operator non navigano nell'oro. Nemmeno gli italiani in generale se è per questo.
E allora ci si scannerà sul prezzo. Non saranno 1 o 2 x week di linea su Cuba a cambiare lo scenario competitivo.

Questo l'invitante quadretto charter.

Allora cosa rimane (rimarrebbe)? La linea. Da MXP, ovvio. Non ci ha mai provato nessuno. Per dove non si sa.
Sul corto c'è Easyjet che ha ucciso tutti. Pure il più grande gruppo aereo del mondo, Lufthansa. E -finché rimane- marginalmente c'è pure AP. L'ex figliol prodigo. E non ultimo c'è il più grande dehubbizzatore del mondo a 50 km di distanza, Linate.
Allora vai sul lungo. A parte il fatto che per molti posti ci vogliono i diritti, non certo per Montego Bay ma per ben altre mete, anche ammettendo di averli ottenuti, cosa tutt'altro che scontata, anche se sei il re dell'Abruzzo, con chi ti allei? Per quale alleanza tenti di volare? Non è bastato il ricordo del bagno di sangue di AP per ORD e BOS?
Ne fai la Padania Airlines? Col supporto di una politica locale che oggi come oggi non ha più nemmeno i quattrini per asfaltare le strade? Con le banche che boccheggiano? A parte il fatto che servono 26 milioni moltiplicati minimo per 100 (tirati fuori cash, non versati sotto forma di milioni di pagine powerpoint). Chi li ha? Chi li mette? Con un Linate così sugli scudi poi.
Per un network di lungo raggio un minimo appetibile servono minimo una decina di widebody.
Chi volerebbe con te e non con Skyteam, Star Alliance, Oneworld, le asiatiche o quelle del golfo?
Gli ultra price sensitive, qualche curioso, i parenti e i 7 talebani.

Mah, sarò io che sono troppo pessimista...
Preciso e circostanziato!

E aggiungerei che una classe politica della quale fan parte gli amici che dovrebbero dare il supporto simpatia è sull'orlo del baratro...

Un quadretto ideale per mantenere certe promesse messe solo sulla carta...
 
Kenyaprince, non capisco perchè Alitalia dovrebbe temere di più la compagnia Livingston(che opera in un mercato in cui Alitalia non opera)invece di Meridiana che dispone attualmente di più di 50 aerei e sicuramente ha un potenziale maggiore rispetto alla prima.Non è polemica è solo una domanda.
 
Kenyaprince, non capisco perchè Alitalia dovrebbe temere di più la compagnia Livingston(che opera in un mercato in cui Alitalia non opera)invece di Meridiana che dispone attualmente di più di 50 aerei e sicuramente ha un potenziale maggiore rispetto alla prima.Non è polemica è solo una domanda.

Scusa mi hai fatto sorridere... mica l'ho scritto io l'articolo! Ed è comunque la stessa cosa che ho pensato pure io.
 
Ma RT invece di darsi alla polemica perchè non offre 300 milioni di € così supera l'offerta di Air Italy e molto probabilmente gli verrà assegnata la compagnia?
Tanto se ha 26 milioni di € da spendere in 3 anni che volete che siano alcune centinaia di migliaia di €... il problema è che chiede fiducia sulla parola, fornendo nessuna garanzia se nnìon il nome del padre che però disconosce come ideatore e orchestratore dell'operazione perchè si beccherebbe una velocissima causa da parte di AZ che IMHO avrebbe buone possibilità di vittoria.

Direi comunque che tutte queste schermaglie nascono dalla querelle fra AZ-APF e Airbus che ha portato AZ a servirsi direttamente da Airbus o altri lessor invece di APF per diversi aeromobili superando i ritardi che avevano bloccato gli aerei sul piazzale di TLS.
 
300 milioni??Ma per superare l'offerta air itali basterebbero un po piu di 200000(duecentomila)euro non milioni di euro.Con 300 milioni ci compri mezza alitalia hehe
 
Un thread di 26 pagine per parlare di una compagnia che se mai ripartirà farà quattro voletti charter con una flotta di 4 o 5 aerei. Sinceramente non capisco tutto questo interesse manco stessimo parlando di una nuova major italiana con 50 wb in flotta
 
300 milioni??Ma per superare l'offerta air itali basterebbero un po piu di 200000(duecentomila)euro non milioni di euro.Con 300 milioni ci compri mezza alitalia hehe
Tiger era una battuta sulla presunta indipendenza dal gruppo del padre... infatti se leggi la seconda riga si parla di alcune centinaia di migliaia di €...
 
Un thread di 26 pagine per parlare di una compagnia che se mai ripartirà farà quattro voletti charter con una flotta di 4 o 5 aerei. Sinceramente non capisco tutto questo interesse manco stessimo parlando di una nuova major italiana con 50 wb in flotta

L'interesse non è direttamente proporzionale al numero di voli o di aerei in flotta. Sono gli utenti che determinano l'interesse o meno di una discussione. Basta andare a ritroso a leggere quanto si è scritto delle varie club air, air bee e, più recentemente, contare le discussioni aperte sull'ex Eagles Airlines ancora in auge. Rispetto ad altre realtà, intorno a LVG si stanno muovendo personaggi di un certo calibro, e c'è la disponibilità di una fideiussione statale di 9,8 milioni di euro che rende l'argomento degno di nota. Confrontarsi e cercare di capire, evidentemente, denota interesse verso l'argomento.
 
Un thread di 26 pagine per parlare di una compagnia che se mai ripartirà farà quattro voletti charter con una flotta di 4 o 5 aerei. Sinceramente non capisco tutto questo interesse manco stessimo parlando di una nuova major italiana con 50 wb in flotta

Putroppo è l'indicatore del livello dell'aviazione civile italiana... girare il mondo e vedere che paesi più arretrati di noi hanno un'aviazione civile più sviluppata fa solo rabbia.
 
non capisco come mai si parli solo di due proposte. Come mai non viene considerata quella di miniliner? L'ho già chiesto a più riprese ma nessuno mi ha risposto.
 
Da" Business world " August issue , il nome Lucio Tan , puo' essere cambiato a piacere con chi piu' vi aggrada.

"Is it possible to lose money and yet make a profit ,lots of it ?
Yes especially if you'are Lucio Tan. Not only that ,you can even run your company into the ground , make millions and then position yourself for more.
The scheme is very simple. First , buy on ailing governement asset like Philippine Airlines for a song Then embark on a US$ 4 billion refleeting program involving the purchase of 36 new jets.
But don't use your own money. Or if you do, just put in enought to make people think you' ve put a lot.
The trick is to borrow US$ 850 milion from European creditors , US$ 230 milion from local banks , including one you own , and billions more from other local and international source.
After pocketing the commission from the planes , you can even form some dummy corporations to lease the planes to your newly aquired airline at 40 % more than normal rates.
Next spin-off the company's money making operation like training and in-flight catering to your older company. Buy spare parts and equipment , not from the manufacturers themselves which sell them cheap , but through your own distributorship which alllows bigger commissions.
In other words , milk all you can from the company. That's right , suck it to the marrow.
If yo do everything correctly your company will have lost P$451 Million in the first year and P$808 Billion in the fifth , the biggest loss in the airlines 57 year history.
With you company now severely in the red , you will have a convenient excuse to lay-off thousands and , in the process, bust the unions. Tell your workers you have no choice. Blame the asian currecy crisis , deliberalization of the aviation industry , the downgrading of the Phlippines to a category 2 destination by the US FAA , the high cost of plane maintenance and the " grossly unprofitable missionary domestic routes " .
But never , never blame youself or your mismanagement of the company.
When your airline finally crashes file for insolvency at the Securities & Exchange Commission and save youself the troble of paying P$ 85 Billion worth of debts including billions worth of separation pay&retirement benefits due thousands of workers you have laid-off with impunity .
In the end you will be left with a bankrupt company but with Millions more in your pocket. By this time you will have succeeded in tourning your workforce into a horde of servile commerciallabourers without a union to protect them.
Now you can reorganize the company the way you want it with the minimum of opposition. Now you can really make money .
That is how the picture looks to the workers of PAL , many of whom are still smarting from their recent stand-off with management of Lucio Tan . For clerly their woes are far from over .
Thing are worse for the pilots , the original strikers whose 500 or so members remain jobless. Ironically , the PAL management refuses to give them their termination papers , proof that the company still needs them , in fact , wants them to re-apply ; of course as second-class probationary or contractual workers . The plan is starve workforce into submission.
The severe losses are used to justify lay-off and will be further used to justify whatever sweeping changes may be made at PAL.
What we see here is a kind of corporate restructuring that preys on its own worker.
What we see here is a plain and simple greed taking precedence over the livelihood and right of thousand of workers .
In the meantime , Mr. Tan gets away scot-free .
Capitalism does work doesn't it ? "
 
Ultima modifica:
Vedo sulla stampa odierna un intervista di con diverse genialate:


Affare Livingston alla stretta finale «Romani decide entro la settimana»
CARDANO ALCAMPO Nessun falso mito o vane promesse. C'è da guardare il possibile destino di Livingston dritto negli occhi e puntare al «bene duraturo». Nel carosello di voci, parole dette o non dette e informazioni lontane dalla verità, entra in campo Massimiliano Vignati, consulente esterno del commissario straordinario Daniele Discepolo per il trasporto aereo. Vignati è consulente, non è un ex dipendente o dirigente Livingston.
Ha un passato ventennale alle spalle di esperto di aeronautica: suo, per esempio, il contributo alla riforma del codice della navigazione dopo l'incidente di Linate. Ora è consulente dell'aeroporto di Bergamo per la parte regolamentare e istituzionale. È legato da un decennio al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, colui il quale dovrà decidere il destino di Livingston. E proprio qui sta il punto. «Serve calma, razionalità e non sentimento per valutare le offerte pervenute. Le preoccupazioni dei dipendenti sono lecite, giustificabili e incontestabili, ma sono le stesse che hanno la procedura e il ministro», chiarisce Vignati. Archiviata la proposta di Air Italy di Giuseppe Gentile, con l'okay del comitato di sorveglianza, ci sono ora le altre cinque offerte o manifestazioni di interesse arrivate in via Giovanni XXIII a Cardano, nella sede di Livingston, da
verificare puntualmente, con pazienza certosina. «È prematuro innamorarsi in modo univoco - dice Vignati - Non è detto che l'offerta che massimizza il numero dei dipendenti sia poi realizzabile nel tempo». Non è insomma tutto oro ciò che luccica. «Lo dice espressamente l'articolo 63 del decreto legislativo 207 del 1999: sono diverse le variabili da esaminare - ricorda l'esperto - Il prezzo offerto, l'affidabilità dell'offerente da un punto di vista economico, tecnico e storico, la quantità e il mantenimento dell'occupazione ». Non basta scrivere che si assorbiranno tutti i 400 e passa ex lavoratori Livingston: «La procedura chiede garanzie circa il mantenimento dei livelli occupazionali per almeno 24 mesi. Non c'è davvero bisogno di altri posti di lavoro che arrivano e poi spariscono: il meglio, a volte, non è il bene. C'è troppa gente con anni consecutivi di lavoro temporaneo alle spalle. E quando il lavoro non diventa definitivo, si rovinano persone e intere famiglie. La rocedura e il ministro devono avere a cuore i dipendenti, vista oltretutto la situazione del mercato
aeronautico italiano». Lo sguardo va alla realtà: «Per il prossimo inverno ci sono 15 aerei di lungo raggio sul mercato charter pronti a decollare in Italia, a fronte di un'offerta che i tour operator stimano in 12 aerei. Siamo al -6% all'anno nel settore charter rispetto ai voli di linea». Occorre concretezza: «Nessun offerente è in pole position», ma il cerchio si stringe sulla chiusura dell'affare Livingston. Domani pomeriggio il Comitato di sorveglianza si esprimerà su tutte le offerte. «Entro la fine della settimana il ministro firmerà», è convinto Vignati.
Alessandra Pedroni

editoriale
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