Indiscrezioni/aggiornamenti sulla vendita AZ


Come dicevate sembra il Bar Sport :D
Cmq a mio parere (e visto che di Bar Sport si tratta), nonostante le mia non grande simpatia per AF, preferisco AF.
AP è un azienda decisamente indebitata.
AZ è un azienda praticamente in fallimento.

Non vedo grandi alternative serie ad AF.
 
Scusate, però io non ho capito il piano AF-KL per quanto riguarda esuberi, futuro di comparti Alitalia Servizi ecc. ecc. Il piano di AP é molto più chiaro da questo punto di vista. Ho letto che secondo il piano AF-KL da MXP verrebbero solo tenute Delhi, Tokyo e San Paolo...
 
Citazione:Messaggio inserito da SAM26000

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco... aspettiamo fiduciosi che cosi non sarà

Concordo. Sarebbe clamoroso veder Prodi decidere per AF, per la prima volta in Italia, contro tutto l'establishment che conta in questo benedetto paese senza benzina.

Contro tutto e contro tutti...politici di maggioranza e opposizione, triplice sindacale, Montezemolo e Confindustria, Formigoni e Lombardia....e chi più ne ha più ne metta....non s'era mai vista tanta patriottica unità!!!
 
Citazione:Messaggio inserito da Paxromana
Concordo. Sarebbe clamoroso veder Prodi decidere per AF, per la prima volta in Italia, contro tutto l'esatablishment che conta in questo benedetto paese senza benzina.

Contro tutto e contro tutti...politici di maggioranza e opposizione, triplice sindacale, Montezemolo e Confindustria, Formigoni e Lombardia....e chi più ne ha più ne metta....non s'era mai vista tanta patriottica unità!!!
Ci sono comunque luci ed ombre: che il meeting di ieri tra Formigoni e Spinetta non sia andato affatto bene non è finito sulle prima pagne dei giornali, ma d'altra parte la "lobby" pro AP è forte.
I francesi credo che non ci tengano più di tanto ad AZ, altrimenti si sarebbero mossi ben diversamente in passato: sono stati tra i primi a ritirarsi dalla gara tenuta in primavera. Da allora la situazione di AZ è solo peggiorata, anche se non ci sono più molti "paletti".
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da Paxromana
Concordo. Sarebbe clamoroso veder Prodi decidere per AF, per la prima volta in Italia, contro tutto l'esatablishment che conta in questo benedetto paese senza benzina.

Contro tutto e contro tutti...politici di maggioranza e opposizione, triplice sindacale, Montezemolo e Confindustria, Formigoni e Lombardia....e chi più ne ha più ne metta....non s'era mai vista tanta patriottica unità!!!
Ci sono comunque luci ed ombre: che il meeting di ieri tra Formigoni e Spinetta non sia andato affatto bene non è finito sulle prima pagne dei giornali, ma d'altra parte la "lobby" pro AP è forte.
I francesi credo che non ci tengano più di tanto ad AZ, altrimenti si sarebbero mossi ben diversamente in passato: sono stati tra i primi a ritirarsi dalla gara tenuta in primavera. Da allora la situazione di AZ è solo peggiorata, anche se non ci sono più molti "paletti".

Che interessa a Spinetta di un politico di secondo ordine italiano?
Non è Formigoni che decide, manco di come dividere il traffico sui suoi scali...
 
Il Corriere della Sera odierno, nell'articolo dice che tutti, maggioranza, Berlusconi AN UDC, Formigoni, Montezemolo, Rutelli, Veltroni...beh tutti sono favorevoli alla soluzione AP
 
Citazione:Messaggio inserito da Mattia

Il Corriere della Sera odierno, nell'articolo dice che tutti, maggioranza, Berlusconi AN UDC, Formigoni, Montezemolo, Rutelli, Veltroni...beh tutti sono favorevoli alla soluzione AP

AP è piccola ma è agganciata a LH. AF è troppo grande per AZ che diventerebbe solo una grande regional.
 
Citazione:Messaggio inserito da kernel
Che interessa a Spinetta di un politico di secondo ordine italiano?
Non è Formigoni che decide, manco di come dividere il traffico sui suoi scali...
Se è così di second'ordine perché è andato a parlargli allora ?!?!
 
Citazione:Messaggio inserito da VAM

Citazione:L'HUB sarà FCO, almeno questa è l'intenzione, e si transiterà di più su CDG e un po' anche per AMS!
Ma che HUB vuoi che facciano a FCO? il 70% dei biglietti AZ li vende nel nord! pensi che uno a Milano o a Bologna per volare nel nord america o in asia prenda un volo dal tuo HUB di FCO?[:308]
Carissimo VAM, io a FCO non ci sono mai stato, se ti può interessare! Vivo al Nord, e FCO non è proprio mio!!!
Se non ti comoda volare via FCO, prendi un'altra compagnia!
 
Citazione:Messaggio inserito da A319FLR

Citazione:Messaggio inserito da Mattia

Il Corriere della Sera odierno, nell'articolo dice che tutti, maggioranza, Berlusconi AN UDC, Formigoni, Montezemolo, Rutelli, Veltroni...beh tutti sono favorevoli alla soluzione AP

AP è piccola ma è agganciata a LH. AF è troppo grande per AZ che diventerebbe solo una grande regional.
Ah no c'è qualcuno fuori dal coro...l'ANPAC vuole AF :D
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da kernel
Che interessa a Spinetta di un politico di secondo ordine italiano?
Non è Formigoni che decide, manco di come dividere il traffico sui suoi scali...
Se è così di second'ordine perché è andato a parlargli allora ?!?!
Perchè non aveva nulla da fare :D
 
Ecco un bell'articolo su Dedalonews che faccio mio per mancanza di tempo e vi propongo:
http://www.dedalonews.it/it/

Alitalia: meglio primi in Gallia o secondi a Roma?

Tra poche ore sapremo come finirà la partita Alitalia. Non vogliamo impiegare questo tempo per facili o difficili pronostici, per saltare sul carro del più o meno probabile vincitore, o per prendere le difese d’ufficio dello sconfitto, sia esso decretato da una partita dagli esiti aperti o facilmente prevedibili. Vogliamo solo ragionare. Un piccolo contributo su una questione cruciale per il nostro settore e per il Paese, che volentieri inviamo a chi in queste ore dovrà decidere.
Perché mai, ieri, voci autorevoli che vanno dal vice presidente del Consiglio al massimo rappresentante degli imprenditori, dal capo dell’ opposizione ai sindacati si sono tutte schierate auspicando una soluzione "italiana" della questione? Un rigurgito di nazionalismo in un Paese che ha sempre usato il termine debole di "Paese" e mai quello forte di "nazione"?
La sponsorizzazione all’ ultima ora di un candidato non si fa mai, troppo alto è il rischio che questo perda, rimettendoci in termini politici. E coloro che ieri hanno appoggiato l’ ipotesi "italiana" hanno tutti ruoli politici di lungo corso che non lasciano nemmeno immaginare come plausibile un’ipotesi del genere. I timori di regionalizzazione di Alitalia espressi da questi signori erano sinceri. Ancora più sinceri, ritengo, quelli del presidente di Confindustria che in pieno uragano morti bianche certo non aveva bisogno di esposizione. Altrettanto sinceri quelli dei sindacati che, di fatto, anche nell’ ipotesi Toto si trovano a digerire una ricetta esuberi tutt’altro che leggera.
Timori diffusi e sinceri, dunque, non diversi da quelli che abbiamo sempre espresso. I trasporti non sono un settore ordinario. Il mio maestro delle elementari diceva con rammarico che i ferrovieri erano meglio pagati degli insegnanti perché le ferrovie sono la spina dorsale dell’ economia e basta uno sciopero per mettere tutti in ginocchio. Oggi basta citare la cronaca dei blocchi degli autotrasportatori per capire quanto questo è vero. Il trasporto aereo, tanto per non nasconderci dietro ad un dito, rappresenta nel prossimo futuro uno dei campi principali della partita della globalizzazione. Essere nel network mondiale uno snodo importante significa avere un ruolo, il resto è degradarsi a periferia del mercato dei beni, della conoscenza e del turismo, settore quest’ ultimo che si avvia ad essere la principale industria del pianeta.
In uno scenario del genere avere un partner straniero fortissimo di per se non è cosa agevole. E la scomodità è inversamente proporzionale alla vicinanza del partner. Se Alitalia fosse stata acquisita da Aeroflot avremmo avuto, in questa ipotesi non reale ed oggi di pura scuola, un acquirente con un suo mercato ben distinto e lontano da quello italiano ed europeo, con tutto l’ interesse a potenziare Alitalia come vettore globale. In pratica si sarebbero creati due mercati, non solo non configgenti, ma che si integravano a vicenda. D’ altronde, anche di fronte ad un management completamente cieco, sarebbe stato praticamente impossibile regionalizzare un vettore che si trova di fatto in un altro continente.
La geografia c’insegna che Italia e Francia sono confinanti. Alla geografia si affianca anche quella che sarà la prossima flotta di Air France, con un bel numero di A380 in arrivo. Si tratta del più grande aereo civile della storia che dovrà essere riempito, ogni giorno e per tratte di lungo raggio. Una macchina che per natura vive di feederaggio ed il feederaggio a sua volta vive di vettori regionali. Ce ne è abbastanza per considerare davvero sinceri i timori espressi ieri da persone ben più autorevoli di noi.
Evidenziamo questi timori non per fare il tifo pro o contro una soluzione, ma per sottolineare a chi dovrà decidere i possibili effetti indesiderati di una data ipotesi. Ed eventualmente dettarne le condizioni per tutelarsi. Valutare questi rischi non tocca a noi, ma a chi dovrà decidere, che se ne assumerà la responsabilità. E’ sicuramente d’ impatto l’idea di entrare in un grande gruppo, ma poi bisogna concretamente capire che ruolo si va a giocare. E’ il solito dilemma tra primi in Gallia o secondi a Roma. Anche se in questo caso la geografia della questione potrebbe essere ribaltata.
 
Citazione:Messaggio inserito da Mattia

Il Corriere della Sera odierno, nell'articolo dice che tutti, maggioranza, Berlusconi AN UDC, Formigoni, Montezemolo, Rutelli, Veltroni...beh tutti sono favorevoli alla soluzione AP

se questi sono i personaggi favorevoli all'operazione AP mi permetto di tifare spudoratamente per AF che in tempi non sospetti consideravo una scelta mediocre.

faccio presente, per chi non lo avesse notato che l'opposizione ha avuto 5 anni per sistemare AZ. con i risultati sotto gli occhi di tutti (ricordate un signore che faceva Cimoli di cognome???).
Confindustria ha avuto 60 anni per trovare volontari che garantissero l'italianità che ora qualcuno sbandiera.
su altri non mi esprimo per non dar loro l'importanza che non si meritano. mi riferisco a Veltroni e Rutelli per i quali mi avvalgo della facoltà di non rispondere...
 
Più i politici appoggiano AP più arrivo perfino a preferire AF, che pur ha un piano volto ad affossare MXP hub e portare il nord Italia su GDG/AMS

AP, con queste simpatie politiche sempre crescenti mi puzza sempre di più di secondo capitolo di un'azienda statale, stavolta dietro ad un "prestanome". Addirittura si è arrivati a tornare dove perfino Alitalia in qualche modo aveva preso una direzione: il doppio hub intercontinentale, con metà voli a Roma e metà a Milano. Mi sembra insomma un piano volto ad accontentare un po' tutti, che è in pratica ciò che ha rovinato Alitalia in questi decenni.

Disastro per disastro, se AF vincesse e MXP fosse declassato, magari a MIlano non avrebbero più scusanti e sarebbero in qualche modo costretti a prendere finalmente decisioni in base a quello che vorranno fare del sistema milanese.
 
Citazione:Messaggio inserito da carloz

Più i politici appoggiano AP più arrivo perfino a preferire AF, che pur ha un piano volto ad affossare MXP hub e portare il nord Italia su GDG/AMS

AP, con queste simpatie politiche sempre crescenti mi puzza sempre di più di secondo capitolo di un'azienda statale, stavolta dietro ad un "prestanome". Addirittura si è arrivati a tornare dove perfino Alitalia in qualche modo aveva preso una direzione: il doppio hub intercontinentale, con metà voli a Roma e metà a Milano. Mi sembra insomma un piano volto ad accontentare un po' tutti, che è in pratica ciò che ha rovinato Alitalia in questi decenni.

Disastro per disastro, se AF vincesse e MXP fosse declassato, magari a MIlano non avrebbero più scusanti e sarebbero in qualche modo costretti a prendere finalmente decisioni in base a quello che vorranno fare del sistema milanese.
Straquoto [:304]

AirOne mi è stata sempre molto simpatica, ho sempre appoggiato i suoi piani d'espansione e spero che possa diventare una compagnia aerea grande ed importante (come lo è già a FCO). Ma non credo che per Alitalia sia la soluzione migliore.
 
fonte:Sole24ore
Advisor pro Air France, atteso il parere tecnico

12 DICEMBRE 2007


L'offerta di Air France-Klm è più vantaggiosa per Alitalia rispetto a
quella di Air One-Intesa. È l'orientamento degli advisor di Maurizio
Prato, il presidente incaricato dal ministero dell'Economia di
individuare un partner «con solidità patrimoniale» e «competenze
industriali» per la Cenerentola dei cieli.

Gli advisor sono il consulente finanziario Citi e l'esperto per il
piano industriale Roland Berger, con lo Studio legale Grimaldi. Il
parere del gruppo tecnico verrà consegnato oggi a Prato, il quale ha
già convocato il cda per domani, per chiudere il tormento della
privatizzazione. Il lavoro degli advisor non è concluso. Ma
l'orientamento che trapela da indiscrezioni è già delineato, senza
incertezze, a favore dei franco-olandesi.

Anche Prato è su questa linea. Il presidente ieri ha incontrato il
premier Romano Prodi, che da più di un anno è orientato su Parigi. In
sintonia con loro il ministro dell'Economia,Tommaso PadoaSchioppa. Ma
molti altri politici, dai Ds a Francesco Rutelli a Silvio Berlusconi,
sostengono il piano Toto- Intesa per l'«italianità». Tra gli elementi
principali considerati dagli advisor a favore di Air France c'è la
forza industriale e di mercato. In seguito alla fusione con Klm nel
2004, è diventata la prima aviolinea mondiale per fatturato, 23
miliardi di euro nell'esercizio al 31 marzo 2007. I soli utili netti
di Air France, 891 milioni, superano del 50% il giro d'affari di Air
One, poco più di 600 milioni nel 2006, con un indebitamento
finanziario rilevante, più di 300 milioni. Prato ha detto che occorre
«integrare Alitalia in un vettore europeo, cioè inserire la compagnia
all'interno di uno dei sistemi multihub europei». Solo l'offerta
francese ha queste caratteristiche. Maggiori dubbi ci sarebbero stati
se non si fosse ritirata Lufthansa.

A tre anni dalla fusione con Klm, Air France ha raggiunto un beneficio
economico di 525 milioni nell'ultimo bilancio, superiore ai 440
milioni previsti al quinto anno. Nei primi nove mesi di quest'anno Air
France ha trasportato 38,4 milioni di passeggeri, con un coefficiente
di riempimento degli aerei dell'80,9%, Klm 17,62 milioni con l'84%;
Air One 5,3 milioni con un load factor del 57,4%, il più basso tra le
30 compagnie dell'Aea (la media è 77,7%), un valore al di sotto della
soglia di profittabilità (Alitalia ha il 75,2%). L'offerta Air France
è giudicata dai consulenti anche la più solida nel profilo patrimoniale.
 
Intervista a Spinetta

«Garanzie a Malpensa ma in Europa nessuno ha due hub»

Se fino a poche settimane fa Jean-Cyril Spinetta restava arroccato a Parigi, aspettando il momento buono per muovere su Alitalia, ora il presidente e amministratore delegato del gruppo Air France-Klm è in Italia. Con sé ha il proprio progetto di rilancio della ex compagnia di bandiera: un'integrazione nel colosso franco-olandese «le cui sinergie all'80% – spiega in un incontro con il Sole 24 Ore – saranno a vantaggio della società italiana». Spinetta, che ricorda il dissesto passato della Air France e il risanamento che l'ha portata a diventare la più grande compagnia aerea del mondo per redditività, intende usare la stessa ricetta di turnaround anche nella Penisola – «non c'è ragione che Alitalia non sia profittevole » – per creare in Europa un colosso franco-italo-olandese in grado di competere con i nuovi concorrenti asiatici.
La strada è impervia. Il manager, nato a Parigi nel '43, sempre che riesca a convincere il Governo italiano, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, deve poi ripresentare il progetto di acquisizione al consiglio d'amministrazione di Air France- Klm e dimostrare che l'integrazione della compagnia romana non comporti distruzione di valore. Ci riuscirà? Lui sembra crederci. E mentre attende di incontrare il presidente del consiglio Romano Prodi – «spero presto» – ieri ha fatto visita al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Se il progetto di Air France è stato contestato, per Spinetta è importante spiegarne i vantaggi sia per Alitalia sia per l'economia della Penisola.

«Air France-Klm –dice subito il manager – non ha alcuna intenzione di "uccidere" lo scalo di Malpensa, su cui lasceremo tutti i voli a lunga tratta e ad alta profittabilità, così come non intende fare di Alitalia una compagnia regionale. Anzi, sono un po' sorpreso – sottolinea il manager – delle istanze critiche che si sono levate in questi giorni anche perché si ignora che Alitalia debba essere risanata, che è sull'orlo del fallimento ». E poi, domanda il manager, «voi pensate veramente che Air France-Klm voglia fare un investimento così rilevante in Alitalia, salvaguardando il brand e investendo in nuovi aeromobili, per poi uccidere la società? Per farne un vettore locale? » «Ma andiamo! È vero il contrario, vogliamo investire in Alitalia rilanciarla e porre le condizioni perché recuperi quote di mercato».

I dati mostrati da Spinetta «mostrano che Alitalia sulle tratte con elevati margini di contribuzione è infatti particolarmente debole: nel segmento business e rotte a lungo raggio le quote della compagnia in Italia sono di circa il 30%, contro il 60% di Air France in Francia e oltre il 50% di British Airways in Gran Bretagna. In Europa è una situazione unica di debolezza ». Insomma, secondo Spinetta, la portata nazionale della compagnia si realizza con un recupero di efficienza, migliori tariffe, investimenti negli aeromobili e una ripresa delle quote di mercato nel segmento business e nei viaggi intercontinentali. Mentre se non si arresta il declino del vettore, la "dimensione regionale" non sarà certo dettata dalla presenza nell'azionariato di un gruppo estero. «Il nostro obiettivo peraltro è di creare un mercato comune europeo nel settore del trasporto aereo. Air FranceKlm, nata dalla prima integrazione cross border nel settore, vuole creare le condizioni per un'integrazione che crei un leader nel continente».

Certo, resta il fatto che il recupero di efficienza potrebbe essere attuato anche da Air One. «Io non critico i concorrenti - ma posso dire che le criticità presenti in Alitalia richiedono una forte expertise internazionale e la solidità patrimoniale di Air France-Klm». Ma sarà sufficiente la solidità del gruppo parigino? Di fronte ai risultati di conto economico di Alitalia e al suo indebitamento, oltre 1 miliardo di euro, anche Lufthansa ha dovuto abbandonare la partita per non subire un taglio del rating. Ai francesi non succederà lo stesso? «Noi problemi di rating non ne abbiamo, nel senso che Air France non ha mai chiesto a un'agenzia internazionale di misurare il proprio merito di credito, ma la reazione della Borsa nelle ultime quattro sedute, con un rialzo di oltre il 10%, dice che il mercato sta apprezzando l'operazione.Abbiamo un bilancio solido e l'acquisizione di Alitalia, con il suo indebitamento, non mi spaventa».

Ovviamente, benché non ci sia «alcuna ragione per cui Alitalia non produca utili è altrettanto vero che in passato è stato difficile risanarla perché è mancato un obiettivo strategico certo. Noi se vogliamo avere successo dobbiamo avere un target molto chiaro e su questo c'è poco spazio per i compromessi». Nell'obiettivo chiaro ci sono ovviamentei tagli di personale, di tratte non redditizie e di un hub? «Per quanto riguarda il personale i tagli sono quelli previsti dal piano di Maurizio Prato, sulle tratte invece è possibile un'ottimizzazione, mentre sulla scelta degli hub posso dire che a mio parere l'Italia, come tutti gli altri paesi europei, non abbia la massa critica per sostenerne due. Non voglio dissimularlo, anche in Francia abbiamo un hub e non due.

Sicuramente l'Italia ne avrà uno, e visto che i voli domestici convertono in misura più significativa su Roma, è naturale che venga individuato nella capitale».

Ilsole24ore
 
Citazione:Messaggio inserito da DusCgn

«Per quanto riguarda il personale i tagli sono quelli previsti dal piano di Maurizio Prato, sulle tratte invece è possibile un'ottimizzazione, mentre sulla scelta degli hub posso dire che a mio parere l'Italia, come tutti gli altri paesi europei, non abbia la massa critica per sostenerne due. Non voglio dissimularlo, anche in Francia abbiamo un hub e non due.
Perchè allora far durare questa gara-farsa tutto questo tempo?
P.S.: la Germania ne ha 2 e si trova in Europa, giusto per mettere i puntini sulle i...poi che non c'entri nulla con l'Italia ok, però non è vero che nessuno in Europa ne ha 2
 
Sulla questione hubs, Spinetta omette di dire che la Germania ne ha 2 importanti a FRA e MUC, anche se non paritetici. E' però anche vero che la Germania ha 90 mil di abitanti e Francia/Italia 60 mil quindi forse il paragone non regge.
 
Citazione:Messaggio inserito da DusCgn

Intervista a Spinetta

«Garanzie a Malpensa ma in Europa nessuno ha due hub»

Se fino a poche settimane fa Jean-Cyril Spinetta restava arroccato a Parigi, aspettando il momento buono per muovere su Alitalia, ora il presidente e amministratore delegato del gruppo Air France-Klm è in Italia. Con sé ha il proprio progetto di rilancio della ex compagnia di bandiera: un'integrazione nel colosso franco-olandese «le cui sinergie all'80% – spiega in un incontro con il Sole 24 Ore – saranno a vantaggio della società italiana». Spinetta, che ricorda il dissesto passato della Air France e il risanamento che l'ha portata a diventare la più grande compagnia aerea del mondo per redditività, intende usare la stessa ricetta di turnaround anche nella Penisola – «non c'è ragione che Alitalia non sia profittevole » – per creare in Europa un colosso franco-italo-olandese in grado di competere con i nuovi concorrenti asiatici.
La strada è impervia. Il manager, nato a Parigi nel '43, sempre che riesca a convincere il Governo italiano, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, deve poi ripresentare il progetto di acquisizione al consiglio d'amministrazione di Air France- Klm e dimostrare che l'integrazione della compagnia romana non comporti distruzione di valore. Ci riuscirà? Lui sembra crederci. E mentre attende di incontrare il presidente del consiglio Romano Prodi – «spero presto» – ieri ha fatto visita al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. Se il progetto di Air France è stato contestato, per Spinetta è importante spiegarne i vantaggi sia per Alitalia sia per l'economia della Penisola.

«Air France-Klm –dice subito il manager – non ha alcuna intenzione di "uccidere" lo scalo di Malpensa, su cui lasceremo tutti i voli a lunga tratta e ad alta profittabilità, così come non intende fare di Alitalia una compagnia regionale. Anzi, sono un po' sorpreso – sottolinea il manager – delle istanze critiche che si sono levate in questi giorni anche perché si ignora che Alitalia debba essere risanata, che è sull'orlo del fallimento ». E poi, domanda il manager, «voi pensate veramente che Air France-Klm voglia fare un investimento così rilevante in Alitalia, salvaguardando il brand e investendo in nuovi aeromobili, per poi uccidere la società? Per farne un vettore locale? » «Ma andiamo! È vero il contrario, vogliamo investire in Alitalia rilanciarla e porre le condizioni perché recuperi quote di mercato».

I dati mostrati da Spinetta «mostrano che Alitalia sulle tratte con elevati margini di contribuzione è infatti particolarmente debole: nel segmento business e rotte a lungo raggio le quote della compagnia in Italia sono di circa il 30%, contro il 60% di Air France in Francia e oltre il 50% di British Airways in Gran Bretagna. In Europa è una situazione unica di debolezza ». Insomma, secondo Spinetta, la portata nazionale della compagnia si realizza con un recupero di efficienza, migliori tariffe, investimenti negli aeromobili e una ripresa delle quote di mercato nel segmento business e nei viaggi intercontinentali. Mentre se non si arresta il declino del vettore, la "dimensione regionale" non sarà certo dettata dalla presenza nell'azionariato di un gruppo estero. «Il nostro obiettivo peraltro è di creare un mercato comune europeo nel settore del trasporto aereo. Air FranceKlm, nata dalla prima integrazione cross border nel settore, vuole creare le condizioni per un'integrazione che crei un leader nel continente».

Certo, resta il fatto che il recupero di efficienza potrebbe essere attuato anche da Air One. «Io non critico i concorrenti - ma posso dire che le criticità presenti in Alitalia richiedono una forte expertise internazionale e la solidità patrimoniale di Air France-Klm». Ma sarà sufficiente la solidità del gruppo parigino? Di fronte ai risultati di conto economico di Alitalia e al suo indebitamento, oltre 1 miliardo di euro, anche Lufthansa ha dovuto abbandonare la partita per non subire un taglio del rating. Ai francesi non succederà lo stesso? «Noi problemi di rating non ne abbiamo, nel senso che Air France non ha mai chiesto a un'agenzia internazionale di misurare il proprio merito di credito, ma la reazione della Borsa nelle ultime quattro sedute, con un rialzo di oltre il 10%, dice che il mercato sta apprezzando l'operazione.Abbiamo un bilancio solido e l'acquisizione di Alitalia, con il suo indebitamento, non mi spaventa».

Ovviamente, benché non ci sia «alcuna ragione per cui Alitalia non produca utili è altrettanto vero che in passato è stato difficile risanarla perché è mancato un obiettivo strategico certo. Noi se vogliamo avere successo dobbiamo avere un target molto chiaro e su questo c'è poco spazio per i compromessi». Nell'obiettivo chiaro ci sono ovviamentei tagli di personale, di tratte non redditizie e di un hub? «Per quanto riguarda il personale i tagli sono quelli previsti dal piano di Maurizio Prato, sulle tratte invece è possibile un'ottimizzazione, mentre sulla scelta degli hub posso dire che a mio parere l'Italia, come tutti gli altri paesi europei, non abbia la massa critica per sostenerne due. Non voglio dissimularlo, anche in Francia abbiamo un hub e non due.

Sicuramente l'Italia ne avrà uno, e visto che i voli domestici convertono in misura più significativa su Roma, è naturale che venga individuato nella capitale».

Ilsole24ore

Lufthansa se continua così ne avrà 4 nel giro di 10 anni: FRA, MUC, BBI e DUS senza contare la controllata al 100% LX con ZRH.

E consentitemi che la Germania come economia e per altre sfaccettature è molto più simile all'Italia di quanto pensiamo. Iberia ha scelto MAD, ma ha parteipato e partecipa al pogetto Clickair, questo perché la Catalunya e Barcellona sono due realtà che non possono essere lasciate a se stesse. Mentre l'Italia che per nulla assmiglia alla Francia, ne politicamente ne tanto meno demograficamente ha scelto il suo modello, come dire, monocentrico. Che sia meno criptico e falso: si dica apertamente che CDG vuole mangiarsi completamente il Nord Italia e il suo business altrimenti qualsiai compagnia avrebbe messo man forte e fatto ridurre drasticamente Linate e puntato su MXP. La cosa che più mi fa rabbia è non sentire nulla su Linate, ma lo capiamo che se siamo arrivati sino a questo punto è per colpa di quell'aerostazione senza via di scampo e di sviluppo?