La nuova AirItaly


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
C'è ancora chi crede di vivere negli anni 70 e imporre a dei privati dove devono far volare i loro aerei...

L'assessore Careddu: «Ora Air Italy sviluppi le rotte in Sardegna»
La Regione pensa a un network che comprenda i tre aeroporti sardi. Ma resta alta l’attenzione su Maintenance e sul destino dei 397 esuberi
di Luca Rojch

SASSARI. L’entusiasmo rimane alto, ma l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu non abbandona la solita misurata prudenza. La nascita di Air Italy, con il maxi investimento del Qatar, apre nuove prospettive non solo per la compagnia, ma per il sistema dei trasporti nell’isola. Careddu fa capire in modo chiaro che dalla nuova società si aspetta un impegno concreto sull’intero sistema Sardegna. E spera che una parte importante del piano di sviluppo di Air Italy veda l’isola come protagonista.

Network Sardegna. Nell’idea della Regione c’è non solo che Air Italy diventi il primo vettore italiano. Ma che sviluppi il suo hub corto raggio in Sardegna in un ottica che abbia come punto di riferimento i tre aeroporti. «Non nego che sugli aspetti della continuità territoriale una attenzione di Air Italy sarebbe importante – spiega l’assessore Careddu –. Ma auspichiamo che ci sia interesse anche per altri collegamenti».

Vigilanza. La Regione da una parte esulta per la soluzione di una delle vertenze industriali più complicate degli ultimi anni. Meridiana nel 2014 era a un passo dal crack con 1400 lavoratori dichiarati in esubero e senza una reale soluzione per una compagnia con una decina di aerei vecchi di 30 anni e costi di gestione fuori mercato. Ma Careddu resta vigile sul futuro della nuova Air Italy. «Il punto centrale è vigilare e controllare tutta la attività di sviluppo del piano industriale – spiega l’assessore – perché Air Italy investa in Sardegna. È vero che manterrà la sede e il cuore a Olbia, come da noi richiesto, ma non ci bastano gli uffici. Vogliamo uno sviluppo diretto in Sardegna che guardi alla continuità territoriale e punti su nuovi collegamenti. E che il personale continui a crescere in Sardegna, C’è poi l’aspetto di Meridiana Maintenance, che si occupa della manutenzione degli aerei. Con 50 nuovi mezzi e quelli che potrebbe portare direttamente Qatar Airways il lavoro non manca. Credo che questo debba restare un asset fondamentale della società. Ci sono anche i 397 esuberi, che per noi devono rientare nel perimetro aziendale. Chiederemo un incontro con i vertici di Air Italy proprio per avere un confronto sul piano industriale e su questi punti».

Il sindaco. Anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, non nasconde la soddisfazione per il salvataggio di Meridiana. «Questo passaggio è fondamentale, perché si pone fine a una vertenza infinita – spiega Nizzi –. Si pone fine a controversie sindacali, territoriali e personali. Una vicenda complessa e lunghissima che ha avuto costi drammatici per quanto riguarda l’Aga Khan, la Gallura e Olbia. Abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale: mantenere la sede e il cuore della società a Olbia. Non era possibile pensare di avere in città anche l’hub internazionale, ma è necessario che la società continui a tenere presente la centralità del nostro territorio per il suo sviluppo futuro».

Il salvataggio. È innegabile che la politica ha avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio di Meridiana. In particolare il filo diretto che si è creato tra il Qatar, con forti investimenti in Sardegna e alcuni esponenti di giunta e governo. Non solo il ministro Graziano Delrio e l’assessore Careddu. Anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu ha lavorato in questi anni per convincere il Qatar della bontà dell’affare Meridiana. Anche grazie al canale privilegiato con i vertici dell’emirato che si erano creati negli anni dopo l’operazione Mater Olbia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
21 febbraio 2018

http://www.lanuovasardegna.it/regio...italy-sviluppi-le-rotte-nell-isola-1.16508653
 
C'è ancora chi crede di vivere negli anni 70 e imporre a dei privati dove devono far volare i loro aerei...

L'assessore Careddu: «Ora Air Italy sviluppi le rotte in Sardegna»
La Regione pensa a un network che comprenda i tre aeroporti sardi. Ma resta alta l’attenzione su Maintenance e sul destino dei 397 esuberi
di Luca Rojch

SASSARI. L’entusiasmo rimane alto, ma l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu non abbandona la solita misurata prudenza. La nascita di Air Italy, con il maxi investimento del Qatar, apre nuove prospettive non solo per la compagnia, ma per il sistema dei trasporti nell’isola. Careddu fa capire in modo chiaro che dalla nuova società si aspetta un impegno concreto sull’intero sistema Sardegna. E spera che una parte importante del piano di sviluppo di Air Italy veda l’isola come protagonista.

Network Sardegna. Nell’idea della Regione c’è non solo che Air Italy diventi il primo vettore italiano. Ma che sviluppi il suo hub corto raggio in Sardegna in un ottica che abbia come punto di riferimento i tre aeroporti. «Non nego che sugli aspetti della continuità territoriale una attenzione di Air Italy sarebbe importante – spiega l’assessore Careddu –. Ma auspichiamo che ci sia interesse anche per altri collegamenti».

Vigilanza. La Regione da una parte esulta per la soluzione di una delle vertenze industriali più complicate degli ultimi anni. Meridiana nel 2014 era a un passo dal crack con 1400 lavoratori dichiarati in esubero e senza una reale soluzione per una compagnia con una decina di aerei vecchi di 30 anni e costi di gestione fuori mercato. Ma Careddu resta vigile sul futuro della nuova Air Italy. «Il punto centrale è vigilare e controllare tutta la attività di sviluppo del piano industriale – spiega l’assessore – perché Air Italy investa in Sardegna. È vero che manterrà la sede e il cuore a Olbia, come da noi richiesto, ma non ci bastano gli uffici. Vogliamo uno sviluppo diretto in Sardegna che guardi alla continuità territoriale e punti su nuovi collegamenti. E che il personale continui a crescere in Sardegna, C’è poi l’aspetto di Meridiana Maintenance, che si occupa della manutenzione degli aerei. Con 50 nuovi mezzi e quelli che potrebbe portare direttamente Qatar Airways il lavoro non manca. Credo che questo debba restare un asset fondamentale della società. Ci sono anche i 397 esuberi, che per noi devono rientare nel perimetro aziendale. Chiederemo un incontro con i vertici di Air Italy proprio per avere un confronto sul piano industriale e su questi punti».

Il sindaco. Anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, non nasconde la soddisfazione per il salvataggio di Meridiana. «Questo passaggio è fondamentale, perché si pone fine a una vertenza infinita – spiega Nizzi –. Si pone fine a controversie sindacali, territoriali e personali. Una vicenda complessa e lunghissima che ha avuto costi drammatici per quanto riguarda l’Aga Khan, la Gallura e Olbia. Abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale: mantenere la sede e il cuore della società a Olbia. Non era possibile pensare di avere in città anche l’hub internazionale, ma è necessario che la società continui a tenere presente la centralità del nostro territorio per il suo sviluppo futuro».

Il salvataggio. È innegabile che la politica ha avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio di Meridiana. In particolare il filo diretto che si è creato tra il Qatar, con forti investimenti in Sardegna e alcuni esponenti di giunta e governo. Non solo il ministro Graziano Delrio e l’assessore Careddu. Anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu ha lavorato in questi anni per convincere il Qatar della bontà dell’affare Meridiana. Anche grazie al canale privilegiato con i vertici dell’emirato che si erano creati negli anni dopo l’operazione Mater Olbia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
21 febbraio 2018

http://www.lanuovasardegna.it/regio...italy-sviluppi-le-rotte-nell-isola-1.16508653

La Sardegna dimostra per l'ennesima volta la sua piena intenzione nel distruggere l'aviazione civile in questo paese.
 
...Anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, non nasconde la soddisfazione per il salvataggio di Meridiana. «..., ma è necessario che la società continui a tenere presente la centralità del nostro territorio per il suo sviluppo futuro».
...

Domanda al sindaco: ma allora perchè anzichè la scuola non le hai intitolato una piazza? Magari centrale.
A pensar male... sembra una leccata d'altri tempi.

http://www.repubblica.it/politica/2...ongu-189451701/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P15-S1.6-T1
 
C'è ancora chi crede di vivere negli anni 70 e imporre a dei privati dove devono far volare i loro aerei...

L'assessore Careddu: «Ora Air Italy sviluppi le rotte in Sardegna»
La Regione pensa a un network che comprenda i tre aeroporti sardi. Ma resta alta l’attenzione su Maintenance e sul destino dei 397 esuberi
di Luca Rojch

SASSARI. L’entusiasmo rimane alto, ma l’assessore ai Trasporti Carlo Careddu non abbandona la solita misurata prudenza. La nascita di Air Italy, con il maxi investimento del Qatar, apre nuove prospettive non solo per la compagnia, ma per il sistema dei trasporti nell’isola. Careddu fa capire in modo chiaro che dalla nuova società si aspetta un impegno concreto sull’intero sistema Sardegna. E spera che una parte importante del piano di sviluppo di Air Italy veda l’isola come protagonista.

Network Sardegna. Nell’idea della Regione c’è non solo che Air Italy diventi il primo vettore italiano. Ma che sviluppi il suo hub corto raggio in Sardegna in un ottica che abbia come punto di riferimento i tre aeroporti. «Non nego che sugli aspetti della continuità territoriale una attenzione di Air Italy sarebbe importante – spiega l’assessore Careddu –. Ma auspichiamo che ci sia interesse anche per altri collegamenti».

Vigilanza. La Regione da una parte esulta per la soluzione di una delle vertenze industriali più complicate degli ultimi anni. Meridiana nel 2014 era a un passo dal crack con 1400 lavoratori dichiarati in esubero e senza una reale soluzione per una compagnia con una decina di aerei vecchi di 30 anni e costi di gestione fuori mercato. Ma Careddu resta vigile sul futuro della nuova Air Italy. «Il punto centrale è vigilare e controllare tutta la attività di sviluppo del piano industriale – spiega l’assessore – perché Air Italy investa in Sardegna. È vero che manterrà la sede e il cuore a Olbia, come da noi richiesto, ma non ci bastano gli uffici. Vogliamo uno sviluppo diretto in Sardegna che guardi alla continuità territoriale e punti su nuovi collegamenti. E che il personale continui a crescere in Sardegna, C’è poi l’aspetto di Meridiana Maintenance, che si occupa della manutenzione degli aerei. Con 50 nuovi mezzi e quelli che potrebbe portare direttamente Qatar Airways il lavoro non manca. Credo che questo debba restare un asset fondamentale della società. Ci sono anche i 397 esuberi, che per noi devono rientare nel perimetro aziendale. Chiederemo un incontro con i vertici di Air Italy proprio per avere un confronto sul piano industriale e su questi punti».

Il sindaco. Anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, non nasconde la soddisfazione per il salvataggio di Meridiana. «Questo passaggio è fondamentale, perché si pone fine a una vertenza infinita – spiega Nizzi –. Si pone fine a controversie sindacali, territoriali e personali. Una vicenda complessa e lunghissima che ha avuto costi drammatici per quanto riguarda l’Aga Khan, la Gallura e Olbia. Abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale: mantenere la sede e il cuore della società a Olbia. Non era possibile pensare di avere in città anche l’hub internazionale, ma è necessario che la società continui a tenere presente la centralità del nostro territorio per il suo sviluppo futuro».

Il salvataggio. È innegabile che la politica ha avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio di Meridiana. In particolare il filo diretto che si è creato tra il Qatar, con forti investimenti in Sardegna e alcuni esponenti di giunta e governo. Non solo il ministro Graziano Delrio e l’assessore Careddu. Anche il deputato del Pd Gian Piero Scanu ha lavorato in questi anni per convincere il Qatar della bontà dell’affare Meridiana. Anche grazie al canale privilegiato con i vertici dell’emirato che si erano creati negli anni dopo l’operazione Mater Olbia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
21 febbraio 2018

http://www.lanuovasardegna.it/regio...italy-sviluppi-le-rotte-nell-isola-1.16508653
Vogliono che meridiana/airitaly voli dalla Sardegna poi vannno a piangere a Dublino e a portargli milioni di euro...
 
Un miliardario ha tenuto in piedi la baracca -una vera baracca- per 15 anni senza che Nizzi o i suoi predecessori dovessero mai metterci una lira.
Mo' arriva un altro miliardario che non solo salva l'azienda ma dice pure di voler assumere, ovviamente il tutto senza mai toccare il portafoglio di Nizzi o di altri politicanti vari.
Invece di andare ad accendere un cero alla madonna delle Seadas per il troppo culo che la vita gli ha regalato (sinceramente: a voi è mai capitato di avere a disposizione un miliardario che butta soldi per strada? Ma anche se lo aveste, quali sono le probabilità di trovare un miliardario che subentri al miliardario?), questo che fa?
Pretende di gestire una cosa non sua, senza soldi, senza competenze, senza un motivo e senza che nessuno glielo abbia chiesto.
Chapeau!
 
Meridiana è una compagnia che sta subendo una completa metamorfosi, cambio nome, cambio livrea, cambio business model. Stanno rivoltando la compagnia come un calzino e non ci vuole due giorni per un cambiamento del genere. Diamogli il tempo necessario prima di giudicare.
Ho fatto la premessa che sono ottimista sulla serieta' dell'operazione visto che Al Baker, e la famiglia reale Qatariota non credo abbiano intenzione di buttare i soldi.
Ma ripeto, che partire senza sito internet/app e senza un capo, ovvero il CEO, da' la sensazione di una presentazione frettolosa. Ovvero, non credo sia mai accaduto che una nuova compagnia aerea venga presentata alla stampa mondiale senza avere un AD e un sito internet.
Immagino che Rigotti & co. possano assumersi le responsabilita' gestionali temporaneamente e annunceranno le fasi del rebranding a breve. Ma si sbrigassero pero'.
 
ci si aspettava almeno una nuova macchina alla presentazione o almeno una delle attuali in flotta con la nuova livrea..
 
Airitaly starebbe pensando ad un collegamento diretto bisettimanale BRI JFK.

Lo riporta il quotidiano del capoluogo pugliese sostenendo che il volo dovrebbe partire dal 2019.
 
Airitaly starebbe pensando ad un collegamento diretto bisettimanale BRI JFK.

Lo riporta il quotidiano del capoluogo pugliese sostenendo che il volo dovrebbe partire dal 2019.

Mi sfugge il senso di una mossa simile.
Hanno chiuso NAP/PMO-JFK, che erano voli ormai abbastanza consolidati, non più tardi di due mesi fa, per concentrare tutte le attività su MXP e adesso vogliono aprire BRI?
 
Mi sfugge il senso di una mossa simile.
Hanno chiuso NAP/PMO-JFK, che erano voli ormai abbastanza consolidati, non più tardi di due mesi fa, per concentrare tutte le attività su MXP e adesso vogliono aprire BRI?
Non avrebbe grande senso alla luce proprio della chiusura di NAP e PMO a JFK (a meno che sia in cantiere una loro ripresa nel 2019 ?).
Comunque l'articolo è questo


Volo diretto da Bari a New York
Con Air Italy si decolla dal 2019

La compagnia in trattativa con Aeroporti di Puglia. L’idea è attivare un collegamento
bisettimanale Italia-Usa. Si riapre il dossier dopo l’ingresso di Qatar Airways

di Vito Fatiguso

Le trattative erano già state avviate con il management di Meridiana. Ma con il varo di Air Italy e l’ingresso nel capitale di Qatar Airways (49%) si entra nel vivo. E dall’estate del 2019 Bari potrebbe essere collegata direttamente con New York grazie a un volo garantito dalla stessa Air Italy. Il confronto tra Aeroporti di Puglia, la società che gestisce i quattro scali regionale, e l’ex Meridiana aveva già individuato un punto d’incontro. L’idea è di attivare un collegamento bisettimanale Italia-Usa in modo da intercettare i flussi turistici. D’altronde, Air Italy si è presentata sul mercato internazionale con un programma ambizioso: una flotta di 50 aerei, nuovi servizi e 10 milioni di passeggeri da movimentare entro il 2022. Fra i nuovi velivoli, nei prossimi tre anni, arriveranno venti i nuovi Boeing 737 Max 8, il primo dei quali è atteso per aprile del 2018. Dalla prossima primavera, inoltre, cinque Airbus A330-200 di Qatar Airways entreranno nella flotta Air Italy e verranno in seguito sostituiti, a partire da maggio 2019, da Boeing 787-8 Dreamliner.

Gli obiettivi
Da Bari dovrebbero essere impiegati aerei da 250 posti con la speranza di rendere stabile la linea nel corso di tutto l’anno (nella fase iniziale opererà con estensione estiva). Nelle prossime settimane i vertici della compagnia (la sede resta sempre in Sardegna, a Olbia) e Aeroporti di Puglia riprenderanno il dossier che era stato congelato in vista del rilancio della società e dell’ingresso dei nuovi partner. L’esperimento statunitense praticato dal «Karol Wojtyla» non è una novità. In verità, nel 2008, la stessa Meridiana (grazie all’accordo di code share con Eurofly) mise a disposizione un collegamento Bari-Bologna-New York. Tuttavia, dal 2019 la rotta in servizio dovrebbe essere diretta e senza scali. Su questa partita incide anche il livello sempre più alto dello scalo barese che chiuderà, dal 28 febbraio sino all’8 marzo prossimi, per dotarsi di una pista d’atterraggio e decollo di 3.500 metri complessivi di cui 3.000 effettivamente disponibili (attualmente lo spazio utile è di poco meno di 2.500 metri). Nel periodo di blocco dell’operatività i voli di Bari saranno trasferiti a Brindisi: per l’occasione è stato aumentato il numero delle corse giornaliere del servizio «Pugliairbus» Bari-Brindisi e avviati accordi con i taxi per tariffe agevolate.

Lo scalo di Brindisi
E proprio il 27 febbraio sarà presentato l’ampliamento dello scalo brindisino i cui lavori si sono conclusi anche in previsione dello stop dell’aeroporto di Bari. I numeri sono importanti per uno scalo che è una porta verso il Salento del turismo e delle vacanze estive. Attivata una nuova area di controllo sicurezza (al primo piano), mentre quella delle sale d’imbarco sale da 1.200 a 2.600 metri quadrati. A disposizione anche 8 gate e il piazzale per la movimentazione e la sosta degli aerei passa da 12 a 44 mila metri quadrati. I lavori, dell’importo di 20 milioni, sono stati ultimati nei tempi previsti nonostante tre rescissioni contrattuali in danno.

http://corrieredelmezzogiorno.corri...19-32190206-1814-11e8-b080-bd25b3796697.shtml
 
Non avrebbe grande senso alla luce proprio della chiusura di NAP e PMO a JFK (a meno che sia in cantiere una loro ripresa nel 2019 ?).
Comunque l'articolo è questo


Volo diretto da Bari a New York
Con Air Italy si decolla dal 2019

La compagnia in trattativa con Aeroporti di Puglia. L’idea è attivare un collegamento
bisettimanale Italia-Usa. Si riapre il dossier dopo l’ingresso di Qatar Airways

di Vito Fatiguso

Le trattative erano già state avviate con il management di Meridiana. Ma con il varo di Air Italy e l’ingresso nel capitale di Qatar Airways (49%) si entra nel vivo. E dall’estate del 2019 Bari potrebbe essere collegata direttamente con New York grazie a un volo garantito dalla stessa Air Italy. Il confronto tra Aeroporti di Puglia, la società che gestisce i quattro scali regionale, e l’ex Meridiana aveva già individuato un punto d’incontro. L’idea è di attivare un collegamento bisettimanale Italia-Usa in modo da intercettare i flussi turistici. D’altronde, Air Italy si è presentata sul mercato internazionale con un programma ambizioso: una flotta di 50 aerei, nuovi servizi e 10 milioni di passeggeri da movimentare entro il 2022. Fra i nuovi velivoli, nei prossimi tre anni, arriveranno venti i nuovi Boeing 737 Max 8, il primo dei quali è atteso per aprile del 2018. Dalla prossima primavera, inoltre, cinque Airbus A330-200 di Qatar Airways entreranno nella flotta Air Italy e verranno in seguito sostituiti, a partire da maggio 2019, da Boeing 787-8 Dreamliner.

Gli obiettivi
Da Bari dovrebbero essere impiegati aerei da 250 posti con la speranza di rendere stabile la linea nel corso di tutto l’anno (nella fase iniziale opererà con estensione estiva). Nelle prossime settimane i vertici della compagnia (la sede resta sempre in Sardegna, a Olbia) e Aeroporti di Puglia riprenderanno il dossier che era stato congelato in vista del rilancio della società e dell’ingresso dei nuovi partner. L’esperimento statunitense praticato dal «Karol Wojtyla» non è una novità. In verità, nel 2008, la stessa Meridiana (grazie all’accordo di code share con Eurofly) mise a disposizione un collegamento Bari-Bologna-New York. Tuttavia, dal 2019 la rotta in servizio dovrebbe essere diretta e senza scali. Su questa partita incide anche il livello sempre più alto dello scalo barese che chiuderà, dal 28 febbraio sino all’8 marzo prossimi, per dotarsi di una pista d’atterraggio e decollo di 3.500 metri complessivi di cui 3.000 effettivamente disponibili (attualmente lo spazio utile è di poco meno di 2.500 metri). Nel periodo di blocco dell’operatività i voli di Bari saranno trasferiti a Brindisi: per l’occasione è stato aumentato il numero delle corse giornaliere del servizio «Pugliairbus» Bari-Brindisi e avviati accordi con i taxi per tariffe agevolate.

Lo scalo di Brindisi
E proprio il 27 febbraio sarà presentato l’ampliamento dello scalo brindisino i cui lavori si sono conclusi anche in previsione dello stop dell’aeroporto di Bari. I numeri sono importanti per uno scalo che è una porta verso il Salento del turismo e delle vacanze estive. Attivata una nuova area di controllo sicurezza (al primo piano), mentre quella delle sale d’imbarco sale da 1.200 a 2.600 metri quadrati. A disposizione anche 8 gate e il piazzale per la movimentazione e la sosta degli aerei passa da 12 a 44 mila metri quadrati. I lavori, dell’importo di 20 milioni, sono stati ultimati nei tempi previsti nonostante tre rescissioni contrattuali in danno.

http://corrieredelmezzogiorno.corri...19-32190206-1814-11e8-b080-bd25b3796697.shtml

E' vero che in Puglia in questi ultimi anni si è registrato un aumento di turisti provenienti dagli USA, ma non credo sia maggiore del traffico da e per la campania/costiera sorrentina-amalfitana.
vedo poi strana l'iniziativa, non certo compatibile con quanto annunciato in conferenza stampa di voler lavorare su MXP quale hub. Poi con la disponibilità limitata di aerei LR che hanno . . .mah
 
E' vero che in Puglia in questi ultimi anni si è registrato un aumento di turisti provenienti dagli USA, ma non credo sia maggiore del traffico da e per la campania/costiera sorrentina-amalfitana.
vedo poi strana l'iniziativa, non certo compatibile con quanto annunciato in conferenza stampa di voler lavorare su MXP quale hub. Poi con la disponibilità limitata di aerei LR che hanno . . .mah
Concordo, non avrebbe senso.
 
A quanto pare la tentazione di disperdere energie e risorse in azioni fine e se stesse è un sentimento sempre ben radicato in IG.... ma dei semplici voli feeder da BRI come è stato fatto per altre località italiane per cercare almeno di riempire quei pochi voli LR in partenza dal proprio hub?
 
A quanto pare la tentazione di disperdere energie e risorse in azioni fine e se stesse è un sentimento sempre ben radicato in IG.... ma dei semplici voli feeder da BRI come è stato fatto per altre località italiane per cercare almeno di riempire quei pochi voli LR in partenza dal proprio hub?

Cominciamo bene. Cominciano a tirare la giaccia ad Olbia e cominciano ad avanzare ipotesi che a prima vista sembrano azzardate. Poi magari verrò smentito e faranno 95 di LF ogni volo. A sto punto un Olbia JFK o un Cagliari Bangkok. Auguri.
 
Volo diretto da Bari a New York nel 2019? Trattative in corso con Air Italy
„La smentita di Air Italy

Ma la notizia di una presunta trattativa per l'avvio del collegamento da Bari viene smentita proprio da Air Italy.

"Non sono previsti collegamenti diretti intercontinentali se non dall’hub di Malpensa a partire da quest’anno e da Roma Fiumicino dal 2019 - precisa in una nota la compagnia - Il network di Air Italy infatti si svilupperà su Milano Malpensa, che farà da snodo fra i voli nazionali provenienti da Catania, Palermo, Napoli, Roma e Lamezia Terme e le nuove destinazioni New York e Miami, attive da prossimo giugno, e Bangkok, attiva da settembre 2018".



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Volo diretto da Bari a New York nel 2019? Trattative in corso con Air Italy
„La smentita di Air Italy

Ma la notizia di una presunta trattativa per l'avvio del collegamento da Bari viene smentita proprio da Air Italy.

"Non sono previsti collegamenti diretti intercontinentali se non dall’hub di Malpensa a partire da quest’anno e da Roma Fiumicino dal 2019 - precisa in una nota la compagnia - Il network di Air Italy infatti si svilupperà su Milano Malpensa, che farà da snodo fra i voli nazionali provenienti da Catania, Palermo, Napoli, Roma e Lamezia Terme e le nuove destinazioni New York e Miami, attive da prossimo giugno, e Bangkok, attiva da settembre 2018".



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Meno male....
 
Volo diretto da Bari a New York nel 2019? Trattative in corso con Air Italy
„La smentita di Air Italy

Ma la notizia di una presunta trattativa per l'avvio del collegamento da Bari viene smentita proprio da Air Italy.

"Non sono previsti collegamenti diretti intercontinentali se non dall’hub di Malpensa a partire da quest’anno e da Roma Fiumicino dal 2019 - precisa in una nota la compagnia - Il network di Air Italy infatti si svilupperà su Milano Malpensa, che farà da snodo fra i voli nazionali provenienti da Catania, Palermo, Napoli, Roma e Lamezia Terme e le nuove destinazioni New York e Miami, attive da prossimo giugno, e Bangkok, attiva da settembre 2018".



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Peccato! Poteva essere una buona idea!
 
A quanto pare la tentazione di disperdere energie e risorse in azioni fine e se stesse è un sentimento sempre ben radicato in IG.... ma dei semplici voli feeder da BRI come è stato fatto per altre località italiane per cercare almeno di riempire quei pochi voli LR in partenza dal proprio hub?

Cominciamo bene. Cominciano a tirare la giaccia ad Olbia e cominciano ad avanzare ipotesi che a prima vista sembrano azzardate. Poi magari verrò smentito e faranno 95 di LF ogni volo. A sto punto un Olbia JFK o un Cagliari Bangkok. Auguri.

Guardate che Al Baker, nonostante sia ricchissimo lui e pure la società che presiede, è attaccatissimo al vil denaro, al limite della tirchiaggine più bieca.
Non mi stupirei affatto, visto che di aerei in surplus ne ha a iosa, che andasse a fare il giro delle 100 parrocchie ad ascoltare molto volentieri dei gonzi disposti a svenarsi pur di poter annoverare le tre magiche lettere J-F-K sui propri fids aeroportuali. A partire proprio da Bari, ma la lista è infinita.
 
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