AZ ha 4 problemi:
1) manager poco competenti - si potrebbero cambiare con un tratto di penna, solo che in Italia non c' e' praticamente nessuno competente per sostituirli
2) forza lavoro ipersindacalizzata e protetta dalla politica
3) flotta scarsa e obsoleta, senza soldi per cambiarla
4) Paese che vuole una compagnia di bandiera in almeno due posti, salvo non accettare alcun sacrificio perche' possa funzionare, ne' in uno ne' nell' altro.
Le soluzioni sarebbero:
1) in UK molti capi azienda sono stranieri, in Italia molti centravanti pure, che si affidi AZ ad un manager straniero che "io si' che me ne capisco di trasporto aereo"
2) va il tolto il potere di veto ai sindacati su riorgaizzazioni, esternalizzazioni, trasferimenti, licanziamenti - questo e' il punto chiave
3) ci vogliono tanti soldi, ma sul mercato o da un partner si trovano, se e' risolto il problema sindacale
4) gli apt sono una bella vacca da mungere, stop alla mungitura e agli interessi particolari e accettazione dei sacrifici necessari (LIN)
Sul punto 1) ricordo che l' attuale capo di FIAT non aveva mai lavorato in Italia, che il capo dell' ENI e' stato CEO in UK. Bisogna tagliare corto con i "bolliti" nostrani che gia' hanno provato piu' volte la propria incompetenza
Per il resto tutto si aggiusta vendendo un 30-49% di AZ ad una linea aerea estera competente e ricca, con il Tesoro che conserva il 20% non per garantire posti di lavoro fasulli, ma collegamenti aerei di lungo raggio. A questo punto dal partner estero arriverebbero i manager competenti e gli aerei nuovi e anche un po' di traffico. Nessun privato pero' mettera' soldi in Alitalia se non si elimina una volta per tutte il problema sindacale.
Se Alitalia non avesse sul gobbo migliaia di dipendenti a terra inutili, centinaia di ladri tra i naviganti, gli interessi di chi propugna Linate e un po' anche Fiumicino a sproposito, sarebbe almeno in pareggio e ad esempio British Airways potrebbe essere il partner giusto. Ha la competenza e le manca una base al centro dell' Europa continentale.
Non credo che AZ dovrebbe avere una linea aerea low cost separata, dovrebbe invece trasformare se stessa in una low cost tipo Aer Lingus, che ha vinto la battaglia di sopravvivenza contro Ryanair e ora arriva in Borsa risanata. Che cos' hanno fatto a Dublino? Tagliato, licenziato, copiato da FR le idee giuste, lasciando a MO'L gli estremismi.
Ma a Roma la zavorra dei dipendenti inutili fara' affondare Alitalia definitivamente. I dipendenti sono IL problema, purtroppo per ogni Governo sono invece l' oggetto delle attenzioni. Si butta via il bambino tenendo l' acqua sporca.
1) manager poco competenti - si potrebbero cambiare con un tratto di penna, solo che in Italia non c' e' praticamente nessuno competente per sostituirli
2) forza lavoro ipersindacalizzata e protetta dalla politica
3) flotta scarsa e obsoleta, senza soldi per cambiarla
4) Paese che vuole una compagnia di bandiera in almeno due posti, salvo non accettare alcun sacrificio perche' possa funzionare, ne' in uno ne' nell' altro.
Le soluzioni sarebbero:
1) in UK molti capi azienda sono stranieri, in Italia molti centravanti pure, che si affidi AZ ad un manager straniero che "io si' che me ne capisco di trasporto aereo"
2) va il tolto il potere di veto ai sindacati su riorgaizzazioni, esternalizzazioni, trasferimenti, licanziamenti - questo e' il punto chiave
3) ci vogliono tanti soldi, ma sul mercato o da un partner si trovano, se e' risolto il problema sindacale
4) gli apt sono una bella vacca da mungere, stop alla mungitura e agli interessi particolari e accettazione dei sacrifici necessari (LIN)
Sul punto 1) ricordo che l' attuale capo di FIAT non aveva mai lavorato in Italia, che il capo dell' ENI e' stato CEO in UK. Bisogna tagliare corto con i "bolliti" nostrani che gia' hanno provato piu' volte la propria incompetenza
Per il resto tutto si aggiusta vendendo un 30-49% di AZ ad una linea aerea estera competente e ricca, con il Tesoro che conserva il 20% non per garantire posti di lavoro fasulli, ma collegamenti aerei di lungo raggio. A questo punto dal partner estero arriverebbero i manager competenti e gli aerei nuovi e anche un po' di traffico. Nessun privato pero' mettera' soldi in Alitalia se non si elimina una volta per tutte il problema sindacale.
Se Alitalia non avesse sul gobbo migliaia di dipendenti a terra inutili, centinaia di ladri tra i naviganti, gli interessi di chi propugna Linate e un po' anche Fiumicino a sproposito, sarebbe almeno in pareggio e ad esempio British Airways potrebbe essere il partner giusto. Ha la competenza e le manca una base al centro dell' Europa continentale.
Non credo che AZ dovrebbe avere una linea aerea low cost separata, dovrebbe invece trasformare se stessa in una low cost tipo Aer Lingus, che ha vinto la battaglia di sopravvivenza contro Ryanair e ora arriva in Borsa risanata. Che cos' hanno fatto a Dublino? Tagliato, licenziato, copiato da FR le idee giuste, lasciando a MO'L gli estremismi.
Ma a Roma la zavorra dei dipendenti inutili fara' affondare Alitalia definitivamente. I dipendenti sono IL problema, purtroppo per ogni Governo sono invece l' oggetto delle attenzioni. Si butta via il bambino tenendo l' acqua sporca.