Giustamente richiami al pragmatismo: le traversie degli ultimi 10 anni impongono di essere più realisti del re. Ebbene, ciò comporta che la gradualità sia nel migliore dei casi un'illusione, nel peggiore il modo per non cambiare le cose o peggiorarle. Gradualità richiede infatti o un decreto di regolamentazione a geometria variabile nel tempo, o una successione di N decreti.
Nel primo caso si assisterebbe a un pasticcio come col Bersani bis, la cui genesi prevedeva proprio una commissione che a intervalli di tempo regolari avrebbe dovuto esaminarne le conseguenze ed eventualmente porvi rimedio: come allora anche un domani la commissione si fodererebbe le palpebre di salame, inducendo un assestamento sulla prima versione su cui poi si insinuerebbero allargamenti e strappi in contrasto con lo spirito della legge. Nel secondo caso invece si ingaggerebbero N battaglie comunitarie dall'esito incerto, e sarebbe altamente improbabile che almeno una di esse non porti a un papocchio che sacrifica le esigenze di connettività di Milano sull'altare degli interessi altrui.
Sì, questo è un problema. Anzi, dal mio punto di vista è IL problema.
E cercherei di capire quale soluzione sia più efficace, perché, d'altra parte, non vedo altre strade realmente praticabili.
Ragazzi, io sono stato in Consiglio Comunale lunedì, quando questi discutevano di aeroporti. Ora, il Consiglio conta poco o niente, ma quello che era rilevante era ascoltare 'sta gente come cartina di tornasole del livello infimo della "cultura" media in materia. E' con questo "capitale umano" (politico, burocratico, tecnico, imprenditoriale, ecc.) che abbiamo a che fare.
Su questa lunghissima partita giocano interessi di ogni genere e hanno peso organi e personaggi terribilmente squallidi. Ciò detto - in mancanza della capacità di metterci quacluno di milgiore - queste sono le condizioni di contensto date. Non altre.
I comitati di Cimiano e non ricordo quale altro quartiere a nord di LIN hanno piantato casino per il rumore dei voli. Ottimo! Bisognerebbe approfittarne per lanciare l'ipotesi di trasferire voli su MXP e NON per ragioni tecniche, ma per risolvere quel conflitto. Credo che queste vie traverse siano più o meno le uniche praticabili in questo disgraziato paese.
Dunque se "modello Bersani bis" dev'essere (su questo onestamente non saprei), il punto diventa trovare il modo far funzionare la prevista commissione.
Se hai aperto un nuovo colelgamento o petnziato il servizio e contestualmente il tuov ettore apre nuove rotte, hai unos trumento per dire alla suddetta "bene, ora queindi riduciamo conseguentemente l'attività su LIN". Poi naturalmente il risultato che persegui lì te lo giochi - come sempre è in politica - anche su altri 150 tavoli paralleli sugli argomenti più disparati.
Non so se state seguendo la vicenda Expo, ma è del tutto esemplificativa di come un tema e un provvedimento (attivazione della Soge) diveti terreno di battaglia per regolare n conflitti di ogni genere che nulla o poco c'entrano con Expo. Può far schifo quanto si pare, ma qui le cose funzionano in questo modo delirante. Se non si vole stare al gioco, prego accomodarsi in Germania o altrove.
daniele,milano