intervista a concorde


malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
AZ ha 4 problemi:

1) manager poco competenti - si potrebbero cambiare con un tratto di penna, solo che in Italia non c' e' praticamente nessuno competente per sostituirli
2) forza lavoro ipersindacalizzata e protetta dalla politica
3) flotta scarsa e obsoleta, senza soldi per cambiarla
4) Paese che vuole una compagnia di bandiera in almeno due posti, salvo non accettare alcun sacrificio perche' possa funzionare, ne' in uno ne' nell' altro.

Le soluzioni sarebbero:

1) in UK molti capi azienda sono stranieri, in Italia molti centravanti pure, che si affidi AZ ad un manager straniero che "io si' che me ne capisco di trasporto aereo"
2) va il tolto il potere di veto ai sindacati su riorgaizzazioni, esternalizzazioni, trasferimenti, licanziamenti - questo e' il punto chiave
3) ci vogliono tanti soldi, ma sul mercato o da un partner si trovano, se e' risolto il problema sindacale
4) gli apt sono una bella vacca da mungere, stop alla mungitura e agli interessi particolari e accettazione dei sacrifici necessari (LIN)

Sul punto 1) ricordo che l' attuale capo di FIAT non aveva mai lavorato in Italia, che il capo dell' ENI e' stato CEO in UK. Bisogna tagliare corto con i "bolliti" nostrani che gia' hanno provato piu' volte la propria incompetenza

Per il resto tutto si aggiusta vendendo un 30-49% di AZ ad una linea aerea estera competente e ricca, con il Tesoro che conserva il 20% non per garantire posti di lavoro fasulli, ma collegamenti aerei di lungo raggio. A questo punto dal partner estero arriverebbero i manager competenti e gli aerei nuovi e anche un po' di traffico. Nessun privato pero' mettera' soldi in Alitalia se non si elimina una volta per tutte il problema sindacale.

Se Alitalia non avesse sul gobbo migliaia di dipendenti a terra inutili, centinaia di ladri tra i naviganti, gli interessi di chi propugna Linate e un po' anche Fiumicino a sproposito, sarebbe almeno in pareggio e ad esempio British Airways potrebbe essere il partner giusto. Ha la competenza e le manca una base al centro dell' Europa continentale.

Non credo che AZ dovrebbe avere una linea aerea low cost separata, dovrebbe invece trasformare se stessa in una low cost tipo Aer Lingus, che ha vinto la battaglia di sopravvivenza contro Ryanair e ora arriva in Borsa risanata. Che cos' hanno fatto a Dublino? Tagliato, licenziato, copiato da FR le idee giuste, lasciando a MO'L gli estremismi.

Ma a Roma la zavorra dei dipendenti inutili fara' affondare Alitalia definitivamente. I dipendenti sono IL problema, purtroppo per ogni Governo sono invece l' oggetto delle attenzioni. Si butta via il bambino tenendo l' acqua sporca.
 
concorde credo che tu dica cose ragionevoli. ti sei preso il tempo di elaborare per presentarle ad una discussione.
Da altri, più che battutine e ricette pronte, non ci possiamo aspettare.
Magari adesso arriva quell'altro che ha sempre la soluzione "chi rompre, fuera dai maroni".
 
scusa marcogiove, una nota pratica rispetto ai manager stranieri.
Noi italiani quando andiamo a lavorare all'estero parliamo inglese o la lingua necessaria.
Invece il supermanager straniero qui da noi dovrebbe girerebbe con l'intereprete, oppure dovremmo rendere obbligatorio l'inglese anche qui a casa nostra ?
Al di là delle cause non credo proprio che da noi non si possa trovare gente in gamba per far funzionare un'azienda-
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde
...
Il secondo è un problema di natura industriale. Il piano di rilancio dell’ingegner Cimoli non ha mantenuto le promesse creando i danni che oggi sono visibili a tutti. Vista l’attuale situazione l’azienda non ha bisogno di un piano che la salvi, l’azienda ha bisogno di un piano che gli cambi la pelle.
...
Il piano dell'"ing. Cimoli" è rimasto per larga parte inattuato soprattuto per quando riguarda il lato "terra" ...
... secondo: chi non ha lasciato attuare il piano a CImoli, ne lascerebbe attuare uno che "cambi pelle all'azienzda" da qualcun'altro ?!?!

Il problema non è nè nei piani nè negli AD, il problema è nell'intrico di interessi che tra proprietà e sindacati, il resto conta molto poco.
 
Questo e' solo un pezzo della storia !!
ne mancano di voci al conto in rosso finale, se i problemi fossero solo questi sarebbero risolvibili , tutti i pataccari e i loro protettori politici , di quasi tutti i colori , che usano AZ come mangiatoia pewrsonale do ve li mettiamo???
Ci sono zone buie spaventose altro che 400 piloti , che rubano , e probabilmente e' anche vero , o la competenza dei Manager.
C'e poco da essere competenti il mercato aereo e' spartito gia dall'inizio , e' spartito in ministero quello privato figurarsi gli off-set internazionali...
 
Citazione:Messaggio inserito da TW 843


Non si viene intervistati da nessuno e allora ci si da alle auto-interviste.
Ognuno si diverte come meglio crede.

visto che ti sto sulle balle non potevi rispondermi che cosi... ti capisco dai... sfogati pure!
[:308]
 
A me personalmente sembra un thread che , in modo divertente e paradossale , sottolinea alcune delle "pecche" della situazione di AZ e della classe politica ( tutta ) italica.
Bel thread , divertente e spero ce ne siano altri così divertenti ma soprattutto così interessanti .
Ciao
Alex
 
D
Mi aiuti a capire cosa non funziona in alitalia?
R
Alitalia perde all’incirca poco meno di 40 mil di euro al mese che fanno 220 mil al semestre. Di questi quaranta tra i dieci e quindici sono imputabili alle diseconomie, a quelli che si potrebbero definire costi di processo. Tra gl’otto e i dieci sono ascrivibili alla flotta “scentrata” rispetto alle finalità del network, all’obsolescenza degli aeroplani e alla “mala” manutenzione con tutto quello che ne comporta. Ultimi due barra cinque sono di natura prettamente commerciale.

D
Analizziamo i costi che lei definisce di processo. Cosa intende?
R
L’aver affidato la gestione di un vettore aereo a chi nulla sa di aerei, nulla sa di funzionamento di un vettore aereo, l’aver affidato consulenze a chi crede di saper mettere in fila aeroplani ha portato alla lievitazione di questi costi. I contratti bisogna saperli non solo scrivere ma anche, e forse soprattutto, farli rispettare. Un esempio? Si vada a leggere il contratto scritto con sea handling e lo raffronti con quello che easyjet ha firmato con la stessa e poi mi saprà dire. Vada a vedere le modalità con cui easyjet fa rispettare il contratto di handling con le modalità che invece adotta alitalia. Poi mi saprà dire. Era sufficiente chiamare un dipendente di easyjet, riempirlo d’oro e farlo scrivere a lui il negozio giuridico! L’anno scorso, al rinnovo, l’alitalia aveva il coltello dalla parte del manico, considerando che loro rappresentano il 51% del fatturato, la non firma tra alitalia e sea handling avrebbe comportato il fallimento della società milanese. Mettiamola così, dai, sono stati generosi, hanno perseguito funzioni sociali anziché commerciali. Questo è solo un esempio. Potremmo, poi, parlare delle diseconomie sulla manutenzione.

D
Parliamone
R
Ha mandato via uno che bene o male ne sapeva per assumere uno che sa solo di md80! Dove vuole andare? Come si può pretendere che uno sappia gestire una struttura complessa e con più aerei provenendo da una piccola realtà con una sola tipologia di macchine. Per non dire del magazzino ricambi vuoto in nome del risparmio, per non citare lo stress delle stecche macchine che vengono fatte volare fino al limite e oltre per rispettare il piano del più si vola più si guadagna!


R
Mi permette di raccontarle un episodio al quale io stesso ho assistito ieri e che meglio illustra il beneficio di avere un capo azienda, o se non un capo azienda un direttore generale, che ne sa di aerei
D
Prego, però la prego di trattenersi, la conosco, lei è tendenzialmente logorroico, si fa prende dalla mano e diventa un monologo comiziesco. Così facendo si corre il rischio che le domande le fa lei a me e non viceversa.
R
Non si preoccupi non ne approfitto
R
Ieri era nell’ufficio di un ad di un vettore. E’ entrato il capo della manutenzione insieme al direttore finanziario di questo vettore per valutare come organizzarsi con i numeri (leggi sul bilancio) e di conseguenza sulla gestione della manutenzione dell’apu di aeroplano! Glielo ripeto hanno discusso in tre minuti come gestire numeri (accantonamenti, risconti, imputazioni ad esercizio) e manutenzione di un APU. Non dico l’ingegner cimoli ma al sesto piano della magliana nessuno ha idea di cosa sia un APU! Non solo le dico…
D
Ancora, vede, lei va avanti…
R
Mi faccia finire, sia gentile
A me è capitato di vedere l’ad di un altro vettore chiamare il direttore commerciale per cazziarlo perché nella stecca settimanale delle macchine c’erano dei margini di utilizzo che non venivano coperti. All’ingegner cimoli possono raccontare quello che vogliono che lui non ha idea di quello che sono e di come si costruiscono le stecche uso macchine. Transita da Fiumicino e non si chiede perché gli aerei anziché stare sul piazzale non stanno per aria!

D
Riprendo le redini dell’intervista
R
Va bene. Le propongo una pausa caffè. Anzi la posso invitare a cena? La terrazza dell’hotel Minerva è un’ottimo luogo per cenare e proseguire la nostra chiacchierata. I tetti di roma sono stupendi e da li la vista è impareggiabile!

D
Ma lei non è milanese?
R
Ho la fortuna di dividermi tra le due città. Ho la fortuna di prendere il meglio di milano e di roma. Dopo le racconterò un episodio su sea e su adr. La stessa pratica com'è stata affrontata dalle due società... resterà stupito!
 
Citazione:Messaggio inserito da El

scusa marcogiove, una nota pratica rispetto ai manager stranieri.
Noi italiani quando andiamo a lavorare all'estero parliamo inglese o la lingua necessaria.
Invece il supermanager straniero qui da noi dovrebbe girerebbe con l'intereprete, oppure dovremmo rendere obbligatorio l'inglese anche qui a casa nostra ?
Al di là delle cause non credo proprio che da noi non si possa trovare gente in gamba per far funzionare un'azienda-
Non è tanto questione di lingua quanto di testa.

Di stranieri (o italiani di calibro internazionale) inseriti nei punti chiave, AZ ne ha avuti.
Vuoi però per certe faziosità manageriali dell’estraneo, vuoi che in AZ l’estraneo è sempre stato visto con occhio critico (leggi ostruzionismo), di successi non se ne è mai parlato.

Per la cronaca, un paio:

R. Riverso (presidente) da IBM
R. Schisano da Texas Instruments – diceva apertamente che anche da AD avrebbe evitato AZ
D. Wenzel da Henkel – ha avuto la magnifica idea di mettere 64 poltrone Sorrento sull’80
G. Marostica (rev mgnt) – italo canadese ex Air Canada
J. La Costa (network) – italoUSA ex Continental
Forse Marostica e La Costa sono gli unici ad aver portato un po` di innovazione e se vogliamo, contribuito all’ultimo dividendo.
G. Hauenstein – Core Business Coordination - ex continental (alias Einstein o Frankenstein per il resto della Magliana)
Bob King - Vendita e distribuzione (alias Bukkiin per il resto della Magliana)
La mossa su questi ultimi 2 non l’ho mai capita, al punto che AZ stessa aspettava con ansia la scadenza del contratto per scaricarli (sembrano il riflesso di Cimoli)
 
Maestro, prosegui.

Quando andiamo a cena insieme sulla terrazza del Minerva? [:305]

Fatto acquisti a NY? Dimmi, dimmi.
 
Citazione:Messaggio inserito da AZ1774

Maestro, prosegui.

Quando andiamo a cena insieme sulla terrazza del Minerva? [:305]

Fatto acquisti a NY? Dimmi, dimmi.

quando vuoi... e pensare che nella mia mente perversa l'intervistatore sei tu... visto che dicono che siamo fratelli

[:308][:308]

si si acquisti fatti, forse troppi... poi ti racconto
[:308]
 
D
signor concorde all'ultimo piano della magliana qual'è l'ufficio che funziona meglio?