Dato che questo non è il primo vulcano che erutta nella storia dell'aviazione direi che il cielo lo abbiamo già ampiamente certificato.
Il problema di oggi è che un ente di servizio inglese (NATS), in assenza di guida "politica" complice il weekend e le imminenti elezioni, ha applicato pedissequamente le linee guida ICAO per le operazioni in presenza di cenere vulcanica, presenza "certficata" da un'altro ente di servizio (MetOffice) sulla base di dati trasmessi dagli islandesi e proiezioni elaborate da algoritmi di calcolo.
Le proiezioni del computer danno le aree dove questo particolato si diffonde, senza stabilire la sua densità.
L'approccio delle autorità aeronautiche e, probabilmente, dei costruttori è che dato che la cenere vulcanica può danneggiare motori ed impianti è meglio non volarci neanche vicino, indipendentemente da quanta ce ne è o se ce ne è in realtà, basta la previsione del computer.
Naturalmente la dispersione del particolato emesso dal vulcano prima o poi raggiungerà quasi tutto l'emisfero settentrionale, e le immagini elaborate graficamente rispecchieranno questa condizione.
Spero che per quella data qualcuno riacquisti la ragione e tolga questo vincolo assurdo, che, ripeto, non è mai stato applicato nei cento anni trascorsi e, nonostante ciò e le innumerevoli eruzioni avvenute, nessuno è mai morto per questo.
Noi Italiani che siamo più che esperti del settore invece di parlare e sputtanare i nostri coinquilini europei preferiamo adeguarci alle decisioni incompetenti di altri.
Purtroppo è una nostra caratteristica, soffriamo di complesso di inferiorità, pur avendo molte cose da insegnare preferiamo acquiescere alla supponenza altrui.