Cerco di stemperare la polemica per una piccola, umile considerazione.
Proporre ai piloti, su base volontaria ed a parità di remunerazione, di fare esperienza nei servizi di terra, non credo sia (solo) una mossa per risparmiare quattrini. Forse, a ben vedere, costa di più. Intravedo un'altra opportunità, che è quella di allargare le conoscenze di un'attività collegata alla propria, e che può essere utile conoscere.
Un esempio banale che credo qualcuno conosca: nel gruppo Piaggio, per alcuni anni ha lavorato in catena di montaggio il figlio di Umberto Agnelli, che ne divenne poi presidente (se non ricordo male), prima di mancare prematuramente. Ripeteva spesso che l'avere fatto quella esperienza gli era stato molto utile, e da presidente riuscì a costruire un rapporto con le maestranze "anomalo", riconosciuto da tutti come estremamente positivo e collaborativo, nel rispetto dei diversi ruoli. In quel periodo, lavorare in Piaggio pare fosse molto meno usurante che in altre aziende.
Conoscere le dinamiche del "passaggio prima del tuo", in ambito lavorativo, se ben gestito non può che portare benefici: aiuta a fare squadra, e favorisce la soluzione dei problemi.
Just my 2 cents.