La società italiana ha incassato 30 multe a luglio e altrettante sono in arrivo
L’Enac e la sanzione contro Alitalia: a rischio la licenza per i bagagli
L’agosto nero a Fiumicino: voli e consegna valigie, ritardi fino al 56% per la compagnia
ROMA — Stop al caos negli aeroporti. L’Enac, l’autorità che vigila sul trasporto aereo, guidata da Vito Riggio, si avvia a aprire un pro*cedimento di revoca della licenza per i bagagli nei confronti di Alitalia e di revoca totale verso uno degli operatori minori di handling (servizi di terra) di Fiumicino: Flightcare che avrebbe 5 mila bagagli in giacenza. Le compagnie avranno 1-2 mesi per ripristinare il servizio. Nella prima settimana di agosto, a Fiumicino, solo il 46,5% delle valigie imbarcate da Alitalia è stato riconsegnato nei tempi, contro uno standard richiesto del 90%. Anche ieri i ritardi dei voli hanno toccato il massimo di 60 minu*ti. Alitalia ha già subito dall’Enac 30 multe a luglio, da 2 mila euro. E altre 30 ne avrà a ago*sto, per totali 120 mila euro. Oggi un’ispezione dell’Enac riguarderà il principale scalo romano.
Certo, ormai l’estate sta finendo ed è probabile che nei prossimi mesi le cose andranno a posto da sole. Già, perché i servizi non sempre sono tarati sul pic*co del traffico estivo. Per capire cosa sia successo, abbiamo prova*to a seguire l’iter di un normale bagaglio da stiva a Fiumicino. La valigia, posizionata sul nastro dall’hostess della compagnia, con l’eti*chetta di riconoscimento, finisce in un siste*ma che si chiama Bhs (baggage handling sy*stem) a cura del gestore (Adr). Il problema, a sentire le compagnie, è che questo sistema a Roma non è a riconoscimento automatico. Cioè tutte le valigie, quando arrivano nell’uni*ca stanza di compensazione, verrebbero smi*state manualmente verso la loro destinazione, con notevole perdita di tempo. Adr si difende dicendo che il sistema è a posto, semmai gli manca il back up in caso di guasti.
Il potenzia*mento è previsto nel 2012. Una volta indirizzato, il bagaglio vie*ne caricato su un carrello. Alitalia lo fa tramite i propri dipendenti dell’ex Az Airport o di Eas, la compagnia di han*dling di AirOne, che adesso è nel grup*po Alitalia. Il carrello arriva sottobor*do e viene scaricato nella stiva, sem*pre a cura del vettore. In queste fasi, dunque, come anche in quella dello sbarco/imbarco dei passeggeri con sca*letta e autobus, la responsabilità è di Alitalia. A sentire il personale che ci la*vora, in parte stagionale, il problema è di mancanza di risorse o scarsa qualifi*cazione. Dice una fonte che preferisce l’anonimato: «A caricare le valigie sui nastri mediamente ci sono tre perso*ne, a turno, per sei ore. Mentre sono 6-7 quelle che caricano i bagagli sui carrelli. Quanto al servizio lost and found (smarrimento bagagli), la me*dia è di tre: pochissime, perché qui fan*no servizio molti sindacalisti assenti per i distacchi».
Il lavoro non viene svolto solo per Alitalia ma anche per altre compagnie che la Eas, quando era di AirOne, aveva preso in appalto. «Il fatto è — spiega la fonte — che gli operai di Eas hanno tut*tora un contratto diverso da quello di Alitalia: sono pagati meglio, almeno di 200 eu*ro, e sono flessibili. La gente di Alitalia invece è abituata a svolgere solo il proprio lavoro. E non c’è nemmeno da stupirsi, visto che prendono al massimo 800 euro». La paga negli ultimi an*ni è scesa molto a causa del subentro di piccoli concorrenti, Flightcare e Avia Partner, che ga*reggiando al ribasso hanno peggiorato la quali*tà dei servizi e i contratti di lavoro. Tra i problemi emersi in Alitalia, secondo i sindacati, c’è la riduzione dell’orario: la nuova compagnia guidata da Rocco Sabelli, nel rinno*vare i contratti, avrebbe compresso gli orari da sei a 4-5 ore ma ogni giorno chiederebbe al per*sonale di allungare i turni o di saltare un gior*no di riposo.
Una richiesta spesso non accolta (tanti hanno un secondo lavoro), con la conse*guenza che alcuni turni, specie nelle ore di pun*ta, rimarrebbero sguarniti. Per rimediare al caos bagagli, Alitalia ha ap*pena adottato il Brs (Baggage riconciliation sy*stem) su 60 voli (240 entro novembre) che ri*duce i tempi del ritrovamento di una bagaglio in stiva o di una valigia cosiddetta «disguida*ta ». La compagnia rivendica miglioramenti sul*la regolarità dei voli (99,79% a agosto) e sulla puntualità in arrivo su tutta la rete (75,72% a agosto), mentre ritiene che il dato della puntua*lità in partenza (43,8%) da Fiumicino, vada cor*retto in un 52,8%, depurato dai 60 voli charter. Dall’aeroporto di Torino confermano che la situazione dei ritardi di Alitalia è migliorata da quando un aereo è stato dedicato allo scalo. Da Venezia il presidente di Save, Enrico Marchi, nel precisare che la società di gestione non si occupa di handling , riconosce che «con Alitalia non ci sono particolari problemi». Dalla Sea, il gestore degli scali milanesi, si fa notare, forse con un po’ d’ironia, visto che Alitalia ha scelto Roma come hub , che la puntualità ormai supe*ra l’80%. «Mi auguro che Alitalia migliori anche a Roma e che Adr assuma le proprie responsabi**lità, visto che è anche coordinatore dello scalo» è l’auspicio di un minaccioso Vito Riggio.
Antonella Baccaro
29 agosto 2009
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