Parlo da profano,
il problema pista parallela di Firenze si porterà dietro una serie di problemi. Una serie di problemi di accessibilità, una serie di problemi sulla location del piazzale ed infine una serie di probelmi sulla nuova aerostazione. Perchè scrivo nuova aerosrazione? Perchè bisognerà progettare una struttura in grado di essere collegata "intermodalmente" al territorio, alla provincia di Firenze in primis e a quella di Prato poco distante. Vicino a quella che un giorno potrà essere la testata 32 o giù di lì si trova un viadotto ferroviario. Quale migliore occasione per la realizzazione di una "piastra" che tenga dentro parcheggi auto, attività commericiali, stazione ferroviaria e aerostazione passeggeri". L'attuale location dell'apron di Peretola e della sua aerostazione impongono una demolizione delle strutture attualmente esistenti per altre. Bisognerà realizzare strtture di pregio architettonico, non vorrei essere nei panni dell'architetto che metterà la matita sulla carta per progettare il nuovo terminal, ma anche intermodale e territoriale.
Vogliamo spendere un botto di soldi per modificare la morfologia dei luoghi? Si, ma rendiamo il progetto per la nuova pista occasione per risolvere il problema dell'allagamento della piana, per la realizzazione di canali di scolo a fondo pista che da Sesto scendano oltre la pista, ma ancora realizziamo un elemento di valorizzazione per il territorio.
Troppe volte ci siamo preoccupati in Italia di progettare terminal passeggeri quando in europa e nel mondo si progettavano sistemi integrati capaci di gestire e smaltire passeggeri.
Ieri Claudio parlando della TAV tra Bari e Napoli ha fatto una battuta sulla catchement area di Napoli che si estende fino a Bari. Bene Claudio, sai bene la passione che metto nelle cose e come a volte il mio giudizio sia "annebbiato", ma questa volta credo che se a Bari qualcuno si sveglierà e troverà la maniera per risolvere il nodo ferroviaro dell'area nord di Bari potrà far diventare la TAV Bari-Napoli elemnto qualificante per l'aeroporto di Bari andando a "ciucciare" da Napoli. I maggiori costi? I maggiori costi, se tali saranno, saranno ripagati dai minori costi sociali che un'opera del genere ha, dai minori costi sociali sulla popolazione che si ritrova tagliata in due da una linea ferroviaria come quella adriatica o ancora dai migliori costi sociali ottenuti con una migliore raggiungibilità dell'aeroporto. Mnetre a Roma progettavano il Leonardo Express in Francia i cari cugini si preoccupavano di Satolas, raggiungibile in maniera abbastanza comoda da Torino, Nicola chiedo conforto a te per tale questione, e allo Charles de Gaulle collegato a Parigi con la RER e alla francia con il TGV e alla fine anche con Londra se il tunnel sotto la manica funzionasse un pochino meglio. La stessa cosa l'hanno fatta ad Amsterdam, ma anche a Colonia, a Francoforte e la faranno a Berlino. E noi?
Noi stiamo a guardare e facciamo cose che il buon Enzo definisce mediocri. Non solo qui nel tacco ma ovunque in tutta Italia.
Al momento della definzione della TAV a Firenze qualcuno si è posto la questio dell'aeroporto? Come poteva cambiare il sistema, il sistema Italia se lo snodo fosse stato fatto in altra maniera, c'erano i preuspposti per dare linfa all'aeroporto con la TAV? Bisognava girare la pista per fare questa cosa, modificare l'assetto territoriale di quella infrastruttura? Bene lo si doveva fare. Oggi ci troviamo con tante "prime donne", che poi "prime donne" non sono, che non si guardano in faccia. Forse questa, se mai si farà, potrà essere la maniera per risolvere una necessità di trasporto aereo di una città che, datele un vero aeroporto, e sfonda molto facilemte i dieci milioni di pax all'anno, ma soprattutto per risolvere in maniera razionale un sistema di trasporto integrato che trova nell'"aeroprto" una sacca di espansione con parcheggi e ferrovia, insomma un centro di smistamento intermodale.