I dettagli dell'offerta Air France su Alitalia


titolo Alitalia, ore 09:00 apertura teorica a 0,21 centesimi di euro: ulteriore -21% ... continua la rotolata verso i 10 centesimi ipotizzati da Air France
 
Intervista ad uno degli artefici di questa vendita, il ministro Padoa Schioppa
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

se andrà in liquidazione, Sea e sindacati responsabili. Abbiamo poco tempo.
«Dico no al partito del fallimento»
Padoa-Schioppa: è come guidare un’ambulanza con un malato che nessuno vuole


ROMA — «Non vorrei deluderla, ma oggi non potrei che ripetere quello che dissi sull'Alitalia esattamente otto mesi fa, sempre al Corriere: oltre la vendita c'è soltanto la liquidazione». L'intervista con il ministro dell'Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa- Schioppa, potrebbe finire qui, se il 19 marzo 2008 la situazione della compagnia di bandiera non fosse leggermente più grave di quella del 19 luglio 2007. Per usare un eufemismo.

Allora, siamo a quel punto?

«Da venerdì notte, quando è arrivata l'offerta di Air France-Klm, al 31 marzo prossimo, la partita può avere soltanto tre conclusioni. L'esito positivo della trattativa, l'arrivo di un’offerta concorrente o l'amministrazione straordinaria con la probabile liquidazione della compagnia».

O si vende o l'Alitalia fallisce.

«L’amministrazione straordinaria è una maniera gentile per non dire fallimento».

Per il sindaco di Milano Letizia Moratti non sarebbe un dramma.

«Chi minimizza le conseguenze del fallimento non sa di cosa parla oppure scherza con il fuoco».

Che cosa succederà nei prossimi dieci giorni?

«Dopo l'offerta di Air France- Klm c'erano cinque volontà che si dovevano esprimere. Quella del consiglio di amministrazione dell'Alitalia. Successivamente quella del ministro dell'Economia, che è azionista. Poi tocca al sindacato, a cui Air France ha dato un diritto di veto. Quindi alla Sea, chiamata a ritirare la causa da 1,2 miliardi di euro intentata contro Alitalia, e infine al governo nel suo complesso che deve decidere su un prestito ponte da 300 milioni. Cinque soggetti, ciascuno dei quali può determinare la fine di Alitalia assumendosene la responsabilità ».

Ieri il suo collega Antonio Di Pietro ha detto che un governo in scadenza non può decidere.

«Avrei potuto dire di no all'offerta. Ma se lo avessi fatto avrei fatto cadere l'ipotesi di vendita determinando così il crollo delle azioni e conseguenze economiche e sociali, oltre che politiche, che non esito a definire catastrofiche. Si può dire che non avevo scelta».

Nemmeno in presenza di una rogna come quella della causa intentata dalla Sea per i presunti danni del ritiro di Alitalia da Malpensa? L’azionista della società è irremovibile. E se non si risolve l'operazione fallisce.

«So bene che è una questione ancora più difficile di quella sindacale».

E' tutto dire.

«Il sindacato conosce la situazione e vuole il salvataggio della compagnia. Inutile negare le difficoltà: il numero delle sigle sindacali, le divisioni interne, una proposta sostanzialmente non negoziabile. Ma il sindacato ha forti motivazioni a che l'Alitalia si salvi».

La Sea non ha forse motivazioni altrettanto forti perché l'operazione non vada in porto?

«La Sea indubbiamente soffre per gli effetti su Malpensa della ristrutturazione della compagnia aerea. Ma non si può andare avanti finanziando Malpensa con le perdite dell'Alitalia. E forse nessuno lo sa meglio di chi ieri era presidente della compagnia e oggi è presidente della Sea».

Facciamo il nome: Giuseppe Bonomi, ex assessore della Lega Nord. Presidente della Sea pure quando Romano Prodi, nel 1998, inaugurò il nuovo aeroporto di Malpensa.

«A maggior ragione deve sapere che lo scalo di Malpensa è stato danneggiato dalla situazione generale degli aeroporti del Nord, dalle scelte della stessa Sea per Linate e dalla mancata realizzazione delle infrastrutture d'accesso. Il fatto nuovo è indubbiamente un minor numero di voli dell'Alitalia, ma sarebbe sbagliato caricare sulla compagnia le cause della crisi di Malpensa».

Non le è venuto il sospetto che l'offensiva della Sea, della Regione Lombardia e del sindaco di Milano abbia qualcosa a che vedere con la campagna elettorale?

«Che esista il tentativo di fare di Malpensa una bandiera del Nord è evidente. Ma siamo sicuri che sia possibile? Sa quanti passeggeri dell'Italia del Nord usano Malpensa per i loro voli intercontinentali? Solo l'8% del totale. E sa quanti milanesi usano Malpensa per le stesse destinazioni? Appena il 38%. Il restante 62% usa altri aeroporti. E la colpa di chi è? Forse di Alitalia che ha finanziato Malpensa con le proprie perdite? ».

Questo vuol dire che il governo non è disponibile a pagare gli eventuali danni alla Sea, anche se questo può compromettere l'operazione Air France- Klm?

«L'unico modo possibile per risolvere la questione è che la Sea ritiri la causa o accetti una transazione simbolica ».

Simbolica?

«La transazione c'è già stata. Con il decreto Milleproroghe abbiamo stanziato per Malpensa e la Sea 130 milioni, il Cipe ha approvato finanziamenti infrastrutturali a Malpensa per altri 300 milioni. Il totale fa 430 milioni».

Non è servito a molto. Sente che frastuono arriva dal Nord?

«So per esperienza che il clamore non è mai tanto alto come nel momento prima della stretta di mano. I decibel misurano la distanza dal redde rationem».

In un senso o nell'altro.

«Può succedere di tutto, è vero. Io sono il guidatore di un'ambulanza che sta correndo per portare il malato nell' unica clinica che si è dichiarata disposta ad accettarlo. Sto guidando più rapidamente che posso, ma se poi non arrivo in tempo perché ci sono i semafori che mi bloccano...».

Semafori manovrati forse dai politici?

«So bene che c'è la campagna elettorale, ma la realtà non aspetta. E so pure a che schieramento appartiene chi, nel caso di Malpensa, ha acceso il semaforo rosso. Ma più che distinzioni fra centrodestra e centrosinistra vedo differenze fra chi è disposto ad affrontare la questione in modo ragionevole e chi ha un atteggiamento emotivo. Ragionevoli ed emotivi ce ne sono da entrambi le parti. E apprezzo anche chi opportunamente tace».

Chi?

«I due principali candidati premier si sono astenuti dal parlare».

Che aspettino di entrare più nel vivo della campagna elettorale?

«Dopo le elezioni l'ultima parola comunque toccherà a uno di loro. Se tutto andrà per il verso giusto, con i tempi tecnici dell'Ops, si arriverà alla seconda metà di maggio. Air France-Klm ha deciso di dare al futuro governo la facoltà di ritirarsi senza pagare penali».

Per quale motivo?

«Credo non vogliano venire a operare in Italia in una materia così delicata sapendo che c'è un governo ostile all'operazione».

Le cui condizioni nel frattempo sono peggiorate. Non è così?

«Da dicembre a oggi il prezzo del petrolio è esploso, il valore di Borsa di Air France si è quasi dimezzato. Per il resto l'offerta è più o meno la stessa, salvo una riduzione del prezzo per azione, più che compensato da un più robusto intervento di ricapitalizzazione e la decisione di abbandonare l'attività nel settore del cargo. Ma parliamo di un settore che fattura 250 milioni l'anno e ne perde 60: e che ha soltanto cinque aerei con 135 piloti ».

fonte: Corriere.it
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:Messaggio inserito da A319FLR
ma fa un danno enorme ad AZ e all'Italia che lavora e che ha bisogno di trasporti efficienti....

lo stesso identico risultato che si avrebbe col fallimento di az o il progetto di un imprenditore che fattura 600 milioni e ha debiti per altrettanti che pensa di comprare alitalia per fare un bel merging dei suoi debiti nel calderone e poter rsstituire i soldi alle banche

Pur di non darla vinta a Toto, che ha dimostrato di spaer stare sul mercato al contrario vostro, la regalereste ai francesi!
Che schifo!
Proprio ai francesi, coi quali siamo in cioncorrenza su tutto; e infatti la prima mossa sarebbe quella di chiudere la Cargo che perchè da fastidio ai prodotti francesi.
Per non parlare dei flussi turistici.
Gente così una volta veniva messa al muro, con la schiena rivolta al plotone.
 
Citazione:Messaggio inserito da Matte87
Sa quanti passeggeri dell'Italia del Nord usano Malpensa per i loro voli intercontinentali? Solo l'8% del totale. E sa quanti milanesi usano Malpensa per le stesse destinazioni? Appena il 38%. Il restante 62% usa altri aeroporti. E la colpa di chi è? Forse di Alitalia che ha finanziato Malpensa con le proprie perdite? ».
Già, il 62% dei milanesi per i voli intercontinentali parte da Bologna, Venezia o Istanbul, nonché LIN e BGY of course. E' colpa loro se Malpensa chiude.

Mi rincresce che Alitalia abbia "finanziato Malpensa con le proprie perdite" e soprattutto per TAM, Singapore, Thai, JAL, Delta, Continental, Emirates, Qatar, Etihad, Air China cui ora tocca il compito di finanziare Malpensa con le proprie perdite. [}:)]
 
Citazione:Messaggio inserito da willy79
Visto che avevo ragione!!!

Almeno per ora.........

calma calma nessun sindacato avrebbe detto subito si nemmeno se spinetta avesse portato una cinquantina di 380 in flotta
è pur sempre una trattativa nella quale si cerca di prendere il più possibile fino al 31marzo alle 23:59:59
 
Citazione:Messaggio inserito da Matte87
«L'unico modo possibile per risolvere la questione è che la Sea ritiri la causa o accetti una transazione simbolica ».

Simbolica?

«La transazione c'è già stata. Con il decreto Milleproroghe abbiamo stanziato per Malpensa e la Sea 130 milioni, il Cipe ha approvato finanziamenti infrastrutturali a Malpensa per altri 300 milioni. Il totale fa 430 milioni».
E che vantaggio avrebbero le casse della SEA dall' assegnazione di soldi a lavori infrastrutturali (fatturato delle aziende di costruzione) o a chi perde il lavoro?
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

Citazione:Messaggio inserito da willy79
Visto che avevo ragione!!!

Almeno per ora.........

calma calma nessun sindacato avrebbe detto subito si nemmeno se spinetta avesse portato una cinquantina di 380 in flotta
è pur sempre una trattativa nella quale si cerca di prendere il più possibile fino al 31marzo alle 23:59:59

mica me pare che dicevi così qualche tempo fà,anzi,il contrario...poi il cazzaro sull'esuberi di 400 piloti (e sò 500) ero io [xx(]

te lo ripeto...Middle East ;),anche perchè tra un pò sarà pieno dei tuoi colleghi scorrazzanti (anche te stesso incluso và) che avranno in tasca già la buona uscita da parte dello Stato Italiano (alias le tasche mie e di tutti gli altri contribuenti che pagano a hundred percent (come l'oxygen) i contributi) + la pensione (sempre della R.I.) e che per pochi soldi si fionderanno ovunque ci sia un buco (tanto è famoso il detto,in tempo di carestia ogni buco è na galleria) rendendo il potere contrattuale di noi poveri buana-buana pari a zero,ci daranno 2 banane e 4 noccioline (l'uso delle banane ho paura sia proprio quello) e tutti nemici come prima...e intanto i tuoi amici nella'anpac che in passato hanno rifiutato il contratto unico nazionale danneggiando tutta la categoria,stavolta si sono ripetuti in meglio,non solo continuando a danneggiare la categoria e spaccandola ma favorendo di fatto le proprietà,che se la ridono beate di questa situazione! complimenti americà,e mo come se dice,facce Tarzan!
 
Citazione:Messaggio inserito da Alx7473
Pur di non darla vinta a Toto, che ha dimostrato di spaer stare sul mercato al contrario vostro, la regalereste ai francesi!
Che schifo!
Proprio ai francesi, coi quali siamo in cioncorrenza su tutto; e infatti la prima mossa sarebbe quella di chiudere la Cargo che perchè da fastidio ai prodotti francesi.
Per non parlare dei flussi turistici.
Gente così una volta veniva messa al muro, con la schiena rivolta al plotone.
continuano le risposte emotive e purtroppo non vedo più quelle razionali

la Cargo viene chiusa perché a Roma dove si trasferisce in pratica tutto l'operativo intercontinentale non c'è un adeguato mercato Cargo: questa è una considerazione fredda e razionale e i prodotti francesi (e italiani) viaggeranno sempre e comunque
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov
[brGià, il 62% dei milanesi per i voli intercontinentali parte da Bologna, Venezia o Istanbul, nonché LIN e BGY of course. E' colpa loro se Malpensa chiude.

Mi rincresce che Alitalia abbia "finanziato Malpensa con le proprie perdite" e soprattutto per TAM, Singapore, Thai, JAL, Delta, Continental, Emirates, Qatar, Etihad, Air China cui ora tocca il compito di finanziare Malpensa con le proprie perdite. [}:)]
No la maggior parte parte da Bresso[:308][:308]
a parte l'idiozia del calcolo (esempio se prende milanesi che volano in destinazioni che non sono servite da AZ, o da Milano causa bilaterali è un calcolo stupido senza valore) ma questo è tutto fuori di testa...ha paura che AZ riparta più piccola di Swiss, come fosse un'offesa...un pò di umiltà e lungimiranza non guasterebbe....
Le parole poi sul ricorso SEA che il governo avrebbe già dato 430 mln € a SEA e lui prende questi soldi (ammortizzatori sociali, ancora ancora, ma quelli sulle infrastrutture [:308]) parte del risarcimento è ridicola.

Come dici te, giustamente le altre compagnie ringraziano (o è SEA che ringrazia loro che volano a Malpensa perdendo signor Ministro? [:308])
 
Bonomi SEA

Quanto alla Sea pone due condizioni per rinunciare alla causa da 1,25 miliardi intentata ad Alitalia per l'addio a Malpensa.. «Noi - afferma il numero uno del gestore degli aeroporti milanesi Giuseppe Bonomi in un'intervista a Repubblica - non possiamo certo fare un passo indietro gratis. La causa è un atto ponderato e dovuto». Tuttavia, prosegue, «il percorso l'ha indicato Air France nella sua offerta d'acquisto: l'ipotesi di una transazione. Se ci arrivasse una proposta seria noi saremmo in grado di valutarla in tempi strettissimi, anche in via stragiudiziale e prima di fine marzo». Inoltre «chiediamo una rapida revisione degli accordi bilaterali che ci consenta di aprire nuovi voli intercontinentali da Malpensa e la garanzia di una parità di accesso da Milano e Roma».
 
Citazione:Messaggio inserito da almetano

continuano le risposte emotive e purtroppo non vedo più quelle razionali

la Cargo viene chiusa perché a Roma dove si trasferisce in pratica tutto l'operativo intercontinentale non c'è un adeguato mercato Cargo: questa è una considerazione fredda e razionale e i prodotti francesi (e italiani) viaggeranno sempre e comunque
Un piano geniale direi...un favore macroscopico ai francesi, una in****ta per l'Italia
 
Citazione:Messaggio inserito da almetano

Citazione:Messaggio inserito da Alx7473
Pur di non darla vinta a Toto, che ha dimostrato di spaer stare sul mercato al contrario vostro, la regalereste ai francesi!
Che schifo!
Proprio ai francesi, coi quali siamo in cioncorrenza su tutto; e infatti la prima mossa sarebbe quella di chiudere la Cargo che perchè da fastidio ai prodotti francesi.
Per non parlare dei flussi turistici.
Gente così una volta veniva messa al muro, con la schiena rivolta al plotone.
continuano le risposte emotive e purtroppo non vedo più quelle razionali

la Cargo viene chiusa perché a Roma dove si trasferisce in pratica tutto l'operativo intercontinentale non c'è un adeguato mercato Cargo: questa è una considerazione fredda e razionale e i prodotti francesi (e italiani) viaggeranno sempre e comunque

Ma quale risposta emotiva?!?
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Bonomi SEA

Quanto alla Sea pone due condizioni per rinunciare alla causa da 1,25 miliardi intentata ad Alitalia per l'addio a Malpensa.. «Noi - afferma il numero uno del gestore degli aeroporti milanesi Giuseppe Bonomi in un'intervista a Repubblica - non possiamo certo fare un passo indietro gratis. La causa è un atto ponderato e dovuto». Tuttavia, prosegue, «il percorso l'ha indicato Air France nella sua offerta d'acquisto: l'ipotesi di una transazione. Se ci arrivasse una proposta seria noi saremmo in grado di valutarla in tempi strettissimi, anche in via stragiudiziale e prima di fine marzo». Inoltre «chiediamo una rapida revisione degli accordi bilaterali che ci consenta di aprire nuovi voli intercontinentali da Malpensa e la garanzia di una parità di accesso da Milano e Roma».

[:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304][:304]
 
Citazione:Messaggio inserito da Er Polemica
mica me pare che dicevi così qualche tempo fà,anzi,il contrario...poi il cazzaro sull'esuberi di 400 piloti (e sò 500)

io non ho mai detto che non esistevano gli esuberi
ho solo scritto che non è vero che sono arrivate lettere di licenziamento come tu scrivevi
vabbè che il tuo nick è giustissimo però prima di godere aspetta prima che arrivi qualche lettere di liceziamento[:303]

ti rileggo un pezzo del piano

Azioni di efficientamento della struttura dei costi
Relativamente al costo del lavoro è stato identificato un dimensionamento degli organici con una riduzione complessiva del personale pari a circa 1.600 unità in linea quanto previsto dal Piano di Sopravvivenza/Transizione al 2010 rispetto al 2007. Per la gestione del personale in esubero, oltre al turn over fisiologico, si farà ricorso ad esodi volontari incentivati ed all’applicazione degli ammortizzatori sociali.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-ALCA


Sarebbe interessante sapere chi sta comprando...[:301][:301]
E' plausibile che scendano fino a 0,10 circa??


[:306]
E' logico che scenderanno a 0,10...se la compra AF paga 0,10, quindi facendo l'OPA totalitaria le pagherà 0,10...ergo i 0,20-0,30 di ieri e oggi sono valori che non valgono niente
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Bonomi SEA

Quanto alla Sea pone due condizioni per rinunciare alla causa da 1,25 miliardi intentata ad Alitalia per l'addio a Malpensa.. «Noi - afferma il numero uno del gestore degli aeroporti milanesi Giuseppe Bonomi in un'intervista a Repubblica - non possiamo certo fare un passo indietro gratis. La causa è un atto ponderato e dovuto». Tuttavia, prosegue, «il percorso l'ha indicato Air France nella sua offerta d'acquisto: l'ipotesi di una transazione. Se ci arrivasse una proposta seria noi saremmo in grado di valutarla in tempi strettissimi, anche in via stragiudiziale e prima di fine marzo». Inoltre «chiediamo una rapida revisione degli accordi bilaterali che ci consenta di aprire nuovi voli intercontinentali da Malpensa e la garanzia di una parità di accesso da Milano e Roma».
E' impossibile, entro fine marzo avresti al massimo una promessa (da parte di chi poi che fra un mese non ci sarà più), e le promesse valgono meno di niente...cedere sarebbe una fregatura colossale.Siccome entro il 31 marzo non cambi mezzo bilaterale, mi pare sbagliatissima come scelta.
Tra l'altro, dimenticavo, lo sblocco dei bilaterali andrebbe contro uno dei paletti AF...
 
Citazione:Messaggio inserito da Mattia
Tra l'altro, dimenticavo, lo sblocco dei bilaterali andrebbe contro uno dei paletti AF...

ma il piano di air france non chiede il mantenimento dei diritti di traffico in capo ad alitalia?
e tali diritti non sono gli slot?
cosa c'entrano i bilaterali?[?]