Fiumicino-Malpensa, e' scontro


fly347

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situazione dell’aviolinea e ricostruisce l’origine della crisi
Alitalia, il salvataggio riparte da Fiumicino

Compagnia in crisi dall’avvio di Malpensa. Una sola via d’uscita: lo scalo romano diventi l’unico hub

di LUCIANO COSTANTINI

ROMA La crisi vera di Alitalia parte nell’ottobre di otto anni fa quando il nuovo scalo di Malpensa aprì le sue piste ostruendo quelle di Fiumicino che raccoglievano un traffico in progressiva crescita e che, soprattutto, stavano catalizzando i flussi di Paesi emergenti. Da quell’ottobre del 1998 la compagnia di bandiera cominciò a perdere risorse e credibilità frustrando le legittime, perchè oggettive, aspirazioni di crescita dello scalo romano. Alitalia ora è alle prese con una crisi drammatica: rischia di portare i libri in tribunale ed allora la necessità, improrogabile, è quella di invertire la rotta. Tornare a Fiumicino e ridare fiato a quella crescita che oggi - forse più di otto anni fa - sembra promettente perchè sullo scalo romano si affacciano compagnie e flussi di traffico rilevanti, a partire da quelli orientali. Anche il Sud e il Centro della penisola potranno contare su una infrastruttura che avevano massicciamente abbandonato, a favore di compagnie straniere. Ovvio, Fiumicino dovrà diventare un autentico hub, l’hub del Paese.
E’ la filosofia, questa, contenuta in uno studio elaborato dal Dipartimento del Turismo, sulla base un’indagine condotta da Assaeroporti e che, verosimilmente, costituirà l’ossatura del piano industriale che il governo sta scrivendo e che dovrà essere implementato entro il 31 gennaio prossimo. I numeri dicono che l’Alitalia brucia oltre un milione al giorno e i numeri dicono pure che il rosso da otto anni si è fatto sempre più rosso e che Malpensa da otto anni è l’autentico tallone di Achille della nostra compagnia. I numeri, appunto, e i grafici mostrano che il sistema Alitalia oggi non è in grado di intercettare i flussi naturali che potrebbero attrarre la nostra penisola. Ancora i numeri dicono che in cinque anni, dal 2000 al 2005, il traffico passeggeri è salito del 23% e quello della compagnia continua a scendere sul versante Malpensa. I primi cinque aeroporti nazionali sono cresciuti, alcuni anche in maniera esponenziale come Roma-Ciampino (+425%) e Bergamo (+252%) mentre soltanto Malpensa è arretrato percentualmente (-5%) e in passeggeri (meno 1,1 milioni). Fiumicino invece ha messo a segno un più 9% arrivando a quota 28,7 milioni di passeggeri.
Certamente i numeri e il trend operativo di Malpensa non potranno non avere un loro peso nella individuazione dell’hub che non può non essere che quello romano in quanto in grado di recuperare quote consistenti di traffico e perchè, in realtà, quello lombardo non può svolgere questo ruolo: affetto com’è da cronico nanismo.
Certamente in questa partita, che è un asset rilevante nel futuro di Alitalia, dovrebbero far premio i numeri e le prospettive. Ed essi stanno a dimostrare chiaramente che il progetto Malpensa è perdente, comunque superato; quello romano è un progetto in crescita e di crescita. In un Paese poi che stenta a darsi un assetto infrastrutturale moderno ed efficiente (talvolta per miopia politica, spesso per carenza di risorse) i collegamenti sono fondamentali. Lo scalo di Malpensa si trova in provincia di Varese, distanza circa 50 chilometri da Milano: raggiungerlo non è precisamente facile nè economico. Doveva essere la riposta italiana, anzi dell’Alitalia, all’aggressività di Lufthansa, di Klm, di Air France soprattutto sul fronte lungo raggio, ed invece si è trasformato nell’anello debole della nostra compagnia, quello che per primo si è spezzato sotto la pressione di una deregulation fin troppa invasiva e di un mercato che si sviluppa alla velocità del suono. E dove la parola d’ordine è uguale per tutti: volare sempre e ovunque a costi sempre più bassi.
 
Ma che dice questo giornalista! Secondo me era ubriaco... O è azionista di ADR! Apparte che ha detto tutte cavolate per me, però mi voglio soffermare solo su 3 punti:

Citazione: Da quell’ottobre del 1998 la compagnia di bandiera cominciò a perdere risorse e credibilità

Prima infatti navigava nell'oro!! Ma se mxp è stato costruito appositamente perchè il bacino di utenza di FCO non avrebbe permesso la sopravvivenza della compagnia!!! Ma ci prendiamo in giro?

Citazione:I primi cinque aeroporti nazionali sono cresciuti, alcuni anche in maniera esponenziale come Roma-Ciampino (+425%) e Bergamo (+252%) mentre soltanto Malpensa è arretrato percentualmente (-5%) e in passeggeri (meno 1,1 milioni).

Ora non sò se sia o meno un errore di ortografia, ma senza offendere cesare caldi, ne ciampino ne bergamo mi sembrano stare tra la top5 degli aereoporti italiani! Inoltre questi dati mi sembrano gonfiati e buttati li... a caso per fare un confronto inisistente! Mxp -5% ma si scherza.

Citazione:E’ la filosofia, questa, contenuta in uno studio elaborato dal Dipartimento del Turismo, sulla base un’indagine condotta da Assaeroporti e che

Qui si capisce che è tutta un bufala: SEA è membro di asseareoporti e non penso che ricopra una carica di basso livello, penso che adr e sea siano i membri di riferimento. E secondo voi SEA lascierebbe pubblicare, ad una associazione di cui fa parte e che finanzia, un simile proclama????


Sarei curioso di sapere dove è stato trovato questo articolo, fly347 mi dici la fonte?
 
Ma quante puttanate ha scritto questo Luciano Costantini?
Sarei proprio curioso di conoscerlo di persona [:305][:305][:305]
Va bene tifare per Fiumicino come sta facendo Rutelli, Veltroni e soci ma scrivere tutte queste cxxxate su un giornale mi sembra davvero troppo
 
@ sandrokan

ma guarda che il giornalista si riferisce al "Piano Rutelli", unicamente a questo...non è colpa di Costantini, ma è il frutto della mente eccelsa, unica, inimitabile ed ineguagliabile del vicepremier e dei suoi portaborse...[:308][:308][:308]
 
Citazione:è il frutto della mente eccelsa, unica, inimitabile ed ineguagliabile del vicepremier e dei suoi portaborse...

anche io avevo interpretato così l'articolo, ma vorrei capire, sono il solito confuso per quanto riguarda malpensa, e non lo chiedo in maniera polemica: cosa hanno fatto nel governo passato il precedente vicepremier e i suoi portaborse?

a sentire tutti voi alitalia E malpensa ovvero alitalia A malpensa vanno male già da tempo, e anche prima di rutelli...

cioè, che parere ci formiamo noi, che MXP sia "di destra" e FCO "di sinistra"?
a giudicare da molti post sembra così, se volete copio e incollo e fornisco, ma sarebbe lungo.
qualcuno, forse gli amministratori, mi aiutano a togliermi questo dubbio che mi dilania, e che spero solo mio?

mario
 
Come già scritto in altre occasioni , lasciamo stare i romani, loro doverosamente recitano la loro parte. Siamo noi ( bacino MXP) che non perdiamo occasione per celebrare l'autolesionismo. Oltretutto il precedente governo con una pletora di ministri e premier del territorio non ha mosso un dito.
Basterebbe:
1)Limitazione a Lin entr max 7 mil/anno.
2)No da LIN a CDG , FRA e LHR
3)A Lin NO Dogana
4)riassetto slot e congelamento dei medesimi

Attuazione collegamenti stradalie ferroviari con MXP

Regioni Lombardia/Veneto/Piemonte/Emilia /Liguria devono formulare possibilità di scalare ( in toto o parzialmente) da IRAP almeno parte costi aziendali per utilizzo trasporto aereo merci e persone, da apt sul territorio.
ciao

[:306][:306][:306]
 
Mario, la tua associazione politica è facile da fare:Fiumicino di sinistra visto che comune di Roma e Regione Lazio sono di sinistra e difendono lo scalo; Malpensa di destra visto che comune di Milano e Regione Lombardia son di destra...
A parte i colori politi credo sia il solito problema Milano contro Roma e viceversa e questa volta oltre ai campanilismi, oltre ai giochi politici c'è di mezzo molti posti di lavoro e pertanto pure un po' di economia del territorio.
 
Alitalia, guerra tra Linate e Malpensa
Rutelli: via libera ai privati nell'azienda
Nella crisi Alitalia riprende quota una polemica mai sopita tra Roma e Milano. Tra Malpensa e Fiumicino. Il vicepresidente del consiglio, Francesco Rutelli, in un documento riservato, riconduce proprio all'aeroporto milanese parte dei guai di cui soffre la compagnia di bandiera. A dargli manforte, con la stessa tesi, anche il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo. Stando ai dati di Assoaeroporti, considerando i primi 15 scali italiani nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005 soltanto Malpensa ha perso passeggeri. Per l'esattezza il 5%. Mentre a Fiumicino il traffico è salito del 9% e addirittura del 51% a Linate. Un'analisi che non piace al presidente della regione Lombardia che difende a spada tratta l'Hub milanese. Ma l'eco dell'annosa polemica non sopisce la sofferenza dei conti della compagnia di bandiera che, per Rutelli che ha messo a punto un suo piano Alitalia, ha bisogno di un rigoroso piano industriale, nuovi manager, e capitali freschi. Via libera a investitori privati, nuovi partner da cercare nei paesi con alti tassi di crescita: il Golfo, la Cina , la Thailandia: paesi in grado di fare ingenti investimenti che in questo momento sono alla ricerca dell'occasione giusta.
 
Citazione:Messaggio inserito da sandrokan

Mario, la tua associazione politica è facile da fare:Fiumicino di sinistra visto che comune di Roma e Regione Lazio sono di sinistra e difendono lo scalo; Malpensa di destra visto che comune di Milano e Regione Lombardia son di destra...
A parte i colori politi credo sia il solito problema Milano contro Roma e viceversa e questa volta oltre ai campanilismi, oltre ai giochi politici c'è di mezzo molti posti di lavoro e pertanto pure un po' di economia del territorio.

sì, sandrokan, i tuoi ragionamenti non fanno una grinza, però se si trattasse anche di campanilismo, cosa che non è, ovviamente, sarebbe quasi grottesco.

MXP e FCO sono assolutamente diversi in quanto a tipologia di pubblico e tutto il resto, e credo che anche tutto il resto degli altri italiani dobbiamo essere quasi fieri sia delle tante risorse economiche dell'area di malpensa, ma anche però del richiamo di roma, città straordinaria. naturalmente formigoni deve fare la sua parte, e così deve fare il suo collega governatore del lazio, ma non è da pazzi "sciupare" così due magnifici aeroporti, e rischiare con tutti questi scherzetti anche i posti di lavoro duramente conquistati e mantenuti da migliaia di impiegati?

perché invece non si inizia dalla "base", cioè insieme, chi lavora a malpensa e chi lavora a FCO, a unirsi in qualche maniera e opporsi a giochi di potere verdi, gialli, rossi e senza scrupoli, atti a procacciarsi rozzamente voti?

beh, mi permetto, alla mia età, di illudermi!

mario
 
Posso dire che a Milano siete stati dei polli a non far chiudere Linate a suo tempo? ed adesso ne pagate le conseguenze.

E non mi dite che è colpa del sindaco, della sea e compagnia bella, perché se qualcuno avesse seriamente provato a far chiudere Linate sarebbe stato messo al rogo sulla pubblica piazza dalla quasi totalità dei milanesi che viaggiano in aereo.
 
Citazione:Messaggio inserito da skyrobbie

@ fly forever

ma sai se dipendesse solo dalla volontà di noi milanesi iscritti al forum...:D la questione LIN sarebbe già risolta da secoli!!

;)

Si certo, ma io mi riferisco a tutti quelli che viaggiano abitualmente in aereo.

Se si facesse un sondaggio tra i milanesi che viaggiano abitualmente in aereo, chiedendo cosa preferirebbero tra:
1) chiusura Linate e conseguente sviluppo sostenuto di MXP.
2) ridimensionamento di MXP; ma LIN rimarrebbe aperto e per quanto possibile, potrebbe anche svilupparsi un po'

chi vincerebbe?
 
Citazione:Messaggio inserito da Fly forever

Posso dire che a Milano siete stati dei polli a non far chiudere Linate a suo tempo? ed adesso ne pagate le conseguenze.

E non mi dite che è colpa del sindaco, della sea e compagnia bella, perché se qualcuno avesse seriamente provato a far chiudere Linate sarebbe stato messo al rogo sulla pubblica piazza dalla quasi totalità dei milanesi che viaggiano in aereo.

No il problema è che finora non si sono pagate le conseguenze. Le conseguenze sono MXP a 12-14ml e voli solo per Tokio e New York. Finora nessuno ha voluto chiudere Linate perchè a Milano nessuno ha mai visto le conseguenze su MXP perchè c'era AZ a tappare il buco...
 
mio modestissimo parere...

e se, anzichè litigare sul dove costruire il monumento funebre di Alitalia, Malpensa puntasse su altri vettori interessati al ricco bacino di utenza del nord italia?
d'accordo, esistono i grossi veri hubs centro e nord europei, ma con opportune politiche di feederaggio anche Malpensa potrebbe avere un ruolo importante per compagnie magari non ancora ben posizionate sul mercato europeo (mi vengono in mente un paio di nomi medio-orientali)..
E potrebbe anche approfittare della situazione che vede Alitalia comunque pesantemente perdente...