Formigoni dichiara guerra


mi sembra normalissima amministrazione in una azienda così disastrata attendere indicazioni dell'azionista di controllo, qualsiasi tipo di azionista esso sia ;)
 
Citazione:Messaggio inserito da lorenzocrew
Malpensa ha fallito [...]
Sorry, di quasi-fallito c' è solo Alitalia.

Malpensa, che fa soldi, ha grossi difetti, ma a molti si sta rimediando, dal manico d' ombrello alla ferrovia. Che cosa sta rimediando Alitalia?
A proposito, er pollo o er pesce?


P.S. Come peraltro succede pure a FCO CHIUNQUE guadagna soldi a MXP, salvo Alitalia. Sicuri che il problema sia Malpensa?
 
mi sa anche a me .....

Comunque Libonati ed il tesoro, azionista di controllo, dovrebbero spiegare agli azionisti che detengono il 51% che intenzioni hanno e non lasciare l'azienda sull'orlo di una possibile guerra.
Prendere decisioni come quella di ridurre MXP che può aprire la strada ad una cacciata in grande stile dal mercato più redditizio è una cosa che va valutata insieme al nemico.
Ovvero l'amministrazione AZ prima di toccare MXP deve perlarne con SEA perchè l'apertura di un contenzioso aprirebbe problematiche che potremmo definire "price sensitive" e che, stante il regolamento di Borsa Italiana e la legislazione attuale aprono la strada ad una fila di reati che per elencarli ci vogliono rotoli da 10 piani di morbidezza.

Ora che MXP funzioni male non è del tutto vero, a parte i soliti margini di miglioramento, rimane uno tra gli aeroporti superiori ai 15 milioni più efficiente in assoluto, se MXP non piace è per altri motivi.
I clienti preferiscono LIN che chiaramente è in città
I lavoratori deportati da LIN a MXP hanno fatto di tutto pur di farlo fallire (e alcuni sono dentro)
I romani hanno visto l'incubo che tanto temevano divenire realtà.
Voi avete mai provato ad atterrare a LHR e rimanere in attesa 45 minuti?
Avete mai provato ad atterrare al CDG e fare il giro dell'aeroporto per oltre un ora a terra?
Avete mai provato ad aspettare il bagaglio a Roma? e a Madrid? e a NY?
Comunque il personale di Malpensa sta facendo molto per migliorare la situazione a terra, teniamo anche presente che la maggior parte dei ritardi AZ a mxp è dovuto a ritardi sulla rete che spesso si originano nella terribile mattinata di FCO (non a caso ENAC ed AZ si lamentano di ADR, non di SEA).
Ora che la situazione collegamenti è in fase di netto miglioramentoo resta solo il nodo dei bagagli in riconsegna per cui penso che si debba fare solo un po di lateral thinking.
Forse un altro piccolo margine si potrebbe ottenere anche inserendo un sistema decisionale integato come a MUC dove ciascuno indica la propria previsione in termini di completamento dell'attività che gli compete e permettendo alla direzione operazioni ed alla torre di efficentare al massimo la macchina produttiva.

@almetano
nessuno, nemmeno KL/AF ha suo personale di assistenza a mxp se non nella parte commerciale, spesso chi ha la divisa delle compagnie è personale dell'handler travestito (in questo caso ATA, che ha pure al suo interno personale di origine olandese).
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Citazione:Messaggio inserito da lorenzocrew
Malpensa ha fallito [...]
Sorry, di quasi-fallito c' è solo Alitalia.

Malpensa, che fa soldi, ha grossi difetti, ma a molti si sta rimediando, dal manico d' ombrello alla ferrovia. Che cosa sta rimediando Alitalia?
A proposito, er pollo o er pesce?


P.S. Come peraltro succede pure a FCO CHIUNQUE guadagna soldi a MXP, salvo Alitalia. Sicuri che il problema sia Malpensa?
quoto.
Al di la' delle colpe di questo o di quello, se Az , societa' DI BANDIERA, titolare di diritti di traffico dello Stato italiano, pagata con le tasse di tutti, si ritira da Malpensa, si fa un altro grosso passo verso la secessione.
Non giudico se sia un bene o un male, se abbia ragione Az a ritirarsi su FCO, questo sara' un effetto oggettivo.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Sorry, di quasi-fallito c' è solo Alitalia.

Malpensa, che fa soldi, ha grossi difetti, ma a molti si sta rimediando, dal manico d' ombrello alla ferrovia. Che cosa sta rimediando Alitalia?
A proposito, er pollo o er pesce?


P.S. Come peraltro succede pure a FCO CHIUNQUE guadagna soldi a MXP, salvo Alitalia. Sicuri che il problema sia Malpensa?

il mio discorso era riferito al binomio Alitalia/Malpensa.

no, il problema non è Malpensa e mi pare di averlo sottolineato. se lo fosse AZ a FCO guadagnerebbe soldi. e così non è e non è mai stato.
 
Citazione:Messaggio inserito da diesel niner

Messaggio inserito da marcogiov

[iquoto.
Al di la' delle colpe di questo o di quello, se Az , societa' DI BANDIERA, titolare di diritti di traffico dello Stato italiano, pagata con le tasse di tutti, si ritira da Malpensa, si fa un altro grosso passo verso la secessione.
Non giudico se sia un bene o un male, se abbia ragione Az a ritirarsi su FCO, questo sara' un effetto oggettivo.

Attenzione!
Se AZ dovesse ripiegarsi con un unico Hub (con ondate) forte su FCO, pur non condividendone la scelta non direi nulla, il fatto e' che non sara' cosi per il semplice fatto che lo spazio, la gestione delle ondate etc, etc a FCO ora come ora e' impossibile da realizzare a meno che per decreto legge non si vieti a compagnie aeree non AZ di non atterrarvi piu.

Il piano oltre a mettere al palo Milano e parte del nord Italia no navvantaggera' piu' di tanto neanche Roma se no ncon 3 o 4 destinazioni intercontientali in piu' dato che le macchine di medio raggio verrebbero utilizzate da altri scali italiani su altre destinazioni europee (se non solo Parigi...) proprio per il fatto che FCO non li potrebbe gestire...

Dissi questa cosa mesi e mesi fa' eccone la riprova (avete contato le piazzole di FCO e di MXP e simulato un riposizionamento di alemno 40 macchine AZ su FCO? Fatelo...).
 
Citazione:Messaggio inserito da AZ680

Non so se c'è un nesso...il CdA del 27 è stato spostato al 2 Agosto.......
Sono quasi pronto a scommettere che il piano che uscirà sarà completamente diverso da quello che sta trapelando oggi.
E' già successo in passato quando si erano già ipotizzati rientri in massa a FCO e grounding parziali, mai concretizzati ...
... quindi l'unico motivo per un ritardo è che si sta facendo una bella "stambata", sempre che skipper non si ritrovi sbalzato in acqua dalla manovra ...
 
non avendo letto tutto il fiume di dichiarazioni pro malpensa dei miei concittadini politici vi chiedo una cortesia perchè mi può essere sfuggito dalla lettura: qualcuno di questi signori ha per caso dichiarato che toglieranno il cancro di malpensa e cioè linate? giusto perchè vorrei capire se mi stanno prendendo in giro o altro! giusto perchè vorrei capire come si fa a far girare malpensa con linate tra le scatole. vorrei capire se è la guerra dei puffi o una cosa seria!
 
Citazione:Messaggio inserito da lorenzocrew

spiego meglio la mia opinione:

AZ: ha gestito la base Malpensa con i PIEDI. dopo 9 anni ci sono ancora alberghi pagati, must go per il personale travasato da FCO ogni giorno ed il residence pagato per i piloti in base temporanea. con una flotta RIDICOLA e penosa di lungo raggio da dividere tra due hub in perenne guerra dove vogliamo andare???

SEA&Co.: hanno gestito l'aeroporto e le infrastrutture di accesso con i PIEDI. dopo 9 anni il terzo satellite è ancora un embrione, non esiste alternativa alla 336 che proviene da Milano (e finisce ancora nel nulla). giusto ieri per non attraversare la citta (dalle 7 alle 10 l'autolaghi in direzione Milano è il collasso da ANNI!!!!) mi sono inventato un percorso alternativo ad ovest dell'aerostazione (via Novara/Mortara): la guerra in Vietnam sarebbe stata più semplice e veloce. il Malpensa Express è una BUFFONATA. 40 minuti per uno sputo di percorso e per arrivare alla meravigliosa ed inutile stazione di Cadorna. le FS hanno di certo le loro colpe.
vogliamo parlare delle diatribe LIN/MXP? hanno perso tutti o quasi.

e poi ci permettiamo di paragonare le infrastrutture e le società che operano nella grande Lombardia con le altre major?
se fossi in loro mi sentirei quanto meno offeso.

Malpensa ha fallito perchè nessuno ha voluto farla funzionare e perchè il nostro è un paese di inetti.

scusate lo sfogo ma il paragone con il resto del mondo è facile da fare: ne usciamo SEMPRE con le ossa rotta. un motivo ci sarà e non sarà sempre colpa degli altri o di saturno contro.

Il Malpensa Express non e' proprio una buffonata, 40 minuti sono tanti ma sono una media di 72- 73 km/h. Da Termini a FIumicino la media e' 65 - 66 km/h e poi fino a poco tempo fa per andare a LHR ci volevano 50 minuti buoni di metropolitana. La stazione Cadorna non e' proprio l'ultima di MIlano e poi e' in centro.Inoltre almeno la stazione di Malpensa e' stata costruita sovradimensionata con 4 binari che possono gestire un traffico di un treno ogni 10 minuti.
Linate come Cartagine.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da AZ680

Non so se c'è un nesso...il CdA del 27 è stato spostato al 2 Agosto.......
Sono quasi pronto a scommettere che il piano che uscirà sarà completamente diverso da quello che sta trapelando oggi.
E' già successo in passato quando si erano già ipotizzati rientri in massa a FCO e grounding parziali, mai concretizzati ...
... quindi l'unico motivo per un ritardo è che si sta facendo una bella "strambata", sempre che skipper non si ritrovi sbalzato in acqua dalla manovra ...


Siccome riscrivere il piano gli produrra' pruriti allucinanti il 2 Agosto alla fine uscira' un strimizzito comunicato auspicante la vendita' al piu' presto possibile (ad ogni costo) alsciando "libero" il prossimo player di definire la strategia migliore da attuare su Alitalia...

(Ponzio Pilato)
 
Il Giornale:

"E Alitalia rischia di spaccare il Paese"

Il tema Alitalia è rovente e rischia di far scoppiare una guerra diplomatica tra Nord e Sud. A Roma il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ieri ha incontrato i ministri dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, e dei Trasporti, Alessandro Bianchi; la discussione di oltre un’ora non è servita a prendere, per il momento, alcuna decisione; bocche cucite all’uscita, unica indiscrezione: «La riunione è aggiornata ai prossimi giorni, forse già a domani» (oggi per chi legge). Domani Padoa-Schioppa, azionista della compagnia, sarà ascoltato dalle commissioni Trasporti. Il cda della società, convocato per venerdì, è stato spostato a mercoledì 30; riprenderà l’esame (e forse varerà) il nuovo piano industriale, che ha un compito ardito: risanare la compagnia senza investimenti, in attesa di un nuovo azionista.

Proprio qui si scatena la guerra geografica: un piano industriale così concepito è, almeno in prima battuta, un piano di ridimensionamento, con il conseguente ripiegamento su Fiumicino. Malpensa resterebbe presidiato come importante aeroporto intercontinentale, non più come un hub. Verrebbero tagliate rotte e Fiumicino sarebbe la base intercontinentale. Su questi punti, che per ora sono allo stato di indiscrezioni, da Milano si sono levate grida allarmate. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, «estremamente preoccupato», ha affermato chiaramente: «Non permetteremo che si penalizzino i cittadini del Nord», per poi minacciare: «Se Alitalia lascia il Nord, si aprirà uno scontro politico molto grave». Insieme al sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha chiesto un incontro urgente al presidente del Consiglio. Da parte sua, il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha detto che non dev’esserci contrapposizione tra i due scali, ma senso dell’interesse del Paese: «Un’Alitalia fallita - ha detto - non servirebbe a nessuno».

Proprio ieri, spinti anche da queste fosche prospettive, i sindacati e la Sea, il gestore degli aeroporti milanesi, hanno firmato l’accordo sulle linee guida del piano industriale della società (che prevede 800 milioni d’investimenti in cinque anni). Univoci i commenti: tutti considerano Malpensa un «irrinunciabile patrimonio per il Paese».

Il presidente della Sea, Giuseppe Bonomi (presidente dell’Alitalia prima di Cimoli), ha detto che «il bacino territoriale di riferimento di Malpensa produce una domanda che attualmente non è totalmente evasa da Alitalia perché la compagnia non ha finora investito tutto quello che poteva o forse doveva investire su un mercato così ricco. Crediamo e contiamo sul fatto che l’Alitalia nella nuova gestione societaria possa intercettare questa domanda di mercato». E auspica «l’ingresso di un soggetto industriale forte, in grado di stringere alleanze con grandi aggregazioni europee».
 
Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Volete sapere l' ultima?:

"Stiamo cercando di salvare Alitalia ma quelli del nord non ce lo vogliono permettere...."

A ecco...la colpa se accadra' il botto e' di Milano &Co. meschini.
Non crederebbe neanche una casalinga di Voghera... [:308][:308][:308]
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da I-TIGI

Volete sapere l' ultima?:

"Stiamo cercando di salvare Alitalia ma quelli del nord non ce lo vogliono permettere...."

A ecco...la colpa se accadra' il botto e' di Milano &Co. meschini.
Non crederebbe neanche una casalinga di Voghera... [:308][:308][:308]

Ovvio...ma ti rendi conto del livello....? Sono allucinato!
 
ALITALIA: TITOLO VOLA DOPO LE VOCI SU AIR FRANCE

(AGI) - Roma, 25 lug. - 'Grazie alle voci di un interessamento di Air France, il titolo Alitalia vola', scrive la Repubblica sulle sue pagine economiche. 'Fumata nera - spiega il quotidiano - per il futuro di Alitalia mentre il titolo vola a Piazza Affari su voci di un deciso interessamento di Air France. Ma sono le incertezze della politica a pesare sulle scelte strategiche della compagnia che ha rinviato al primo agosto l' analisi del nuovo piano industriale da parte del cda. Ieri, infatti, il vertice a Palazzo Chigi col premier Romano Prodi, il sottosegretario Enrico Letta, il ministro dell' Economia, Tommaso Padoa-Schioppa e quello dei Trasporti, Alessandro Bianchi, non ha sciolto gli ultimi nodi sul tavolo. A questo si aggiungono le roventi polemiche innestate dalla volonta' dei vertici di Alitalia di ridimensionare il ruolo di Malpensa per riassestare i conti'. Ma nonostante cio', 'Alitalia - sottolinea il quotidiano romano - vola in controtendenza in Borsa, dove alla giornata nera del listino il titolo di via della Magliana ha opposto un brillante piu' 4,4 per cento, a 0,7894 euro. Motivo: in mancanza di notizie certe anche il ritorno di fiamma di un amore ormai sopito, quello di Air France-Klm per Alitalia, manda in fibrillazione le sale operative'. (AGI)
 
Citazione:Messaggio inserito da concorde

non avendo letto tutto il fiume di dichiarazioni pro malpensa dei miei concittadini politici vi chiedo una cortesia perchè mi può essere sfuggito dalla lettura: qualcuno di questi signori ha per caso dichiarato che toglieranno il cancro di malpensa e cioè linate? giusto perchè vorrei capire se mi stanno prendendo in giro o altro! giusto perchè vorrei capire come si fa a far girare malpensa con linate tra le scatole. vorrei capire se è la guerra dei puffi o una cosa seria!

Dai non posso crederci che ti sei perso tutto cio'...! In qualche dichiarazione se non erro si era accennato ad una "rinuncia forte" , forse Bonomi.
Comunque sia l'altro ieri un esponente del Governo (non Veltroni) ha ricevuto copia del plico su Linate gia da tempo alla Magliana in modo che non si possa dire che la questione non la si e' gia' affrontata e qualcuno facese finta d'essersene dimenticato...[:301]


http://www.aviazionecivile.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=29192
 
Milano, 24 lug. (Apcom) - Se il cda di Alitalia dovesse penalizzare gli aeroporti del Nord il governo sarebbe politicamente responsabile di un "atto gi guerra" che spaccherebbe il Paese. Lo ha detto Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, nel riferire la richiesta di un incontro con il governo prima del cda di Alitalia in agenda venerdì. La richiesta è stata condivisa con il sindaco di Milano Letizia Moratti e rappresenta "un avviso preventivo" a fronte delle voci di un ridimensionamento della presenza di Alitalia a Malpensa che secondo Formigoni aprirebbe "uno scontro politico molto grave".

"Il governo - ha detto il presidente lombardo - deve assumersi le proprie responsabilità perché è ancora l'azionista di maggioranza" dell'azienda. Un'eventuale concentrazione su Fiumicino, ha aggiunto, "nel disperato tentativo di salvarla" produrrebbe "una morte ancora più dolorosa" della compagnia di bandiera perché il mercato del Nord è quello dove vende il 70% dei biglietti e quelli più costosi. Una scelta del genere sarebbe quindi "sbagliata dal punto di vista industriale e doppiamente discriminatori dal punto di vista politico".

Quanto a possibili soluzioni della crisi Alitalia, Formigoni ha ribadito che la scelta è tra la liquidazione e una strategia che l'aiuti a stare vicino al proprio core business, cioè il mercato del Nord. "Noi diremo al governo in modo forte che la priorità - ha concluso - non è salvare Alitalia a tutti i costi gravando ancora sul contribuente, ma un servizio aereo adeguato ai cittadini e alle imprese di tutto il Paese". La scelta, secondo il governatore "è una questione di buon senso, non campanilistica".
 
Scalo nella bufera dopo le voci sui tagli delle rotte «Alitalia riduce i voli su Malpensa?
Lo consideriamo un atto di guerra» Moratti e Formigoni: «Vogliamo subito un incontro con Prodi Nessuno decida senza aver prima ascoltato anche Milano»

Nessuno decida su Alitalia senza ascoltare prima Milano e la Lombardia. Letizia Moratti e Roberto Formigoni fanno quadrato attorno a Malpensa. Sono «preoccupati » dai rumors che vogliono un taglio (di circa il 30%) delle rotte lungo raggio per Shanghai, Delhi, Sud America e Giappone. E si rivolgono a Romano Prodi: «Chiediamo un incontro per spiegare e ribadire che non esiste futuro di Alitalia senza Malpensa », dice la Moratti. «Serve chiarezza» prima del Cda Alitalia rinviato al 1#730; agosto, incalza Formigoni. La linea Maginot è: niente tagli, «niente discriminazioni». Altrimenti nasce «un conflitto politico gravissimo». Di più: «Un atto di guerra nei confronti del Nord».


Gioco di squadra per salvare Malpensa. Da una parte la politica, destra e sinistra insieme. Dall'altra i sindacati, che hanno firmato le linee guida del piano industriale Sea da oltre 800 milioni di euro. Obiettivo: garantire sviluppo e investimenti. E lanciare un messaggio a Roma, sponda Fiumicino: Malpensa (con Linate) è il core business della compagnia e gode di «una posizione privilegiata », per dirla con il presidente Giuseppe Bonomi. Vanta, cioè, «una domanda in crescita non ancora intercettata ». Per questo, fuori di metafora, un taglio delle rotte sarebbe «una scelta industrialmente folle e demenziale ». Raffaele Cattaneo, l'assessore lombardo alle Infrastrutture, è tranchant: «Ridimensionare » Malpensa sarebbe «una scelta suicida» per la compagnia di bandiera.
Il peso dell'hub si misura in voli, presenze, quintali. L'aeroporto ha un indice di presenza nei mercati stranieri del 73,2% (la media italiana è del 46,2) e al Nord si stacca il 70% dei biglietti Alitalia. Nel primo semestre 2007, il traffico passeggeri è aumentato del 9,5% e i movimenti merci del 24,5. E Bonomi ci aggiunge che «la crescita dei passeggeri» su Malpensa «non è trainata da Alitalia...». E dopo l'accordo Sea-sindacati, aggiunge la Moratti, Malpensa «ha ancor più di prima le carte in regola ». Dunque, chiosa Formigoni, «il governo — primo azionista di Alitalia — si assuma le sue responsabilità». Ché «non accetteremo discriminazioni verso i cittadini e le aziende del Nord».
La questione settentrionale fa scalo qui. Il governatore: «Alitalia soffre di romanocentrismo ». Ma anche per l'Ulivo lombardo «Malpensa un'infrastruttura decisiva per lo sviluppo e la crescita del Nord». Dunque? «Il Governo ne tenga conto». Smorza i toni il sindaco di Roma, Walter Veltroni (che ieri ha incontrato Formigoni): «Bisogna ragionare in termini di Paese», senza contrapposizioni. Intanto, a Milano si ragiona per ipotesi. La peggiore: se Alitalia alleggerisce davvero il suo peso su Malpensa, sarà comunque utile la terza pista?
Armando Stella
25 luglio 2007