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Eccole le autorevoli fonti sindacaii (pareva strano che stessero zitti proprio loro)

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(ANSA) - ROMA, 11 DIC - L'Anpac (Associazione Nazionale Piloti Aviazione Commerciale) ritiene che il piano industriale presentato oggi da Airone presenti "un grave limite nella mancanza di una reale integrazione in ambito europeo della futura 'nuova Alitalia'". La potente associazione dei piloti, a fronte del "gravissimo tentativo" di "una parte del mondo politico che vuole impedirle una rinascita secondo precise leggi di mercato", richiama "l'attenzione del presidente del Consiglio Romano Prodi e del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa verso una scelta vincente e coraggiosa che determinerà per Alitalia una svolta storica e finalmente definitiva".
L'attuale scenario del trasporto aereo, spiega l'associazione in una nota, "caratterizzato da una chiara suddivisione del mercato in ambito europeo, non può più consentire ad Alitalia una crescita come quarto polo alternativo".
L'Anpac ritiene che "le diverse dichiarazioni che si susseguono in queste ore sul futuro di Alitalia sembrano dettate da evidenti pressioni politiche e da ragionamenti tecnicamente non sostenibili piuttosto che da un'analisi accurata delle effettive opportunità di mercato che Alitalia deve cogliere in un contesto così complesso per scongiurare il pericolo di trovarsi presto marginalizzata e ridimensionata".
Oggi l'Alitalia, "si trova di fronte all'ultima opportunità di collocarsi in modo definitivo tra i grandi vettori internazionali. Chi ostacola questo processo corre il rischio di doversi assumere, nell'immediato futuro, pesantissime responsabilità per le sorti della compagnia di bandiera".
La scelta di Air France-Klm non è rinunciataria secondo l'Anpac perché "solo ed esclusivamente l'inserimento di Alitalia in un network di dimensioni globali consentirà al principale vettore italiano il recupero di un mercato ricco indispensabile alla sua sopravvivenza e rilancio".
In queste ore "é evidentissimo il tentativo di far ripiombare l'azienda nel vortice delle pressioni politiche impedendole definitivamente il decollo e negando ancora una volta ai cittadini italiani la possibilità di ritornare ad avere una grande Alitalia" rileva l'Anpac sostenendo che "siamo nuovamente di fronte ad una situazione determinante come quella vissuta nel 2000 quando Klm rinunciò all'alleanza con Alitalia, proprio a causa di mancate scelte politiche prese in merito al riordino del sistema aeroportuale milanese ed alla mancata privatizzazione".(ANSA).