da quibrescia.it
Aeroporto di Montichiari
I bresciani trattano con Verona
lunedì 09 marzo 2009
(red.) Qualcosa si muove per il futuro dell’aeroporto di Montichiari. Una sentenza sfavorevole del Tar (leggi qui), la crisi economica che obbliga a tagliare gli sprechi e l’imminenza delle elezioni amministrative che induce le forze politiche ad ammorbidire i rapporti con le associazioni imprenditoriali, sta portando a più miti consigli la Provincia di Brescia (vai all'articolo) e gli enti locali veronesi e trentini azionisti della Catullo spa, concessionaria dello scalo di Villafranca che controlla anche il concorrente bresciano D’Annunzio.
Nei giorni scorsi a Verona si sono incontrati Franco Tamburini, numero uno dell’Aib e presidente di Abm (la società per azioni bresciana che punta a subentrare agli scaligeri nella gestione del D’Annunzio), Francesco Bettoni per la Camera di commercio (azionista di Abm, D’Annunzio e Catullo), Fabio Bortolazzi, presidente della Camera di commercio di Verona nonché della Catullo spa e il trentino Pierluigi Angeli, presidente della D’Annunzio spa.
Che cosa si siano detti non è dato per il momento saperlo. Sicuramente hanno parlato di come chiudere una volta per tutte il contenzioso, coinvolgendo i bresciani nella gestione dello scalo monteclarense, in cui finora sono finiti decine di milioni di denaro pubblico senza produrre alcun risultato concreto (vai all'ultimo articolo).
In ballo ci sarebbero l’acquisizione da parte della società di casa nostra del controllo del D’Annunzio, ma anche un incremento del peso bresciano nella Catullo, che sta per chiedere ai propri azionisti di sottoscrivere un forte aumento di capitale, stimato tra i 40 e i 50 milioni di euro, e quindi ha bisogono come l’aria di risorse fresche.
Il consiglio d’amministrazione della società veronese si riunirà il 20 marzo: per quel giorno, quando verrà fissata la data dell’assemblea dei soci, i giochi potrebbero essere fatti o in via di definizione.
Nel frattempo a Palazzo Loggia si sono incontrati i rappresentanti delle istituzioni bresciane e quelli di Abm, con l'intento di mettere a punto una strategia comune e per valutare quale sarebbe la concreta disponibilità economica di un intervento congiunto.
La sensazione è che tra acquisizione, adeguamento e rilancio, per Montichiari sia necessario prevedere una dotazione finanziaria molto vicina ai 100 milioni di euro, sia pure spalmati su più anni. Esiste oggi nel Bresciano la forza economica per un intervento di questa portata?
Intanto la nuova compagnia Italiatour Airlines (controllata da Amc, società di mautenzione aerea con sede a Verona, e dall'impresa di costruzioni Gsd), ha annunciato per il 1° aprile l’inizio dell’attività dal D’Annunzio con due voli quotidiani tra Montichiari e Fiumicino al mattino e alla sera. Lo ha confermato l’amministratore delegato Gaetano Intrieri (ex Gandalf ed ex Club Air), spiegando che la compagnia opererà con un aereomobile Avro Arj85 in grado di trasportare 98 persone.
La Regione Lombardia, con un atto amministrativo, ha nel frattempo aperto la strada a interventi nella zona di Montichiari e Castenedolo che potranno aiutare l’espansione e lo sviluppo del D’Annunzio. Il consiglio regionale ha infatti approvato un documento che, dichiarando compatibili le nuove opere infrastrutturali con il potenziamento programmato dell’aeroporto di Montichiari, dà via libera agli studi di fattibilità per le infrastrutture ferroviarie di collegamento e al potenziamento della strada provinciale 36.
Aeroporto di Montichiari
I bresciani trattano con Verona
lunedì 09 marzo 2009
(red.) Qualcosa si muove per il futuro dell’aeroporto di Montichiari. Una sentenza sfavorevole del Tar (leggi qui), la crisi economica che obbliga a tagliare gli sprechi e l’imminenza delle elezioni amministrative che induce le forze politiche ad ammorbidire i rapporti con le associazioni imprenditoriali, sta portando a più miti consigli la Provincia di Brescia (vai all'articolo) e gli enti locali veronesi e trentini azionisti della Catullo spa, concessionaria dello scalo di Villafranca che controlla anche il concorrente bresciano D’Annunzio.
Nei giorni scorsi a Verona si sono incontrati Franco Tamburini, numero uno dell’Aib e presidente di Abm (la società per azioni bresciana che punta a subentrare agli scaligeri nella gestione del D’Annunzio), Francesco Bettoni per la Camera di commercio (azionista di Abm, D’Annunzio e Catullo), Fabio Bortolazzi, presidente della Camera di commercio di Verona nonché della Catullo spa e il trentino Pierluigi Angeli, presidente della D’Annunzio spa.
Che cosa si siano detti non è dato per il momento saperlo. Sicuramente hanno parlato di come chiudere una volta per tutte il contenzioso, coinvolgendo i bresciani nella gestione dello scalo monteclarense, in cui finora sono finiti decine di milioni di denaro pubblico senza produrre alcun risultato concreto (vai all'ultimo articolo).
In ballo ci sarebbero l’acquisizione da parte della società di casa nostra del controllo del D’Annunzio, ma anche un incremento del peso bresciano nella Catullo, che sta per chiedere ai propri azionisti di sottoscrivere un forte aumento di capitale, stimato tra i 40 e i 50 milioni di euro, e quindi ha bisogono come l’aria di risorse fresche.
Il consiglio d’amministrazione della società veronese si riunirà il 20 marzo: per quel giorno, quando verrà fissata la data dell’assemblea dei soci, i giochi potrebbero essere fatti o in via di definizione.
Nel frattempo a Palazzo Loggia si sono incontrati i rappresentanti delle istituzioni bresciane e quelli di Abm, con l'intento di mettere a punto una strategia comune e per valutare quale sarebbe la concreta disponibilità economica di un intervento congiunto.
La sensazione è che tra acquisizione, adeguamento e rilancio, per Montichiari sia necessario prevedere una dotazione finanziaria molto vicina ai 100 milioni di euro, sia pure spalmati su più anni. Esiste oggi nel Bresciano la forza economica per un intervento di questa portata?
Intanto la nuova compagnia Italiatour Airlines (controllata da Amc, società di mautenzione aerea con sede a Verona, e dall'impresa di costruzioni Gsd), ha annunciato per il 1° aprile l’inizio dell’attività dal D’Annunzio con due voli quotidiani tra Montichiari e Fiumicino al mattino e alla sera. Lo ha confermato l’amministratore delegato Gaetano Intrieri (ex Gandalf ed ex Club Air), spiegando che la compagnia opererà con un aereomobile Avro Arj85 in grado di trasportare 98 persone.
La Regione Lombardia, con un atto amministrativo, ha nel frattempo aperto la strada a interventi nella zona di Montichiari e Castenedolo che potranno aiutare l’espansione e lo sviluppo del D’Annunzio. Il consiglio regionale ha infatti approvato un documento che, dichiarando compatibili le nuove opere infrastrutturali con il potenziamento programmato dell’aeroporto di Montichiari, dà via libera agli studi di fattibilità per le infrastrutture ferroviarie di collegamento e al potenziamento della strada provinciale 36.