La penso alla rovescia. Se vali cerchi di farti valere, se sei un medico e accetti stabilmente di fare l' infermiere vuol dire che tu stesso certifichi di valere meno di un medico, quanto meno dal punto di vista caratteriale.
La "voglia di lavorare" eccetera sono discorsi vuoti, almeno finché ti mantieni da solo.
L' ambizione costa sacrifici, chi si contenta gode, ma fa poca strada.
Il Norditalia, ad esempio, soffre molto del fatto che un sacco di gente negli ultimi decenni ha preferito andare a lavorare molto giovane, anziché studiare. Tutti in fabbrica a 14, 16, 18 anni, non per "voglia di lavorare", ma per avere i soldi e comprare la macchina per sgasare davanti al Bar Sport. Il discorso "voglia di lavorare" valeva magari 50 anni fa, quando davvero la possibilità di essere ambiziosi era riservata a pochi.
Cercando di evitare flames politically incorrect, ricordo parecchi amici ebrei che si faranno tutta la vita un mazzo così per eccellere, ma certo non sognano di offrire Cristal alle zoccole dei night o fare i ganzi con le Noemi.