Progetto definitivo consegnato da Aeroporti di Puglia al Comune di Foggia
Il progetto definitivo di allungamento della pista è stato consegnato al Comune di Foggia. Riazzerato il nostro timer. Ora approvazione definitiva del Comune di Foggia e presto la Conferenza dei servizi
Mentre infuria la polemica sui voli perduti e sul presunto ostruzionismo di Aeroporti di Puglia, sul Comune plana (è il caso di dirlo) il progetto esecutivo per l’allungamento della pista del Gino Lisa a duemila metri (1800 utilizzabili).
E’ uno dei temi cruciali per la sopravvivenza dello scalo, insieme all’arrivo dei fondi Fas (14 milioni) che renderanno attuabile l’ampliamento. Ora il progetto, elaborato da Adp, è nelle mani del Comune – è stato consegnato ieri mattina 9 novembre 2011, dopo 125 giorni dall’approvazione della Giunta Comunale di Foggia – che dovrà approvarlo in via definitiva prima della convocazione della conferenza di servizi che dovrebbe tenersi entro i primi di dicembre a voler essere larghi. Sì, perchè i tempi adesso è il Comune a doverli dettare, inserendo l’argomento all’ordine del giorno di una delle prossime sedute di consiglio comunale.
Ma da Aeroporti di Puglia portano una certa fretta, dalla società di gestione fanno sapere di aver già inviato richiesta al Provveditorato Opere pubbliche di Bari per la conferenza di servizi, a scanso di equivoci e forse proprio sulla scorta delle critiche feroci (non tutte giustificate, va comunque ribadito) per la spiccata propensione di Adp a curare gli interessi aeroportuali di Puglia sull’asse Bari-Brindisi.
Il sindaco, Gianni Mongelli, ha già assicurato che «il Comune avrà le carte a posto per la conferenza di servizi». «Diamo tempo agli uffici tecnici di fare un’ultima ricognizione sul progetto, io credo che entro pochi giorni saremo nelle condizioni di inserire l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale. Figurarsi – ha aggiunto il primo cittadino – se proprio il Comune possa dilazionare i tempi per l’approvazione, faremo esattamente come si è fatto per il casello sull’A14».
L’ingegnere foggiano che ha elaborato il progetto di allungamento pista si dice convinto che il Gino Lisa diverrà un «vero aeroporto» entro il 2013: «Non ci sono stati ritardi nelle procedure – chiarisce Antonio Bruno – tutto si è svolto secondo i tempi prestabiliti. Non vorrei polemizzare – aggiunge – posso però solo dire che l’allungamento ci consentirà di acquisire intorno allo scalo le aree a protezione dello stesso, dal momento che continuano i tentativi di aggressione del Gino Lisa con la costruzione di muretti e manufatti vari a ridosso della recinzione
Il progetto dell’ingegner Bruno prevede l’allungamento di quattrocento metri sulla testata 15 lato Nord (verso il comprensorio ospedaliero), ma le aree da espropriare (per un valore di circa 5 milioni di euro) si trovano tutte a Sud della pista, verso la testata 33. Perchè? «Gli espropri ci faranno recuperare le aree di sicurezza che sono tutte fra lo scalo e la tangenziale e di eliminare la penalizzazione di cento metri che tuttora limita la piena operatività della pista attuale. Questo in prima battuta, ma con i lavori che ci apprestiamo a fare – aggiunge Bruno – avremo creato le premesse e le condizioni per un ulteriore allungamento pista sulla testata 33 (fino a 2500 metri con l’interramento della tangenziale: ndr – vedi progetto di Mondo Gino Lisa) quando e se ce ne sarà bisogno in base alle esigenze di mercato future».
Dunque, se da un lato il Gino Lisa è tornato a essere un aeroporto fantasma, dopo l’addio dei voli Darwin, questi progetti attuali e futuri delineano nuove prospettive per uno scalo che resta fedele all’idea di ritagliarsi un ruolo nel traffico turistico dei charter
Per questo sembra del tutto fuori luogo il riferimento a un’ipotetica apertura dell’aeroporto di Amendola ai voli civili, fatto qualche giorno fa dal segretario provinciale di Sinistra e libertà (il partito di Vendola), Domenico Rizzi, riferimento che ha contribuito a incendiare ulteriormente gli animi già surriscaldati per lo «scippo» subito.
Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno del 10.11.2011
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